Autore Topic: La radiocronaca  (Letto 799 volte)

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Offline jegue98

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La radiocronaca
« : Domenica 1 Luglio 2012, 12:29:27 »
In Radio è la voce che emoziona.
E non c'è niente di più emozionante che ascoltare la radiocronaca di una partita.
Ricordo le radiocronache delle partite della Lazio a casa di nonno, pomeriggi passati a chiacchierare e ad ascoltare le partite in radio davanti a un bel bicchiere di vino. E anche quando giocava la Nazionale il rituale era lo stesso.
Lui sulla sua poltroncina comoda con accanto una bella bottiglia di vino fatto in casa e due bicchieri di vino pronti per essere "annaffiati", davanti la radio rigorosamente sintonizzata su RadioUno ed io seduto di fronte a lui, felice e speranzoso.

Penso che non sia semplice fare la radiocronaca di una partita, ed in effetti sono pochi i professionisti che riescono a far vivere le partite come se si stesse allo stadio, a trascinare e ad emozionare gli ascoltatori con le loro parole.
Fra i pochi radiocronisti validi ce ne sono un paio che ancora fanno la differenza secondo me e sono: Riccardo Cucchi e Francesco Repici. So che Repici tifa merde non so quale sia la squadra del cuore di Cucchi ma aldilà di questo sono convinto che siano fra i pochi in grado di fare, appunto, la differenza.
La partita contro la Germania l'ho vista in TV e sono rimasto ancora una volta disgustato dalla telecronaca ufficiale della RAI poi mi sono imbattuto su youtube e ho trovato questo filmato pubblicato dal canale ufficiale di RadioUno RAI. E ho notato una differenza abissale fra professionisti che lavorano per la stessa azienda e che raccontano lo stesso evento.
Cosa ne pensate?


Never change the way you are...

Offline aquilafelyx

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Re:La radiocronaca
« Risposta #1 : Domenica 1 Luglio 2012, 13:46:32 »
Riccardo Cucchi tifa Lazio , tutto un altro stile ;)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

zorba

Re:La radiocronaca
« Risposta #2 : Domenica 1 Luglio 2012, 15:17:52 »
Cucchi - Repice, che vi risulti, hanno mai fatto una radiocronaca 'in tandem' per un derby capitolino?!?

Se è vero che uno è laziale e l'altro no ( ;D), sarebbe interessante ascoltarli commentare l'andamento dell'incontro della stracittadina.

Offline Er Matador

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Re:La radiocronaca
« Risposta #3 : Lunedì 2 Luglio 2012, 04:02:08 »
Un momento della partita a chiarire la differenza tra i due media: la posa plastica di Balotelli dopo il secondo gol.
Per la Tv e i giornali, ormai anch'essi prostituiti alla cultura dell'immagine, è l'icona della serata.
Per la radio è un comportamento che gli costerà un'ammonizione evitabile.
Sono tanti i fattori a marcare la differenza tra i due contesti, dalla minore immediatezza della parola rispetto all'immagine alla diversa pressione del più ottuso e squallido merchandising.
Di certo c'è che la radio ha mutuato l'ignobile usanza della doppia voce, peggiorandola dall'accoppiata giornalista-commentatore tecnico - categoria il cui unico esponente meritevole di ascolto rimane Fabio Capello - all'accoppiata giornalista-giornalista.
Lo si nota nella cronaca in oggetto: gli attimi dopo il gol, essenziali nelle logiche della radio per completare il racconto dell'azione coi particolari sfuggiti in diretta, vengono fagocitati da uno sproloquio simi-televisivo che non aggiunge nulla.
Apprezzare e vigilare, perché la radio rimane una tra le poche finestre ancora aperte in una stanza, quella della comunicazione, dall'atmosfera a dir poco satura.

POMATA

Re:La radiocronaca
« Risposta #4 : Mercoledì 4 Luglio 2012, 20:29:53 »
Ricordo ancora quando sedevo al suolo accanto a mio padre sdraiato sul letto, ascoltando tutto il calcio minuto x minuto...che tempi ;)

Offline franz_kappa

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Re:La radiocronaca
« Risposta #5 : Lunedì 9 Luglio 2012, 10:52:35 »
Cucchi - Repice, che vi risulti, hanno mai fatto una radiocronaca 'in tandem' per un derby capitolino?!?

Se è vero che uno è laziale e l'altro no ( ;D)...
Non so se Cucchi è laziale come ho letto nel topic.
Sul fatto che Repice tifi xxxx, invece, ho avuto riscontro diretto (roba vecchia di un decennio, strane coincidenze che ci hanno portato, per comuni frequentazioni, a scambiare due chiacchiere anni fa a casa di amici). Lo posso confermare, dunque.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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Re:La radiocronaca
« Risposta #6 : Giovedì 12 Luglio 2012, 16:24:51 »
Una piccola chicca da "febbre a 90°" il libro... argomento la radiocronaca... condivido ogni parola:
"Non sono un grande ascoltatore della radio, ma d'altronde pochi tifosi lo sono. Il pubblico è molto
più veloce dei cronisti i boati precedono le descrizioni dell'azione di parecchi secondi - e l'impossibilità di vedere il campo
mi rende molto più nervoso di quanto sarei se fossi alla partita, o se stessi guardandola alla TV. Alla
radio, ogni tiro verso la nostra porta è già nell'angolino in alto, ogni cross crea panico, ogni calcio di
punizione degli avversari è al limite dell'area; (...). Il calcio alla radio è il calcio ridotto ai minimi termini.
Privato dei piaceri estetici del gioco, o del conforto di un pubblico che prova i tuoi stessi sentimenti,
o del senso di sicurezza che puoi trarre dal vedere che i tuoi difensori e il tuo portiere sono più o
meno dove dovrebbero essere, quello che rimane è paura allo stato puro. "
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.