Autore Topic: Il problema serissimo della comunicazione Lazio  (Letto 140443 volte)

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #420 : Venerdì 6 Luglio 2012, 12:22:38 »
Il nostro Presidente difetta in comunicazione,secondo me;non è portato,non è capace,non c'è nulla da fare.Vero è che viene massacrato generalmente per una scelta strategica ben precisa,che noi tutti conosciamo e che è inutile tornare a portar su.Se mandi un msg di critica,civile e senza insulti,a uno dei tanti solerti comunicatori di cui sopra,compreso il guidone,molte volte ti rispondono:cambia radio,in ogni caso si inalberano;insomma Lotito,al confronto,è un dalai lama visto le pressioni che regge.
Ma un motivo,se i conduttori come guidone si sono arenati negli anni in queste nicchie,e lui è il Presidente della Lazio,c'è:come direbbe il marchese del grillo,io so io e voi non siete un caxxo;dura verità,ma verità.Dunque,come direbbe il buon Teo,non degnarli di alcuna considerazione,come non si degna di alcuna considerazione chi non esprime alcun contenuto ma solo populismo spicciolo.

Detto ciò,al fine,la comunicazione la devi sostenere,in maniera elegante,dura,col sorriso,come vuoi tu,ma la devi sostenere,con stile.E lo stile spesso pecca nel nostro Presidente,quando si presenta davanti alle telecamere;personalmente comprendo benissimo la difficoltà e la pressione ad interagire con un ambiente malsano come questo(luigi enrico ha abbandonato,Reja anche,e sono solo gli ultimi casi)ma,ripeto,questo è.

Dovrebbe demandare la comunicazione a persona professionista nel ruolo,questo è fuor di dubbio,o imparare a sapersi gestire meglio,ad essere più rilassato,come quando è nel privato,perchè nel privato è un'altra persona.

In tutto il resto lo sostengo,perchè leggo i fatti;ho scritto,beccandomi anche una pernacchia  :D ,che lui è per me la cura che serve al corpo Lazio,o chiamiamolo ambiente che circonda la Lazio per non scandalizzare i puristi,che rispetto.

Ma una persona bisognerebbe trovarla,così come dovrebbe trovarla de laurentis:un ruffiano del tifo,un leccacuxo come sabatini,qualcuno insomma,come disse ilario ilario,che sappia dare due calle ai tifosi per farli contenti; la roma fa 20.000 abbonati,contenti e coglionati,ma contenti,almeno per qualche mese e fino a dicembre...
La bestia che io vidi era simile a un lupo.Di essa nessuno conosceva l’origine;ma la seconda bestia,nera d’inchiostro, le diede la sua forza: un principio, attraverso un anno e un luogo;e poi anche una storia, un trono ed una falsa potestà.

Nascar

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #421 : Venerdì 6 Luglio 2012, 12:30:44 »
Premetto che i 'giornalari' ormai sono arrivati ad un livello molto basso, domande scontate e inutili e pure irritanti.
La conferenza di ieri è stata di una tristezza unica, lotito è entrato volutamente per fare polemica perchè alcune domande ripeto se pur scontate non erano assolutamente cattive o volte a inserire polemiche.
Non c'è niente da fare secondo me o cambi il manico o le cose resteranno così e chi ci rimette è la Lazio.

Offline Setteblu

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #422 : Venerdì 6 Luglio 2012, 13:20:26 »
Loro sono abituati a prendersi i nostri campioni, a uno gli hanno dedicato il loro centro sportivo in memoria.

Bellissima!

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #423 : Venerdì 6 Luglio 2012, 16:55:30 »
A riguardo le polemiche ingenerate dalla conferenza stampa di presentazione di Ederson, ho scritto ai ragazzi di LSR la seguente mail:

Buongiorno ragazzi, come va? Spero sia tutto ok lì da voi!! Io purtroppo, per motivi di lavoro, non riesco in questi giorni a seguirvi se non durante i passaggi in macchina a fine pomeriggio durante gli spostamenti di lavoro… e non sapete quanto mi mancate!!

Ieri ho, per un colpo di fortuna, potuto ascoltare la conferenza stampa di presentazione di Ederson prima e del Presidente poi.

Volevo esprimervi alcune mie considerazioni al riguardo della seconda conferenza stampa, e di un problema comunicativo che, a mio parere, spesso viene generata da alcuni atteggiamenti della dirigenza.

Alla domanda effettuata ieri da un giornalista, purtroppo me ne sfugge il nome e mi scuso con il diretto interessato, sui quattro campioni, non mi è piaciuta per nulla, ve lo dico fuori dai denti, né il tono né il tipo di replica del Presidente.

Premetto che stimo profondamente il dott. Lotito, ma a mio modo di parere non si può rispondere così ad una domanda in conferenza stampa, né alla domanda relativa alle motivazioni sull’ingaggio di mr. Pektovic.

E’ vero, probabilmente da alcune, direi forse da tante testate, sia giornalistiche che radio/tv, la Lazio è vista come una portata di pesce rancido servita sul piatto della sposa ad un ricevimento di nozze.

Ma non è rispondendo con vis polemica a domande anche provocatorie dei giornalisti che il problema si risolve; trattare, come a molti è sembrato, i giornalisti magari anche in maniera dura, dimenticandosi che il vero interlocutore non sono loro bensì il pubblico che ascolta, è per me una grave disattenzione e un errore che viene fatto pagare carissimo, in termini di divisione dell’ambiente e nel generare polemiche a non finire. A tal proposito vi invito a seguire gli interventi dei miei colleghi di forum al riguardo, sull’apposito thread:

http://www.biancocelesti.org/solo-lazio/conferenza-stampa-di-ederson/

Forse bisognerebbe, a fronte di certe domande anche stucchevoli, maliziose e ripetitive, affilare ed utilizzare l’arma dell’ironia, o di fronte a certi interventi un bel sorriso e un no comment, invece che partire lancia in resta ed affrontare di petto l’interlocutore malizioso di turno.

Anche perché, onestamente, la domanda sui quattro campioni non mi sembrava né maliziosa né stucchevole, e questa volta il giornalista non mi sembrava meritasse il trattamento ricevuto.

Mi spiace non potervi ascoltare, mi piacerebbe però sapere che ne pensate di queste considerazioni, e magari condividerle sia con il dott. De Martino sia con il Presidente Lotito!!

Un grande abbraccio e un buon lavoro, sempre felice di ascoltarvi.

Fabio70rm da biancocelesti.org

PS: ancora un benvenuto a Cristiano Cesarini, un bell’acquisto, complimenti!!


Chi può, mi dica se la leggono e cosa ne pensano...

Insomma non mi si sono filati di pezza?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Teo

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #424 : Venerdì 6 Luglio 2012, 18:48:49 »
Per concludere: basta con questo atteggiamento societario! Ieri il ds della Roma Sabatini ha fatto una conferenza di un’ora e mezza rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Anche i tifosi della Lazio avrebbero bisogno di notizie, di essere maggiormente informati, ma la Lazio è diventato un bunker. Non c’è nessun tipo di dialogo tra dirigenza e tifoseria…[/i]

Si può dire che Guidone ha rotto le scatole con questi piagnistei, ma perchè non lo fa lui il presidente, così decide in prima persona cosa fare e non fare......

La rivista va male, mi sa...

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #425 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 12:24:21 »
Sono il "capo di Sky".
Tifo roma, ho la curva Sud sul desktop e grazie roma come suoneria.
Mi chiama l'addetto stampa della Lazio per farmi una "reprimenda".
Se sono maleducato gli dico ma chi sei l'addetto stampa della Lazie ?
Se sono bene educato faccio finta di ascoltarlo, e quando attacco chiamo il mio redattore ahò m'ha chiamato er biondino... e mi faccio quattro risate insieme a lui.

Il problema è che presumi una mancanza di rispetto nei confronti di un soggetto che come unico merito professionale ha quello di essere addetto stampa della Lazio e null'altro.
Un giornalista di fronte ad un soggetto che rispetta perché ha alle spalle ben altro percorso reagisce diversamente, anche perché dovrebbero avere un rapporto costruito e di scambio quotidiano.

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #426 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 12:41:17 »
Riparto dal topic originale sulla comunicazione. Cercherò di andare per punti così magari riusciao a portare avanti una discussione un minimo strutturata (per quanto possa esserla quella di un forum ;) ).

1. La comunicazione non serve a nulla, e non fa vincere nulla

Errore. La comunicazione del 2012 è tutt'altro rispetto agli anni '80 e anche '90. La comunicazione in senso ampio (integrata quindi col marketing e con tutte le scelte societarie) è la leva base del business di una società. L'impatto mediatico di ogni tipo di scelta (dal lancio della maglia all'acquisto di un giocatore) dà un tipo di risultato che poi ha dei riflessi sui numeri della società. Una comunicazione ben fatta crea entusiasmo intorno alle scelte (ad es. nuovi giocatori o cessioni), agli eventi (ad es. le partite), ai prodotti (maglie e simili), o aiuta a limitare la botta in momenti difficili, evitando impatti eccessivi in termini di depressione del tifoso anche cercando continuamente spunti positivi (certo, se vai dritto in B è dura, ma non mi pare la nostra situazione). Ma, tornando al punto di partenza, perché la comunicazione farebbe vincere? Beh, la risposta è nei soldi. Una comunicazione ben fatta fa crescere il brand, crea entusiasmo, aumenta la visibilità. E, conseguentemente, vuol dire: gente allo stadio, acquisto di merchandising, sponsor contenti, altri sponsor in fila, vendita posti corporate allo stadio (quest'anno nemmeno lo faremo, per scelta di Lotito), inviti per tour ben pagati e così via. E i soldi ti servono per i giocatori. Nessuno pompa più soldi nelle società, e quindi o fai crescere le entrate o rimani nella mediocrità. tanto più che il calcio italiano è al momento in fase discendente, e certo i soldi delle tv non cresceranno.
 
Della parte internazionale - inesistente alla Lazio - scriverò più avanti.

Aggiungo poi l'impatto sui giocatori. Questi ventenni milionari i giornali li leggono eccome. Hanno imparato, anche grazie ai procuratori, l'importanza della comunicazione. E allora mandano messaggi, ricevono messaggi, ecc. Ma vengono anche condizionati dalle pagelle (ne parlano eccome nello spogliatoio), o hanno up & down di umore quando escono pezzi su mancati rinnovi o possibili (o impossibili) cessioni, che il loro procuratore è in grado di spiegare loro essere messaggi trasversali della società. Tutte cose che hanno effetto anche sull'umore, su come si allenano e quindi sul campo.




Offline MagoMerlino

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #427 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 12:49:54 »
Forse era meglio ricominciare da capo con un topic nuovo. Che su questo i tentativi di buttarla in caciara, se so' sprecati.
Al limite se fosse possibile, si dovrebbero integrare i messaggi tra questo e l'altro eliminando quelli inutili.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #428 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:00:18 »
2. La comunicazione di quelli e il tifo giallorosico in redazione

Che il 99% dei giornalisti che seguono la riomma sia principalmente tifoso e poi anche giornalista è pacifico. L'unico che pur essendo entrambi ha sempre fatto prevalere l'essere giornalista, scrivendo cose spesso imbarazzanti per società e squadra in quanto vere, era Catapano, il quale però so non seguire più i riommer con regolarità perché passato al desk. Ecco, catapano è stato in pratica esecrato da tutto l'ambiente riommer, beccandosi anche querele da società e calciatori (De Rozzi ieri lo ha ricordato in conferenza).

Nel caso della Lazio la cosa è diversa. Si passa da giornalisti storici (alla Cerracchio) a ragazzetti mai sentiti, ma dove comunque prevale il giornalista. E di questo sono contento. L'applauso ad un allenatore che vince il derby rimane una macchia del giornalismo romanista.

Ma a livello di comunicazione, a noi di come sono loro non ce ne deve fregare. Non siamo in competizione sui giornali. C'è spazio per tutti. Per quanto riguarda quelli che invece si occupano di lazio, lì ciò che serve un direttore (parola che non uso a caso, perché vuol dire un manager con autonomia e budget) della comunicazione capace, con una storia alle spalle fatta di successi, business, contatti ai massimi livelli. Uno rispettato a tutti i livelli, da Amministratori Delegati e Direttori di giornale, che deve potersi permettere di chiamare. Al riguardo un inciso: non deve essere un "amico" dei giornalisti, alla Dalla Palma, ma un vero manager della comunicazione. Una controparte, ma anche uno di sedersi allo stesso livello. E deve aver uno staff adeguato, fatto di persone capaci, giovani e sveglie, ben pagate e multilingue, perché c'è chi si rapporta coi direttori e chi coi siti per capirci. Ma per fare ciò ci vorrebbe una struttura "aziendale"...

Il problema vero infatti è come la stampa che segue la Lazio viene gestita. Mentre il carrozzone riommer è utilizzato ai fini di un unico obiettivo (cioè l'esposizione massima e positiva di ogni aspetto relativo alla società e alla squadra), da questa parte invece si vive in uno stato di guerra strisciante, di contrapposizione perenne. Nella stampa romana, e non solo, l'allergia ai comportamenti di Lotito, l'assenza di rispetto per Tare (considerato da tutti un semplice portavoce con soprannomi che non ripeterò), e la presenza di un responsabile comunicazione per il quale la considerazione professionale di tutto l'ambiente è sotto lo zero, fa comprendere la situazione attuale.

In questo forum si scrive spesso di LSR, di LS Channel, della rivista: tutto bene, solo che anche quelli che potrebbero essere degli utili strumenti di comunicazione vengono utilizzati come clave per un'inutile e distruttiva (per la Lazio) guerra, quando invece potevano essere un supporto. Iniziative quindi che, nonostante siano lodevoli, non stanno avendo il successo sperato propri perché spinte in un certo modo da Lotito, il quale non accetta di comprendere come praticamente ogni cosa su cui mette la faccia riceve ostilità dalla gran parte del pubblico/cliente. Una chiara mancanza di connessione con la realtà o il menefreghismo più totale: in entrambi casi un errore, e i risultati si vedono (i 900 paganti di Lazio vs. Malmoe sono solo l'ultimo segnale).

Concordo con chi dice che il livello della comunicazione che ruota intorno alla Lazio è di infimo livello, ma rispondo: che vi credete che dall'altra parte sono meglio? Accendete le radio giallorosiche e capirete. Squallore e coattaggine. Ma la gestione aiuta, anche perché ti consente di raggiungere target molto diversi: la via ufficiale il target top come marione tassisti (mi scuso ma nella naggior parte dei taxi che uso mi tocca sentire l'ex NAR) o coatti vari. 

Premesso che il presidente c'è e ci sarà, gli spazi d'intervento sono comunque enormi, ma finché lui non accettera di comprendere che o qualcosa cambia seriamente o saremo destinati destinati ad una sempre maggiore marginalizzazione (e questo sarà il prossimo punto).



CiPpiripi

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #429 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:21:54 »
io da lunedi mattina ascolto Massimiliano Arrichiello, l'unico a cui prestavo l'orecchio prima e l'unico a cui presto l'orecchio da lunedi.

si puo' raccontare cio' che si vuole, ma al di la' delle chiacchiere ci sono i fatti, e questi sono che:

- gli articoli scritti da giornalisti Laziali a favore della Lazio, ed in particolare della societa' in se', son piu' rari di quelli scritti da giornalisti aesse che parlano male dell'aesse.

- l'attuale radio della societa' sta assumendo il fior fiore della radiofonia locale sportiva, in ambito Laziale, dando il microfono ripetutamente anche a giornalisti esterni, ieri Zaradona ci diceva di Ceglie, o addirittura a quelli cacciati da Formello. a ragliopianto vanno avanti con i gossip di tizio che pare forse si sia lamentato. pero' per i Laziali la la colpa e' della prima, mentre i secondi sono ritenuti importanti.

- la rottura di colleoni sui 4 campioni e' stata montata, portata avanti e mantenuta viva da giornalisti e tifosi Laziali. il resto, se ci e' stato un resto, e' venuto appresso per vendere, come sempre fanno i giornalisti (cosa assodata anche nei tanti topic sull'argomento da tutti noi).

- se Lotito parla non e' che ce so quelli col fucile pronti a sparare a chi cambia canale, anche perche' se proprio tutti lo isolano e evitano perche' non lo fanno anche i giornalisti che invece gli chiedono spesso le stesse cose?

- Cerracchio scrive solo cio' che e' stato gia' pubblicato. per sua stessa ammissione, se i giornali non pubblicano nulla, non c'e' notizia per quanto un fatto possa essere accaduto. sara' pure un gran Laziale, ma come giornalista mi fa astenere da ogni commento.

e poi...

...
Ma a livello di comunicazione, a noi di come sono loro non ce ne deve fregare.
...
Concordo con chi dice che il livello della comunicazione che ruota intorno alla Lazio è di infimo livello, ma rispondo: che vi credete che dall'altra parte sono meglio? Accendete le radio giallorosiche e capirete....

... decidemose.

PS: vediamo poi quanti comunicatori Laziali faranno notare come il caso Pinci, su altro topic, non riscuoti lo stesso clamore del caso Zarate. In attesa del tonti di Sabaudia che commenti.

Giglic

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #430 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:34:34 »
2. La comunicazione di quelli e il tifo giallorosico in redazione

Che il 99% dei giornalisti che seguono la riomma sia principalmente tifoso e poi anche giornalista è pacifico. L'unico che pur essendo entrambi ha sempre fatto prevalere l'essere giornalista, scrivendo cose spesso imbarazzanti per società e squadra in quanto vere, era Catapano, il quale però so non seguire più i riommer con regolarità perché passato al desk. Ecco, catapano è stato in pratica esecrato da tutto l'ambiente riommer, beccandosi anche querele da società e calciatori (De Rozzi ieri lo ha ricordato in conferenza).

Nel caso della Lazio la cosa è diversa. Si passa da giornalisti storici (alla Cerracchio) a ragazzetti mai sentiti, ma dove comunque prevale il giornalista. E di questo sono contento. L'applauso ad un allenatore che vince il derby rimane una macchia del giornalismo romanista.

Ma a livello di comunicazione, a noi di come sono loro non ce ne deve fregare. Non siamo in competizione sui giornali. C'è spazio per tutti. Per quanto riguarda quelli che invece si occupano di lazio, lì ciò che serve un direttore (parola che non uso a caso, perché vuol dire un manager con autonomia e budget) della comunicazione capace, con una storia alle spalle fatta di successi, business, contatti ai massimi livelli. Uno rispettato a tutti i livelli, da Amministratori Delegati e Direttori di giornale, che deve potersi permettere di chiamare. Al riguardo un inciso: non deve essere un "amico" dei giornalisti, alla Dalla Palma, ma un vero manager della comunicazione. Una controparte, ma anche uno di sedersi allo stesso livello. E deve aver uno staff adeguato, fatto di persone capaci, giovani e sveglie, ben pagate e multilingue, perché c'è chi si rapporta coi direttori e chi coi siti per capirci. Ma per fare ciò ci vorrebbe una struttura "aziendale"...

Il problema vero infatti è come la stampa che segue la Lazio viene gestita. Mentre il carrozzone riommer è utilizzato ai fini di un unico obiettivo (cioè l'esposizione massima e positiva di ogni aspetto relativo alla società e alla squadra), da questa parte invece si vive in uno stato di guerra strisciante, di contrapposizione perenne. Nella stampa romana, e non solo, l'allergia ai comportamenti di Lotito, l'assenza di rispetto per Tare (considerato da tutti un semplice portavoce con soprannomi che non ripeterò), e la presenza di un responsabile comunicazione per il quale la considerazione professionale di tutto l'ambiente è sotto lo zero, fa comprendere la situazione attuale.

In questo forum si scrive spesso di LSR, di LS Channel, della rivista: tutto bene, solo che anche quelli che potrebbero essere degli utili strumenti di comunicazione vengono utilizzati come clave per un'inutile e distruttiva (per la Lazio) guerra, quando invece potevano essere un supporto. Iniziative quindi che, nonostante siano lodevoli, non stanno avendo il successo sperato propri perché spinte in un certo modo da Lotito, il quale non accetta di comprendere come praticamente ogni cosa su cui mette la faccia riceve ostilità dalla gran parte del pubblico/cliente. Una chiara mancanza di connessione con la realtà o il menefreghismo più totale: in entrambi casi un errore, e i risultati si vedono (i 900 paganti di Lazio vs. Malmoe sono solo l'ultimo segnale).

Concordo con chi dice che il livello della comunicazione che ruota intorno alla Lazio è di infimo livello, ma rispondo: che vi credete che dall'altra parte sono meglio? Accendete le radio giallorosiche e capirete. Squallore e coattaggine. Ma la gestione aiuta, anche perché ti consente di raggiungere target molto diversi: la via ufficiale il target top come marione tassisti (mi scuso ma nella naggior parte dei taxi che uso mi tocca sentire l'ex NAR) o coatti vari. 

Premesso che il presidente c'è e ci sarà, gli spazi d'intervento sono comunque enormi, ma finché lui non accettera di comprendere che o qualcosa cambia seriamente o saremo destinati destinati ad una sempre maggiore marginalizzazione (e questo sarà il prossimo punto).

Posso sottoscrivere tutto questo interessantissimo post. Due domande, però:
Di comunicazione qualcosina so anche io per esperienze pregresse, e so che in una situazione del genere, come struttura societaria, la presenza di De Martino o Beppe Grillo (parlo di abilità nel comunicare, non di contenuti, ovviamente) cambierebbe poco: non credi quindi che una struttura come quella che tu suggerisci sia inutile nella Lazio? Lotito la gestisce con criteri da padrone (nel senso di azienda padronale), e so per esperienza che questi personaggi vogliono solo ed unicamente yes men. Da questo punto di vista Tare - al di là degli insulti di "tutti", tutti chi, tra parentesi? quelli che hai magistralmente defnito "prima tifosi, poi giornalisti"? Qui non mi pare sia particolarmente coperto di insulti, non da tutti perlomeno) è molto più bravo di De Martino, semplicemente perchè la sua (ridotta) autonomia se l'è conquistata a forza di dire si, comprendendo come personaggi alla Lotito vadano trattati e gestiti. A mio modo di vedere, una struttura come quella che dici tu (che costa, sia chiaro, non è gratuita: e se paghi li non paghi altrove, essendo il giocattolo a risorse finite) funziona se sei in Otis o (per restare a casa nostra e parlare di un'azienda che si è evoluta dalla sua natura PMI) Brembo, non nei "giocattoli privati" dei presidenti di calcio. Tanto è vero che le uniche squadre che hanno una struttura del genere sono quelle che... se lo possono permettere perchè hanno anche un seguito importante.
Inoltre, chi utilizza LSR come "clave per un'inutile guerra"? Non certo la redazione o il contenuto delle trasmissioni, che invece sono improntate ad una pacatezza di toni ed ad una pluralità di voci che in altre realtà da "teleproboscide" (cit.) non si trovano. Forse Lotito la usa come clava? Ma Lotito usa qualsiasi cosa come clava, anche un commento sul tempo atmosferico. E torniamo quindi a bomba: Lotito (al pari di molti presidenti, ricordiamolo, non è unico in questo suo attegiamento, è solo sfigato nel non essere solo - ed essere minoranza dal punto di vista delle simpatie calcistiche - in città).
Insomma, ho l'impressione che i tuoi saggi ed interessanti suggerimenti e considerazioni (credimi, non sono ironico) servano solo a polarizzare ancora di più la diatriba sulla figura del Pres, che è sicuramente quello che vuole lui, un po' meno quello che - almeno io - vorrei come tifoso, concentrandomi di più sulla squadra.

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #431 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:46:58 »
Posso sottoscrivere tutto questo interessantissimo post. Due domande, però:
Di comunicazione qualcosina so anche io per esperienze pregresse, e so che in una situazione del genere, come struttura societaria, la presenza di De Martino o Beppe Grillo (parlo di abilità nel comunicare, non di contenuti, ovviamente) cambierebbe poco: non credi quindi che una struttura come quella che tu suggerisci sia inutile nella Lazio? Lotito la gestisce con criteri da padrone (nel senso di azienda padronale), e so per esperienza che questi personaggi vogliono solo ed unicamente yes men. Da questo punto di vista Tare - al di là degli insulti di "tutti", tutti chi, tra parentesi? quelli che hai magistralmente defnito "prima tifosi, poi giornalisti"? Qui non mi pare sia particolarmente coperto di insulti, non da tutti perlomeno) è molto più bravo di De Martino, semplicemente perchè la sua (ridotta) autonomia se l'è conquistata a forza di dire si, comprendendo come personaggi alla Lotito vadano trattati e gestiti. A mio modo di vedere, una struttura come quella che dici tu (che costa, sia chiaro, non è gratuita: e se paghi li non paghi altrove, essendo il giocattolo a risorse finite) funziona se sei in Otis o (per restare a casa nostra e parlare di un'azienda che si è evoluta dalla sua natura PMI) Brembo, non nei "giocattoli privati" dei presidenti di calcio. Tanto è vero che le uniche squadre che hanno una struttura del genere sono quelle che... se lo possono permettere perchè hanno anche un seguito importante.
Inoltre, chi utilizza LSR come "clave per un'inutile guerra"? Non certo la redazione o il contenuto delle trasmissioni, che invece sono improntate ad una pacatezza di toni ed ad una pluralità di voci che in altre realtà da "teleproboscide" (cit.) non si trovano. Forse Lotito la usa come clava? Ma Lotito usa qualsiasi cosa come clava, anche un commento sul tempo atmosferico. E torniamo quindi a bomba: Lotito (al pari di molti presidenti, ricordiamolo, non è unico in questo suo attegiamento, è solo sfigato nel non essere solo - ed essere minoranza dal punto di vista delle simpatie calcistiche - in città).

Concordo. Ho infatti precisato come il tutto passi da una presa di coscienza del presidenta. O "aziendalizza" la Lazio oppure nulla cambierà, anzi peggiorerà.

Sulla bravura: non è questione di essere bravi o meno, o non soltanto. E' questione di avere una figura rispettata professionalmente, che non deve nemmeno necessariamente apparire. Il Direttore della Comunicazione di una società di alto livello ha dei rapporti che gli consentono di intervenire e orientare i messaggi, senza necessariamente mettersi a duellare pubblicamente.

LSR è usata come clava da Lotito, non certo dai bravissimi ragazzi che ci lavorano. E usata come clava è snaturata e perde di significato, oltre che della possibilità di raggiungere i risultati sperati. LSR è un canale societario, e come tale mirato al proprio target base. Un canale del genere non porta certo nuovi fan , ma serve a rafforzare l'ambiente. Usata così ha invece contribuito a dividerlo a causa della guerra scatenata col resto dei media.

Un punto su Lotito: non è sfigato, se la cerca. E la guerra gli piace. Credo chiunque lo conosca personalmente possa confermarlo.

Insomma, ho l'impressione che i tuoi saggi ed interessanti suggerimenti e considerazioni (credimi, non sono ironico) servano solo a polarizzare ancora di più la diatriba sulla figura del Pres, che è sicuramente quello che vuole lui, un po' meno quello che - almeno io - vorrei come tifoso, concentrandomi di più sulla squadra.

Qui non concordo. Questo topic nasce per contribuire positivamente alla questione de "Il problema serissimo della comunicazione Lazio", che peraltro non ho nemmeno aperto io. Non credo che dei normali contributi professionali (usando un linguaggio cmq forumistico) possano fare male alla società, in fondo sono solo idee. Io voglio solo il bene della nostra Lazio, vorrei vederla crescere sempre più, vederla rispettata, vederla vincere.
Solo nei regimi, dove molto si ha da nascondere, non si vuole il libero confronto delle idee. E se questo confronto, portato avanti con la massima civiltà mi pare, fa gridare sempre più "il Re è nudo", beh il problema è allora di far vestire il Re, non certo di chi grida.

Per la squadra ci sono tanti altri topic. Se questo non interessare scalerà a pagina due già oggi e così finirà.

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #432 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:52:26 »
io da lunedi mattina ascolto Massimiliano Arrichiello, l'unico a cui prestavo l'orecchio prima e l'unico a cui presto l'orecchio da lunedi.

si puo' raccontare cio' che si vuole, ma al di la' delle chiacchiere ci sono i fatti, e questi sono che:

- gli articoli scritti da giornalisti Laziali a favore della Lazio, ed in particolare della societa' in se', son piu' rari di quelli scritti da giornalisti aesse che parlano male dell'aesse.

- l'attuale radio della societa' sta assumendo il fior fiore della radiofonia locale sportiva, in ambito Laziale, dando il microfono ripetutamente anche a giornalisti esterni, ieri Zaradona ci diceva di Ceglie, o addirittura a quelli cacciati da Formello. a ragliopianto vanno avanti con i gossip di tizio che pare forse si sia lamentato. pero' per i Laziali la la colpa e' della prima, mentre i secondi sono ritenuti importanti.

- la rottura di colleoni sui 4 campioni e' stata montata, portata avanti e mantenuta viva da giornalisti e tifosi Laziali. il resto, se ci e' stato un resto, e' venuto appresso per vendere, come sempre fanno i giornalisti (cosa assodata anche nei tanti topic sull'argomento da tutti noi).

- se Lotito parla non e' che ce so quelli col fucile pronti a sparare a chi cambia canale, anche perche' se proprio tutti lo isolano e evitano perche' non lo fanno anche i giornalisti che invece gli chiedono spesso le stesse cose?

- Cerracchio scrive solo cio' che e' stato gia' pubblicato. per sua stessa ammissione, se i giornali non pubblicano nulla, non c'e' notizia per quanto un fatto possa essere accaduto. sara' pure un gran Laziale, ma come giornalista mi fa astenere da ogni commento.

In sintesi tu scrivi che tanto è colpa degli altri, e che quindi va tutto bene perché non c'è nulla da fare. E allora perché stiamo a discutere?

E cmq Cerracchio ha ragione a dire che "se i giornali non pubblicano nulla, non c'e' notizia per quanto un fatto possa essere accaduto", perché è così. Colpa di chi non ha saputo comunicare il fatto. Eticamente sbagliato? Posso essere d'accordo, ma è così.

Giglic

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #433 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:54:31 »
Concordo. Ho infatti precisato come il tutto passi da una presa di coscienza del presidenta. O "aziendalizza" la Lazio oppure nulla cambierà, anzi peggiorerà.

Sulla bravura: non è questione di essere bravi o meno, o non soltanto. E' questione di avere una figura rispettata professionalmente, che non deve nemmeno necessariamente apparire. Il Direttore della Comunicazione di una società di alto livello ha dei rapporti che gli consentono di intervenire e orientare i messaggi, senza necessariamente mettersi a duellare pubblicamente.

LSR è usata come clava da Lotito, non certo dai bravissimi ragazzi che ci lavorano. E usata come clava è snaturata e perde di significato, oltre che della possibilità di raggiungere i risultati sperati. LSR è un canale societario, e come tale mirato al proprio target base. Un canale del genere non porta certo nuovi fan , ma serve a rafforzare l'ambiente. Usata così ha invece contribuito a dividerlo a causa della guerra scatenata col resto dei media.

Un punto su Lotito: non è sfigato, se la cerca. E la guerra gli piace. Credo chiunque lo conosca personalmente possa confermarlo.

Qui non concordo. Questo topic nasce per contribuire positivamente alla questione de "Il problema serissimo della comunicazione Lazio", che peraltro non ho nemmeno aperto io. Non credo che dei normali contributi professionali (usando un linguaggio cmq forumistico) possano fare male alla società, in fondo sono solo idee. Io voglio solo il bene della nostra Lazio, vorrei vederla crescere sempre più, vederla rispettata, vederla vincere.
Solo nei regimi, dove molto si ha da nascondere, non si vuole il libero confronto delle idee. E se questo confronto, portato avanti con la massima civiltà mi pare, fa gridare sempre più "il Re è nudo", beh il problema è allora di far vestire il Re, non certo di chi grida.

Per la squadra ci sono tanti altri topic. Se questo non interessare scalerà a pagina due già oggi e così finirà.

Hai ragionissima sulla natura del topic, infatti non intendevo criticare i tuoi contributi in quest'ottica (se ne ho dato l'impressione me ne scuso) ma quelle che potrebbero essere le risposte.
Un punto sul "Lotito se le cerca": E' vero, e l'ho sottolineato anche io: così come però, se le cercano Cellino, Zamparini DeLaurentis etc. Nel nostro caso però la differenza c'è, e si chiama Corropolese. Questo volevo dire quando parlavo di sfiga.

Offline Russotto

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #434 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:56:55 »
Concordo in tutto e per tutto con Chinaglia.

Il grosso problema e' proprio questo continuo stato di guerra che a Lotito piace...quasi lo eccita.

I media ufficiali sono nati a mio avviso col piede sbagliato, perche' hanno come finalita' quella di bastonare chi si e' comportato male in primis con Lotito nelle radio locali. Non vedo un progetto serio e concreto per ALLARGARE l'offerta di informazione, ma piuttosto quella di cimentarsi in un nuovo scontro, che come vittima avra' solo i tifosi della Lazio.

Purtroppo il sogno di vedere Lotito fare il semplice proprietario, con le funzioni esecutive di comunicazione, direzione tecnica e sportiva, delegate a degli staff di professionisti, non si realizzera' mai.

Giglic

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #435 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 13:57:35 »
E cmq Cerracchio ha ragione a dire che "se i giornali non pubblicano nulla, non c'e' notizia per quanto un fatto possa essere accaduto", perché è così. Colpa di chi non ha saputo comunicare il fatto. Eticamente sbagliato? Posso essere d'accordo, ma è così.

Questa è una vecchia polemica che credo abbia (ameno) 60 anni I giornalisti devo pubblicare le notizie o se le devono andare a cercare? In pratica: la conferenza stampa di Petkovic è tutto e solo il pubblicabile o il bravo cronista deve andare a cercare il "di più" per fare il pezzo?

Offline MagoMerlino

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #436 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 14:09:10 »
Insomma, ho l'impressione che i tuoi saggi ed interessanti suggerimenti e considerazioni (credimi, non sono ironico) servano solo a polarizzare ancora di più la diatriba sulla figura del Pres, che è sicuramente quello che vuole lui, un po' meno quello che - almeno io - vorrei come tifoso, concentrandomi di più sulla squadra.
Ma se si parla della "comunicazione", come ho risposto a Clazia sull'altro topic, il problema della Lazio è Lotito.
Poi vengono altri problemi, storici, conosciuti e spesso irrisolti, ma l'attuale situazione, visto anche lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, che rendono la comunicazione globale, è colpa dell'incapacità personale di Lotito di fare comunicazione.
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#liberalaLazio

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Offline aquilafelyx

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #437 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 14:09:40 »
ma Tare cosa ha fatto per meritarsi risatine e soprannomi irripetibili ? e De Martino che torto ha oltre quello di stare lì al posto di qualche invidioso ?

passi per Lotito che per qualcuno può essere insopportabile , ma gli altri sono dipendenti e come tali meriterebbero rispetto almeno come persone oltrechè lavoratori     
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Offline aquilafelyx

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #438 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 14:13:41 »
non va mai dimenticato che la situazione di Lotito è peggiorata quando smette di essere duce solo quando scuce , la virulenza di certi attacchi dal 2006 in poi hanno inciso molto , sicuramente in ambito locale .
M'illumino di Lulic

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POMATA

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #439 : Mercoledì 22 Agosto 2012, 14:16:23 »
Se Lotito pagasse mezzo milione di euro sparso tra qualche capo curva e qualche comunicatore-giornalista, il problema non esisterebbe...mi spiego meglio; non esisterebbe la diatriba tra noi tifosi se non quella che la stampa ci snobberebbe come sempre ha fatto.

Ha ragione Mago, il problema in tema di comunicazione è Lotito ma io aggiungerei, che non sgancia.

Non prendiamoci per il culo signori.