Una bestemmia: pur tecnicamente un paio di categorie sotto, il Vieri laziale un pochino me lo ha ricordato.
Di Gigi Riva ho una percezione molto più sbiadita per motivi anagrafici: ma Bobo mi sembrava nettamente più collocato al centro come punto di riferimento per la manovra, mentre il bomber del Cagliari coniugava la potenza della prima punta, la mobilità della seconda e l'esplosività di entrambe.
Per quel che posso aver capito di lui, sai chi me lo ha ricordato (e qui la dico ancora più grossa)? Il primissimo Balotelli, con quel suo muoversi sul perimetro per poi irrompere in area o caricare autentiche bombe, di una potenza persino incoerente coi movimenti della preparazione al tiro.
Altra cosa: dai racconti di chi c'era, pare che il suo legame coi rossoblù dipendesse anche dallo statuto semidivino di cui godeva nell'isola.
In una Juventus, per dire, sarebbe stato uno dei tanti e sottoposto a una disciplina diversa, ad esempio in materia di allenamenti.
Magari sbaglio, ma un Gigi Riva così mi sembra più autentico (e quindi più affascinante) rispetto alla retorica della storia d'amore con la Sardegna come unica chiave di lettura della sua scelta.