E adesso il corsera.it si occupa anche di kansas City 1927

[rocco tanica]

Non so più cosa pensare di questa rincorsa verso la merda più pura, tra il gruppo l'Espresso e quello del Corriere della sera. Comunque l'articolo è questo:

«Kansas City 1927», cronache tifose di una revolucion complicata

A pensarci bene era tutto già scritto e impresso nella memoria collettiva di un popolo (e di una tifoseria). Dovevamo capirlo: la storia di Un americano a Roma era già il segno premonitore della rivoluzione culturale di Pallotta e Di Benedetto. Guadagnare dal calcio, avere una società con i conti in ordine, vendere il marchio Roma ai quattro angoli del mondo. Se i propositi restano intatti con l'avvento di Zeman, si aggiunga il «mai essere schiavi del risultato», il mantra su cui hanno impostato la prima stagione del dopo-Sensi, affidando la squadra a Luigi Enrico (come gli autori Diego Bianchi e Simone Conte apostrofano e traducono l'ormai ex tecnico spagnolo della Roma, regalandogli un che di regale).

«PARLA COME SCRIVI» - Ecco perché Kansas City 1927, attingendo alla cinematografia sordiana (dal celebre «Il polizia del Kansas City!», leitmotiv di Un americano a Roma) e rifacendosi all'anno di fondazione della società, è stato il vero fenomeno roman-popolare di una stagione con pochi guizzi, tanti rimpianti e un progetto mai decollato per davvero. Una pagina Facebook a far da detonatore (con 18mila «piacitori», i fan secondo la vulgata della lingua di Trilussa) e un'avventura letteraria che ha utilizzato un registro linguistico alla portata di tutti (della serie: «Parla come magni!» e quindi scrivi) finendo per diventare un metro di riferimento di una comunità, di un credo calcistico, di una religione cittadina così esclusiva ed escludente sintetizzabile nella «Roma non se discute, se ama».

IL RITMO CANZONATORIO - Certo i due autori (Diego, detto Zoro, romanista di primo pelo e due scudetti sulle spalle e Simone, amante delle parole e nato nella simbolica classe '83, quella dello scudetto di Conti e Pruzzo) non immaginavano che commentare tutte le 38 partite della Roma con ironia e sarcasmo - parodiando tutti i giocatori e attingendo al linguaggio «da strada» - potesse raccogliere così tanto successo. Per questo si sono trincerati per un anno dietro l'anonimato e ora vengono allo scoperto con questo libro (più cd, Isbn Edizioni, 267 pagine,18 euro) che raccoglie tutte le loro colorite cronache (impreziosite dalle letture di Pierfrancesco Favino, Elio Germano e Valerio Mastandrea) partendo dalla trasferta a Bratislava di Europa League fino all'ultima giornata di campionato a Cesena. Nel mezzo un progetto naufragato, ma quel «volemose bene» col sorriso stampato sul viso e quella vena canzonatoria tutta romana che fa digerire anche le sconfitte più amare.

Fabio Savelli

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Dio ve strafurmini a voi e la merda 1927

[NoSurrender]

Lasciali perdere, fratellino, sono dei poveracci.

Fino a che si limitano a ridere delle loro disgrazie... magari sempre così, simpatici perché patetici

[rocco tanica]

Questi c'hanno fatto un libro, perdindirindina.
Roba che al nostro Pikkio dovrebbero solo lustrargli le scarpe.
 
Maledetti loro e quella p2 mafiosa che li protegge!

[ThomasDoll]

Li avete mai letti? Sono bravi, il libro potrebbe andare bene. Pikkio forse sarebbe stato in grado di fare un prodotto a quel livello, ma Diego Bianchi è una persona conosciuta e apprezzata in televisione e in quello che rimane della blogosfera, non è uno qualsiasi. Quindi un prodotto di Pikkio avrebbe scontato qualche gap di partenza: il fatto che l'autore non sia conosciuto (anche se Pikkio ha scritto in prima pagina su giornali storicamente importanti...), il fatto che sia laziale, il fatto che probabilmente non ha mai pensato di fare un libro delle sue mirabili pagelle. Di Kansas City ho letto un paio di cose molto divertenti, non comprerò il libro ma se mi capitasse lo leggerei, Isbn avrà fatto i suoi conti: si tratta di un'operazione di nicchia, ma facebook potrebbe essere un buon traino. I contenuti sono ironici, c'è bisogno di ironia anche da questa parte del Tevere, se qualcuno scrive qualcosa lo pubblico io. Proponete.

[robylele]

Nel mezzo un progetto naufragato, ma quel «volemose bene» col sorriso stampato sul viso e quella vena canzonatoria tutta romana che fa digerire anche le sconfitte più amare.

sono certo che la digestione completa sia di là a venire invece. Si stanno consolando sì, ma con l'ajetto.

 

Li avete mai letti? Sono bravi, il libro potrebbe andare bene.

il libro se è sulla falsariga degli spassosi resoconti di inizio stagione è altamente ironico. Non so quanti tifosi della rioma siano in possesso di tale qualità.. quante copie dovrebbe vendere per dire che è andato bene?
Non so, credo possa essere un flop.

[ThomasDoll]

problemi di Isbn...
io reitero la mia proposta, se qualcuno ha un testo da pubblicare se ne parla.

[CiPpi]

...la cinematografia sordiana (dal celebre «Il polizia del Kansas City!», leitmotiv di Un americano a Roma ...

no dico

...la cinematografia sordiana (dal celebre «Il polizia del Kansas City!», leitmotiv di Un americano a Roma...

ma davero, eh!

«Il polizia del Kansas City!», leitmotiv di Un americano a Roma

mlnmadlmrtccvstr

[rocco tanica]

Li avete mai letti? Sono bravi, il libro potrebbe andare bene. Pikkio forse sarebbe stato in grado di fare un prodotto a quel livello, ma Diego Bianchi è una persona conosciuta e apprezzata in televisione e in quello che rimane della blogosfera, non è uno qualsiasi. Quindi un prodotto di Pikkio avrebbe scontato qualche gap di partenza: il fatto che l'autore non sia conosciuto (anche se Pikkio ha scritto in prima pagina su giornali storicamente importanti...), il fatto che sia laziale, il fatto che probabilmente non ha mai pensato di fare un libro delle sue mirabili pagelle. Di Kansas City ho letto un paio di cose molto divertenti, non comprerò il libro ma se mi capitasse lo leggerei, Isbn avrà fatto i suoi conti: si tratta di un'operazione di nicchia, ma facebook potrebbe essere un buon traino. I contenuti sono ironici, c'è bisogno di ironia anche da questa parte del Tevere, se qualcuno scrive qualcosa lo pubblico io. Proponete.

Pank non contesto il fatto che siano bravi o meno, quanto il fatto che qualunque cosa facciano gli si dà un risalto inverosimile. Siano essi zoro o nar 1.
Manco il miculpop raggiungeva vette di elegìa tali. Il che me li rende ancora più odiosi di quanto possa essere un romanista per default

[disabitato]

Catetere ciclostilato.

[ML]

Li avete mai letti? Sono bravi, il libro potrebbe andare bene. Pikkio forse sarebbe stato in grado di fare un prodotto a quel livello, ma Diego Bianchi è una persona conosciuta e apprezzata in televisione e in quello che rimane della blogosfera, non è uno qualsiasi. Quindi un prodotto di Pikkio avrebbe scontato qualche gap di partenza: il fatto che l'autore non sia conosciuto (anche se Pikkio ha scritto in prima pagina su giornali storicamente importanti...), il fatto che sia laziale, il fatto che probabilmente non ha mai pensato di fare un libro delle sue mirabili pagelle. Di Kansas City ho letto un paio di cose molto divertenti, non comprerò il libro ma se mi capitasse lo leggerei, Isbn avrà fatto i suoi conti: si tratta di un'operazione di nicchia, ma facebook potrebbe essere un buon traino. I contenuti sono ironici, c'è bisogno di ironia anche da questa parte del Tevere, se qualcuno scrive qualcosa lo pubblico io. Proponete.

Ho letto alcune delle loro cronache, ma le ho sempre trovate troppo lunghe. Le locuzioni divertenti si perdono nel fiume di parole, tre quarti delle quali sono superflue. Pikkio era (è) veramente di un'altra categoria, e non lo dico per faziosità laziale. E' proprio che è nettamente più bravo, fa più ridere, e gli bastano due pennellate.

[ThomasDoll]

Sì, pikkio aveva due grandi doti messe insieme: oltre a essere originale aveva il dono della sintesi al fulmicotone.
Provai una volta a fare io la rubrica delle pagelle, ma mi era impossibile fare qualcosa di simile.

[BobLovati]

" ... bboniii, state bboniii ", fateli scrive e parla´; come diceva l´imbonitore al Circo:

" più gente entra e più animali si vedono ! "

Imparate a spassarvela con le loro manie di grandezza, un po´ alla " Miseria e Nobiltà "; ormai dovreste saperlo bene che gli scudetti di luglio ed agosto sono sempre loro, no ?
Più in alto si sentono e più " er botto " sarà grosso.

[Eaglebirdiepar]

Zoro, che delusione. Pure te, appresso ai sordi.
E i vari attoroni romani e romanisti, figuramose se non facevano comunella.
Notare come, casualmente ce mancherebbe, nel video sul sito del corriere pensino sempre e solo a noi, con tanto di montaggio mirato a insultare.

Göbbels Chronicles, Quinto Quarto Edition.

http://www.corriere.it/cultura/12_giugno_20/kansas-city-1927-roma-calcio_4b77b5dc-bae4-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml