Autore Topic: Stefano Mauri agli arresti domiciliari  (Letto 45705 volte)

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Offline AlonZo

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #120 : Lunedì 4 Giugno 2012, 22:58:19 »

I book sono diversi , se ne fregano se tu fai la sure.
Se voglio dare 200 mila alla SNAI sull' "1" , tranquillo , se li prendono. Perchè l' X e il 2 li prendo da un altra parte.

Inoltre sempre fantasticando , fossi Mauri e so che ad esempio Miro domenica non gioca ma si fa pretattica , mi gioco il Gol prima che esce la notizia , e poi dopo la notizia dell'assenza di Miro mi copro con il NoGol che di sicuro sale. Ma qui è roba da 2/3%.

Comunque siamo OT e prima che ci indagano...

il book che ti lascia la "sure bet" è quello che esce con il segno fuori mercato. Come ti ho scritto nel post sopra, è roba da manuali del punta e banca.

oizaL

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #121 : Lunedì 4 Giugno 2012, 23:01:53 »
CALCIO: SCOMMESSE. AVVOCATO MAURI "CONTENTO DI ANDARE A CASA GENITORI" PALERMO (ITALPRESS) - "Ho sentito Stefano quasi trequarti d'ora fa ed era con il suo procuratore e stavano andando verso la casa dei suoi genitori". Cosi' a Sky Sport24 Matteo Melandri, legale del giocatore della Lazio Stefano Mauri, dopo che il suo assistito coinvolto nel calcio scommesse, ha lasciato il carcere di Cremona per recarsi ai domiciliari a casa dei genitori. "Ovviamente era soddisfatto, contento e domani prendero' il treno per andarlo a trovare. Poi ragioneremo sulla strategia da affrontare nei prossimi giorni, era contento e non vedeva l'ora di abbracciare i propri genitori". "Siamo soddisfatti del provvedimento di scarcerazione ma consideriamo qussta una tappa intermedia, infatti, confidiamo che il Tribunale del Riesame ci fissi un'udienza e li' Stefano potrebbe tornare in liberta' e questo ci permetterebbe di affrontare tutto il resto con maggiore tranquillita'" aggiunge l'avvocato di Mauri. "Questo perche' per noi il provvedimento di custodia cautelare e' illeggittimo, visto che mancano quelle esigenze che il codice richiede per la carcerazione preventiva. Ritengo che l'ordinanza di trasformarla nei domiciliari riscontrari quello che diciamo da una settimana, ovvero che di elementi indiziari ce ne possono essere ma non cosi' forti da consigliare la carcerazione tutelare". L'avvocato Melandri, poi, ha detto di non essere a conoscenza della volonta del Pm Di Martino di ascoltare Mauri. "Credo che motivi per poterlo ascoltare non ce ne siano". Il legale, infine, ha assicurato che "La Lazio e' vicina a Stefano ed attende il ritorno del suo capitano". (ITALPRESS). tvi/red 04-Giu-12 22:54 NNNN

Offline BobLovati

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #122 : Lunedì 4 Giugno 2012, 23:20:44 »
Probabilmente non è questo il caso ma esiste la sure bet.

La socmmessa sicura dove puntando sui 3 eventi 1 x e 2 della stessa gara , si riesce a speculare fino al 15% dell'importo.

Se un ha un cash di 1 milione , puo' spizzarsi LEGALMENTE , 150 mila a partita.

ho fatto i calcoli colla pensione: CELL´HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ( ma non dico in QUANTI anni  :(  )
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Russotto

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Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #123 : Lunedì 4 Giugno 2012, 23:48:49 »
Lunedì pomeriggio, il Gip di Cremona Guido Salvini, ha concesso gli arresti domiciliari al centrocampista biancoceleste Stefano Mauri, dopo una settimana trascorsa tra le sbarre.  Ma la deposizione rilasciata dal calciatore brianzolo non ha affatto convinto Salvini che, in merito alle dichiarazioni sulla scheda intestata ad un’altra persona che avrebbe dovuto scommettere su gare di basket americano, ha così commentato la versione dei fatti fornita dal capitano laziale: "E’ scarsamente plausibile  e, almeno allo stato, appare costruita a posteriori". Per saperne di più in merito i microfoni de Lalaziosiamonoi.it hanno contattato in esclusiva uno dei legali di Mauri, l’avv. Matteo Melandri. “Sono pienamente soddisfatto inoltre, io facendo il penalista, non posso che sottolineare che questi avvenimenti mi fanno ben sperare. Abbiamo fatto un impugnazione al tribunale del riesame. La stessa ordinanza verrà comunque valutata dal tribunale del riesame quanto prima quindi, in quella sede, riteniamo che ci possano essere delle fortissime possibilità che quell’ordinanza possa essere annullata. In quel caso, tornerebbe non soltanto in libertà, ma soprattutto verrebbero minati quei presupposti che noi continuiamo a denunciare nel corso di questi giorni. Noi riteniamo questa ordinanza assolutamente illegittima perché non ci sono e non c’erano i presupposti per poter arrivare all’arresto di Stefano Mauri”. Il Gip non si è ritenuto soddisfatto del colloquio avvenuto con Mauri. “Il Gip dice che, per quanto riguarda le giustificazione fornite da Stefano con riferimento alla scheda di Samantha Romano, secondo lui sono considerazioni fornite a posteriori.  Questa è una cosa, a mio avviso abbastanza incredibile, vengono cambiate le regole del processo. Lei deve sapere che il processo non è inquisitorio, ma accusatorio. Ovvero la Procura deve avere, non solo per poter emettere un’ordinanza di custodia cautelare ma anche per poter rinviare a giudizio un soggetto, per reati di questa gravità, deve avere elementi di prova tali che, da soli, possano sostenere l’accusa in giudizio. Stefano dovrebbe avere un processo penale e, le prove nei confronti della sua responsabilità, sono dei contatti telefonici con questi soggetti. Con queste tesi accusatorie e con queste prove, la Procura non va da nessuna parte. Quindi non è che tu mi arresti e poi mi dici ‘adesso mi devi giustificare perché avevi il telefono di Samantha Romano’”. Oggi, sui giornali, è uscita la notizia su presunte intercettazioni di Mauri avvenute nelle sue automobili. Queste intercettazioni, sempre secondo le testate giornalistiche, sarebbero dovute essere il tema centrale dell’interrogatorio del centrocampista. “Tutto ciò che oggi è uscito sui giornali, non è altro che l’ennesimo episodio di violazione del segreto istruttorio. Tutte queste cose sulle conversazioni non sono contenute nell’ordinanza e non sono neanche negli atti a sostegno della misura. Queste cose che sono uscite oggi sul giornale, noi non possiamo neanche saperle perché non sono presenti nell’ordinanza. Questo processo, da quando è iniziato, continua ad avere queste fughe di notizie che sono allarmanti: sui giornali veniamo perfino a sapere quali saranno le domande che il pubblico ministero vorrà fare a Mauri nell’interrogatorio forse di questa settimana? Se fossero delle conversazioni così rilevanti come scrivono i giornali, per quale motivo non sono state messe nell’ordinanza? Evidentemente non erano così importanti”. Quindi, queste conversazioni, non sono state fatte sentire al Mauri ed ai suoi avvocati…“Assolutamente no. Oggi il giudice doveva decidere sull’istanza che è stata fatta dopo l’esito dell’interrogatorio. Poi, le indiscrezioni che sono trapelate dai giornali, sono su elementi che non sono tra gli atti a sostegno della misura. Quindi fanno parte ancora del segreto istruttorio perché, fino a prova contraria, questo è un fascicolo ancora in indagine, che guarda caso hanno i giornali ma non hanno i difensori e non sono stati contestati a Stefano nel corso dell’interrogatorio ovviamente perché non facevano parte dell’ordinanza”.  Il biancoceleste è uscito dalla detenzione del carcere di Cremona dopo una settimana passata dietro le sbatte. “Sta benissimo ed è contentissimo, non vede l’ora di riabbracciare i genitori. Rimane a Monza da loro”. La mossa successiva  che attende l’avvocato Melandri ed il suo assistito è…“Il prossimo passo non è altro che l’udienza al tribunale del riesame, aspettiamo con ansia di poter gridare le nostre ragioni. Confidiamo che il tribunale possa annullare l’ordinanza impugnata. Quando ci sarà l’udienza? Ancora non lo sappiamo, ho impugnato l’ordinanza giovedì. Funziona così: il tribunale del riesame deve chiedere gli atti a Cremona e, dal momento in cui riceve gli atti, ha dieci giorni per poter decidere sull’impugnazione. Questo vuol dire che in dieci giorni da quando ha ricevuto gli atti deve fissarmi l’udienza e decidere già sul provvedimento. Per i primi giorni della prossima settimana dovrebbe esserci”. La scarcerazione di Mauri fa ben sperare i tifosi biancocelesti che, a questo punto, confidano i notizie confortanti sul fronte del processo sportivo. “Su questo confido che, se il tribunale del riesame dovesse darci un provvedimento, che noi cerchiamo, tutto questo ovviamente potrebbe avere dei risvolti positivi anche nel processo sportivo. Cerco però di affrontare un ostacolo alla volta. Per il momento abbiamo davanti un processo penale e avevamo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e già abbiamo ottenuto un primo passaggio fondamentale perché Stefano è libero è sta a casa. Il nostro prossimo impegno è quello di consentire a Stefano di tornare libero completamente, riteniamo che questa detenzione sia assolutamente illegittima. Poi affronteremo uno per volta tutti i problemi che si affronteranno, il prossimo passo sarà sicuramente quello del processo sportivo. Però sicuramente dopo l’udienza del tribunale del riesame che, a questo punto, devo dire che confido e do un’importanza significativa a tutta la vicenda”.

Offline MagoMerlino

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #124 : Martedì 5 Giugno 2012, 00:00:05 »
“Tutto ciò che oggi è uscito sui giornali, non è altro che l’ennesimo episodio di violazione del segreto istruttorio. Tutte queste cose sulle conversazioni non sono contenute nell’ordinanza e non sono neanche negli atti a sostegno della misura. Queste cose che sono uscite oggi sul giornale, noi non possiamo neanche saperle perché non sono presenti nell’ordinanza. Questo processo, da quando è iniziato, continua ad avere queste fughe di notizie che sono allarmanti: sui giornali veniamo perfino a sapere quali saranno le domande che il pubblico ministero vorrà fare a Mauri nell’interrogatorio forse di questa settimana? Se fossero delle conversazioni così rilevanti come scrivono i giornali, per quale motivo non sono state messe nell’ordinanza? Evidentemente non erano così importanti”. Quindi, queste conversazioni, non sono state fatte sentire al Mauri ed ai suoi avvocati…“Assolutamente no. Oggi il giudice doveva decidere sull’istanza che è stata fatta dopo l’esito dell’interrogatorio. Poi, le indiscrezioni che sono trapelate dai giornali, sono su elementi che non sono tra gli atti a sostegno della misura. Quindi fanno parte ancora del segreto istruttorio perché, fino a prova contraria, questo è un fascicolo ancora in indagine, che guarda caso hanno i giornali ma non hanno i difensori e non sono stati contestati a Stefano nel corso dell’interrogatorio ovviamente perché non facevano parte dell’ordinanza”.
Ma la violazione del segreto istruttorio non è reato?
Perchè la procura non si attiva per indagare se esiste una complicità tra inquirenti e qualche giornalista?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline gentlemen

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #125 : Martedì 5 Giugno 2012, 00:12:40 »
Avessero avuto anche un solo elemento in più, anche un soffio di polvere, lo avrebbero tenuto dentro, statene certi, e non parlo x sentito dire; così ora sono sicuro che l'hanno arrestato UNICAMENTE x farlo parlare.
I domiciliari sono il primo passo verso una scarcerazione totale, annullare l'ordinanza avrebbe significato uno schiaffo palese al PM, che già con i domiciliari ne è uscito UMILIATO.
SCIACALLI.

POMATA

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #126 : Martedì 5 Giugno 2012, 00:13:47 »
Perchè stanno tutti appappacicciati...

Offline gentlemen

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #127 : Martedì 5 Giugno 2012, 00:27:36 »
Che il GIP non sia convinto ci può stare, ma hanno solo il fatto che Mauri ha chiamato una agenzia di scommesse, NON CONOSCONO IL CONTENUTO, oltretutto una agenzia di scommesse lecita e legale.....il GIP può avere tutti i sospetti che vuole....non ha la macchina del tempo, ma per il rsto hanno in mano solo questo poco di fuffa ed il "de relato" di Gervasoni.
FUFFA...e permettetemelo...pijatevela nel deretano !!!!

Teo

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #128 : Martedì 5 Giugno 2012, 00:48:55 »
Ma la violazione del segreto istruttorio non è reato?
Perchè la procura non si attiva per indagare se esiste una complicità tra inquirenti e qualche giornalista?

Perché siamo una società debole, con una dirigenza mediocre e senza futuro.

Offline Dija

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #129 : Martedì 5 Giugno 2012, 05:54:32 »
ma Palazzi aspettera le prove contro Mauri o sparera sentenza solo perche Mauri ha fatto una scommessa sul basket senza che voglia farlo sapere? Dico sul serio,rispondetemi perfavore

Appunto,scarcerato.
Sono i sogni a fare la realtà

zorba

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #130 : Martedì 5 Giugno 2012, 07:11:48 »
(Il corriere della sera 05.06.2012)

Milanetto e Mauri domiciliari e nuove accuse

(di Claudio Del Frate)

Il paradosso di Stefano Mauri e Omar Milanetto è questo: lasciano il carcere (per gli arresti domiciliari) ma al tempo stesso vedono rinforzarsi gli elementi a loro carico. L’ex capitano laziale ha fornito una giustificazione che il gip Guido Salvini giudica «poco plausibile e costruita a posteriori»; quanto a Milanetto, su di lui gravano le pesanti ombre legate al derby Genoa-Sampdoria dell’8 maggio 2011 che condannò i blucerchiati alla B. Entrambi i giocatori hanno lasciato nel tardo pomeriggio il carcere Cà del Ferro di Cremona in seguito al provvedimento del giudice che fa anche il punto complessivo sull’inchiesta dopo l’ultima tornata di interrogatori. Le posizioni di Mauri e Milanetto sono quelle trattate più diffusamente nell’ordinanza. Il primo «ha ammesso di avere utilizzato proprio nel maggio 2011 e solo in quel periodo la scheda sim da lui consegnata dal titolare di un’agenzia di scommesse, Luca Aureli, anch’egli indagato e intestata alla fidanzata di questi. Mauri ha sostenuto di aver usato tale strumento solo per prudenza dovendo scommettere su incontri di basket negli Stati Uniti. Tale versione è scarsamente plausibile e almeno allo stato appare costruita a posteriori. Da un lato Mauri non aveva alcun bisogno di occultare il suo interesse per il basket, dall’altra non vi è alcuna traccia che egli abbia mai coltivato un interesse del genere». La scheda, invece, resta in funzione proprio tra il 13 e il 28 maggio, in coincidenza con le partite che la Lazio disputa contro Genoa e Lecce. Non è stata trovata alcuna traccia di giocate su partite di basket da parte dell’atleta biancoceleste, in compenso è stato registrato un fitto scambio di telefonate e sms tra Mauri, l’emissario degli zingari Alessandro Zamperini e il bookmaker Aureli (43 chiamate complessive nelle due ore immediatamente precedenti la partita e in quelle successive). Omar Milanetto segna invece un punto a suo favore: il gip riconosce che in base agli elementi forniti dal suo avvocato, l’ex centrocampista genoano non poteva essere presente all’incontro con gli zingari in un hotel di Milano. Ma questo, aggiunge Salvini «non annulla la complessiva gravità indiziaria anche tenendo conto che sul derby della settimana precedente Genoa-Sampdoria e sul ruolo di Milanetto e altri giocatori si sono allungate pesanti ombre». La partita al momento non è oggetto dell’indagine, ma a Genova nell’ambiente dei tifosi si parla da tempo di un vertice tra giocatori doriani e rossoblù nei giorni precedenti la partita sospetta nel quale sarebbe stato concordato un pari; poi durante l’incontro i tifosi genoani avevano contestato i loro giocatori urlando «il derby non si vende!» fino al gol a tempo scaduto di Boselli che aveva condannato la Samp. Pochi giorni dopo c’è il vertice al ristorante «Il coccio» immortalato dalla polizia tra Sculli, Criscito, i capi ultrà e il trafficante balcanico Safet Altic. La domenica successiva il Genoa viene messo sotto per 4-2 dalla Lazio. Solo una concatenazione casuale di eventi?

zorba

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #131 : Martedì 5 Giugno 2012, 07:21:48 »
(la gazzetta dello sport 05.06.2012)

Mauri e Milanetto a casa Ma su Genoa-Samp si allungano le ombre

(di Francesco Ceniti - Luigi Perna)

Dal carcere ai domiciliari. C’è lunedì e lunedì: ieri per Stefano Mauri e Omar Milanetto si sono riaperte le porte dell’istituto penitenziario dove erano entrati 7 giorni prima. Il gip Salvini ha revocato la misura, ma nelle motivazioni spiega come «il quadro d’accusa generale esce molto rafforzato». Poi passa a colpire in modo duro la linea difensiva del laziale (valutata «scarsamente plausibile»), mentre pur riconoscendo la presenza di elementi validi presentati dai legali dell’ex genoano (non poteva incontrare Ilievski, gli ungheresi e Zamperini a Milano: orari incompatibili) fa notare come «resta un quadro complessivo grave». E in più conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni su possibili nuovi piste seguite dal pm Di Martino per il derby con la Samp. Il gip sottolinea come per questa gara «sul ruolo di Milanetto e altri giocatori si sono allungate pesanti ombre». Frase sibillina che lascia spazio a ogni interpretazione. Certo, nei prossimi giorni qualcosa in più si dovrebbe sapere. L’avvocato Grassani ricorrerà al Tribunale del Riesame per far revocare i domiciliari a Milanetto. Strategia che ha una motivazione: in quella sede l’accusa, se ha altre carte in mano, dovrà per forza farla vedere.

Le spine di Mauri
A leggere l’ordinanza del gip, però, c’è chi sta peggio: Stefano Mauri. Il vice capitano della Lazio è «bastonato» dalle motivazioni che accompagnano la sua uscita dal carcere. Per il giudice la sua difesa è «scarsamente plausibile» e «almeno allo stato appare costruita a posteriori». Mauri ha giustificato il possesso di una scheda intestata a Samanta Romano (fidanzata di Luca Aureli, titolare di un’agenzia di scommesse) con la sua passione per le puntate sul basket americano. Il gip fa però notare come «non vi è alcun divieto per un giocatore di calcio a scommettere su competizioni sportive diverse» e che «non vi è traccia che egli, né in precedenza né in seguito, abbia coltivato un interesse del genere. Al contrario, il periodo in cui viene utilizzata tale scheda, da considerarsi una vera e propria scheda “dedicata”, e cioè il 13-28 maggio 2011 si sovrappone perfettamente con i giorni in cui sono avvenute le due gare più importanti toccate dall’indagine: Lazio-Genoa e Lecce-Lazio». Non solo, poco prima della sfida con il Genoa, il giocatore manda in due ore e mezzo ben 28 sms a Zamperini, considerato il tramite con gli Zingari. Una attività frenetica «non compatibile con l’altra scusa prodotta da Mauri: la consegna dei biglietti già avvenuta, ma piuttosto col passaggio d’informazioni sulla manipolazione della gara e le scommesse conseguenti». E infatti agli sms mandati a Zamperini ne seguono 12 inviati proprio ad Aureli. Su Mauri, poi, graverebbero delle intercettazioni ambientali fatte all’interno di due auto. Intercettazioni di appena qualche mese fa. Misura cautelare revocata anche a Ivan Tisci e Matteo Gritti mentre resta in carcere Cristian Bertani.

Ruopolo e Conteh
Ieri interrogatori anche per Ruopolo e Conteh. Il primo ha ammesso le combine legate all’AlbinoLeffe («faticammo a far vincere il Pisa: non riusciva a segnare…»), ma ha negato di essere a conoscenza di illeciti su Padova-Atalanta (le sue due ultime squadre), quest’ultima affermazione sarà vagliata dal pm Di Martino che invece ha un’idea diversa; piena collaborazione del secondo con ammissioni di tarocchi ai tempi di AlbinoLeffe e Grosseto. Torna libero il commercialista Ragone, ma il gip continua a «non spiegarsi» molti fatti legati ai movimenti svizzeri di Sartor e Signori.


zorba

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #132 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:06:47 »
(ilfattoquotidiano.it)

Calcioscommesse, arresti domiciliari per Stefano Mauri e Omar Milanetto

Lo ha deciso il gip di Cremona Guido Salvini che ha scarcerato anche l'ex portiere del Bellinzona Matteo Gritti. Obbligo di firma invece per l'ex calciatore Ivan Tisci. Ruopolo ammette le combine, l'11 giugno l'udienza per il patteggiamento di Masiello del Bari. Ombre su Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011

(di Luca Pisapia)

Oggi pomeriggio a Cremona, nell’ambito della terza tranche dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse, il Gip Guido Salvini in riposta alla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Stefano Mauri (Lazio) e Omar Milanetto (ex Genoa) ha risposto disponendo per entrambi gli arresti domiciliari. Stessa misura anche Gritti, ex portiere dell’AlbinoLeffe che era stato sentito venerdì. Per l’ex del Pescara Ivan Tisci invece è stato predisposto l’obbligo di firma.

E’ evidente che la deposizione di Mauri non è considerata attendibile da Salvini, dato che non è stato concesso alcun premio per una eventuale collaborazione. Quello che al gip Salvini non torna, nel caso di Mauri, è il problema della sim. Una scheda telefonica numero 3420279298, intestata a nome di Samanta Romano per conto del fidanzato Luca Aureli (titolare di un’agenzia di scommesse), e poi data da quest’ultimo a Mauri.

La conferma direttamente dall’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari. E’ ”scarsamente plausibile” e “almeno allo stato appare costruita a posteriori” la versione fornita da Stefano Mauri, capitano della Lazio, riguardo il possesso di una scheda intestata ad altra persona che doveva servire per scommettere su partite di basket americano. E’ quanto ha scritto il gip Guido Salvini nell’ordinanza, rilevando anche che “non vi è alcun divieto per un giocatore di calcio a scommettere su competizioni in attività sportive diverse” e che “non vi è traccia che egli, né in precedenza né in seguito abbia coltivato un interesse del genere”.

”Al contrario – ha annotato il Gip – il periodo in cui viene utilizzata tale scheda, da considerarsi una vera e propria scheda ‘dedicata’, e cioè il 13-28 maggio 2011 (come riconosciuto dallo stesso Mauri) si sovrappone perfettamente con i giorni in cui sono avvenute le due partite più importanti toccate dall’indagine e cioè Lazio-Genoa e Lecce-Lazio”. Il gip ha scarcerato comunque il calciatore, disponendo per lui i domiciliari in quanto le esigenze cautelari si sono “considerevolmente attenuate” con gli interrogatori di garanzia. E’ escluso, inoltre, il periodo di allontanamento degli indagati, perché, tra le altre cose “l’indagato Stefano Mauri si è di fatto costituito spontaneamente”.

Dai tabulati, inoltre, risulterebbe che tra l’aprile il luglio del 2011 da quell’utenza siano partite 435 telefonate verso Massimo Zamperini, uomo chiave dell’indagine e contatto principale con il clan cosiddetto “degli zingari”. E la maggior parte delle telefonate erano provenienti da una cella nei pressi del Centro Sportivo di Formello, campo di allenamento della Lazio. Sempre investigando su quell’utenza, gli inquirenti hanno scoperto come “tra le 12.42 e le 12.45 del 14 maggio (giorno della partita ‘attenzionata’ Lazio-Genoa 4-2) tutte le utenze citate (Zamperini, Ilievski e Samanta Romano) venivano localizzate nella zona adiacente al Centro Sportivo SS Lazio”.

Non meno tenere le parole di Salvini per quanto riguarda la scarcerazione di Omar Milanetto. Nel provvedimento, infatti, il gip di Cremona ha spiegato che sul derby “Genoa-Sampdoria, pur non oggetto di contestazione, e sul ruolo in tale contesto di Milanetto e di altri giocatori, si sono allungate pesanti ombre”. Secondo il gip, infatti, il fatto che Milanetto, considerato il suo orario di arrivo 15 maggio 2011 all’albergo Unatocq di Milano, non potesse aver partecipato ad un summit con alcuni ‘zingari’, è un argomento che, segnalato dalla difesa, dovrà essere preso in considerazione. Ma “non annulla la complessiva gravità indiziaria a carico di Milanetto anche tenendo conto che sul derby della settimana precedente (quindi dello scorso campionato, ndr), Genoa-Sampdoria, pur non oggetto di contestazione, e sul ruolo in tale contesto di Milanetto e di altri giocatori si sono allungate pesanti ombre”.

A GENOVA IL DERBY DEI VELENI (E DEI SOSPETTI)
Le ombre su Genova assumono tinte sempre più fosche: le combine e le scommesse clandestine sarebbero solo la punta dell’iceberg di organizzazioni criminale dedite a traffico di droga, prostituzione, estorsioni e truffe. Tutto ruota intorno al bosniaco Safet Altic, attualmente in carcere per traffico internazionale di stupefacenti, la cui qualifica di recuperatore di crediti a tassi da usura per conto del clan mafioso dei Fiandica si sovrappone a quella di ‘tifoso’ del Genoa. Altic, nelle telefonate intercettate con Sculli, che spesso gli metteva a disposizione anche la sua Audi RS6 da 650 cavalli, è chiamato dal giocatore del Genoa “fratello”, e con lui discute di “soldi per l’assicurazione” e “orologi”. Insieme i due avrebbero anche messo in atto un tentativo di estorsione nei confronti di Luca Toni, utilizzando fotografie compromettenti.

Sempre Altic incontra Milanetto pochi giorni prima di Lazio Genoa 4-2, e dalle intercettazioni emerge come il bosniaco sarebbe pronto a versare 50 mila euro all’ex milanista Kaladze per “l’acquisto di porte”. Altic appare inoltre nella famosa foto che ha inguaiato Criscito, impedendogli di prendere parte all’Europeo. Scattata pochi giorni dopo il derby (il 10 maggio 2011) presso l’osteria del Coccio, nel riquadro oltre ad Altic sono compresi un suo sodale, i giocatori Sculli, Criscito, i gestori del locale e gli ultras Fileni e Leopizzi. Se la prima ipotesi investigativa era che l’argomento dell’incontro fossero esclusivamente le scommesse su Lazio-Genoa 4-2 di tre giorni dopo (14 maggio 2011), la nuova idea è che si sia parlato anche del derby appena concluso.

Il derby è quello dell’8 maggio 2011, quando il Genoa vince per 2-1 con un gol dell’argentino Boselli in pieno recupero (e che decreta la retrocessione della Sampdoria in Serie B). “Sul derby di Genova stiamo approfondendo il discorso. Non vi dico altro…” aveva detto venerdì il pm Di Martino. E la nuova ipotesi investigativa degli inquirenti è qualcosa che non sia andato per il verso giusto, magari proprio il gol vittoria di Boselli. Un argentino entrato in campo a pochi minuti dalla fine e che nell’azione del gol fa tutto da solo. Un gol che forse molti giocatori in campo non si aspettavano. Non ci sono state mani nei capelli e gesti di disperazione dei compagni come nel famoso Venezia-Bari (24 maggio 1999) in occasione del gol di Tuta. Ma dopo il gol vittoria, Milanetto litiga coi propri tifosi. E Boselli, come Tuta, dopo quel gol vincente e ‘chiacchierato’ termina la sua carriera italiana.

LE INDAGINI A CREMONA
Ritornando a Cremona, mentre Mauri e Milanetto escono dal carcere, emergono nuovi particolari sull’indagine condotta dagli inquirenti. Avrebbe sostanzialmente ammesso i fatti a lui imputati, infatti, il calciatore Francesco Ruopolo, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip Guido Salvini su ordine del quale è stato posto ai domiciliari lunedì scorso. Ruopolo avrebbe ammesso la sua partecipazione al taroccamento di 4 partite dell’AlbinoLeffe (contro Pisa, Frosinone, Salernitana e Rimini), raccontando anche che, in un caso (Albinoleffe-Frosinone), restituì i soldi in quanto non era stato raggiunto l’over concordato in quanto non era stato segnato un terzo gol.

L’attaccante non avrebbe invece detto nulla di Padova-Atalanta, quando era passato all’Atalanta. Davanti al gip Salvini si sono poi presentati per gli interrogatori di garanzia anche Kewullay Conteh, ex AlbinoLeffe e Grosseto, che come Ruopolo ha già patteggiato meno di due anni di squalifica in sede di giustizia sportiva. Per il difensore della Costa d’Avorio l’accusa ipotizza che per due anni sia stato a disposizione dei cosiddetti ‘zingari’ per alterare i risultati. Il terzo a presentarsi l’ex Grosseto Joelson, che avrebbe collaborato.

IL PROCESSO A ROMA
Intanto a Roma è ripreso oggi nelle aule dell’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico anche il processo della Giustizia Sportiva. Il pomeriggio è riservato al dibattimento in aula, cominciato venerdì e destinato a concludersi domani. Poi la Commissione Disciplinare presieduta dal presidente Sergio Artico si riunirà in camera di consiglio per deliberare. Le sentenze potrebbe arrivare anche giovedì o venerdì, ma sono attese con tutta probabilità all’inizio di settimana prossima, dopo che si saranno conclusi i playoff e playout della Serie B.

IL FRONTE BARESE DELL’INCHIESTA
E’ stata anticipata all’11 giugno su richiesta dei difensori, invece, l’udienza per decidere sui patteggiamenti proposti da Andrea Masiello, ex difensore del Bari, e dai suoi due amici Fabio Giacobbe e Gianni Carella. I tre sono agli arresti dal 2 aprile scorso nell’ambito dell’indagine barese sul calcioscommesse con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Nell’udienza, inizialmente fissata per il 27 giugno, il gip di Bari Ambrogio Marrone dovrà decidere sulle richieste di applicazione della pena ad un anno e dieci mesi per Masiello e ad un anno e cinque mesi ciascuno per Giacobbe e Carella. Tutti e tre dopo l’arresto hanno collaborato alle indagini della procura, che ha dato parere favorevole sia al patteggiamento sia alla scarcerazione. Quest’ultima istanza difensiva è già stata respinta dal giudice. Quattro le presunte partite truccate contestate ai tre, attualmente agli arresti domiciliari, dei campionati 2009-2010 e 2010-2011: Udinese-Bari (3-3), Bologna-Bari (0-4), Cesena-Bari (1-0) e il derby Bari-Lecce (0-2).


Offline AlenBoksic

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #133 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:19:18 »
. Altic, nelle telefonate intercettate con Sculli, che spesso gli metteva a disposizione anche la sua Audi RS6 da 650 cavalli, è chiamato dal giocatore del Genoa “fratello”, e

anche merdurati è chiamato fratello da Ilievski e, oltretutto, gli telefona pure spesso:
mettiamolo in galera !

Voglio 11 Scaloni

zorba

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #134 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:20:12 »
(la gazzetta dello sport 05.06.2012)

Tutti all’attacco di Gervasoni «E’ un bugiardo»

(di Roberto Pelucchi)

Più che a un processo sportivo sembra di stare sul cantiere di una demolizione di palazzi, con la p minuscola e maiuscola. Gli avvocati stanno provando, uno dopo l’altro, a sbriciolare la credibilità di Gervasoni e, di conseguenza, a scalfire il teorema accusatorio messo insieme dal procuratore federale.

Ma quale pentito
Chi ha attaccato a testa bassa, sputando un rospo rimasto in gola per un anno, è stato Eduardo Chiacchio, che la scorsa estate difendeva Micolucci, grande accusatore del difensore: «Gervasoni non è un vero pentito, di quelli limpidi, seri, che parlano spontaneamente. Io non ho dimenticato il lungo intervento del suo avvocato, tutto mirato a calunniare Micolucci. Gervasoni non disse una parola, ha cominciato a confessare dopo l’arresto». Anche gli avvocati dei giocatori del Novara coinvolti (Ventola, Shala, Fontana) hanno impostato le loro arringhe facendo emergere le contraddizioni del «Gerva». «E’ l’unico che parla di Ventola per Chievo-Novara di Coppa Italia — ha detto Mariella Micheletti —. Prima “presume” ci sia il suo coinvolgimento, poi ha la certezza e ottiene i domiciliari. Dice che Ventola ha incontrato Ilievski, ma poi i soldi chissà perché li prende Shala, e che il Novara è stato nel solito albergo, mentre ci è stato soltanto quella volta. Dove è l’attendibilità “intrinseca” di un soggetto che in tre interrogatori ricorda ogni volta qualcosa di nuovo?». Gianluca Guerrasio, difensore di Shala, si è spinto oltre. «Ricordo di avere appreso — racconta Gervasoni al gip Salvini — che gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono a un albanese che giocava nel Novara (ora che me ne fate il nome confermo, dovrebbe trattarsi dell’albanese Shala) la somma di circa 150 mila euro che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana». «Peccato — ha detto Guerrasio — che Shala non sia albanese. E’ di origine kosovara e di nazionalità svizzera. Gervasoni non ricordava il nome, gli è stato suggerito con una domanda suggestiva, anzi, nociva». E ha concluso: «Non facciamo di Shala un altro caso Tortora».

Noi denunciamo
C’è stato anche l’intervento dell’a.d. del Novara, Massimo De Salvo, che non ha ridicolizzato come altri la responsabilità oggettiva («Le regole ci sono, si applicano e si accettano»), ma ha spiegato alla Disciplinare come la società, dal 2006 in avanti, abbia sempre alzato il livello di attenzione, anche istituendo un codice antifrode: «Ci siamo affidati a Federbet per monitorare ogni partita del Novara. Su dodici controllate nel girone di ritorno, ce n’è stata una anomala (Napoli-Novara, ndr) e l’abbiamo subito denunciata alla Procura federale». Proprio questa attività preventiva è stata utilizzata dall’avvocato Cesare Di Cintio per far valere le ragioni del Novara: «Una società che vuole un calcio etico e pulito». Pesante l’attacco alla Procura federale da parte di Flavia Tortorella, legale di Nicco (ex Pescara): «Questo è un posto nel quale dovrebbe essere insegnata la lealtà. Bene, io ricordo la pacca sulla spalla che un procuratore diede a questo ragazzino, dicendogli di non preoccuparsi che non avrebbe rischiato neanche l’omessa denuncia. Lui ha detto tutta la verità e voi l’avete ripagato con la richiesta di tre anni di squalifica».

Offline AlenBoksic

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #135 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:25:06 »
E’ evidente che la deposizione di Mauri non è considerata attendibile da Salvini, dato che non è stato concesso alcun premio per una eventuale collaborazione. Quello che al gip Salvini non torna, nel caso di Mauri, è il problema della sim. Una scheda telefonica numero 3420279298, intestata a nome di Samanta Romano per conto del fidanzato Luca Aureli (titolare di un’agenzia di scommesse), e poi data da quest’ultimo a Mauri.

La conferma direttamente dall’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari. E’ ”scarsamente plausibile” e “almeno allo stato appare costruita a posteriori” la versione fornita da Stefano Mauri, capitano della Lazio, riguardo il possesso di una scheda intestata ad altra persona che doveva servire per scommettere su partite di basket americano. E’ quanto ha scritto il gip Guido Salvini nell’ordinanza, rilevando anche che “non vi è alcun divieto per un giocatore di calcio a scommettere su competizioni in attività sportive diverse” e che “non vi è traccia che egli, né in precedenza né in seguito abbia coltivato un interesse del genere”.

”Al contrario – ha annotato il Gip – il periodo in cui viene utilizzata tale scheda, da considerarsi una vera e propria scheda ‘dedicata’, e cioè il 13-28 maggio 2011 (come riconosciuto dallo stesso Mauri) si sovrappone perfettamente con i giorni in cui sono avvenute le due partite più importanti toccate dall’indagine e cioè Lazio-Genoa e Lecce-Lazio”. Il gip ha scarcerato comunque il calciatore, disponendo per lui i domiciliari in quanto le esigenze cautelari si sono “considerevolmente attenuate” con gli interrogatori di garanzia. E’ escluso, inoltre, il periodo di allontanamento degli indagati, perché, tra le altre cose “l’indagato Stefano Mauri si è di fatto costituito spontaneamente”.

Dai tabulati, inoltre, risulterebbe che tra l’aprile il luglio del 2011 da quell’utenza siano partite 435 telefonate verso Massimo Zamperini, uomo chiave dell’indagine e contatto principale con il clan cosiddetto “degli zingari”. E la maggior parte delle telefonate erano provenienti da una cella nei pressi del Centro Sportivo di Formello, campo di allenamento della Lazio. Sempre investigando su quell’utenza, gli inquirenti hanno scoperto come “tra le 12.42 e le 12.45 del 14 maggio (giorno della partita ‘attenzionata’ Lazio-Genoa 4-2) tutte le utenze citate (Zamperini, Ilievski e Samanta Romano) venivano localizzate nella zona adiacente al Centro Sportivo SS Lazio”.

Sì,
ma le prove del coinvolgimento di Mauri, tipo movimenti sul conto, contatti con Ilievski e/o con i giocatori del lecce, qualche giocatore salentino che parteciva alla combine che lo accusa,
questa roba qui dov'è Salvini?
Voglio 11 Scaloni

POMATA

Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #136 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:36:03 »
Mauri sta nascodendo le corna dell'aureli...

Offline Matita

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #137 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:40:59 »
Sì,
ma le prove del coinvolgimento di Mauri, tipo movimenti sul conto, contatti con Ilievski e/o con i giocatori del lecce, qualche giocatore salentino che parteciva alla combine che lo accusa,
questa roba qui dov'è Salvini?

dovrebbero ammette che hanno preso n'abbaglio.

Ma non lo faranno mai, meglio far sgonfiare lentamente la cosa...................
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Centurio

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #138 : Martedì 5 Giugno 2012, 08:48:20 »
Domani smerdurati ce sbatte su repubblica :D

Palazzi giá sta a leccasse i baffi co voi. Aspettateve un avviso de garanzia.
sine pennis volare haud facile est

Offline Fabio70rm

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Re:Stefano Mauri agli arresti domiciliari
« Risposta #139 : Martedì 5 Giugno 2012, 09:47:22 »
 La mossa successiva  che attende l’avvocato Melandri ed il suo assistito è…“Il prossimo passo non è altro che l’udienza al tribunale del riesame, aspettiamo con ansia di poter gridare le nostre ragioni. Confidiamo che il tribunale possa annullare l’ordinanza impugnata. Quando ci sarà l’udienza? Ancora non lo sappiamo, ho impugnato l’ordinanza giovedì. Funziona così: il tribunale del riesame deve chiedere gli atti a Cremona e, dal momento in cui riceve gli atti, ha dieci giorni per poter decidere sull’impugnazione. Questo vuol dire che in dieci giorni da quando ha ricevuto gli atti deve fissarmi l’udienza e decidere già sul provvedimento. Per i primi giorni della prossima settimana dovrebbe esserci”. La scarcerazione di Mauri fa ben sperare i tifosi biancocelesti che, a questo punto, confidano i notizie confortanti sul fronte del processo sportivo. “Su questo confido che, se il tribunale del riesame dovesse darci un provvedimento, che noi cerchiamo, tutto questo ovviamente potrebbe avere dei risvolti positivi anche nel processo sportivo. Cerco però di affrontare un ostacolo alla volta. Per il momento abbiamo davanti un processo penale e avevamo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e già abbiamo ottenuto un primo passaggio fondamentale perché Stefano è libero è sta a casa. Il nostro prossimo impegno è quello di consentire a Stefano di tornare libero completamente, riteniamo che questa detenzione sia assolutamente illegittima. Poi affronteremo uno per volta tutti i problemi che si affronteranno, il prossimo passo sarà sicuramente quello del processo sportivo. Però sicuramente dopo l’udienza del tribunale del riesame che, a questo punto, devo dire che confido e do un’importanza significativa a tutta la vicenda”.

Quindi entro dieci giorni il Tribunale del Riesame deve decidere sulla scarcerazione definitiva; se lo scarcerano, come penso, Mauri non può essere più processato, quindi il sign. palazzi non ha NULLA per cui rinviare a giudizio la Lazio.

Mi auguro un coordinamento tra gli avvocati di Stefano e quelli della Lazio.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!