POCHI MINUTI FA A RARIORADIO...

[aquilafelyx]

la loro non è altro che una strategia commerciale , andare sempre sul negativo quando parlano di Lazio porta loro guadagni , se così non fosse sarebbero più attenti alla realtà di una squadra cresciuta tecnicamente da quando Lotito è diventato presidente ,

chi glielo fa fare di cambiare , alla doppia frequenza c'è "la crème" dei redattori di quasi tutte le testate che trattano di Lazio e tutti hanno la stessa linea pessimistica e coglioneggiante sulla Lazio , linea che si trova para para sui quotidiani e in tv (sky) , l'unica voce fuori dal coro è Damascelli che vi è rientrato dopo calciopoli in quota Juventus , aggiungi che quelli che dovrebbero essere laziali hanno tutti avuto a che ridire con Lotito (a partire da ilarioilario ) hai un quadro completo ,

un tempo Doppiaradio aveva la prerogativa di offrire interventi in diretta , soprattutto di Lotito , finiti quelli e arrivata la radio ufficiale si sono orientati a coltivare il pubblico pessimistico , che partendo dalla invisa faccia di Lotito , masochisticamente non aspettano altro che sentire parlar male dell'odiato "geftore" .

Banderuole che all'informazione hanno sostituito la pubblicità intramezzata da qualche notizia e da tante polemiche , polemiche condite da risatine ironiche quando parlano di Lazio .

[pariolo 10]

Perdonate, a mio parere, stiamo dando troppa importanza a "comunicatori" locali che stanno perdendo sempre più peso specifico nel mondo dell'emittenza radiotelevisiva romana.
Il discorso non riguarda solamente RadioRadio ma ben può essere esteso alle altre radio locali.

Non v'è dubbio - a parer mio - che negli ultimi tempi vi sia una crescente diffidenza del tifoso "istruito" ad arricchire soggetti che campano sulle passioni altrui. Ciò ha, poi, determinato una riscoperta di tutto ciò che è ufficiale.

Questo fenomeno lo riscontri nel mondo della comunicazione, dove la radio ufficiale sta acquisendo sempre maggiore peso specifico (mentre chiudono le trasmissioni dei "veri tifosi"), ma anche nell'ambito del "merchandising". La diffusione del marchio laziostyle, a discapito degli altri negozi è evidente, ed è destinata ad aumentare, se è vero - e non ho motivo di dubitare - attesa la fonte (Chinaglia) che nel breve termine apriranno nuovi negozi.

In altri termini vi è stata una bella mutazione del tifoso che tende a privilegiare, tutto ciò che è ufficiale, a discapito di pochi capipopolo che - sentendo di aver perso il loro potere - ovviamente sono costretti a cambiare la loro linea editoriale... ma vedrete che, a breve, altri saranno costretti a chiudere perchè la loro voce non è più indispensabile.

[franz_kappa]

Al lazialoide medio piace sentirsi dire, da sempre, che è sull'orlo del baratro e sta per essere assorbito dall'Atletico Ciampino, al rommico standard che la vittoria della Coppa Galattica è imminente. Il catetere, di cui Ilario alla seconda è il più tipico e scaltro rappresentante, formano il pubblico e ne raccolgono le istanze, in un perpetuo, vicendevole feedback.

Perché, secondo te, al cosiddetto "lazialoide medio" - che presumo nella tua ricostruzione sarebbe il tipico ascoltatore delle radio romane che parlano di calcio - piace sentirsi dire che è sull'orlo del baratro?
Una risposta io non ce l'ho ma sono curioso, il tema mi interessa.
Sarà l'effetto di decenni di estrema precarietà sul fronte societario? Oppure il laziale è, per natura, più propenso a vedere nero? E come è possibile che l'epoca cragnottiana (un'epoca fausta, indubbiamente) non abbia modificato questa percezione diffusa?

D'altronde, se il laziale medio è 'geneticamente' incline alla depressione non sono poi molte le colpe da addossare ai comunicatori, di fatto 'spinti' a portare la discussione su certi temi in quanto sono quei temi gli unici attesi, compresi e recepiti dal proprio pubblico laziale di riferimento.

Se abbiamo una tifoseria di convinti vegetariani, consentitemi il parallelo, perché pretendere che la comunicazione veicoli quotidianamente l'opportunità di includere nella propria dieta carne e pesce? Un pubblico di convinti vegetariani non potrebbe che reagire con ostilità e rifiuto nei confronti di simili messaggi. Messaggi che non sortirebbero alcun effetto, messaggi che non potrebbero 'penetrare' una scorza di radicata ostilità nei confronti dell'alimentazione che include carne o pesce.

In fondo la 'colpa' che molti addossano alla comunicazione locale - che sarebbe invece 'vittima', per paradosso, della propensione masochistica di molti laziali - sarebbe tutto fuorché tale, visto che è in fondo il pubblico laziale che domanda tragedia alla stampa e non la stampa che propina ogni giorno la dose quotidiana di tragedia a un pubblico laziale ormai assuefatto e incapace di scegliere.

Il pubblico laziale, invece, avrebbe scelto eccome cosa vuole: tragedia, cupezza, negatività. I fornitori di informazione - che lavorano per aziende editoriali il cui scopo è fidelizzare il proprio pubblico e, sperabilmente, aumentarlo costantemente per garantirsi legittime ricadute commerciali sotto forma di vendita di spazi pubblicitari - questo predisporrebbero ogni giorno per i laziali, ricostruendo la realtà attraverso uno schema interpretativo che massimizza le criticità (quando non le inventa di sana pianta) e minimizza (quando non le rimuove del tutto) le positività.

Ma i media non potrebbero fare altrimenti, sinceramente. Un convinto lettore del "Fatto Quotidiano" tollererebbe mai un giornale costruito con lo stile e con i contenuti di "Libero"? Decisamente e ovviamente no. E a ragione, direi. A ragione dal suo particolare punto di vista, almeno. E' altro che il lettore medio del Fatto Quotidiano chiede alla sua testata di riferimento, in un rapporto di scambio chiaro e tutto sommato paritario tra lettori e comunità giornalistica che condivide un'omogenea visione del mondo. In ogni caso tanto "Il Fatto quotidiano" quanto "Libero" non raccontano certo LA REALTA' ma solo la loro parziale e soggettiva visione dei fatti del mondo.

Beh, se le cose stanno così forse è il caso di rivedere e annullare le antiche fatawa (plurale di fatwa, ho appreso pochi minuti fa...) contro il catetere, secondo me.

E' ovvio che ascoltarli, anche incidentalmente, comporta l'esclusione perpetua e irrevocabile e con pubblica infamia dallo status di laziale.

Oddio, sei convinto di quanto hai scritto? Capirai, allora tu sei il primo che andrebbe depennato dalla lista dei laziali, considerando che stai talmente attaccato alle radio (almeno secondo quanto riferiscono fonti autorevoli...) da conoscere - praticamente a memoria - persino gli spot del catetetere.
Ma di ciò posso dare, nel mio piccolo, diretta testimonianza. Ricordi quando, settimane fa, sulla Shoutbox citai l'Hotel Cavalli di Cattolica? Replicasti subito dopo. Ebbene, ti ricordavi pure che lo spot si conclude con un nitrito! Io, che l'avevo ascoltato almeno una decina di volte (capirai con quanta attenzione...) non me n'ero manco accorto. 

[BobLovati]

quindi la sparuta minoranza altro non è che maggioranza.
Ma è davvero così il mondo Laziale?
Io sarà la lontananza oramai dal contesto Urbe, tutta sta depressione alla lazio non la sento e tutta sta gran cassa boriosa manco.
Date voce ai Laziali fuori Roma allora potrebbe essere una cura.

fatti un giretto su questo forum e vedrai che non sono così pochi, alla fine   

[zorba]

Perdonate, a mio parere, stiamo dando troppa importanza a "comunicatori" locali che stanno perdendo sempre più peso specifico nel mondo dell'emittenza radiotelevisiva romana.
Il discorso non riguarda solamente RadioRadio ma ben può essere esteso alle altre radio locali.

Non v'è dubbio - a parer mio - che negli ultimi tempi vi sia una crescente diffidenza del tifoso "istruito" ad arricchire soggetti che campano sulle passioni altrui. Ciò ha, poi, determinato una riscoperta di tutto ciò che è ufficiale.

Questo fenomeno lo riscontri nel mondo della comunicazione, dove la radio ufficiale sta acquisendo sempre maggiore peso specifico (mentre chiudono le trasmissioni dei "veri tifosi"), ma anche nell'ambito del "merchandising". La diffusione del marchio laziostyle, a discapito degli altri negozi è evidente, ed è destinata ad aumentare, se è vero - e non ho motivo di dubitare - attesa la fonte (Chinaglia) che nel breve termine apriranno nuovi negozi.

In altri termini vi è stata una bella mutazione del tifoso che tende a privilegiare, tutto ciò che è ufficiale, a discapito di pochi capipopolo che - sentendo di aver perso il loro potere - ovviamente sono costretti a cambiare la loro linea editoriale... ma vedrete che, a breve, altri saranno costretti a chiudere perchè la loro voce non è più indispensabile.

 

Confermo.

Tanto per dire l'altro giorno mio fratello (tra l'altro simpatizzante romanista all'acqua di rose, ma solo per spirito di contraddizione nei confronti miei e di nostro padre, biancoceleste fino al midollo...), mi ha regalato questo prodotto

 (contenuto in una confezione regalo insieme al piccolo pelouche 'orsetto' con la divisa biancoceleste).



Non so dove sia riuscito a trovarlo qui in Sardegna, nel sassarese in particolare, visto che sui banconi dei negozi si vedono solo articoli relativi alle tre strisciate.

Evidentemente il 'Lazio style' (nel senso proprio di stile) comincia a diffondersi.

Almeno speriamo.

[Frusta]

Il non parlare mai di sé è una ipocrisia molto distinta. (Friedrich Nietzsche)

Se non si parla di una cosa è come se non fosse mai accaduta. Si dà realtà alle cose solo quando se ne parla. (Oscar Wilde)


C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé. (Oscar Wilde)

Amo molto parlare di niente. E' l'unico argomento di cui so tutto. (Oscar Wilde)

Si preferisce parlar male di se stessi piuttosto che non parlarne. (François de la Rochefoucauld)

Quando si tratta di maldicenza allo stato puro preferisco essere ignorato, con buona pace di Wilde & company.
Zazzaroni (che durante la trasmissione col picco d'ascolto più elevato dell'anno addebita alla Lazio i guai del nostro calcio perché ha nel suo organico "un solo italiano" Come se Rocchi, Brocchi, Candreva, Biava, Ledesma, Mauri, Zauri per non parlare dei comunque tesserati della ss Lazio Stendardo, Foggia, Sculli, Floccari e dei primavera che hanno esordito in serie A fossero alieni) FA DELLA DISINFORMAZIONE e la fa in malafede, perché non posso pensare che sia ignorante al punto di non conoscere la nazionalità deo calciatori appena elencati, ed il messaggio che passa da questa DISINFORMAZIONE e che arriva all'utente mediamente informato che fra i guai del calcio Italiano c'è la Lazio.
Quindi il signor Oscar Wilde, mi dispiace per lui e per il suo indubbio genio letterario, dicendo che  C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé. ha detto una solennissima puttanata. Evidentemente l'ha detta prima di incappare nei guai che sappiamo; dopo, quando "il far parlaredi sé" ha rovinato la sua vita e quella della sua famiglia, credo che abbia avuto in merito più di qualche doloroso ripensamento.

[franz_kappa]

Quando si tratta di maldicenza allo stato puro preferisco essere ignorato, con buona pace di Wilde & company.

Ambizione legittima ma ingenua e velleitaria, visto che la Lazio - come precedentemente illustrato - non solo non verrà mai ignorata dai media (che dispongono ampiamente dell'odiosa libertà di raccontare le vicende della Lazio dal loro soggettivo -e dunque anche fazioso e/o parziale - punto di vista) ma non deve neanche sperare di finire mai in un cono d'ombra che sancirebbe una sua lenta ma inesorabile decadenza.

Anche io preferirei che il clima romano degli ultimi giorni ci desse un po' di tregua e che tornassero massime non superiori ai 23 gradi con bassa umidità. Ma è evidente che come individuo non ho alcun controllo sul clima, similmente a te che come singolo tifoso non hai alcun controllo sui giornalisti, non potendo certo impedire loro di dire quello che vogliono.

Poi, è chiaro, se il forum ha anche la funzione di sfugare le proprie legittime frustrazioni di tifoso ("Ma pensa tu se devo sentire quel [...] di zazzaroni dire certe cose!!!"  ) continuiamo pure, non sarò certo io a contenere e/o irreggimentare le pulsioni di persone con le quali condivido la stessa fede calcistica.

Basta sapere che tutto ciò non modifica di una virgola la realtà, però.

[Teo]

Basta sapere che tutto ciò non modifica di una virgola la realtà, però.

Nemmeno le aradio, il Messaggero e il CdS, per fortuna. Ogni tanto mi rileggo il libro di Sermonti ("Dov'è la vittoria?") sui Mondiali del 1982, ricostruiti in base a un'amplissima rassegna stampa di quel mese e mezzo che va dall'inizio di giugno alla finale di Madrid. Il giornalismo ne esce a pezzi, una figura da cui non si è mai più ripreso. Penoso, soprattutto, il tentativo di attribuirsi qualche merito in quanto accadde da un certo punto in poi, di cui loro non avevano avuto il benché minimo sentore, né pensavano fosse possibile se non si fosse ottemperato alle loro "critiche". E non valga il discorso "nessuno poteva prevedere" perché molti addetti ai lavori, tra le risate sgangherate dei pennamuniti, previdero eccome i successi italiani.

Chi scrive sui forum ne capisce, in media, molto più dei "giornalisti" che parlano di calcio, su questo non ci piove. E chiude ogni confronto il fatto che, da qui, non ci si muove con l'intento di vendere alcunché, ma solo di dire quello che ci passa per la testa.

Quando all'irrilevanza di quanto diciamo, può darsi anche: ma resta il fatto chi vuole sapere cosa accade realmente nella Lazio legge i forum.

[franz_kappa]

Nemmeno le aradio, il Messaggero e il CdS, per fortuna, [modificano la realtà].

Questo lo ritieni tu (o, per meglio dire, lo speri, secondo me), restringendo il tuo campo di osservazione a poche testate la cui copertura delle vicende laziali ci convince assai poco e che conosci assai bene.

E' invece un FATTO che la rappresentazione del mondo, la priorità di cosa per le persone è importante e di cosa non lo è la stabiliscono - almeno da un secolo - i mezzi di informazione. Media che spiegano agli uomini quale è la realtà che li circonda e che solo di rado 'si fanno spiegare' dalle persone i fatti che i media stessi non riescono a cogliere.
Non nego che alcune recenti novità (i forum della la rete, i blog, etc..) potranno nel medio termine modificare lo scenario. Ma ancora i media tradizionali fanno la parte dei leoni.

Teo o franz_kappa del forum Biancocelesti.org non fanno direttamente opinione, ed è giusto così: ma chi saranno mai sono questi fantomatici Teo e franz_kappa, gente anonima che scrive su una comunità cui sono iscritte circa 2-300 persone e che non sono sostanzialmente responsabili di ciò che affermano, visto che non si firmano neanche con nome e cognome quando espongono le loro opinioni e che non sono di fatto sottoposti al controllo e al vaglio di alcuno?

Forse gli operatori dell'informazione leggono Teo e franz_kappa e se trovano qualcosa, tra le loro affermazioni postate sul forum, di interessante lo fanno proprio, rielaborandolo e dandogli nuova forma. Ma poi a veicolare un concetto o un messaggio è sempre l'operatore ufficiale dell'informazione, mica Teo o franz_kappa, che pure lo influenzano in qualche modo.

Quando all'irrilevanza di quanto diciamo, può darsi anche: ma resta il fatto chi vuole sapere cosa accade realmente nella Lazio legge i forum.

Attenzione! Quando parlo di irrilevanza di ciò che affermiamo mi soffermo più che altro sulla nostra incapacità di modificare la percezione collettiva. Non è un giudizio di merito sul valore delle nostre affermazioni, spesso assai valide.
Al di fuori della nostra autoreferenziale comunità non è detto che la generalità delle persone sia a conoscenza di cosa affermiamo se nessuno di noi dà pubblicità alle suddette affermazioni.

E l'unico modo per 'pubblicizzare' le nostre discussioni sarebbe farle passare attraverso canali che raggiungono non le centinaia (o migliaia) di utenti DIVERSI (sai bene che una media di 100 visualizzazioni quotidiane delle stesse 100 persone si traduce in 300mila visualizzazioni medie mensili. E se quei 100 diventano 300, in un mese Biancocelesti.org arriva a totalizzare quasi un milione di visualizzazioni. Fatte però dagli stessi 300 cristiani, sempre i soliti...) che leggono questo forum ma le decine e decine di migliaia di ascoltatori delle radio o le centinaia di migliaia di lettori dei giornali o i milioni di spettatori delle televisioni.

E' ancora presto, insomma, per liberarci dei media tradizionali e salutare l'inizio di una nuova era nella quale la verità sarà rivelata sui forum di Internet. D'altronde tu stesso - fedele e assiduo ascoltatore delle radio romane che parlano di calcio - testimoni in prima persona che ancora il distacco non si è per nulla consumato.

E chiude ogni confronto il fatto che, da qui, non ci si muove con l'intento di vendere alcunché, ma solo di dire quello che ci passa per la testa.

Ma questo di per sé non è garanzia di nulla, anzi. Realizzare, di fatto, un'attività di comunicazione senza conoscere le dinamiche della comunicazione espone a un analogo rischio di fraintendimento di quelle che sono premesse e finalità di una simile attività.

[aquilafelyx]

LazioStyleRadio li sta mandando ai matti

[Il lodolaio]

LazioStyleRadio li sta mandando ai matti

Vero, vista la sparata di oggi.

[eaglefly1978]

Vero, vista la sparata di oggi.

Raccontare, please! 

[ermetico]

Lo share di RR e' calato di quasi il 30% e , piu' importante, diversificato in maniera netta tra gli ascoltatori nelle fasce di eta' e interesse.
Cio ' comunque non e' e non puo' essere motivo unico dello stile destabilizzante che ormai caratterizza la comunicazione romana che da troppo tempo ha fondato il suo modus mutandi sulle crnistorie di Narnia Lazio.
Ormai e' un dato di fatto che le radio rimaste in piedi sono tre e che quasi tutti i comunicatori si sono , chi piu' chi meno, accasati dove possibile con o senza i classici sponsor risicati e striminziti dalla crisi.
Vero anche che LSR ha dato una buona spallata offrendo al mondo Lazio una comunicazione diversa che ancora si deve perfezionare e completare con la speranza che non ripeta stessi errori di tanti altri.
Oggi mi sembra di vivere una seconda gioventu' perche ' respiro anche il minimo segnale positivo che ricevo dal ritiro da un sms da un commento di chi "vive" la Lazio . Non nascondo le magagne di chi governa la Lazio e riesce spesso a sovrastare i buoni pensieri con le sue interpretazioni e apparizioni sul set ma riesco a dividere le due situazioni facendo lunghi respiri.
spero che molti tifosi riescano a capire che da parte di chi lavora nella Lazio e per la lazio ci sia la buona volonta' di fare a prescindere l'aria negativa che ci circonda ormai come una cappa oscura.
detto cio' mi levo dalle balle me ne vado al mare e cosi' sia.

[disabitato]

Ditece... Ditece...

[Il lodolaio]

Ditece... Ditece...

LSR ha l'esclusiva sulle conferenze stampa dei giocatori, è l'unica che può trasmetterle in diretta.
Le altre devono aspettare la mezzanotte del giorno dopo oppure un attimo dopo la fine della conferenza (si chiude un occhio).
Per questo motivo e per rispondere ad SMS di feroci critiche (non letti) di tifosi laziali verso la radio è partita, da parte del conduttore e degli ospiti in studio una dura critica verso il settore comunicazione della Lazio.

[disabitato]

Mi pare logico: vuoi ascoltare la Lazio? C'è la radio ufficiale.. Gli altri possono continuare a parlare di Lazio, ma dopo.

[blackdahlia]

Stavo ascoltando il "Direttore Direttore" insieme a mio padre...che dire...attimi di puro e immenso godimento, si poteva percepire il sottile aroma di bile che si espandeva dagli altoparlanti dell'apparecchio radiofonico....LSR li sta mandando ai matti, ma davvero, visto che il Direttore direttore è passato agli insulti verso il responsabile della comunicazione della Lazio (definito "Biondo frequentatore delle notti romane).....E' ora di finirla con questi squallidi personaggi servi di Trigoria...Vuoi le stesse condizioni di LSR? La "condicio sine qua non" è quella di parlare di Lazio in maniera equa, imparziale, professionale, senza lo squallido teatrino che si instaura ogni volta che si parla di della prima squadra della capitale!

[aquilafelyx]

Mi pare logico: vuoi ascoltare la Lazio? C'è la radio ufficiale.. Gli altri possono continuare a parlare di Lazio, ma dopo.

la Lazio la possono raccontare anche durante , in problema è la negatività che mettono in ogni cosa , ridurre il tutto all'esclusiva delle dirette è un modo per sviare anni di attacchi e risatine compiaciute in ogni questione ,

avevano il jolly Lotito e se lo sono giocato malissimo ora cercano di nascondere le magagne prendendosela col "Biondino" , veramente squallido come atteggiamento .

[esculapio]

Mi pare logico: vuoi ascoltare la Lazio? C'è la radio ufficiale.. Gli altri possono continuare a parlare di Lazio, ma dopo.

Anch'io credo che sia giusto cosi'..... spero tuttavia, che poi qualche tifoso non rompa pero le balls se si parla poco di noi aldifuori dei canali ufficiali! Non siamo la juve il milan e l'inter .... quindi non possiamo pretendere che gli altri passino le nostre notizie di seconda o terza mano.. quindi... vogliamo i canali ufficiali di comunicazione?? bene.. pero sappiate che poi gli altri non ti cagano piu' ed è inutile e stupido lamentarsene!

[fish_mark]

Anch'io credo che sia giusto cosi'..... spero tuttavia, che poi qualche tifoso non rompa pero le balls se si parla poco di noi aldifuri dei canali ufficiali! Non siamo la juve il milan e l'inter .... quindi non possiamo pretendere che gli altri passino le nostre notizie di seconda ,mano.. quindi... vogliamo i canali ufficiali di comunicazione?? bene.. pero sapiate che poi gli altri non ti cagano piu' ed è inutile e stupido lamentarsene!

Intervengo soltanto per dire una piccola piccola cosa.
Come sottolinei tu in ben due circostanze da me riportate in grassetto è il prezzo da pagare per questa nuova linea di comunicazione.
Riprendente pure.