Autore Topic: Il problema serissimo della comunicazione Lazio  (Letto 136506 volte)

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Offline NoSurrender

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #100 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 01:49:12 »
Maffei, Mazza e Mimun occupano posti importanti e se volessero potrebbero giovare molto all'immagine della Lazio.
Il problema è che non vogliono, evidentemente.
"No retreat, baby, no surrender"


Teo

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #101 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 08:03:40 »
Giovano, giovano: si fanno i cavoli loro e non dicono nulla. E' il miglior contributo possibile.

Offline MagoMerlino

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #102 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 10:03:34 »
Falso.
Giocatori e dirigenti leggono i giornali e ne sono condizionati, in campo e fuori.
I tifosi leggono i giornali e ne sono condizionati, e ciò' ricade sulla squadra. Inoltre un ambiente condizionato nel bene o nel male ha riflessi sulle entrate, e quindi su società' e squadra.
Purtroppo a questa logica, si contrappone una visione fondamentalmente talebana, dove non serve questo, non serve quello. La comunicazione è inutile, la progettualità è inutile, l'apporto del pubblico è inutile, un buon allenatore è quasi inutile, avere esperti del settore in società è inutile.
Che poi, guarda la combinazione, sono tutte quelle cose che strutturalmente mancano alla Lazio Lotitiana.
Da questo la domanda sorgerebbe spontanea, allora se tutto quello non serve, cosa servirebbe? Cosa è utile?
Facile, gli ottimi giocatori.
Bene.
Allora per gli ottimi giocatori servono o tanti soldi per acquistarli, oppure  la capacità di scoprirli quando non sono ancora affermati e costano relativamente poco, con margini di errore vicini allo zero.
E qui si esaltano tutti i limiti dell'attuale società, che ha risorse finanziarie limitate, non ha capacità di diversificare le entrate per aumentale, non ha grandi capacità manageriali, non possiede grande conoscenza calcistica.
Quindi siccome viene da più parti sostenuto che l'organizzazione non serve, vuol dire che tutto è lasciato all'improvvisazione. Improvvisazione è esattamente il modo di lavorare che traspare nella Lazio attuale.
Da questo vicolo non se ne esce: Non ne è capace Lotito? Non serve.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline seminuovo

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #103 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 10:16:40 »
ha fatto e fa più danni lotito quanto a "comunicazione" che i soliti bersagli di chi ha zero argomenti. adesso pure oddi che notoriamente di calcio (ché di quello si limita a parlare avendo ben chiaro, lui, il senso delle proporzioni e del ridicolo) ne capisce molto meno di lotito

Boks XV

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #104 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 10:28:05 »
ha fatto e fa più danni lotito quanto a "comunicazione" che i soliti bersagli di chi ha zero argomenti. adesso pure oddi che notoriamente di calcio (ché di quello si limita a parlare avendo ben chiaro, lui, il senso delle proporzioni e del ridicolo) ne capisce molto meno di lotito

che vòi che capisca oddi de calcio? lui che s'è bruciato tutti i capelli coll'ascigacapelli de Martini e il cervello coi bibbitoni de olio canforato.

cosa serve alla Lazio?
niente.
quindi sorridi, sventola la bandierina e non rompe er cazzo.

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #105 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 10:49:59 »
Mi pare che la preghiera iniziale di non andare in impasse sia stata ignorata....

Ci piaccia o no, oggi, la comunicazione per la SS Lazio si deve fare, e si deve fare bene.

Percui rifaccio la domanda: come si esce dall'attuale impasse, dove siamo circondati da redazioni asfallitiche e da referenti di media locali spesso cialtroneschi e dilettanti, oppure "professionali"?

Io non vorrei arrivare ad avere una comunicazione come gli asfalliti, mi piacerebbe che di noi si occupassero in maniera sobria, professionale e imparziale, invece delle tonnellate di fango che si legge ogni volta.

La società sicuramente deve migliorare in alcuni aspetti comunicativi che possano ingenerare polemiche, ma bisogna trovare dei referenti credibili che risollevino la nostra immagine.

Penso a gente come Renzo Giannantonio, Di Loreto, il nostro Sorcio, Jacobelli. Gente che non ci incensa ma che ci tratta decentemente.

E' voler troppo il puntare su un nucleo di giornalisti e di media attendibili e ignorare tutto il resto? Ci sarà qualcuno così anche nelle redazioni dei media nazionali?

Tipo fai la conferenza di presentazione del mister di oggi, e dici alla Gazzetta, al Messaggero, al corsport, a Sky: voglio XY, solo lui. Dove XY è un giornalista deontologicamente preparato e bravo come i succitati.

Utopia?
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline seminuovo

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #106 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 10:56:19 »
che vòi che capisca oddi de calcio? lui che s'è bruciato tutti i capelli coll'ascigacapelli de Martini e il cervello coi bibbitoni de olio canforato.

cosa serve alla Lazio?
niente.
quindi sorridi, sventola la bandierina e non rompe er cazzo.
alalà :D

Offline chinaglia

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #107 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 11:07:22 »
Percui rifaccio la domanda: come si esce dall'attuale impasse, dove siamo circondati da redazioni asfallitiche e da referenti di media locali spesso cialtroneschi e dilettanti, oppure "professionali"?

Scegliendo un direttore della comunicazione di grande livello, rispettato nelle redazioni e con esperienze anche nel business, e dotandolo di uno staff abbondante, responsabile e professionale, fatto di giovani che conoscano l'ambiente romano sì, ma anche quello nazionale e internazionale. E la comunicazione deve avere budget e un margine operativo di indipendenza.

Serve un uomo immagine credibile e rispettato dai tifosi (alla Marchegiani, per capirci).
E Lotito deve cambiare. Ma questa sì è utopia. Dopo 8 anni si può dire.
 

Mazzola

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #108 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 11:10:17 »
Maffei, Mazza e Mimun...qualcuno si è defilato, altri quando potevano non hanno fatto.

Il punto è questo, secondo me, finchè fanno i "professionisti" (GIUSTAMENTE peraltro) non c'è gara contro chi ha la curva Sud sul desktop del computer e Grazie roma come suoneria del telefonino.


Mazzola

Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #109 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 11:23:05 »
Scegliendo un direttore della comunicazione di grande livello, rispettato nelle redazioni e con esperienze anche nel business, e dotandolo di uno staff abbondante, responsabile e professionale, fatto di giovani che conoscano l'ambiente romano sì, ma anche quello nazionale e internazionale. E la comunicazione deve avere budget e un margine operativo di indipendenza.

Serve un uomo immagine credibile e rispettato dai tifosi (alla Marchegiani, per capirci).
E Lotito deve cambiare. Ma questa sì è utopia. Dopo 8 anni si può dire.

Non avevo visto il tuo post.
Non sono d'accordo.
Dobbiamo, dovremmo, rispondere con le loro stesse armi.
Non con "eleganza".

Offline carpelo

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #110 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 11:59:21 »
Io non lo so cosa deve fare la Lazio, ma volevo solo dire che Mazza, Mimun e Maffei mi sembrano, nella mia ignoranza, tra i peggiori esempi di giornalismo. E questo l'ho sempre pensato, da prima di sapere che sono Laziali. In particolare Mimun.

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #111 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:05:26 »
Scegliendo un direttore della comunicazione di grande livello, rispettato nelle redazioni e con esperienze anche nel business, e dotandolo di uno staff abbondante, responsabile e professionale, fatto di giovani che conoscano l'ambiente romano sì, ma anche quello nazionale e internazionale. E la comunicazione deve avere budget e un margine operativo di indipendenza.

Serve un uomo immagine credibile e rispettato dai tifosi (alla Marchegiani, per capirci).
E Lotito deve cambiare. Ma questa sì è utopia. Dopo 8 anni si può dire.

Tu pensi che questo basti? Cioè ci prendiamo un Enrico Ameri odierno e per magia i vari mensurati, foschini, repubblica, vocalelli, corsport e compagnia cantante di colpo ci trattano con i guanti? Io ho dei dubbi, ma per carità, potrebbe essere una soluzione valida.

Maffei, Mazza e Mimun...qualcuno si è defilato, altri quando potevano non hanno fatto.

Il punto è questo, secondo me, finchè fanno i "professionisti" (GIUSTAMENTE peraltro) non c'è gara contro chi ha la curva Sud sul desktop del computer e Grazie roma come suoneria del telefonino.



Ecco....io auspicherei che "giornalisti" con queste caratteristiche non entrino mai a Formello, abbiano qualsiasi "curva" o qualsiasi "inno" su desktop e suoneria del telefono.

Un giornalista dovrebbe PRIMA essere giornalista e poi tifoso, ed esternare il suo tifo nel suo lavoro dovrebbe essere sanzionato come comportamento antisportivo.

Ma temo che un giornalismo così sia estinto....
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Aquila Maremmana

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #112 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:08:51 »
trippanera, ti ripeto quanto scrissi mesi fa.
HAI ROTTO IL CAZZO, FALLA FINITA!!!


"Ricomincio a puntarti"... ma guarda cosa si deve leggere...   ::)

Tu non stai evidentemente bene.

Ah è trippanera???? Ecco perchè mi partiva AVG di continuo.......  :P
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

Offline carpelo

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #113 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:22:54 »
c'ha i soldi?  ;D

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #114 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:23:08 »
Che c'entra? Non ho capito dove vai a parare con questa "similitudine"....
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Offline Kim Gordon

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #115 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:25:57 »
Non accade perché costoro sono legati a un'idea di Lazio vecchia e iconografica, per niente reale.

Affidarsi per la "comunicazione" a uno come Mazza significa lanciarsi su una moderna autostrada con la Citroen DS dell'ispettore Ginko.

Basta con queste mummie, basta con Oddi che dopo quarant'anni parla come se non si fosse occupato altro che di calcio, e invece fa il pensionato da quel 1985 che lo vide (incolpevole, sia chiaro) qualche partita sulla nostra panchina. Basta.

La comunicazione, se serve la faccia la Lazio, con gente e idee nuove.

Lotito non riesce a tenere in mente manco le idee vecchie.

Offline fish_mark

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #116 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:43:23 »
Che c'entra? Non ho capito dove vai a parare con questa "similitudine"....

Che l'ambiente è questo non puoi certo cambiarlo tu con chissà quale direttiva.
Questo è l'ambiente dato e con questo devi convivere.
Se non vuoi convivere gli scenari sono due: la guerriglia di qeusto ambiente oppure l'uscita da questo ambiente.
Ci sarebbe un terzo scenario: la convivenza, appunto.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline Fabio70rm

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #117 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 12:54:20 »
Sicuro che sono tutti cialtroni? Che sono tutti infimi?

A me non sembra....il livello è infimo, ma ogni tanto qualche cima isolata si erge. Alcuni nomi a livello locale li ho fatti.

Ce ne saranno anche a livello nazionale.

Per citarne un altro, anche Salomone del Tempo non mi sembra becero nè con sciarpetta al collo nè "distaccato".
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Offline franz_kappa

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #118 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 13:07:43 »
Un giornalista dovrebbe PRIMA essere giornalista e poi tifoso, ed esternare il suo tifo nel suo lavoro dovrebbe essere sanzionato come comportamento antisportivo.

Ma temo che un giornalismo così sia estinto....
Non so se quel giornalismo si è estinto. Secondo me, caro Fabio, più che altro il mondo è molto cambiato negli ultimi 20 anni.

A mio immodesto avviso molti lamentano uno stile giornalistico fazioso e che non innalza ma anzi abbassa il livello dell'informazione sportiva e che sarebbe responsabile di indurre le persone a modificare la propria visione del mondo. Secondo me ciò è molto parziale ed è vero piuttosto il contrario: i media - oggi assai più di alcuni decenni fa - sono in grado di interpretare in maniera abbastanza raffinata gli umori del pubblico e modulare la produzione di contenuti 'accordandola' ai desiderata e alla visione del mondo del proprio pubblico potenziale.

Cosa voglio dire: i media raccontano il mondo che pensano sia quello più gradito ai propri lettori. Non glielo spiegano, non glielo raccontano. Lo RICOSTRUISCONO in modo che l'immagine mediata dai mezzi di informazione sia la stessa che inconsciamente le persone si ricostruiscono nella propria mente.

In tale ottica la lettura della Presidenza Lotito è esemplare: otto anni di successi sportivi e gestonali vengono tradotti come un percorso accidentato, piego di cadute indietro dopo episodici balzi in avanti, condito da un progressivo scadimento della qualità del rapporto con la tifoseria.

Tutte idiozie, secondo me: l'attuale presidenza, pur con alcune specifiche peculiarità legate alla personalità di Lotito, è più o meno simile a ogni dirigenza calcistica di un medio club quale è la Lazio. Persone che immancabilmente sbagliano ma che provano a minimizzare gli errori, che tentano di azzeccare gli acquisti al contempo provando a vendere bene quando c'è da vendere un calciatore.

Il DRAMMA, per Lotito, è essere venuto dopo Cragnotti. Fatichiamo a tradurre razionalmente l'insoddisfazione nei suoi confronti, colpevole di non essere Cragnotti, di non allestire rose da scudetto come avveniva un quindicennio fa.

Molti incolpano il giornalismo attuale e in generale i media. Non c'è dubbio che la qualità dei media nazionali e locali sia scadente. Ma io non trascurerei le peculiari caratteristiche dell'audience (il pubblico potenziale) dei media sportivi.

Chiudo tornando alla tua domanda iniziale:
Come se ne esce?

Per me, serve trovare autorevoli interlocutori, di livello nazionale, che ci trattino con imparzialità ed equità di giudizio, e parlare e referenziarsi solo con loro, ignorando tutto il resto.

Temo che tu abbia trascurato un aspetto: un interlocutore autorevole, di livello nazionale, NON HA BISOGNO DELLA LAZIO, non ha alcun interesse a creare un rapporto speciale con la Lazio.
Un simile rapporto lo costruisci se offri a quell'interlocutore qualcosa di interessante e utile per lui. E non mi riferisco ai prosciutti che qualcuno ha tirato fuori, né all'olio per ungere.

Una prima firma guadagna molti soldi e vive del suo prestigio: o gli proponi storie interessanti oppure lui non maturerà mai un interesse speciale per la Lazio.

A me pare, se mi passi l'esempio, che tu stia ipotizzando che un informatore farmaceutico che si trova male con i medici di famiglia cui solitamente propone farmaci dovrebbe cercare di creare un link con i cinque migliori neurochirurghi italiani, assai più autorevoli dei 'piccoli' medici di famiglia che è solito frequentare.
Tutto bello, in teoria: ma l'infomatore farmaceutico del nostro esempio non vive quotidianamente a contatto con i professoroni, con i grandi luminari. Ogni giorno, ogni settimana, il suo giro prevede sempre di visitare i medici di famiglia. Sono loro il suo referente. Loro e nessun altro.

La realtà della Lazio che viene costruita quotidianamente dai media la edificano i comunicatori locali, di carta stampata e radio-tv, semplicemente perché i laziali tendono - per prossimità territoriale - ad ascoltare e riferirsi maggiormente a questi ultimi. E' su loro che devi lavorare perchè loro producono i messaggi più ascoltati dai laziali, per giunta con cadenza periodica e ripetuta.

Tre o quattro begli articoli di Gianni Mura o Roberto Beccantini pubblicati su grandi giornali spostano davvero poco. E' sull'intervallo quotidiano e sull'ambito locale che devi lavorare se vuoi provare a modificare la realtà ricostruita e offerta ai tifosi della Lazio.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline DinoRaggio

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Re:Il problema serissimo della comunicazione Lazio
« Risposta #119 : Mercoledì 6 Giugno 2012, 14:08:34 »
Un po' OT

COMMENTO. Comunicatori Laziali, dove siete? (Roberto Arduini)

La domanda non solo è provocatoria, ma rischia di essere addirittura retorica.Perchè da “vecchio” tifoso della Lazio quanto sto vedendo in questi giorni mi lascia veramente perplesso.

Generalizzare è sempre sbagliato, ma così non si può andare avanti. Tanti scavano nel torbido, si impadroniscono di chissà quali intercettazioni ambientali o telefoniche che inguaierebbero ancor di più la posizione di Mauri (come fanno ad uscire atti che dovrebbero essere secretati? O i giornalisti inventano o ci sono fughe di notizie dalla procura ed entrambe le ipotesi sono gravissime) , nessuno, forse pochissimi, pongono invece l’accento su una questione che da “pallonara” sta diventando civile: la barbarie legata alla carcerazione preventiva.

Con uno Schettino, (quello della Concordia, lo ricordate?) che è a casa, con gli esempi che ripeterò all’infinito di Annamaria Franzoni e Luigi Spaccarotella, due assassini condotti in carcere solo dopo il terzo grado di giudizio, nessuno si indigna per le sorti di un ragazzo incensurato, di trenta anni, che da una settimana è in galera e divide la cella con due spacciatori, accusato di frode sportiva, reato che se verrà provato dovrà portarlo per sempre lontano dai campi di calcio, ma che niente ha a che vedere con questioni ben più serie come potrebbero essere quelle legate ad omicidi o allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Comunicatori Laziali, dove siete? Negli anni dei fasti cragnottiani la tribuna autorità era gremita ogni domenica di giornalisti, vip e pseudotali che non facevano altro che accodarsi al “mitico” Sergio in cerca di popolarità e visibilità. E adesso? Adesso che ci sarebbe da difendere la Lazio dai comportamenti decisamente discutibili di un azionista di maggioranza perlomeno bizzarro e da schierarsi in modo compatto contro quelli che tentano di gettare fango addosso alla Lazio in ogni circostanza, fate i vaghi.

Complimenti. Ricordatevelo, però. La vita è una ruota che gira. E se un giorno torneremo a vivere giorni di gloria, spero che i tifosi possano ricordarsi di quelli che, pur potendo aiutare la Lazio, preferirono un giorno girarsi dall’altra parte. Perchè nella vita ci si schiera sempre dalla parte di un ideale. Non solo quando fa comodo per tornaconti personali.

Roberto Arduini
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)