Autore Topic: Il problema serissimo della comunicazione Lazio  (Letto 136644 volte)

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Mazzola

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #180 : Giovedì 7 Giugno 2012, 18:19:31 »
A proposito di comunicazione e maglie.

Or ora sono andate in onda a SportSera le immagini dell'Ara Pacis. Credo un minuto, forse 45 secondi, in cui veniva spiegato il tutto. Quindi troupe mandata lì, riprese montaggio ecc.
Adesso attendo:

1. stesso trattamento quando presenteremo la maglia Noi.
2. stesso trattamento quando presenteranno la maglia Fiorentina Udinese Palermo ecc

Visto che il calcio italiano non è solo JuventusMilanInterroma. E magari ad Aosta c'è uno che vorrebbe vedere la presentazione della maglia del Parma.

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #181 : Giovedì 7 Giugno 2012, 18:47:55 »
In sette anni avessi quasi mai visto una discussione seria su quello che riguarda l'argomento; no, sempre e solo corollari che da un punto di partenza divagano a 360 gradi. E in mezzo tutti peana pro/contro Lotito; e chi è contro il proprio pensiero giù insulti più o meno velati.

Se parlo di stadio di proprietà, 'azzo me ne frega di quello che pensa Guidone, Marione, Moggi, il presidente della Consob, il forum zuppezuppellà, i libri sul Nantes? Mi potrebbe fregare cosa ne penserebbe un architetto o un ingegnere, il parere di un direttore di una struttura commerciale di successo, uno studio di fattibilità presentato da una società edile, parlare con un assessore di piani regolatori generali, intervistare magari direttori di catene di GDO per parlare di quello che loro desidererebbero come struttura etc.

Invece niente. Divagazioni a tutto tondo, perdendo di vista ogni cosa.

E così una vittoria della primavera nel derby per una semifinale diventa motivo per scornarsi su tutto tranne che discutere dell'argomento: ossia quanto vale una vittoria del genere, e se i giocatori nostri e della roma visti all'opera possono essere validi.

Leggetevi i post un po' di tutti, su tutte le discussioni.

Non c'è quasi nulla di attinente, tranne qualche richiamo all'evento che dovrebbe essere al centro.

Francamente è lo stesso clima che si respira ovunque.

E io lo trovo pesante.

Questo clima mi ha allontanato dallo stadio, ormai faccio fatica a metterci piede; e quando guardo la Lazio in TV mi tocca spesso farlo con l'audio spento, per evitare sia certi commentatori sia certi "rumori di fondo".



1) Per lo stadio e' intervenuto piu' di una volta l'architetto Gino Zavanella nella trasmissione ...e si e' parlato esclusivamente di stadio, della struttura, dell'impatto mediatico, immagine, coinvolgimento, ospitalita' , casa ( lazio), museo, aree dedicate...senza attingere a nessun discorso periplasticato o confetturato su palazzine e esondazioni.
2) Per la passione al difuori di tutto e di tutti: Se metti solo la passione sei Lotitiano, se non critichi sei Lotitiano, se non sei negativo sei lotitiano..insomma non fai share.
3) Per qualsiasi attivita' congiunta, qualsiasi iniziativa, qualsiasi cosa che sia pro domo Lazio bisogna stare attenti di non andare oltre di non esagerare per poi non essere sempre criticati....
4) Ha vinto a Primavera? Un atto dovuto contro la societa'.
5) lotito...preferisco non esprimermi piu' su di lui..lo fanno a sufficenza gli altri.

Ps Sono Laziale  e basta.
Non chiedere alla Lazio cosa puo' fare per te. Pensa a cosa puoi fare tu per la Lazio.

Offline MagoMerlino

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #182 : Giovedì 7 Giugno 2012, 21:32:41 »
A proposito di comunicazione e maglie.

Or ora sono andate in onda a SportSera le immagini dell'Ara Pacis. Credo un minuto, forse 45 secondi, in cui veniva spiegato il tutto. Quindi troupe mandata lì, riprese montaggio ecc.
E qui arrivano abbondantemente ultimi, noi l'abbiamo già fatto l'anno scorso sulla scalinata di Trinità dei Monti, troupe  e servizi nei migliori TG sportivi a carattere nazionale.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline LaLazioMia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #183 : Giovedì 7 Giugno 2012, 21:43:49 »
E' un problema vecchio di almeno quarant'anni.
La Lazio è invisa alla politica che conta( quella di sinistra) dea tempi antichi( leggi Brivio ad esempio).
La Lazio ha da sempre contro , come conseguenza diretta dell'occupazione politica dei sinistri,i giornali, le banche, la consulta e3tc etc.
Non esiste via di uscita ed un rimedio.
 Esiste solo la possibilita' di tanarli e rinfacciargli ogni ignominia , prendendosi solo qualche soddisfazione morale.
I gangli del potere , il famoso grumo ridicolmente attribuito alla Lazio, si combatte solo se siamo uniti ( se', figuriamoci , una chimera) e se la Lazio vince.
Oggi al supermercato ho incontrato un ragazzo con una maglietta con scritto in grande ZERO TITULI.
L'ho abbracciato.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Flammarion

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #184 : Giovedì 7 Giugno 2012, 22:06:21 »
In sette anni avessi quasi mai visto una discussione seria su quello che riguarda l'argomento; no, sempre e solo corollari che da un punto di partenza divagano a 360 gradi. E in mezzo tutti peana pro/contro Lotito; e chi è contro il proprio pensiero giù insulti più o meno velati.

Se parlo di stadio di proprietà, 'azzo me ne frega di quello che pensa Guidone, Marione, Moggi, il presidente della Consob, il forum zuppezuppellà, i libri sul Nantes? Mi potrebbe fregare cosa ne penserebbe un architetto o un ingegnere, il parere di un direttore di una struttura commerciale di successo, uno studio di fattibilità presentato da una società edile, parlare con un assessore di piani regolatori generali, intervistare magari direttori di catene di GDO per parlare di quello che loro desidererebbero come struttura etc.

Invece niente. Divagazioni a tutto tondo, perdendo di vista ogni cosa.

E così una vittoria della primavera nel derby per una semifinale diventa motivo per scornarsi su tutto tranne che discutere dell'argomento: ossia quanto vale una vittoria del genere, e se i giocatori nostri e della roma visti all'opera possono essere validi.

Leggetevi i post un po' di tutti, su tutte le discussioni.

Non c'è quasi nulla di attinente, tranne qualche richiamo all'evento che dovrebbe essere al centro.

Francamente è lo stesso clima che si respira ovunque.

E io lo trovo pesante.

Questo clima mi ha allontanato dallo stadio, ormai faccio fatica a metterci piede; e quando guardo la Lazio in TV mi tocca spesso farlo con l'audio spento, per evitare sia certi commentatori sia certi "rumori di fondo".



1) Per lo stadio e' intervenuto piu' di una volta l'architetto Gino Zavanella nella trasmissione ...e si e' parlato esclusivamente di stadio, della struttura, dell'impatto mediatico, immagine, coinvolgimento, ospitalita' , casa ( lazio), museo, aree dedicate...senza attingere a nessun discorso periplasticato o confetturato su palazzine e esondazioni.
2) Per la passione al difuori di tutto e di tutti: Se metti solo la passione sei Lotitiano, se non critichi sei Lotitiano, se non sei negativo sei lotitiano..insomma non fai share.
3) Per qualsiasi attivita' congiunta, qualsiasi iniziativa, qualsiasi cosa che sia pro domo Lazio bisogna stare attenti di non andare oltre di non esagerare per poi non essere sempre criticati....
4) Ha vinto a Primavera? Un atto dovuto contro la societa'.
5) lotito...preferisco non esprimermi piu' su di lui..lo fanno a sufficenza gli altri.

Ps Sono Laziale  e basta.

Mazzola

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #185 : Giovedì 7 Giugno 2012, 22:33:47 »
E qui arrivano abbondantemente ultimi, noi l'abbiamo già fatto l'anno scorso sulla scalinata di Trinità dei Monti, troupe  e servizi nei migliori TG sportivi a carattere nazionale.

Vediamo. Vedremo.
Se fai una presentazione delle maglie le devi fare tutte anche quella del Varese, se viene in serie A.
Così come se fai, e lo fai, un servizio dal ritiro lo devi fare per tutte e 20. Non solo per JuveInterMilan & roma. Pure Cesena e Novara. Anche se fanno meno ascolti.
Se invece scegli di farlo solo per le squadre più importanti, beh ci siamo lo stesso pure e sempre noi direi...

Offline giangoverni

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #186 : Venerdì 8 Giugno 2012, 00:01:03 »
E' un problema vecchio di almeno quarant'anni.
La Lazio è invisa alla politica che conta( quella di sinistra) dea tempi antichi( leggi Brivio ad esempio).
La Lazio ha da sempre contro , come conseguenza diretta dell'occupazione politica dei sinistri,i giornali, le banche, la consulta e3tc etc.
Non esiste via di uscita ed un rimedio.
 

Ma se per la Roma tifano fior di ex fascisti. Vuoi che te ne faccia un elenco? Ti dovrebbero bastare Gasparri e Storace? Mentre non mi risultano tifosi laziali ex fascisti importanti.
Brivio è stata una parentisi che è durata pochi mesi che si perde nella notte dei tempi. Sono stati i mesi in cui io NON ho tifato per la Lazio perché non potevo accettare un personaggio che si definiva "l'Ultima raffica di Salò", usurpando per di più il titolo a Pavolini che a Salò c'è stato sul serio e ci è rimasto. Un imbroglione truffatore insopportabile che arrivò a truffare persino suo padre che ricattava costantemente inventando attentati.

Offline giangoverni

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #187 : Venerdì 8 Giugno 2012, 00:04:42 »
Vediamo. Vedremo.
Se fai una presentazione delle maglie le devi fare tutte anche quella del Varese, se viene in serie A.
Così come se fai, e lo fai, un servizio dal ritiro lo devi fare per tutte e 20. Non solo per JuveInterMilan & roma. Pure Cesena e Novara. Anche se fanno meno ascolti.
Se invece scegli di farlo solo per le squadre più importanti, beh ci siamo lo stesso pure e sempre noi direi...

Guarda che quello è un giornale e dà notizie, cosa vuoi che glie ne freghi della presentazione delle maglie del Varese. Quando la Lazio l'ha fatto a trinità dei monti fa fatto notizia anche per la bellezza del luogo. Così l'Ara Pacis per la Roma. A Varese dove lo fanno, in un calzaturificio?

Mazzola

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #188 : Venerdì 8 Giugno 2012, 00:26:12 »
Guarda che quello è un giornale e dà notizie, cosa vuoi che glie ne freghi della presentazione delle maglie del Varese. Quando la Lazio l'ha fatto a trinità dei monti fa fatto notizia anche per la bellezza del luogo. Così l'Ara Pacis per la Roma. A Varese dove lo fanno, in un calzaturificio?

La presentazione della maglia della roma è una notizia ?
A Roma. Forse.
Bisognerebbe capire che non esiste solo "roma".
Che a Bolzano o Mazara del Vallo potrebbe pure interessare la presentazione della nuova maglia del Napoli, per dire.
La faranno ? Manderanno una troupe, prepareranno il servizio e lo manderanno in onda ?
Perchè sennò la domanda è perchè la roma si e (non dico la Lazio) il Napoli no ?
Io la risposta la so.

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #189 : Venerdì 8 Giugno 2012, 09:40:38 »
1) Per lo stadio e' intervenuto piu' di una volta l'architetto Gino Zavanella nella trasmissione ...e si e' parlato esclusivamente di stadio, della struttura, dell'impatto mediatico, immagine, coinvolgimento, ospitalita' , casa ( lazio), museo, aree dedicate...senza attingere a nessun discorso periplasticato o confetturato su palazzine e esondazioni.
2) Per la passione al difuori di tutto e di tutti: Se metti solo la passione sei Lotitiano, se non critichi sei Lotitiano, se non sei negativo sei lotitiano..insomma non fai share.
3) Per qualsiasi attivita' congiunta, qualsiasi iniziativa, qualsiasi cosa che sia pro domo Lazio bisogna stare attenti di non andare oltre di non esagerare per poi non essere sempre criticati....
4) Ha vinto a Primavera? Un atto dovuto contro la societa'.
5) lotito...preferisco non esprimermi piu' su di lui..lo fanno a sufficenza gli altri.

Ps Sono Laziale  e basta.

1) Architetto sul quale rete? E di che progetto ha parlato, visto che Lotito è sempre stato nebuloso sul progetto stadio? E ha parlato dell'indotto, senza cui lo stadio e museo te lo dai in faccia?

2) Ma essere Laziale e basta no eh? Sempre questo desiderio di etichettare?

3) E di questo io non mi curerei nulla. Se una iniziativa favorisce la Lazio io ne sono orgoglioso a dismisura!

4) Se la Primavera vince, vince la Lazio, non Lotito, Patarca, Guidone etc.

5) In effetti basta giudizi. Ce ne sono fin troppi.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline LaLazioMia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #190 : Venerdì 8 Giugno 2012, 09:48:11 »
Ma se per la Roma tifano fior di ex fascisti. Vuoi che te ne faccia un elenco? Ti dovrebbero bastare Gasparri e Storace? Mentre non mi risultano tifosi laziali ex fascisti importanti.


Caro Giancarlo, come risponderebbe ,su i fascisti della riomma , un comico a te caro:
"si',ma a loro non si vede".

Purtroppo è cosi'e la politica di sinistra è alla base dello "sputtanamento antico". Recuperare è impossibile e lo dimostrano i quarant'anni passati con altri presidenti. Ora che la comunicazione è globale si sente e si nota di piu' , ma è stato sempre cosi'.


Su Brivio e il proselitismo degli Irridux solo un velo impietoso.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #191 : Venerdì 8 Giugno 2012, 09:50:08 »
Mi viene in mente una cosa:

Ma i vari Cieri, Vocalelli, Orsini, Salomone, Cerracchio etc. dove stanno in questo marasma dell'arresto di Mauri? Articoli a difesa della società? Non mi pare di averne letti o sentiti in giro, tranne l'intervento citato dal buon Giangoverni.

Se poi esce un articolo a ridosso del ritiro su "un certo turco", o su perculamenti su tecnico e campagna acquisti da parte di uno di costoro,  da parte mia usciranno parole di fuoco, prometto!!!

 >:(
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Offline Trilux

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #192 : Venerdì 8 Giugno 2012, 14:29:38 »
Ho letto con attenzione gli interventi di questo topic. Vorrei dire la mia. La comunicazione della Lazio non può prescindere, ovviamente, dall’ambiente nella quale si sviluppa e si dirama, non può prescindere dal rapporto con l’Asr, non può prescindere da quella che è diventata la visione del mondo del laziale medio. Ebbi modo di scrivere molti anni fa, per diletto, per un giornale che veniva distribuito allo stadio e, mio malgrado, fui testimone dei “regalini” al direttore da parte della società giallorossa. La Società Lazio non si comportava allo stesso modo.  Era l’era della Lazio cragnottiana e lo stesso Cragnotti più volte sottovalutò il potere della comunicazione. Il suo pensiero era più o meno quello di Teo: la comunicazione non influenza i risultati sul campo.  Eppure, alle prime difficoltà finanziarie di Cragnotti la “Gazzetta dello sport” inizio una campagna stampa contro la Lazio e Cragnotti con titoli in prima pagina per giorni e giorni del tipo “Lazio  verso il baratro”. Cragnotti pagò anche per una comunicazione esterna che lo voleva fuori dal mondo del calcio. Tanti laziali rimpiangono Paglia, ma a me personalmente non piaceva il suo modo aggressivo e “difensivo” di comunicare Lazio. Gli anni cragnottiani sono stati un fallimento sul piano comunicativo, perché la Società, connivente con la curva, non fece nulla per limitare i danni che la stessa curva stava producendo, veicolando in tutto il mondo l’immagine di una squadra con tifoseria nazi-fascista. La qual cosa, la stiamo pagando ancora e la pagheremo per tanti anni a venire. Contemporaneamente, la macchina da guerra romanista si stava riorganizzando: non sono cose che invento, ma ormai tutti sanno della famosa riunione a casa Sensi nel giugno del 2000 nella quale si pianificò mediaticamente (e non solo) lo scudetto romanista. Ragioni politiche? Economiche? Sociali? Non so. Potrei fare solo supposizioni, ma tant’è. La comunicazione AS Roma si è potenziata inizialmente per contrapposizione. Sul “CorSera” uscì un articolo molto preoccupante (per loro): nelle scuole elementari e medie il 70% dei bambini tifava Lazio! Bisognava fare qualcosa e qualcosa (anzi molto) hanno fatto, occupando giornali e televisioni e radio, facendo leva su una cultura, quella del romanista, che li vede coperti ed allineati nel nome della “maggica”. Calciopoli ha fatto il resto, l’ASR ha ampliato i suoi tentacoli lì dove prima c’era la Juventus (per dire). Oggi ci ritroviamo, per esempio,  giornalisti sky che conosco personalmente che sono ultras veri e propri e, cosa grave, possono esternarlo anche a livello “professionale”. La Lazio in tutto questo è uscita dalla città. Lavoro in centro e vedere i turisti di tutto il mondo aggirarsi con le buste dell’Asr store di Piazza Capranica mi provoca un negativo tuffo al cuore. Noi non ci siamo. O perlomeno non ci siamo più. La colpa non è certamente tutta di Lotito, anche lui eredita una situazione difficile e mai affrontata con serietà: la comunicazione. Il popolo laziale non aiuta: ha ragiona chi ha scritto che ogni evento che riguarda la Lazio automaticamente si trasforma in una polemica tra lotitiani ed anti-lotitiani. Le vittorie vengono minimizzate (nella sigla del programma di Guido ci sono tutte le vittorie eccetto quelle dell’epoca lotitiana), le sconfitte ampliate ed è vero che le trasmissioni laziali sono uno scorrere d’angoscia continua. In questo humus difficile far comunicazione e la società attuale non fa nulla per migliorare, chiusa a riccio in se stessa, rancorosa e conflittuale. Non dobbiamo appellarci ai Mimun o ai Maffei affinchè difendano la Lazio, ma spingere per una nuova cultura della comunicazione Lazio, “creativa e con idee nuove” come ha scritto Teo. Non prendiamocela con la comunicazione ASR: loro fanno il loro gioco. I primi nemici della Lazio sono molti laziali imbevuti di anni ed anni di propaganda antilotitiana che li ha fiaccati nello spirito. Lotito non è la Lazio è vero, ma un martellamento continuo contro l’attuale presidente ha fatto perdere il lume della ragione a molti. Ieri un ascoltatore ha criticato Lotito perché Wilson non aveva la poltroncina fissa allo stadio Olimpico. Concludeva con la classica frase  “Lotito c’ha tolto la lazialità”(!), dimenticando che il Signor Wilson ci fece retrocedere in B con il calcioscommesse  e ci ha fatto patire anni ed anni di umiliazioni ed angosce sportive. Altra gente laziale (addirittura “comunicatori”) auspicava la Lazio in B per il calcio scommesse “così Lotito se ne va” (!). E’ la stessa idiozia romanista ma con segno diverso. Il problema, quindi, è profondo e radicato. Occorrerebbe una rinascita laziale: apertura di negozi per una  maggior presenza “fisica” in città; maggior utilizzo sui media di uomini-immagine (vedi per esempio Klose); ufficio stampa più attento alle “fase propositiva” e meno indirizzata al rancore difensivo.  Ad maiora.       

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #193 : Venerdì 8 Giugno 2012, 14:54:17 »
Ho letto con attenzione gli interventi di questo topic. Vorrei dire la mia. La comunicazione della Lazio non può prescindere, ovviamente, dall’ambiente nella quale si sviluppa e si dirama, non può prescindere dal rapporto con l’Asr, non può prescindere da quella che è diventata la visione del mondo del laziale medio. Ebbi modo di scrivere molti anni fa, per diletto, per un giornale che veniva distribuito allo stadio e, mio malgrado, fui testimone dei “regalini” al direttore da parte della società giallorossa. La Società Lazio non si comportava allo stesso modo.  Era l’era della Lazio cragnottiana e lo stesso Cragnotti più volte sottovalutò il potere della comunicazione. Il suo pensiero era più o meno quello di Teo: la comunicazione non influenza i risultati sul campo.  Eppure, alle prime difficoltà finanziarie di Cragnotti la “Gazzetta dello sport” inizio una campagna stampa contro la Lazio e Cragnotti con titoli in prima pagina per giorni e giorni del tipo “Lazio  verso il baratro”. Cragnotti pagò anche per una comunicazione esterna che lo voleva fuori dal mondo del calcio. Tanti laziali rimpiangono Paglia, ma a me personalmente non piaceva il suo modo aggressivo e “difensivo” di comunicare Lazio. Gli anni cragnottiani sono stati un fallimento sul piano comunicativo, perché la Società, connivente con la curva, non fece nulla per limitare i danni che la stessa curva stava producendo, veicolando in tutto il mondo l’immagine di una squadra con tifoseria nazi-fascista. La qual cosa, la stiamo pagando ancora e la pagheremo per tanti anni a venire. Contemporaneamente, la macchina da guerra romanista si stava riorganizzando: non sono cose che invento, ma ormai tutti sanno della famosa riunione a casa Sensi nel giugno del 2000 nella quale si pianificò mediaticamente (e non solo) lo scudetto romanista. Ragioni politiche? Economiche? Sociali? Non so. Potrei fare solo supposizioni, ma tant’è. La comunicazione AS Roma si è potenziata inizialmente per contrapposizione. Sul “CorSera” uscì un articolo molto preoccupante (per loro): nelle scuole elementari e medie il 70% dei bambini tifava Lazio! Bisognava fare qualcosa e qualcosa (anzi molto) hanno fatto, occupando giornali e televisioni e radio, facendo leva su una cultura, quella del romanista, che li vede coperti ed allineati nel nome della “maggica”. Calciopoli ha fatto il resto, l’ASR ha ampliato i suoi tentacoli lì dove prima c’era la Juventus (per dire). Oggi ci ritroviamo, per esempio,  giornalisti sky che conosco personalmente che sono ultras veri e propri e, cosa grave, possono esternarlo anche a livello “professionale”. La Lazio in tutto questo è uscita dalla città. Lavoro in centro e vedere i turisti di tutto il mondo aggirarsi con le buste dell’Asr store di Piazza Capranica mi provoca un negativo tuffo al cuore. Noi non ci siamo. O perlomeno non ci siamo più. La colpa non è certamente tutta di Lotito, anche lui eredita una situazione difficile e mai affrontata con serietà: la comunicazione. Il popolo laziale non aiuta: ha ragiona chi ha scritto che ogni evento che riguarda la Lazio automaticamente si trasforma in una polemica tra lotitiani ed anti-lotitiani. Le vittorie vengono minimizzate (nella sigla del programma di Guido ci sono tutte le vittorie eccetto quelle dell’epoca lotitiana), le sconfitte ampliate ed è vero che le trasmissioni laziali sono uno scorrere d’angoscia continua. In questo humus difficile far comunicazione e la società attuale non fa nulla per migliorare, chiusa a riccio in se stessa, rancorosa e conflittuale. Non dobbiamo appellarci ai Mimun o ai Maffei affinchè difendano la Lazio, ma spingere per una nuova cultura della comunicazione Lazio, “creativa e con idee nuove” come ha scritto Teo. Non prendiamocela con la comunicazione ASR: loro fanno il loro gioco. I primi nemici della Lazio sono molti laziali imbevuti di anni ed anni di propaganda antilotitiana che li ha fiaccati nello spirito. Lotito non è la Lazio è vero, ma un martellamento continuo contro l’attuale presidente ha fatto perdere il lume della ragione a molti. Ieri un ascoltatore ha criticato Lotito perché Wilson non aveva la poltroncina fissa allo stadio Olimpico. Concludeva con la classica frase  “Lotito c’ha tolto la lazialità”(!), dimenticando che il Signor Wilson ci fece retrocedere in B con il calcioscommesse  e ci ha fatto patire anni ed anni di umiliazioni ed angosce sportive. Altra gente laziale (addirittura “comunicatori”) auspicava la Lazio in B per il calcio scommesse “così Lotito se ne va” (!). E’ la stessa idiozia romanista ma con segno diverso. Il problema, quindi, è profondo e radicato. Occorrerebbe una rinascita laziale: apertura di negozi per una  maggior presenza “fisica” in città; maggior utilizzo sui media di uomini-immagine (vedi per esempio Klose); ufficio stampa più attento alle “fase propositiva” e meno indirizzata al rancore difensivo.  Ad maiora.       

Fammi una cortesia. Salva il file e mandalo per e-mail alla SSLazio.
E' il distillato di quello che è successo e di quello che va fatto.


PS l’Atac store di Piazza Capranica in realtà è in Piazza Colonna, ma la sostanza non cambia. Si poteva rispondere con l'ex reminders di Piazza San Silvestro, ma ci dicono che è già "tuttoapposto" (ne riparlerò con Caniggiani).
il riferimento alla polemica della poltroncina per Sgarbossa è la paccottiglia più paccottiglia che ci sia. Anche se una qualche riflessione la presenta: poi dirò come.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #194 : Venerdì 8 Giugno 2012, 15:11:55 »

Sostanzialmente d'accordo sulla ricostruzione del percorso storico che ha portato all'attuale stato di cose, un po' meno sull'attualità, una curiosità:
(nella sigla del programma di Guido ci sono tutte le vittorie eccetto quelle dell’epoca lotitiana), 
Quale programma esattamente?
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« Risposta #195 : Venerdì 8 Giugno 2012, 15:16:01 »
Sostanzialmente d'accordo sulla ricostruzione del percorso storico che ha portato all'attuale stato di cose, un po' meno sull'attualità, una curiosità:Quale programma esattamente?

la mattina in radio.
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« Risposta #196 : Venerdì 8 Giugno 2012, 15:19:49 »
la mattina in radio.
Ah! e chi lo sente? Credevo Lazialità in TV, oh, nun me toccate quella sigla eh!
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POMATA

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #197 : Venerdì 8 Giugno 2012, 17:05:23 »
Ottimo Trilux.

Ricordare come la Lazio stia penetrando nelle scuole ora x iniziativa di questa dirigenza, sarebbe giusto.

In questo Lotito ha sbaragliato il dottore.

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #198 : Venerdì 8 Giugno 2012, 17:18:37 »
Giusto intervento quello di Trilux. Auspico un incontro con Di Martino per parlare a riguardo della cosa...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

jumpingjackflash

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #199 : Venerdì 8 Giugno 2012, 17:54:12 »
ci vorrebbero voci fuori dal coro. Ma chi si azzarda rischiando l'incolumità?