Autore Topic: 5 luglio 1982... trent'anni...  (Letto 2930 volte)

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Teo

Re:5 luglio 1982... trent'anni...
« Risposta #20 : Sabato 7 Luglio 2012, 12:47:19 »
A quel Brasile mancavano portiere e centravanti.
Se davi a quel Brasile Taffarel e Careca non sarebbero bastati i cannoni.
Nella fortuna (di aver trovato una generazione di fenomeni: Zico, Falcao, Socrates, Junior, Cerezo) sono stati sfortunati a non essere stati "coperti" in due ruoli-cardine.

Mah, di occasioni cannate dal Chulapa c'è solo quella un minuto prima del favoloso gol di Socrates, poi i brasiliani arrivarono al tiro soprattutto con Cerezo, Zico, Falsao, oltre al famoso colpo di testa di Oscar. Il portiere non contò molto in quella partita. Errori grossolani i brasiliani li fecero soprattutto sul secondo gol - passaggio grottesco di Cerezo al centro - e sul terzo, con un difensore che tiene in gioco Paolo Rossi. Sul primo, l'errore nella chiusura va condiviso tra Falcaco e Junior. In Brasile, però, pagò più di tutti lo stopper Luisinho, che uscì annientato da quella partita agli occhi dell'opinione pubblica. Tra i fenomeni aggiungerei Leandro, senza dubbi.

Offline Er Matador

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Re:5 luglio 1982... trent'anni...
« Risposta #21 : Sabato 7 Luglio 2012, 19:20:14 »
Vista dai brasiliani, credo che fu una botta durissima. (Ri)scoprirono l'importanza della difesa, del portiere, e dell'interdittore. Il jogo bonito non era più sinonimo di vittoria, anche con una formazione imbottita di giocatori con tecnica sopraffina. La tattica aveva prevalso sulla tecnica.
Verissimo. Quello choc, perché per loro fu tale, uccise in un certo senso il Brasile esteta, presuntuoso e votato a senso unico alla qualità.
Peccato che tale parabola, passando per la magnifica squadra dell'86 - e non parlo di quel monumentale quarto con la Francia per non andare OT -, abbia poi prodotto edizioni della Seleção sempre più scialbe e insignificanti.
Se i verdeoro rimangono la squadra che nessun amante del calcio riesce a detestare, non è certo per vittorie come quelle del 1994 o del 2002.
Altra amarezza legata a quella prestazione, che sul piano squisitamente tattico è forse la migliore mai fornita da una squadra nella storia di questo sport: il modo in cui la raccontano troppi ciarlatani.
Che la perfezione messa in campo dagli Azzurri al Sarrià fosse pressoché irripetibile è un discorso fondato.
Diverso, invece, partire dal "rigiocandola 10 volte l'avremmo persa 9" per raccontare quell'impresa come una qualunque sculata all'italiana, banalizzando così il lavoro del Vecio, la sontuosa qualità messa in campo dai suoi ragazzi e la realtà di una vittoria meritata fino in fondo.
Se ancora circolano versioni del genere, è solo perché i bruciori di stomaco provocati ai mestatori nostrani figurano anch'essi fra le tracce indelebili di quell'impresa.
Va da sé che chi inquina la memoria collettiva con vulgate così false e di basso livello dovrebbe vergognarsi.

Teo

Re:5 luglio 1982... trent'anni...
« Risposta #22 : Sabato 7 Luglio 2012, 21:58:13 »
Diverso, invece, partire dal "rigiocandola 10 volte l'avremmo persa 9" per raccontare quell'impresa come una qualunque sculata all'italiana, banalizzando così il lavoro del Vecio, la sontuosa qualità messa in campo dai suoi ragazzi e la realtà di una vittoria meritata fino in fondo.
Se ancora circolano versioni del genere, è solo perché i bruciori di stomaco provocati ai mestatori nostrani figurano anch'essi fra le tracce indelebili di quell'impresa.
Va da sé che chi inquina la memoria collettiva con vulgate così false e di basso livello dovrebbe vergognarsi.

C'è da dire che a questo contribuì molto il pronostico, del tutto proibitivo: per fare un paragone, chi avesse detto che il recente Italia-Spagna si sarebbe concluso 4-0, ma per la Nazionale, avrebbe ricevuto in risposta un "beh, è difficile ma nel calcio ci può stare": mentre pronosticare un qualsiasi risultato contro quel Brasile che non fosse la sconfitta comportava grasse risate, quando non l'intervento della neuro. Quindi, guardammo la partita col terrore di essere rimontati in ogni momento, avendo ben presente come il Brasile aveva trattato le altre squadre, terrore che man mano che si avvicinava la fine si trasformava nell'angoscia di veder sfumare un sogno proibito. Furono novanta minuti al cardiopalmo, non credo che oggi riuscirei a sopportare una cosa del genere.

Rivedendo la partita, invece, è abbastanza chiaro che l'Italia la dominò, a tratti, e la controllò senza grandi difficoltà, soffrendo solo nella prima metà della ripresa, fino al pareggio brasiliano: periodo in cui tuttavia ebbe tre occasioni nette da rete, una di Graziani e due, colossali, divorate da Conti (quel giorno non brillantissimo) e da Paolo Rossi.

Chi portò comunque un grosso contributo alla leggenda del "miracolo" furono i soliti Cascioli, Melidoni e Renga, che schizzavano bile da ogni parte, non capacitandosi del fatto che il bel gioco fosse stato sconfitto: dimenticando che la vittoria attribuita da una giuria era roba dei ginnasti, che infatti non si filò nessuno, mentre il brutto vizio di contare i gol per decidere il vincitore prese subito piede, in ogni parte del mondo.

zorba

Re:5 luglio 1982... trent'anni...
« Risposta #23 : Sabato 7 Luglio 2012, 22:34:03 »
Partita indimenticabile anche perché fu la prima ed unica volta che vidi mio padre (all'epoca un'omone di 49 anni e un centinaio e passa di chili) fare una capriola sul pavimento al terzo gol di Pablito.....

 ;D ;D ;D ;D

Offline Reflexblue

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Re:5 luglio 1982... trent'anni...
« Risposta #24 : Lunedì 9 Luglio 2012, 10:49:35 »


Comprato ieri.  ;)