E' morta Carla, la madre di Valerio Verbano

[leo]

Una madre coraggio, come si diceva un tempo. Ha lottato fino all'ultimo contro un male incurabile, ma soprattutto alla ricerca della verità sull'assassinio del figlio Valerio, ucciso davanti ai suoi occhi.
Eravamo amici su facebook, parecchi messaggi privati a prenderci in giro bonariamente sula nostra opposta fede calcistica, ma uniti da ideali ben più importanti; mi ha sempre colpito la sua tenacia, la forza con cui ha sempre sperato che qualcuno si decidesse a dirle chi e perché ha ucciso suo figlio. Invano, perché ora lei non c'è più, e chissà, magari sarà lo stesso Valerio a dirle quella verità che non le hanno concesso in vita...

[Giglic]

Rip

[rocco tanica]

Mi spiace molto. Povera donna, coraggiosa fino all'inverosimile.

[St£fano]

Ciao Carla

[aquilafelyx]

riposa in pace

[lollapalooza]

Ciao Carla

[BobLovati]

R.I.P.

[Boks XV]

sopravvivere ai propri figli deve essere l'esperienza più devastante inflitta a un essere umano.
avere la forza di continuare, dovendo anche cercare verità e giustizia, denotano un coraggio, per me, sovrumano.
spero possa trovare l'agognata pace.
e, finalmente, suo figlio.

[POMATA]

sopravvivere ai propri figli deve essere l'esperienza più devastante inflitta a un essere umano.
avere la forza di continuare, dovendo anche cercare verità e giustizia, denotano un coraggio, per me, sovrumano.
spero possa trovare l'agognata pace.
e, finalmente, suo figlio.

Rip

[Brocchi 63]

Volero ritirare su il topic per segnalare un'altra martire di quegli anni, Anita Ramelli, spentasi alla vigilia di Natale.
Anche lei si è vista spezzare il suo fiore negli anni più belli ed è sopravissuta quasi quaranta anni con questo peso nel cuore.
Che possa riposare in pace e possa ritrovare il suo Sergio.

[benvolio]

Mi sembra giusto, doveroso e sacrosanto. Sergio Ramelli fu un'altra vittima assurda e il dolore di una mamma è inattingibile di fronte all'insensatezza che non è dovuta al fato, al caso, alla sorte ma all'ignominia e alla vigliaccheria degli uomini.
Riposi in pace e ci conservi il ricordo di quanto assurdo dolore fu dispensato.

[Zapruder]

Un omicidio di una vigliaccheria inaudita. Vergognoso il movente politico, cento volte più vergognosa la melassa in cui affogò il dopo, come in tanti altri casi, di un fronte e dell'altro.

Giorni fa un capotifoso juventino è stato selvaggiamente picchiato e la maggioranza dei commenti sul Corriere della Sera era "soddisfatto". Mi sono vergognato. Il merdaio che riempie la testa della "gente comune" è solo in attesa di essere innescato dal condottiero della fava di turno: non c'è quasi altro, nella storia del mondo.

[benvolio]

Un omicidio di una vigliaccheria inaudita. Vergognoso il movente politico, cento volte più vergognosa la melassa in cui affogò il dopo, come in tanti altri casi, di un fronte e dell'altro.

Giorni fa un capotifoso juventino è stato selvaggiamente picchiato e la maggioranza dei commenti sul Corriere della Sera era "soddisfatto". Mi sono vergognato. Il merdaio che riempie la testa della "gente comune" è solo in attesa di essere innescato dal condottiero della fava di turno: non c'è quasi altro, nella storia del mondo.

Ecco mi piacerebbe discutere di questo con un'adeguata contestualizzazione. Su questo topic è forse fuori luogo, oppure no, a seconda dei punti di vista. Voglio dire che questo mondo che stiamo vivendo, il mondo occidentale con i suoi valori, i suoi sistemi sociali, i suoi costumi mostra sempre di più una deriva omologante verso il basso quanto a capcità critica e libertà di pensiero individuali. Gli omicidi ignobili di Ramelli, Di Nella, i Mattei, Verbano, Fausto e Iaio ecc...nascevano molte volte da un'adesione meschina e vigliacca a vulgate ignobili e semplificatorie (non mi dilungo sulla violenza politica e la grettezza di alcuni dei suoi teorici). Alla stessa categoria ignobile appartengono l'omicidio di Paparelli, quello di Spagnolo, De Falchi ecc...
Ma c'era, sia pure a fatica, un idem sentire che riusciva ad isolare quei gesti a segregarli (sia pure troppo sbrigativamente e senza analisi adeguata) ai margini della convivenza civile.
Ora ciò che sta avvenendo è la banalizzazione del male e l'indifferenza verso i suoi effetti. Si propalano minuti di silenzio, fiaccolate e giaculatorie pubbliche senza che l'individuo, il singolo faccia il benchè minimo sforzo di capire di per se, con i propri strumenti  ciò che è accaduto ed il senso di ciò che è accaduto (e si che internet ecc...permetterebbe davvero un'opinione qualificata). Ci si monda con uno pseudo rito collettivo e si ricomincia in attesa di altro; con la variante, estremamente significativa che l'abitudine induce il cinismo e quindi il sentirsi autorizzati ai distinguo peggiori o alle semplificazioni estreme dettate da un nuovo tribuno.
Dipenderà da un'incultura dilagante, da un credere che il mondo sia un affare da tecnici e tecnocrati, ingegneri, avvocati e commercialisti?
Dipenderà da una mancanza e una necessità di un nuovo umanesimo, inteso come riscoperta delle possibilità e della responsabilità dell'individuo rispetto al mondo?

[cartesio]

Perdere un figlio dev'essere un dolore straziante.

[Eagle70]

Un omicidio di una vigliaccheria inaudita. Vergognoso il movente politico, cento volte più vergognosa la melassa in cui affogò il dopo, come in tanti altri casi, di un fronte e dell'altro.

non voglio fare polemica, ma dell'altro fronte me ne ricordo pochi affogati in una vergognosa melassa.