Autore Topic: «Farò volare la Lazio»  (Letto 822 volte)

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Giglic

«Farò volare la Lazio»
« : Venerdì 6 Luglio 2012, 06:57:40 »
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«Mi hanno chiesto di venire per vincere.Bene, sono qui per questo».



A pochi giorni dal ritiro biancoceleste e dopo cinque anni di corteggiamenti, Ederson si presenta. È lui il nuovo fantasista della Lazio. Seduto nella sala stampa di Formello assieme al suo presidente, Claudio Lotito, il brasiliano classe 1986 indossa già la t-shirt con l'aquilotto laziale stampato sul petto: «Finalmente si concretizza il mio sogno». La prima domanda (la presentazione è andata per la prima volta in diretta anche sul canale YouTube della Lazio) la fa un tifoso: come esulterai al primo gol all'Olimpico? «Come da ragazzo, volando come un'aquila: come Olympia». Petkovic ci conta. Lui, in arrivo dall'Olympic Lione a parametro zero, lo sa bene. «Ho avuto tante proposte negli ultimi mesi in Francia, ma il mio manager mi ha detto di stare tranquillo, perché il mio posto è alla Lazio. Sono felice di essere qui con la mia nuova società e non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi». Anche perché ormai i problemi dell'infortunio sono superati: «Mi sento al 100%, voglio giocare con continuità». A confermarlo anche le visite mediche del pomeriggio alla Paideia. E ora il tecnico biancoceleste dovrà capire dove impiegarlo in mezzo al campo, anche considerando la presenza di Hernanes in squadra che ricopre ruoli molto simili. Ederson è chiaro da subito: «Hernanes è un grande campione, possiamo giocare insieme senza nessun problema. Il mio posto naturale in campo è quello del numero 10, gioco dietro la punta o faccio la seconda punta. A Lione mi hanno schierato anche in cinque ruoli diversi, ma per dare il meglio devo sentirmi bene in mezzo al campo». Non è un caso se il brasiliano conferma di aver chiesto di indossare la maglia numero 10. Un fatto che potrebbe creare qualche problema con Zarate, che alla Lazio ha sempre portato quel numero: «Ho sempre avuto il 10 - dice Ederson - ma non è fondamentale. In caso giocherei anche con il 7». Poi passa alle ambizioni, gli obiettivi da laziale: «Il presidente mi ha detto che dobbiamo vincere e sono qui per vincere. Il mio obiettivo è arrivare in Champions League e tra le prime in campionato. Il derby? I tifosi mi chiedono già di segnare». Lotito si gode il suo primo acquisto. Lo elogia. Come calciatore, certo. Ma tiene a precisare che «Ederson è stato preso dalla Lazio per la qualità della persona. Nel calcio non contano solo le qualità tecniche, ma anche i valori e le ambizioni. Solo così il calcio potrà essere punto di riferimento per chi lo guarda. La nostra politica alla lunga premia. Il mio progetto partito anni fa, piano piano, sta emergendo». Ma per il presidente è anche il giorno di tornare a parlare a 360° di Lazio, dopo un periodo di silenzi. Polemico con i giornali che lo criticano, fiducioso ma senza regalare novità sulla trattativa per Yilmaz, sorpreso dalla sentenza su Breno: «Mi sembra abbastanza pesante la valutazione nei confronti del giocatore. Non abbiamo seguito le tematiche giuridiche ma con noi avrebbe avuto un esito diverso. Valuteremo se ci sarà la possibilità di andare avanti». E a chi gli chiede se regalerà ai laziali i 3-4 campioni promessi, risponde: «I nomi non li ho fatti. Dissi quella frase nel convincimento che stavamo puntando a dei giocatori. Per me i campioni non sono "marchiati" dal prezzo, ma dai valori tecnici e umani che possiedono. Ederson è un campione? Per me sì».

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