Autore Topic: Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta  (Letto 575 volte)

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Frusta

Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta
(Paul Valery)

Ve lo ricordare quando nel secolo scorso di parlava del duemila? Il futuro era quello; era quel due seguito da quei tre zeri. Tutti, da Verne in poi, passando per Asimov e Clarke fino ad arrivare ai film di Kubrik e Columbus pensavano che la soglia del futuro fosse quella: mondi nuovi e astronavi e razzi e fischi e botti!
Poi il duemila arrivò davvero, ed arrivò addirittura il quattordici maggio del duemila, roba dell'altro  mondo, roba da anno zero di una nuova era: la nostra.
Se mi avessero detto allora che di li a qualche anno sarebbe sbocciato un Messi e che una squadra si sarebbe riempita di palloni d' oro e sarebbe salita sul tetto del mondo non avrei avuto dubbi: quel calciatore sarebbe stato nostro, nostri quei palloni d'oro e nostro il tetto del mondo.
Poi quel futuro è abortito lì. Asimov è morto prima di vedere che non sarebbe arrivato, Clarke appena in tempo per accorgersi che non sarebbe arrivato più e noi stiamo qui a constatare che il fango di Perugia non era il brodo primordiale da cui sarebbe nato ma quello in cui stava affogando.
Però è stato bello lo stesso.
Dico bello leggere Verne, Asimov o Clarke, bello guardare i film di Kubrik o Columbus e bellissimo pensare che se mai fosse sbocciato un Messi non avrebbe potuto essere che nostro e che se qualcuno sarebbe salito sul tetto del mondo non poteva essere che ognuno di noi.



POMATA

Re:Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta
« Risposta #1 : Giovedì 14 Giugno 2012, 18:55:14 »
Abbi fede ;)