Autore Topic: Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.  (Letto 36019 volte)

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Offline Ataru

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #180 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 12:41:03 »
Interessante, veramente interessante

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37248


mo' pure globalist! :-X :o
il primo grattacielo di roma?

e quello dell'EUR?
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

jumpingjackflash


Offline mapalla

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #182 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 17:08:55 »
i've seen things... http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/12/14/Crisi-Ue-rimanda-nuova-governance-2013_7952884.html

      :o Forse hanno chiesto una consulenza a Frangiesco, visto che il suo clan riesce a tirar soldi anche dai sassi...... ::)
E nun sparì (Bill Kelso)...
e invece è sparito :-(

Offline mapalla

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #183 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 17:50:09 »
Interessante, veramente interessante

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37248


mo' pure globalist! :-X :o

In 11 righe c'è un concentrato di ca22ate che costituisce il loro ennesimo recorde.
Sto seguendo per lavoro l'evolversi della situazione delle Eurosky Towers e vi posso assicurare che er capetano non ha mai acquistato un appartamento lì nel secondo grattacielo (ne ha acquistato uno una persona a loro vicino, con enormi miei dubbi sulla sua capacità finanziaria di acquisto: prezzo orientativo intorno ai 20.000 euro/mq.). Il capetano è usato come specchietto per le allodole, ma la situazione economica è tale (e la paura di accertamenti fiscali è tanta) che penso che, abreve, non ne venderanno più nemmeno uno. In realtà il capetano dovrebbe aver commissionato una villa (anzi un villone) lì vicino, ma i lavori sono al momento sospesi ed altri acquirenti sono già in vertenza giudiziaria con il costruttore per inadempienze contrattuali. La seconda torre non ha tutte abitazioni, ma, fino al 10°piano, saranno tutti uffici (perchè fino a quell'altezza non esiste alcun "panorama di Roma"). Dei restanti venti piani sono stati "venduti sulla carta" una quarantina di appartamenti, i cui proprietari stanno scalpitando per entrarne in possesso. Il bello che i costruttori (che a quanto mi risulta dovrebbero essere anche azionisti della XXXX) non hanno più risorse per andare avanti, alcuni fornitori "stanno fuori" di milioni di euro e hanno iniziato da un po' a bloccare le forniture dei materiali. Ci sono difficoltà nella prosecuzione dei lavori, che cercano di nascondere per evitare il probabile fallimento. Questo perche, questa volta, però, la banca finanziatrice non è solo Unicredit, ma mi risulta siano esposte almeno altre due banche di interesse nazionale (delle quali non faccio il nome perchè non ho la certezza della fonte), le quali non hanno nessuna intenzione di accettare supinamente il prolungarsi di questa situazione di stallo, come probabilmente tirerebbe a fare, invece, per l'ennesima volta, Unicredit.
Ho fondate ragioni di pensare che entro marzo/aprile ne vedremo delle belle, se qualche "politico" amico non riesce ad "intervenire" (e, visto che siamo sotto elezioni, non so se riusciranno a fare in tempo a salvarli).
La soluzione per la sopravvivenza potrebbe diventare "l'affare stadio": per questo stanno spingendo molto, mediaticamente e politicamente per questo;  ma la zona deve essere Tor di Valle, perchè il sito dove "deve" essere costruito lo stadio (praticamente sull'ippodromo e le rive del Tevere) rientra negli interessi della "famiglia".
Se l'evoluzione del progetto stadio dovesse bloccarsi, penso che fra 3/4 mesi il "botto" lo sentiranno fino a New York o, se preferite, a Boston.
Perdonatemi, ho scritto un post lungo ed un po' "alla Chiara Zucchelli", ma naturalmente non faccio il giornalista (pardon, giornalaio) di professione e non ho nessuna intenzione di rivelare le mie fonti.
Penso che, se solo qualche giornalista serio volesse, potrebbe impiegare poco tempo per suffragare (o smentire con prove certe, perchè no?) la mia tesi; ma, si sa, da quella parte sono tutti "allineati e coperti" e non possono certo impegnarsi a fare inchieste vere, sono tutti troppo impegnati a seguire la "cella di Formello".

 :asrmstend:
E nun sparì (Bill Kelso)...
e invece è sparito :-(

Offline chemist

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #184 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 18:38:58 »
i've seen things... http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/12/14/Crisi-Ue-rimanda-nuova-governance-2013_7952884.html

Mamma mia, qui si rasenta la maturita' di un alunno di prima media...tutto cio' e' assurdo. Ma che gente lavora all'ansa?

In 11 righe c'è un concentrato di ca22ate che costituisce il loro ennesimo recorde.
Sto seguendo per lavoro l'evolversi della situazione delle Eurosky Towers e vi posso assicurare che er capetano non ha mai acquistato un appartamento lì nel secondo grattacielo (ne ha acquistato uno una persona a loro vicino, con enormi miei dubbi sulla sua capacità finanziaria di acquisto: prezzo orientativo intorno ai 20.000 euro/mq.). Il capetano è usato come specchietto per le allodole, ma la situazione economica è tale (e la paura di accertamenti fiscali è tanta) che penso che, abreve, non ne venderanno più nemmeno uno. In realtà il capetano dovrebbe aver commissionato una villa (anzi un villone) lì vicino, ma i lavori sono al momento sospesi ed altri acquirenti sono già in vertenza giudiziaria con il costruttore per inadempienze contrattuali. La seconda torre non ha tutte abitazioni, ma, fino al 10°piano, saranno tutti uffici (perchè fino a quell'altezza non esiste alcun "panorama di Roma"). Dei restanti venti piani sono stati "venduti sulla carta" una quarantina di appartamenti, i cui proprietari stanno scalpitando per entrarne in possesso. Il bello che i costruttori (che a quanto mi risulta dovrebbero essere anche azionisti della XXXX) non hanno più risorse per andare avanti, alcuni fornitori "stanno fuori" di milioni di euro e hanno iniziato da un po' a bloccare le forniture dei materiali. Ci sono difficoltà nella prosecuzione dei lavori, che cercano di nascondere per evitare il probabile fallimento. Questo perche, questa volta, però, la banca finanziatrice non è solo Unicredit, ma mi risulta siano esposte almeno altre due banche di interesse nazionale (delle quali non faccio il nome perchè non ho la certezza della fonte), le quali non hanno nessuna intenzione di accettare supinamente il prolungarsi di questa situazione di stallo, come probabilmente tirerebbe a fare, invece, per l'ennesima volta, Unicredit.
Ho fondate ragioni di pensare che entro marzo/aprile ne vedremo delle belle, se qualche "politico" amico non riesce ad "intervenire" (e, visto che siamo sotto elezioni, non so se riusciranno a fare in tempo a salvarli).
La soluzione per la sopravvivenza potrebbe diventare "l'affare stadio": per questo stanno spingendo molto, mediaticamente e politicamente per questo;  ma la zona deve essere Tor di Valle, perchè il sito dove "deve" essere costruito lo stadio (praticamente sull'ippodromo e le rive del Tevere) rientra negli interessi della "famiglia".
Se l'evoluzione del progetto stadio dovesse bloccarsi, penso che fra 3/4 mesi il "botto" lo sentiranno fino a New York o, se preferite, a Boston.
Perdonatemi, ho scritto un post lungo ed un po' "alla Chiara Zucchelli", ma naturalmente non faccio il giornalista (pardon, giornalaio) di professione e non ho nessuna intenzione di rivelare le mie fonti.
Penso che, se solo qualche giornalista serio volesse, potrebbe impiegare poco tempo per suffragare (o smentire con prove certe, perchè no?) la mia tesi; ma, si sa, da quella parte sono tutti "allineati e coperti" e non possono certo impegnarsi a fare inchieste vere, sono tutti troppo impegnati a seguire la "cella di Formello".

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Non ci resta che metterci in riva al fiume e goderci lo spettacolo :)

Offline Matita

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R: Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #185 : Venerdì 14 Dicembre 2012, 22:27:03 »
apperotfl
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
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Offline chinaglia

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #186 : Sabato 22 Dicembre 2012, 10:56:34 »
E dopo Baldini, Totti e Bradley oggi tocca ad Osvaldo.
Al di la del fatto che si parli della ASRepubblica, leggere una grande giornalista come Emanuele Audisio (che romanista non è) dedicare paginate a questi "eroi" inizia ad infastidirmi. E mi spiace dirlo, è colpa nostra non saperla "ingaggiare" su uno - ad es. - tipo Klose. Anche perché in termini di credibilità di una squadra/società nell'influenzare la comunicazione in senso ampio fa più un pezzo del genere che 100 sul Corsport. Inoltre, in ottica di brand ti valorizza i calciatori, che poi possono anche essere venduti meglio o cmq migliorano l'immagine della squadra, anche se non meritata. Del resto conta molto più la percezione della realtà in certi ambiti, purtroppo.

Osvaldo: "La mia vita di gol ed eccessi"
Prima di Roma-Milan l'attaccante giallorosso tra campo e vita privata: "Vorrei indietro la mia adolescenza, vivere quello che ho perso"

di EMANUELA AUDISIO

ROMA - È vero: sembra un cantante grunge. Codino, occhiali, bracciali. Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni, 12 gol stagionali, attaccante della Roma. Forte in tutto, rapido anche nelle reazioni. Un amante veloce: sei squadre in sei anni. Mai riconfermato. Un moto a luogo. "È vero, mi piace cambiare, penso sempre che la felicità sia altrove". Per la prima volta affronta il secondo campionato nella stessa società. Un ragazzo affascinato dal mondo noir dell'adolescenza: i pirati, i cattivi, la bandiera stracciata. Nella vita: un papà con tre figli, che non vivono con lui. In mezzo: la fuga da se stesso. "Non volevo essere Che Guevara. Anzi sognavo di amare una donna sola, di crescere una sola famiglia, di vivere nello stesso posto. Ci sono giorni in cui mi sento triste, vorrei essere un'altra persona, perdermi nel mondo. Ho nostalgia dell'Argentina, di Baires, di Lanus: della mia adolescenza. Vorrei riaverla indietro, vivere quello che ho perso, tornare ad essere un ragazzino".

Invece?
"Sono lunatico: un giorno mi sento forte, un altro scarso. Lotto, segno, reagisco. Tutto all'eccesso. Sono stato costretto a crescere, ma c'è una parte di me dentro che rifiuta l'idea. Faccio falli inutili, ma per me in quell'attimo sono giusti".

Nove espulsioni in sei stagioni.
"Ma sì, ho un carattere di merda. Mi piace essere così, ma non sono il solo a sbagliare. E mi devo difendere dalle cattiverie: un sito romano ha scritto che
mia madre era morta. Allora chiamo casa, sono le quattro di mattina in Argentina, risponde mamma, mi metto a piangere. Chiedo: si può pubblicare una notizia così drammatica senza fare verifiche? Poi dicono: Osvaldo è nervoso".

E non è vero?
"Mi sento troppo giudicato. Io gioco nella stessa maniera, non dipende dai soldi. Ma questo il tifoso non lo capisce: crede che siccome guadagni tanto, devi realizzare tanto. Ma anche con 600 euro al mese giocherei nello stesso modo. Io cerco la pace, ma ho i tifosi sotto casa, e se vado con mia figlia al ristorante non posso avere intimità. Non mi sento libero. Roma è affascinante, vorrei godermela di più".

Scusi, ma Greta Garbo a New York girava indisturbata.
"Beata lei che ci riusciva. Io tutta questa attenzione non la sopporto, invidio gli sconosciuti. Il giorno del mio ventesimo compleanno, il 12 gennaio, mi sono ritrovato a Bergamo solo in una stanza d'albergo, nel mezzo del nulla, e con fuori la neve. Non conoscevo la lingua, non c'era la mia famiglia, né i miei amici, non sentivo le voci del mio quartiere. Ero disperato, ho iniziato a piangere e non ho smesso più".

Era arrivato da dieci giorni.
"Sì all'Atalanta, in serie B. Papà a Baires faceva l'operaio in una fabbrica metallurgica, mamma la capocassiera al supermercato, ma con la crisi è tornata a casa. Ho tre sorelle più grandi e un fratello più piccolo che viene spesso a trovarmi. A Bergamo per sentirmi meno solo dissi alla mia ragazza Ana di raggiungermi. Era incinta. Le cose non migliorarono: piangevamo in due. Con l'arrivo delle nostre madri la situazione è un po' migliorata. Ma solo un po': eravamo troppo giovani".

Lei ha tre figli: Gianluca, quasi 7 anni, Victoria 3, e Maria Helena, neonata.
"Non è facile: i figli sono con le loro due mamme e io non vivo con loro. Quando sto con i bimbi però il mondo non esiste. Imparo ad essere padre, loro mi aiutano. Chissà se un giorno riuscirò ad unire tutta la famiglia. Mi mancano, a me manca sempre qualcosa. Anche il mio paese".

Ma lei gioca nella nazionale italiana.
"Sì, per via di un bisnonno di Filottrano, nelle Marche. Però la mia infanzia interrotta è in Argentina, i miei amici sono lì, quella è casa mia. Sono contento della maglia azzurra e a quelli della Lega Nord che vorrebbero solo italiani doc chiedo: che senso ha? E' puro razzismo. Balotelli è nato a Palermo e parla bresciano, anche grazie all'oriundo Camoranesi gli azzurri hanno vinto il mondiale in Germania. E' sbagliato offendere qualcuno solo perché non è nato dove piace a te".

Lei è cresciuto nel mito di Maradona.
"Certo. Siamo tutti e due di Lanus. Io sono tifoso del Boca e grande fan di Riquelme, del brasiliano Ronaldo, quello vero, e di Batistuta. Maradona e Messi sono su un altro pianeta".

Difensori che preferisce evitare?
"Rendo omaggio a Nesta, la mia bestia nera. Chiellini, ora infortunato, è un osso duro".

E oggi c'è Roma-Milan.
"Noi siamo in crescita, sappiamo cosa fare in campo, abbiamo un'identità. Ma il calcio non è una scienza sacra e il Milan merita rispetto".

Lei ci tiene allo stile, il suo corpo è segnato.
"L'elenco è lungo. Sono affascinato dai pirati. Ha tempo? Sì, bene. Ho un anello con il teschio, lo stesso di Keith Richards, un altro con le croci. Un braccialetto con i teschi, preso a Barcellona. Uno di pelle fatto fare apposta con la famosa 'Tongue & Lip' dei Rolling Stones. Una collana con il ciondolo, sempre con la lingua, e una con il segno della pace. Tatuaggi: i nomi Gianluca e Victoria, il cuore con la scritta Libertad, un angelo e una donna, una spada su una rondine, un vascello pirata, un teschio con una rosa, un pezzo di The Wall".

Canzone preferita degli Stones?
"Nulla meglio di 'Wild Horses'".

"Neanche cavalli selvaggi riusciranno a portarmi via da te".
"Io invece mi lascio trasportare da tutto. Vorrei essere sempre altrove, in altri mondi. Mi lascio rapire: anche da certi libri e autori. Come il francese Frédéric Beigbeder e dal suo 'L'Amore dura tre anni'".

La partita invece dura 90 minuti.
"Sì e forse solo in quel momento trovo un ordine, un po' di calma per la mia testa. Il calcio è la mia sosta. Devo imparare a costruire, io corro, fuggo non so dove. Vorrei essere un pirata, avere altre isole, ho bisogno di fantasticare. Per questo in mezzo all'area reagisco quando mi rovinano il sogno. Devo crescere sì, ma bisogna dirlo al mio inconscio".

POMATA

Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #187 : Lunedì 24 Dicembre 2012, 02:04:14 »
Mi rincuora il caro Osvaldo...

Offline Barabba Terzo

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #188 : Martedì 25 Dicembre 2012, 15:56:35 »


Scusi, ma Greta Garbo a New York girava indisturbata.
"Beata lei che ci riusciva. Io tutta questa attenzione non la sopporto, invidio gli sconosciuti.

D'altronde si vede proprio che è uno che vorrebbe confondersi nella massa e non essere notato.




Solita patetica agiografia.


OT: Madonna che cacata quel libro di Beigbeder che viene citato nell'articolo, penso uno dei pochi casi in cui ebbi la sensazione di aver sprecato il mio tempo, nonostante si trattasse di un centinaio di pagine che vanno via in massimo un paio d'ore...

Online giamma

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #189 : Mercoledì 26 Dicembre 2012, 11:45:43 »
In 11 righe c'è un concentrato di ca22ate che costituisce il loro ennesimo recorde.
Sto seguendo per lavoro l'evolversi della situazione delle Eurosky Towers e vi posso assicurare che er capetano non ha mai acquistato un appartamento lì nel secondo grattacielo (ne ha acquistato uno una persona a loro vicino, con enormi miei dubbi sulla sua capacità finanziaria di acquisto: prezzo orientativo intorno ai 20.000 euro/mq.). Il capetano è usato come specchietto per le allodole, ma la situazione economica è tale (e la paura di accertamenti fiscali è tanta) che penso che, abreve, non ne venderanno più nemmeno uno. In realtà il capetano dovrebbe aver commissionato una villa (anzi un villone) lì vicino, ma i lavori sono al momento sospesi ed altri acquirenti sono già in vertenza giudiziaria con il costruttore per inadempienze contrattuali. La seconda torre non ha tutte abitazioni, ma, fino al 10°piano, saranno tutti uffici (perchè fino a quell'altezza non esiste alcun "panorama di Roma"). Dei restanti venti piani sono stati "venduti sulla carta" una quarantina di appartamenti, i cui proprietari stanno scalpitando per entrarne in possesso. Il bello che i costruttori (che a quanto mi risulta dovrebbero essere anche azionisti della XXXX) non hanno più risorse per andare avanti, alcuni fornitori "stanno fuori" di milioni di euro e hanno iniziato da un po' a bloccare le forniture dei materiali. Ci sono difficoltà nella prosecuzione dei lavori, che cercano di nascondere per evitare il probabile fallimento. Questo perche, questa volta, però, la banca finanziatrice non è solo Unicredit, ma mi risulta siano esposte almeno altre due banche di interesse nazionale (delle quali non faccio il nome perchè non ho la certezza della fonte), le quali non hanno nessuna intenzione di accettare supinamente il prolungarsi di questa situazione di stallo, come probabilmente tirerebbe a fare, invece, per l'ennesima volta, Unicredit.
Ho fondate ragioni di pensare che entro marzo/aprile ne vedremo delle belle, se qualche "politico" amico non riesce ad "intervenire" (e, visto che siamo sotto elezioni, non so se riusciranno a fare in tempo a salvarli).
La soluzione per la sopravvivenza potrebbe diventare "l'affare stadio": per questo stanno spingendo molto, mediaticamente e politicamente per questo;  ma la zona deve essere Tor di Valle, perchè il sito dove "deve" essere costruito lo stadio (praticamente sull'ippodromo e le rive del Tevere) rientra negli interessi della "famiglia".
Se l'evoluzione del progetto stadio dovesse bloccarsi, penso che fra 3/4 mesi il "botto" lo sentiranno fino a New York o, se preferite, a Boston.
Perdonatemi, ho scritto un post lungo ed un po' "alla Chiara Zucchelli", ma naturalmente non faccio il giornalista (pardon, giornalaio) di professione e non ho nessuna intenzione di rivelare le mie fonti.
Penso che, se solo qualche giornalista serio volesse, potrebbe impiegare poco tempo per suffragare (o smentire con prove certe, perchè no?) la mia tesi; ma, si sa, da quella parte sono tutti "allineati e coperti" e non possono certo impegnarsi a fare inchieste vere, sono tutti troppo impegnati a seguire la "cella di Formello".

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Anche a me risultano le stesse cose sul costruendo e quindi non completato grattacielo. ;D
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

feiez

Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #190 : Giovedì 27 Dicembre 2012, 12:47:33 »
Il New York Times, evidentemente in crisi di notizie, pare stia dedicando articoli e pagine agli sterchi umani.

Offline Matita

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R: Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #191 : Venerdì 28 Dicembre 2012, 12:17:52 »

http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/fisco-finale-la-scure-fiscale-si-abbatte-anche-sullultima-parte-di-italia-godona-quella-48649.htm

FISCO FINALE - LA SCURE FISCALE SI ABBATTE ANCHE SULL’ULTIMA PARTE DI ITALIA GODONA: QUELLA DEL CALCIO - IL CONSIGLIO DI STATO APPOGGIA L’AGENZIA DELLE ENTRATE CHE VORREBBE APPLICARE L’IRAP ALLE PLUSVALENZE DATE DAI TRASFERIMENTI DI UNA MIRIADE DI CALCIATORI DAL 2001 FINO A OGGI - E ADESSO PER MOLTE SQUADRE, COME CAGLIARI E LAZIO, SARANNO CAZZI…

Marco Mobili per "Il Sole 24 Ore"

Una mina Irap da centinaia di milioni di euro sul mondo del calcio. Nell'annosa querelle sulla tassazione o meno dell'Imposta regionale sulle attività produttive delle plusvalenze sulle cessioni di calciatori, l'agenzia delle Entrate segna un goal che potrebbe valere anche una stagione. L'assist, pennellato alla Totti, lo fornisce al fisco il Consiglio di Stato che, con il parere n. 5285 dell'11 dicembre, chiarisce che «le eventuali plusvalenze realizzate in occasione della cessione dei contratti di prestazioni sportive dei calciatori siano da prendere in considerazione in sede di determinazione della base imponibile Irap».
Non inganni il fatto che dal 2008 la tassazione Irap deriva dal bilancio e dunque non desta più preoccupazioni né dubbi interpretativi per le società sportive, perché le plusvalenze, quelle che contano e che pesano sui bilanci, sono state realizzate negli anni precedenti. Ed è proprio su queste poste che il fisco ha messo gli occhi già dal 2001.

È noto, infatti, che il calcio italiano all'inizio del nuovo secolo ha fondato il suo equilibrio patrimoniale proprio sulle plusvalenze realizzate con la cessione, non solo di top player ma soprattutto di una miriade di calciatori "in erba" e spesso sconosciuti alle cronache. Si trattava di operazioni spesso permutative, quindi senza scambio di denaro ma con trasferimenti incrociati di calciatori.

Che se da una parte davano un saldo finanziario pari a zero, dall'altra consentivano alle società una significativa plusvalenza nel bilancio (chi vendeva realizzava la plusvalenza immediatamente, chi comprava spalmava il costo in cinque anni come prevedono i regolamenti sulla durata del contratto dei calciatori). Un meccanismo così anomalo che non poche società di calcio si sono ritrovate con valori dell'attivo (dei calciatori) assolutamente esorbitanti. Non solo. Per salvare il giocattolo del calcio, lo stesso meccanismo ha spinto il legislatore ad "inventare" il principio ad hoc dello spalma-debiti per consentire la diluizione nel tempo degli effetti sui bilanci di queste plusvalenze.

Il fisco, come detto, è su queste diverse centinaia di milioni che ha focalizzato la sua attenzione prima avviando un'azione di accertamento mirata e poi perorando la propria pretesa impositiva nei diversi gradi di giudizio.

Il parere del Consiglio di Stato, peraltro atto non comune ma che dà l'idea dell'importanza della partita, arriva neanche a farlo apposta (ma forse sì), proprio mentre squadre di serie A, come il Cagliari o la Lazio, hanno vinto la loro partita con il fisco in Commissione regionale e l'agenzia delle Entrate ha chiesto di giocare i supplementari in Cassazione.
La mina Irap del Consiglio di Stato, dunque, finirà per produrre i suoi effetti proprio sulla miriade di contenziosi accesi in tutta Italia. Da una parte ci sono le società di calcio secondo cui le somme incassate dalla cessione di contratti di prestazione sportiva vanno considerate esenti dall'Irap. Dall'altra c'è l'amministrazione, per la quale il tributo regionale è sempre dovuto.

Le tesi contrapposte secondo i giudici amministrativi sono due: il trasferimento dell'atleta va inquadrato nell'ambito della figura tipica della cessione del contratto; viceversa il trasferimento rappresenta un'estinzione del contratto originario con contestuale costituzione di un nuovo rapporto.

Il Consiglio di Stato condivide la prima posizione, secondo cui, con la cessione del contratto, viene di fatto ceduto il diritto all'utilizzo esclusivo della prestazione dell'atleta verso corrispettivo: «Diritto integrante bene immateriale strumentale - si legge nel parere - all'esercizio dell'impresa, sia sul piano tributario, poiché ammortizzabile, sia su quello civilistico, in quanto necessario per il conseguimento dell'oggetto sociale».
Oggetto del contratto tra società sportiva e atleta è il diritto alla prestazione sportiva esclusiva. Con la cessione del contratto la società cessionaria acquista, quindi col consenso dell'atleta, il diritto oggetto del contratto e succede in tutti gli obblighi e i diritti connessi.


sto fenomeno de Marco Mobili su fb manco ve lo dico de che squadra e'.


Nce niente da fa, prima tifosi poi (scarsi) semi professionisti.
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Offline Matita

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R: Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #192 : Venerdì 28 Dicembre 2012, 12:36:54 »
PER MOLTE SQUADRE, COME CAGLIARI E LAZIO, SARANNO CAZZI…


L'assist, pennellato alla Totti...

Marco Mobili per "Il Sole 24 Ore"
Ma guarda un po' che coincidenza: http://www.facebook.com/marco.mobili.1
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zorba

Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #193 : Sabato 29 Dicembre 2012, 16:29:24 »
Capello, e' la Roma l'anti-Juventus

L'ex allenatore delle due squadre, ai miei tempi piu'concorrenti

(ANSA) - DUBAI, 29 DIC (16:21) - ''L'unica squadra che sulla carta puo' dare fastidio ai bianconeri e' la Roma'': parola di Fabio Capello, ex allenatore di entrambe le squadre, intervistato da Sky Sport a Dubai, in occasione del forum Globe Soccer. ''La Juve - aggiunge il ct della Russia - sta facendo benissimo, bisogna farle i complimenti anche se non ha competitor; ai miei tempi c'erano avversarie come Milan, Inter e Roma. La Juve, poi, e' stata brava a prendere Pirlo e Barzagli a parametro zero''.

 :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Offline aaronwinter

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #194 : Lunedì 31 Dicembre 2012, 17:10:53 »
(intanto, sommessamente segnalo che da quando hanno fatto l'accordo con ANSA, i lanci di agenzia sul viaggio della magggggica negli States hanno superato in numero quelli realtivi alla crisi di governo  >:( )
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)


Frusta

Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #196 : Mercoledì 2 Gennaio 2013, 14:08:01 »
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Roma/01-01-2013/ora-totti-punta-matthews-magari-gioco-fino-50-anni-913656450225.shtml
Gazzetta dello Sport:
Ora Totti punta Matthews "Magari gioco fino a 50 anni ... Se ci riesco qualcuno s'ammazza"
Si, dalle risate.


Offline chinaglia

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #197 : Mercoledì 9 Gennaio 2013, 17:29:28 »
IL TEMPO (S. Trancanelli) - 9/1/2013
"CAMPIDOGLIO GIALLOROSSO"

Patrizia Prestipino, candidata Pd al Comune, è pazza per la Roma e sogna uno stadio tutto per i tifosi. Intervistata sulle pagine odierne de "Il Tempo", non ha mai nascosto la sua fede romanista: «Romanista si nasce, non si diventa. I miei genitori non sono tifosi, ma ho un fratello laziale ed io, invece, sono nata romanista. Ho iniziato a seguire la Roma da bambina. Mi piacevano Giancarlo De Sisti e Francesco Rocca, il terzino acquistato da Herrera e poi ho continuato da adolescente. Non mi sono persa una partita ed ho tanti ricordi, emozioni e momenti legati alla squadra, come la finale di Coppa dei Campioni, Roma-Liverpool [in pratica condividiamo le stesse emozioni >:D]: la vidi a casa mia, addirittura con i miei primi alunni. Alla fine della partita ero incredula. Piangevo [pure io, di gioia]. Con i ragazzi, dopo siamo andati lo stesso a sentire 'cantautore molisano che copia canzoni altrui (e che porta iella)' [noto cantautore molisano che copia canzoni altrui] in concerto al Circo Massimo. Mentre camminavamo per strada, ci passavano accanto tifosi laziali che ci sfottevano per come era finita. È stata una serata surreale».

Crede nello sport e nei suoi valori, per questo ha organizzato ad aprile il premio "Etica dello Sport 2012" dove è stato ricordato Piermario Morosini ed è stato premiato (tra gli altri) anche il tecnico boemo Zdenek Zeman per la sua moralità dimostrata negli anni. E proprio sul suo ritorno a Trigoria, afferma: «Di fronte ad un mostro sacro come Zeman, non si può rimanere indifferenti. È un uomo solido, mi piace che punti sui giovani. Ci crede e offre delle opportunità. E questo rispecchia un po' anche la mia filosofia [opportunità ai giovani... motivo per il quale hai dato quella consulenza a quell'ex membro della Banda della Magliana?], nella vita e nella politica. È uno che ti fa soffrire, ma sono contenta sia tornato».

Quindi un pensiero sul nuovo stadio: «È una bella cosa. Mi auguro che con questa opera, oltre all'occasione di avere infrastrutture viarie e trasportistiche, si riesca a delocalizzare il depuratore di Roma Sud situato lì e che i cittadini mal tollerano».

Su Totti: «Francesco è insostituibile. Siamo vicini di casa, lo vedo spesso coi bimbi e penso sia la vera icona romana e della romanità [quindi mi devo vergognare di essere romano?]. È nato nella Roma e finirà qui la sua carriera, è una cosa più unica che rara».

Su De Rossi: «Anche lui è un ragazzo d'oro, romano, romanista, un altro esempio per i giovani. Conosco bene il suo papà, Alberto, grande persona e grande allenatore, che si meriterebbe di fare ancora un ulteriore salto di qualità. Daniele, purtroppo, negli ultimi tempi è stato un po' nervoso, ma non ha mai tradito la città».

Ecco la sua opinione su Viola, Franco Sensi e Pallotta: «Viola il più grande in assoluto. Ma grande per la Roma è stato anche Franco Sensi, ero al suo funerale e ricordo l'emozione di quel giorno. Pallotta non lo conosco per niente, ma ho nostalgia per un presidente di una squadra che deve essere figlio della città. La Roma ha bisogno di un presidente romano, che conosca bene gli umori dei tifosi, gli stati d'animo di chi vive la città».

Infine, per la città...: «Sarebbe bello un sindaco romanista? La risposta è sì, almeno per par condicio, mettiamola così, dopo uno juventino e un laziale doc come Francesco Rutelli» [te lo raccomando questo come laziale...]

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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #198 : Mercoledì 9 Gennaio 2013, 17:38:50 »
Io so chi non votare alle comunali.
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Re:Göbbels Chronicles, Spoon River Edition.
« Risposta #199 : Giovedì 10 Gennaio 2013, 02:05:55 »
Io so chi non votare alle comunali.
ma mica perche' dice di essere romanista...perche' gente che cerca di conquistare voti co ste cose mi fa schifo