Autore Topic: Auto ad aria compressa- presto in vendita  (Letto 2343 volte)

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Offline Centurio

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Auto ad aria compressa- presto in vendita
« : Giovedì 14 Giugno 2012, 14:18:30 »
Ci siamo, arriva l'auto ad aria
7000 euro e 100 km con 1 euro


In vendita a metà del prossimo anno la famosa MDI che ha fatto innamorare anche il colosso Tata. Il primo modello sarà un quadriciclo leggero. Ecco l'incredibile storia raccontata direttamente dal papà di questa macchina, Cyril Negredi VINCENZO BORGOMEO

Ci siamo, arriva l'auto ad aria 7000 euro e 100 km con 1 euro

   

Tutto pronto: entro la metà del prossimo anno sarà in vendita l'attesissima auto ad aria, una macchina che nel serbatoio ha solo aria compressa, il sogno di tutti in un periodo di caro-carburante. La  Motor Development International (MDI), con sede in Lussemburgo, è infatti ormai a un passo dal lancio commerciale e in anteprima a Repubblica.it ha rilasciato tutte le informazioni di dettaglio sul suo progetto (che pubblichiamo integralmente come Pdf 1 - 2 - 3 ). Niente più segreti quindi. Si sa che costerà appena 7000 euro e che il primo modello ad arrivare sarà una city car, seguito poi da una gamma infinita di modelli, dalla berlina da famiglia alla piccola, dalla vetturetta per 14enni al Bus, passando per il veicolo commerciale, il trattore e il container. Non manca nulla, perfino un motore da attaccare a casa ad una presa di corrente per usarlo come generatore in caso di emergenza.

Evidentemente l'accordo stretto con la Tata nel gennaio del 2007 ha dato i suoi frutti e  -  soprattutto  -  la spinta giusta per passare dalla teoria alla pratica. "La prima auto ad aria ad arrivare sarà l'AirPod e sarà omologata come quadriciclo leggero "grande", quello per 16enni.
Poi ci sarà anche una versione baby, per i 14enni, e quindi una macchina vera - spiega lo stesso Cyril Negre, responsabile tecnico dell'auto ad aria della Mdi, il figlio di Guy Negre il fondatore della MDI - la sfida è lanciata".

Quando parla di 'lanciare' a che mercato si riferisce?

"All'inizio l'AirPod sarà consegnata in Francia e daremo la precedenza a chi l'ha già ordinata, poi sarà la volta di tutti i Paesi europei. Ma il concetto di commercializzazione per noi è un po' diverso: non avremo concessionarie, ma tante fabbriche".

Cioè chi la produce la vende anche?

"Si, esatto, nessuna concessionaria, ma officine: produciamo là dove vendiamo. Con vantaggi infiniti, economici, sociali. Pensi solo al fatto che un costruttore normale deve farsi carico di una logistica enorme perché produce in un solo posto e poi è costretto a spedire in tutto il mondo. Noi no. Da noi chi produce vende. Non paghiamo commissione al concessionario perché è la stessa fabbrica che vende la macchina, e questo abbassa enormemente i costi".

Si, ma dovrete avere diverse fabbriche, sparse per tutta Europa. E poi, scusi, perché prima parlava di vantaggi 'sociali'?

"I nostri piani di sviluppo sono molto precisi. Pensiamo di aver bisogno di 25 piccole fabbriche in Francia e 20 in Italia. Abbiamo già diversi contatti con molte aziende interessate a produrre le MDI".

E il 'sociale'?

"Deve vedere il progetto da un'angolazione diversa, complessiva. Immagini di produrre un certo numero di auto in una sola officina o in 50 fabbriche sparse per tutta Europa. Nel secondo caso facciamo del bene perché serve il 30% di forza lavoro in più. Sembra uno svantaggio, ma è una grande vantaggio perché si entra nel tessuto sociale delle città, si dà forza alle famiglie. E poi non dimentichi che per fare ecologia, oggi, non  basta fare macchine pulite, ma è necessario fare macchine che costano poco. E che richiedono poca energia per essere prodotte. Proprio quello che facciamo noi. In più non trasportiamo macchine finite qua e là per l'Europa. Le produciamo in loco, questo riduce ulteriormente le emissioni (e i costi) del ciclo produttivo".

Quante macchine riesce a produrre ogni officina?

"Circa 7000 macchine".

Sta dicendo che solo in Italia volete produrre 140 mila pezzi l'anno?

"Si, alla fine è questo l'obiettivo. E sono stime prudenti perché quando la gente conoscerà il nostro prodotto ci sarà un vero boom della domanda. La macchina costa poco, ma soprattutto costa pochissimo da usare, meno di 1 euro per fare 100 km. E poi il nostro concetto produttivo avvicinerà il pubblico al prodotto. Questi numeri fanno impressione ma se li distribuisce su 20 fabbriche il discorso è diverso. Oggi nessuno si può svegliare e trasformare in costruttore. L'unica strada è quella di creare tante piccole officine. Distribuendo il know how, non macchine fatte, è tutto più facile e veloce".

Le fabbriche saranno veri stabilimenti o solo fabbriche cacciavite? Ossia produrranno davvero o assembleranno solo pezzi che arrivano da fuori?

"No, saranno assolutamente fabbriche vere. Dove l''80 per cento della macchina viene prodotta in loco".

Veniamo ai luoghi comuni. L'accusa più diffusa è che per comprimere l'aria serve un sacco di energia.

"Si, ma il discorso vale anche per l'auto elettrica dove l'immagazzinamento dell'energia costa tantissimo. In realtà se analizza il progetto completo, noterà che le nostre auto sono ultra economiche. Tenga presente che una bombola fa 20 mila cicli, pari a 2 milioni di chilometri, quindi dura più della macchina, e questo è molto importante perché ha un riflesso diretto sui costi. Molto spesso la gente dirà che non c'è energia nell'aria compressa. E' vero, ce ne è poca. Ed è vero che per comprimere l'aria serve più energia che per caricare una batteria. Ma poi per funzionare un'auto ad aria brucia meno energia perché è leggerissima, per cui nel ciclo 'dal pozzo alla ruota' la tecnologia auto-ad aria è vincente".

Torniamo alla macchina. Si può caricare in due minuti in una stazione di servizio specifica o in tre ore ad una normale presa di corrente. A bordo quindi c'è un compressore?

"No, è lo stesso motore che spinge la macchina che funziona anche da compressore: non c'è motore e compressore, ma c'è solo un elemento che fa tutto. E che - volendo - può anche funzionare come generatore di corrente per appartamenti. Noi lo chiamiamo motore/alternatore. Bello no?".

Forse troppo... A questo punto c'è una sola domanda possibile. Come si fa a comprarla?

"Basta andare sul nostro sito (www.mdi.lu) e aderire al sistema di pre-ordini. Tutto molto semplice".

Ma avere una gamma pazzesca, tante officine diverse, non rischia di complicare tutto?

"No, affatto. Anzi, le officine sono simili, ma usano tecnologie differenti. Quando i numeri di vendita crescono cambia il modo di produrre".

Qual è stata la cosa più complicata da realizzare?

"Il motore e la tecnologia. Poi una volta stabilito questo è stato tutto facile. Va detto però che per passare dalla vetturetta AirPod alla macchina grande (la AirOne) abbiamo dovuto mettere a punto un sistema che noi chiamiamo a doppia energia. Ossia fra la bombola e il motore c'è un piccolo motore benzina o diesel. Questo bruciatore (fuori dal motore ad aria) scalda l'aria prima del motore, quindi aumenta l'autonomia. La scalda a 600 gradi e non dà emissioni nocive, solo un po' di CO2, ma consente di triplicare l'autonomia quindi 350 km circa con consumi ridicoli: mezzo litro per fare 100 km".

Parliamo di potenze e prestazioni.

"La piccola AirPod ha 7 Kw, ma una coppia completamente piatta di 45 Nm e una velocità massima di 80 Km/h. L'AirOne invece ha un motore da 15 Kw e fa i 100 orari. Ma è una macchina molto più grossa, pesa 400 kg. E poi c'è l'AirCity - ancora più grande - che non è più un quadriciclo leggero ma una macchina vera, fa i 130 orari ed ha con 25 Kw di potenza".

E' vero che la tecnologia dei veicoli ad aria compressa è antica?

"Si, c'erano carrelli nelle miniere che funzionavano così già nel 1870 e i francesi a inizio secolo fecero anche un tram, poi però arrivò il motore a scoppio...".

A proposito di motore a scoppio. Quelli fanno il pieno dai benzinai, in Italia ne abbiamo 20 mila. Le vostre stazioni di servizio invece?

"Sono tutte da fondare. Possono ricaricare una macchina in due minuti, ma non sono adatte ai privati, costerebbero troppo. Nel nostro progetto una stazione può rifornire fino a 85 macchine al giorno. Due minuti per riempire il serbatoio, poi il resto per pagare".

Ma 85 pieni al giorno sono circa 100 euro, come fa a vivere un erede del vecchio benzinaio?

"Quel costo si riferisce a chi fa il pieno a casa, attaccandosi alla rete domestica di elettricità. Se si fa rifornimento in una stazione di servizio il costo è doppio, sono circa due euro. Sempre pochissimo, ma garantisce un buon margine di guadagno per il distributore perché noi li aiutiamo nella realizzazione dell'impianto. Una stazione di servizio normale, con compressori standard, costerebbe circa 130 mila euro, ma se invece si usano i nostri motori al posto dei compressori i costi si abbassano fino a 39 mila euro per stazione".

Ovviamente serve qualcuno che arrivi alle stazioni...

"Si, se non ci sono macchine in giro non c'è business. E' un sistema complesso, che va visto nell'insieme. Ed è questo che ha affascinato la Tata. Ha una visione globale".

Quando si parla di bombole la gente ha sempre paura...

"Ha ragione, ma lavoriamo con livelli di efficienza altissima. Siamo allineati la pressione di gonfiaggio del gas naturale con la differenza che dentro le nostre bombole non c'è Gpl o Metano, ma aria... Gonfiata a 248 bar. La bombola poi è la stessa di quelle del metano".

Quindi anche quelle vanno revisionate?

"Si, ogni 5 anni, vanno controllate per legge. Ma voglio essere chiaro: in questa macchina non c'è niente di strano, nel motore ci sono bielle e pistoni, mentre il circuito dell'aria è lo stesso delle auto a Gpl o metano. Per questo nel nostro progetto c'è anche la voglia di rimettere in moto i piccoli garage. Nel sistema vogliamo far tornare in vita le piccole officine che potranno fare la semplicissima manutenzione di cui hanno bisogno queste macchine che non inquinano, non sporcano, hanno un olio motore eterno, non hanno circuito dell'acqua, non c'è alta temperatura di funzionamento. E le macchine sono fatte di pochissimi pezzi. La carrozzeria ne ha solo tre. Ma non le ho parlato poi di altri vantaggi legati all'aria compressa".

Ce ne sono già abbastanza...

"No: la temperatura del motore è al rovescio, cioé caldo fuori e freddo dentro, cioé meno 20 gradi dentro la camera 'di combustione' (nome improprio perché non brucia nulla, ma solo per capire il discorso). Per cui usiamo i 'gas' di scarico per raffreddare l'abitacolo, al posto del condizionatore. Ci sarà poi anche un piccolo baule per raffreddare le bibite. In più l'aria compressa  può essere usata per fare sicurezza, per gonfiare aribag esterni e salvare i pedoni. Abbiamo già dei prototipi funzionanti simili a quelli della Volvo".

A proposito di pedoni, l'auto ad aria fa rumore?

"Si, più dell'auto elettrica, ma molto meno di un'auto normale. Ha un rumore diverso, perché deriva da una sequenza diversa. Al minimo non emette suoni perché il motore è fermo. Quando si accelera si sente uno sbuffo, un rumore indescrivibile, tutto suo, sembra quasi un motore a due tempi, ma con frequenze bassissime. Il motore poi alla velocità massima fa appena 1500 giri, quindi un ulteriore vantaggio".

Sará veramente il momento in cui gli arabi e Moratti saapjanonderculo?
sine pennis volare haud facile est

Offline BobLovati

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #1 : Giovedì 14 Giugno 2012, 15:08:08 »
ma già c´era; l´unico grosso inconveniente era il dover camminare senza lunotto e, soprattutto, essere obbligati a ...
























 ... a mangiare fagioli a tutti i santi pasti di tutti i giorni    ::)

 :evil6:
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Offline cartesio

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #2 : Giovedì 14 Giugno 2012, 21:33:01 »
Speriamo sia vero, già anni fa era stata annunciata.



Sarebbe bello, c'è bisogno di novità e di idee nuove.
e ffforza lazzzio

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jumpingjackflash

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #3 : Giovedì 14 Giugno 2012, 21:34:17 »
ricordo ancora la mitica Eolo. Mitica perché mai prodotto.

POMATA

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #4 : Venerdì 15 Giugno 2012, 00:24:13 »
La boicotteranno.

Teo

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #5 : Venerdì 15 Giugno 2012, 01:49:17 »
Catetere tecnologico.

Offline giamma

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #6 : Venerdì 15 Giugno 2012, 07:27:18 »
Non si parla di autonomia con un pieno, olio motore eterno, al costo di 0,11 al kw (quello della fascia più bassa) secondo quanto asserito con 9kw a svilupparne ben 7 (Airpod) con un'efficienza del 75%, se così fosse toccherebbe dargli il nobel.
Parmi 'na stronzata megagalattica. :o
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CiPpi

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #7 : Venerdì 15 Giugno 2012, 09:16:45 »
il bello di tutte queste tecnologie ed idee  e' che gia' esistevano prima del petrolio, inclusa la fuel cell idrogena. pure la benzina senza  piombo esisteva  prima della benzna  con  il  piombo. nonostante cio' i nostri padri, che comunque ai  tempi loro le cose  si facevano meglio, che duravano di piu', c'era meno attaccamento al denaro, piu'  ideologia, ecc., ecc.,  nonostante tutto, appunto, ci hanno lasciato in eredita' la peggiore delle tecnlogie. ammazza che fiji dena sti padri.

Offline BobLovati

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #8 : Venerdì 15 Giugno 2012, 18:01:36 »
almeno 25 anni fa, davanti alla sede dell´Alitalia alla Magliana, vennero esposte due auto ( credo fossero state battezzate Orbital ) costruite sul brevetto di un ingegnere australiano di origine slava ( forse jugoslavo ); motore 3 tempi 3/4 cilindri ad iniezione diretta a benzina.
Belle da vedere destarono molta curiosità.
Qualche tempo dopo, se ricordo bene, al non vedere la realizzazione dle progetto si seppe ( almeno questa fu l´ultima info ) che il brevetto era stato acquistato dalla Ford; con il risultato, naturalmente, di non aver mai più lasciato il cassetto ( cassaforte-tombino-tomba ) in cui era stato rinchiuso.
Qualcuno ne ha mai sentito parlare ? 
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Offline giamma

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #9 : Venerdì 15 Giugno 2012, 19:31:08 »
Chiedete e vi sarà dato:

http://www.powerhousemuseum.com/australia_innovates/?behaviour=view_article&Section_id=1020&article_id=10041

Come potrai leggere , nessuna cospirazione, niente brevetti chiusi in un cassetto, l'Orbital è viva e vegeta e i suoi brevetti vengono correntemente utilizzati, ma niente miracoli !
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Teo

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #10 : Venerdì 15 Giugno 2012, 19:33:30 »
Nessuna tecnologia è mai stata bloccata dalle lobby automobilistiche, massoniche, giudaiche e plutocratiche. Il progresso è una forza inarrestabile.

Offline BobLovati

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #11 : Venerdì 15 Giugno 2012, 19:50:03 »
diciamo allora che quanto dettomi era solo una voce; nonostante " la fonte " fosse di quelle attendibili.

Allora la domanda, preso atto della sitruazione effettiva è: perchè mai nessun costruttore avrebbe preso in considerazione questo tipo di motore ?

Potrebbe essere un´ñ altra manovra delle 7 sorelle ??

Sono solo domande, né allusioni, né accuse   ;)
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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #12 : Venerdì 15 Giugno 2012, 20:04:03 »
diciamo allora che quanto dettomi era solo una voce; nonostante " la fonte " fosse di quelle attendibili.

Allora la domanda, preso atto della sitruazione effettiva è: perchè mai nessun costruttore avrebbe preso in considerazione questo tipo di motore ?

Potrebbe essere un´ñ altra manovra delle 7 sorelle ??

Sono solo domande, né allusioni, né accuse   ;)
Ma il dubbio che non funzioni come sembrava potesse non vi coglie mai ?
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Teo

Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #13 : Venerdì 15 Giugno 2012, 20:20:33 »
Per dire, con due conti della serva, ma sul serio, si dimostra facilmente che l'auto ad aria compressa, AMMESSO funzioni (e i problemi di congelamento del motore possono essere risolti solo con un apporto esterno di calore, che non può che provenire da un motore tradizionale, come infatti è), è una chiavica dal punto di vista del bilancio energetico.

Per esempio: un moderno turbodiesel ha un rendimento del 40% circa: dell'energia ottenuta bruciando un litro di gasolio, il 40% serve a spostare la vettura, il resto va sprecato in calore.

Per "caricare" la macchina ad aria compressa, serve energia elettrica. Questa non viene dal nulla, ma prevalentemente... dalla combustione di nafta. Una centrale termoelettrica ha anch'essa un rendimento del 40% circa. Di questo 40%, trasformato in energia elettrica, un altro 10% va perduto nel trasporto, in attesa che si inventino i superconduttori. Quindi alla nostra presa non arriva più del 35-36% dell'energia di partenza. Il ciclo carica-scarica la bombola, poi, ha anch'esso delle perdite: i progettisti del veicolo dicono che il rendimento del ciclo è del 70%, ma non lo hanno mai dimostrato e per altri esperti questa stima è improbabile. Ma prendiamola per buona: il 70% del 36% fa... il 25%. Quanto un vecchio motore a benzina di 40 anni fa.

In sostanza, chi adopera due vetture ad aria compressa... consuma e inquina come se ne usasse tre a gasolio. Inoltre, l'autonomia di questi aggeggi sembra essere molto limitata, perché l'energia accumulata, per ammissione degli stessi progettisti, è assai poca. E il tutto funziona... con un motore ausiliario a benzina, altrimenti dopo 500 metri (prove reali) si ghiaccia tutto e la vettura si blocca.

Offline cartesio

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #14 : Venerdì 15 Giugno 2012, 22:18:35 »
funziona! riesco a scrivere dal cellulare!                     I calcoli di teo non considerano che il gasolio devono portarlo fino al distributore. inoltre la macchina, ammesso che funzioni, è molto più leggera e semplice delle altre
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Offline Ataru

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R: Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #15 : Sabato 16 Giugno 2012, 07:56:24 »
Ma perché non posso mettere dell'olio vegetale nel mio serbatoio?

Inviato dal mio MP810C con Tapatalk 2
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Teo

Re:R: Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #16 : Sabato 16 Giugno 2012, 10:38:25 »
Ma perché non posso mettere dell'olio vegetale nel mio serbatoio?

Certo che puoi: il motore del signor Rudolf Diesel nasceva per bruciare oli vegetali. Però poi qualcuno si è accorto che funzionava benissimo anche col gasolio, e fare il giochino di mescolare l'olio di colza al gasolio, nei motori moderni, significa sfasciarli in breve tempo, oltre che far incazzare assai la GdF se ti pizzicano.

Perché non si costruiscono motori Diesel che funzionano a oli vegetali? Per due motivi: uno, il gasolio costa meno dell'olio di colza, all'origine: l'economicità di quest'ultimo deriva solo dal fatto di non essere gravato da imposte e accise, ma siccome il governo tassa i carburanti, alla fine l'olio vegetale verrebbe a costare di più; due, qualcuno, che oltre all'anima verde mette in moto anche le rotelle craniche, s'è fatto due conti e ha concluso che, per abbandonare i combustibili fossili e passare alla colza, occorrerebbe coltivare l'intera superficie del pianeta oggi destinata all'agricoltura a scopi alimentari.

Il vantaggio incolmabile - al momento - dei combustili fossili è che permettono di utilizzare quantità enormi di energia accumulate in millenni, ad un costo di estrazione ridicolo. Un serbatoio di automobile è uno spazio molto ridotto, permette autonomie imparagonabili con qualsiasi altra fonte e può essere "ricaricato" in pochi secondi. Non c'è partita. 

Offline BobLovati

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #17 : Sabato 16 Giugno 2012, 11:40:49 »
diciamo allora che quanto dettomi era solo una voce; nonostante " la fonte " fosse di quelle attendibili.

Allora la domanda, preso atto della sitruazione effettiva è: perchè mai nessun costruttore avrebbe preso in considerazione questo tipo di motore ?

Potrebbe essere un´ñ altra manovra delle 7 sorelle ??

Sono solo domande, né allusioni, né accuse   ;)
Ma il dubbio che non funzioni come sembrava potesse non vi coglie mai ?

pensa, credevo che fare domande e mettere 3 punti interrogativi bastassero ad esprimere dubbi    :o   :D
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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #18 : Sabato 16 Giugno 2012, 22:11:51 »
almeno 25 anni fa, davanti alla sede dell´Alitalia alla Magliana, vennero esposte due auto ( credo fossero state battezzate Orbital ) costruite sul brevetto di un ingegnere australiano di origine slava ( forse jugoslavo ); motore 3 tempi 3/4 cilindri ad iniezione diretta a benzina.
Belle da vedere destarono molta curiosità.
Qualche tempo dopo, se ricordo bene, al non vedere la realizzazione dle progetto si seppe ( almeno questa fu l´ultima info ) che il brevetto era stato acquistato dalla Ford; con il risultato, naturalmente, di non aver mai più lasciato il cassetto ( cassaforte-tombino-tomba ) in cui era stato rinchiuso.
Qualcuno ne ha mai sentito parlare ?

Pensavo ti riferissi alle auto con motore Wankel, ma non è la stessa cosa.
Da http://en.wikipedia.org/wiki/Orbital_engine copio

Technical Problems

The Sarich orbital engine has a number of fundamental unsolved problems that have kept it from becoming a practical engine. Some key components cannot be cooled and others cannot readily be lubricated.[1] It is very susceptible to overheating. At one press conference where Ralph Sarich presented the engine, automotive engineer Phil Irving (designer of the Vincent Motorcycle and Brabham Formula One engines) pointed out a number of technical difficulties.


Invece il motore Wankel, ideato (prima) su un principio simile. Da http://en.wikipedia.org/wiki/Wankel_engine

The engine was invented by German engineer Felix Wankel. He received his first patent for the engine in 1929, began development in the early 1950s at NSU, completing a working prototype in 1957.[1] NSU then licensed the concept to companies around the world, which have continued to improve the design. It is the only internal combustion engine invented in the twentieth century to go into production.[1]
Thanks to their compact design, Wankel rotary engines have been installed in a variety of vehicles and devices including automobiles, motorcycles, racers, aircraft, go-karts, jet skis, snowmobiles, chain saws, and auxiliary power units. Perhaps the greatest proponent of the Wankel engine has been the Japanese company Mazda.

 
e ffforza lazzzio

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Re:Auto ad aria compressa- presto in vendita
« Risposta #19 : Domenica 17 Giugno 2012, 19:18:03 »
Tratto da "Scientific American"

Compressed-Air Car Winds Way to Market

Tata Motors hopes to release its compressed-air car in India by August. Larry Greenemeier reports

March 29, 2012


Air-powered cars have been on the cusp of reality for more than a century. Sure, compressed air is a clean fuel, but it's not efficient enough to power a car engine that will take you very far or very fast.
 
Here's the gist of how it works. The driver steps on the accelerator, opening a valve that releases compressed air into the engine. The air expands, pushing against the engine's pistons and turning the car's crankshaft. Unfortunately, air power will accelerate you only to about 55 kilometers per hour.
 
Tata Motors may have dealt with this problem by adding a small gas motor that kicks in at 55 kilometers per hour. Tata plans to deliver its air-powered MiniCAT, which stands for Compressed Air Technology, to customers in India by August, according to the Australian Web site The Motor Report. They claim that it’ll cost just $2 to fill the air tank, and that a full tank lasts about 300 kilometers. Of course, they also said the car would be ready in 2009.
 
Given the history of air-powered cars, let's hope Tata's plans for this summer aren’t just a lot of hot air.
 
—Larry Greenemeier
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