nausea

[rione 13]

Ammetto di non seguire scientificamente tutti gli interventi sul forum
E anche della vicenda calcio scommesse ho una conoscenza abbastanza superficiale.

Le mie considerazioni poggiano quindi su basi poco solide ma mi sembrano abbastanza sensate.
Vado al dunqe: si parla di calcio, uno sport collettivo in cui si gioca undici contro undici, non d'altro.

Pilotare una partita verso un risultato preciso, o comunque verso un Over (mi sembra che di questo si tratti per gli scommettitori) non può essere affare di uno o due giocatori.
A meno che non si tratti del portiere, che può lasciarsi infilare quando vuole, la combine   richiede la partecipazione di un gruppo di calciatori delle due squadre (o di una).

Venendo a noi, se Mauri ha effettivamente fatto quello di cui è accusato, mi sembra difficile se non impossibile chepossa averlo fatto da solo, o solo con un altro compagno.
Quindi se un paio di partite della Lazio sono state taroccate significa che un gruppo di giocatori, se non la maggior parte di questi, se non tutti, mister compreso hanno collaborato per attuare l'imbroglio.

Ora, al di là della difesa di un indagato presunto innocente in carcere, al di là della difesa della Lazio che, pur se implicata mezza serie A è la sola come sempre a pagare, al di là del rispondere a tono ai condor che ci svolazzano sulle capocce....a me resta un'amarezza e una nausea che vanno oltre a tutto il resto.

I giocatori non sono bandiere lo so e neanche la categoria più stimabile ne sono consapevole ma qua si va oltre.
Se si accertano le responsabilità posso trovare la forza di buttarmi alle spalle questa ennesima storiaccia e tornare allo stadio a tifare la mia Lazio, magari con nove punti di penalizzazione.

Ma se mi continua ad albergare nella capoccia che Hernanez, Biava, Diakitè...sono parte dello schifo o sapevano e non hanno fatto nulla per tutelarci da questa vergogna, bè allora stavolta mi verrebbe voglia di mollare emandare affanculo tutto.

Sono l'unico a viversi questo disagio?

[Bus 142]

io aspetto e non mi pronuncio.

spero solo che le indagini siano corrette, in tutto e per tutto.
e spero che la Lazio non c'entri.

Ma aspetto e vediamo cosa accade. Inutile ragionare su qualcosa di cui non sappiamo niente, se non illazioni, congetture...

speriamo vada bene.

[Russotto]

purtroppo no... ed e' per questo che spero con tutto me stesso che i nomi messi in mezzo non c'entrino nulla...altrimenti pretenderei una tabula rasa per poter solo pensare di interessarmi al calcio il prossimo anno.

[robylele]

personalmente non credo a taroccamenti dei nostri tesserati.

forse errori, forse scommesse non previste dal regolamento, ma non taroccamenti.

[DinoRaggio]

E' tutto il mondo del calcio italiano ad essere nauseante, a cominciare da chi lo dirige. Si potrebbe aprire un topic apposito in "Solo calcio" ed esaminarne tutti gli aspetti negativi, probabilmente supererebbe le 100 pagine in un amen.

[Dija]

Ammetto di non seguire scientificamente tutti gli interventi sul forum
E anche della vicenda calcio scommesse ho una conoscenza abbastanza superficiale.

Le mie considerazioni poggiano quindi su basi poco solide ma mi sembrano abbastanza sensate.
Vado al dunqe: si parla di calcio, uno sport collettivo in cui si gioca undici contro undici, non d'altro.

Pilotare una partita verso un risultato preciso, o comunque verso un Over (mi sembra che di questo si tratti per gli scommettitori) non può essere affare di uno o due giocatori.
A meno che non si tratti del portiere, che può lasciarsi infilare quando vuole, la combine   richiede la partecipazione di un gruppo di calciatori delle due squadre (o di una).

Venendo a noi, se Mauri ha effettivamente fatto quello di cui è accusato, mi sembra difficile se non impossibile chepossa averlo fatto da solo, o solo con un altro compagno.
Quindi se un paio di partite della Lazio sono state taroccate significa che un gruppo di giocatori, se non la maggior parte di questi, se non tutti, mister compreso hanno collaborato per attuare l'imbroglio.

Ora, al di là della difesa di un indagato presunto innocente in carcere, al di là della difesa della Lazio che, pur se implicata mezza serie A è la sola come sempre a pagare, al di là del rispondere a tono ai condor che ci svolazzano sulle capocce....a me resta un'amarezza e una nausea che vanno oltre a tutto il resto.

I giocatori non sono bandiere lo so e neanche la categoria più stimabile ne sono consapevole ma qua si va oltre.
Se si accertano le responsabilità posso trovare la forza di buttarmi alle spalle questa ennesima storiaccia e tornare allo stadio a tifare la mia Lazio, magari con nove punti di penalizzazione.

Ma se mi continua ad albergare nella capoccia che Hernanez, Biava, Diakitè...sono parte dello schifo o sapevano e non hanno fatto nulla per tutelarci da questa vergogna, bè allora stavolta mi verrebbe voglia di mollare emandare affanculo tutto.

Sono l'unico a viversi questo disagio?

Come darti torto.... Ma vediamo.

[carpelo]

E' tutto il mondo del calcio italiano ad essere nauseante, a cominciare da chi lo dirige...

E' tutto il mondo ad essere nauseante.
Diversi anni fa decisi di smettere col calcio, mettendo da parte la mia grandissima passione perchè schifato. Ero molto più ingenuo e non ci fu uno scandalo in particolare ad allontanarmi.
Mi faceva ribrezzo il mondo del calcio: chi lo amministrava, i giocatori dopati venduti strapagati arroganti, i tifosi violenti, i mass media, il mondo dello spettacolo che ci si abbeverava da sanguisuga, i tifosi dell'ultimora che "il trofeo Berlusconi è più importante della Coppa Italia", la pay tv che iniziavano a dettar legge, l'Inno di Mameli a memoria.....
A chi mi invitava a vedere la partita a casa sua perchè aveva la pay tv dicevo no grazie, io soldi a questo sistema non ne do neanche indirettamente. Poi magari mi incollavo alla radiolina per sentire quei 10 secondi ogni mezzora in cui raccontavano della partita della Lazio, perchè la passione era prepotente, pur se soffocata con tutte le forze.
Con gli anni, messe a posto alcune cose nella mia vita, disilluso, messi da parte alcuni maestri o alcune suggestioni, ho iniziato a ritrovare me stesso e dar libera gioia alle mie passioni.
M'avete rovinato il mio gioco, ma sono tantissime le cose che non vanno come credevo normale potessero andare. Io stesso non sono quell'anima candida che ero o pensavo di essere.
E allora il calcio è il mio calcio, il gioco è il mio gioco e nel mio modo di viverlo trovo la gioia che oggi sarà davvero difficile strapparmi. Certo, si impegnano, ma stavolta sono ben fermo nel mio fortino a custodire la mia idea di calcio ed il mio amore irrazionale per la Lazio.

[simone]

spero solo che le indagini siano corrette, in tutto e per tutto.

allora magna tranquillo.....

[DinoRaggio]

E' tutto il mondo ad essere nauseante.
Diversi anni fa decisi di smettere col calcio, mettendo da parte la mia grandissima passione perchè schifato. Ero molto più ingenuo e non ci fu uno scandalo in particolare ad allontanarmi.
Mi faceva ribrezzo il mondo del calcio: chi lo amministrava, i giocatori dopati venduti strapagati arroganti, i tifosi violenti, i mass media, il mondo dello spettacolo che ci si abbeverava da sanguisuga, i tifosi dell'ultimora che "il trofeo Berlusconi è più importante della Coppa Italia", la pay tv che iniziavano a dettar legge, l'Inno di Mameli a memoria.....
A chi mi invitava a vedere la partita a casa sua perchè aveva la pay tv dicevo no grazie, io soldi a questo sistema non ne do neanche indirettamente. Poi magari mi incollavo alla radiolina per sentire quei 10 secondi ogni mezzora in cui raccontavano della partita della Lazio, perchè la passione era prepotente, pur se soffocata con tutte le forze.
Con gli anni, messe a posto alcune cose nella mia vita, disilluso, messi da parte alcuni maestri o alcune suggestioni, ho iniziato a ritrovare me stesso e dar libera gioia alle mie passioni.
M'avete rovinato il mio gioco, ma sono tantissime le cose che non vanno come credevo normale potessero andare. Io stesso non sono quell'anima candida che ero o pensavo di essere.
E allora il calcio è il mio calcio, il gioco è il mio gioco e nel mio modo di viverlo trovo la gioia che oggi sarà davvero difficile strapparmi. Certo, si impegnano, ma stavolta sono ben fermo nel mio fortino a custodire la mia idea di calcio ed il mio amore irrazionale per la Lazio.

Sei diventato cinico...   

Ma io ormai vedo solo le partite della Lazio e poco altro (soprattutto le Coppe Europee e le competizioni per Nazionali), delle altre ho perso il gusto di guardarle, persino. Lo so, è colpa mia che non riesco a guardare il calcio dalla giusta ottica, ero pure io abbonato a sky e poi a mediaset premium, disdette entrambe, mo' vado di streaming e sono contento di avere il mio settimanale rapporto amoroso con la Biancoceleste (e quando va bene pure durante la settimana ), ed ancora l'unica cosa che mi lega al calcio italiano, amo la mia Bella Biancoceleste proprio perché la considero "differente" dalle altre.

[Frusta]

Ma se mi continua ad albergare nella capoccia che Hernanez, Biava, Diakitè...sono parte dello schifo o sapevano e non hanno fatto nulla per tutelarci da questa vergogna, bè allora stavolta mi verrebbe voglia di mollare emandare affanculo tutto.

Sono l'unico a viversi questo disagio?

A  me non alberga nella capoccia che Hernanes eccetera, ma se pure fosse, e se pure venisse accertato che da Hernanes all'ultimo dei pulcini, e da Lotito all'ultimo dei magazzinieri fossero tutti coinvolti nello scandalo ed in virtù di questo la Lazio venisse cancellata dal panorama calcistico italiano io manderei affanculo tutti e resterei laziale.

[neweagle]

non è il calcio ad essere nauseante, ma tutta la monnezza che continua da sempre gli si ammassa intorno, e che all'improvviso impredisce ai nostri occhi di riuscire a cogliere quello che il calcio è ancora e non smetterà mai di essere.
Sono i nostri occhi il problema ma preferiamo convincerci che è il calcio ad essere cambiato, a non essere più quello di una volta. E invece la monnezza c'è sempre stata, solo che prima eravamo buoni a scartarla
Dovremmo invece imparare a toglerla di mezzo e a raccontare quello che il calcio è. Glielo dobbiamo e se lo merita. Non ci hanno mai lasciato soli. Lui e la Lazio.

[en_rui]

Venendo a noi, se Mauri ha effettivamente fatto quello di cui è accusato, mi sembra difficile se non impossibile chepossa averlo fatto da solo, o solo con un altro compagno.
Quindi se un paio di partite della Lazio sono state taroccate significa che un gruppo di giocatori, se non la maggior parte di questi, se non tutti, mister compreso hanno collaborato per attuare l'imbroglio.

Estrapolo queste poche righe dal tuo giustificabile ma non condivisibile, almeno per me, sfogo.
Sono proprio quei du se, che sono riusciti ad inculcarti i vari PM e Giornalai a fare si che anche tu abbia gia' fatto il tuo processo.
E' la cultura del dubbio, delle " non posso dire chi pero' mi hanno detto che......"
E' una cultura retaggio del medioevo e da Inquisizione e noi proprio da questa cultura che ci dobbiamo difendere.
Non ci sono SE, perche' Mauri non ha taroccto niente e la Lazio ha vinto le partite perche' ha segnato piu' goals., questi sono i fatti ed i fatti sono indiscutibili.
Sconfiggiamo i De Martino, Salvini, Mensurati con la nostra fermezza che ci viene dal nostro grande amore per colei che inutilmente cercano di distruggere la LAZIO

[paoletto]

da un arzigogolato ed estremista punto di vista mi auguro che a breve escano delle intercettazioni telefoniche e/o ambientali (dell'Audi di Mauri, ad esempio, come abbiamo scoperto stamattina) dalle quali risulti inconfutabilmente un comportamento di Mauri illegale, scorretto e penalmente rilevante

altrimenti da cittadino italiano mi riuscirebbe molto difficile da capire e da mandare giù il senso di questa vicenda sportiva e giudiziaria, se un dì la Lazio fermo restando lo stato attuale dell'impianto giudiziario dovesse poi risultare penalizzata in Italia e/o in Europa

[sandro]

D'accordo al 100% con rione 13,aggiungo anche che Sculli(quello che in teoria, piu'mi puzza) non ha giocato quelle due partite sospette

[Teo]

E' tutto il mondo ad essere nauseante.
Diversi anni fa decisi di smettere col calcio, mettendo da parte la mia grandissima passione perchè schifato. Ero molto più ingenuo e non ci fu uno scandalo in particolare ad allontanarmi.
Mi faceva ribrezzo il mondo del calcio: chi lo amministrava, i giocatori dopati venduti strapagati arroganti, i tifosi violenti, i mass media, il mondo dello spettacolo che ci si abbeverava da sanguisuga, i tifosi dell'ultimora che "il trofeo Berlusconi è più importante della Coppa Italia", la pay tv che iniziavano a dettar legge, l'Inno di Mameli a memoria.....
A chi mi invitava a vedere la partita a casa sua perchè aveva la pay tv dicevo no grazie, io soldi a questo sistema non ne do neanche indirettamente. Poi magari mi incollavo alla radiolina per sentire quei 10 secondi ogni mezzora in cui raccontavano della partita della Lazio, perchè la passione era prepotente, pur se soffocata con tutte le forze.
Con gli anni, messe a posto alcune cose nella mia vita, disilluso, messi da parte alcuni maestri o alcune suggestioni, ho iniziato a ritrovare me stesso e dar libera gioia alle mie passioni.
M'avete rovinato il mio gioco, ma sono tantissime le cose che non vanno come credevo normale potessero andare. Io stesso non sono quell'anima candida che ero o pensavo di essere.
E allora il calcio è il mio calcio, il gioco è il mio gioco e nel mio modo di viverlo trovo la gioia che oggi sarà davvero difficile strapparmi. Certo, si impegnano, ma stavolta sono ben fermo nel mio fortino a custodire la mia idea di calcio ed il mio amore irrazionale per la Lazio.

Guarda il campo, carpelo. Il contorno, noi compresi, non a nulla a che vedere col calcio. Ma in campo, bene o male e pure se qualche volta se la acchittano, ci sono ventidue ragazzi e una palla: per quanto stronzi e malfattori possano essere quei ventidue, sono sempre dei ragazzi e una palla. E sarà sempre così.

[Fulcanelli]

Se l'idea di fondo è che questo è diventato un calcio inquinato da maneggioni e mascalzoni, allora si tratta di una visione immaginaria del calcio del bel tempo che fu. Impicci e imbrogli pessimi non sono mai mancati, sia in campo che fuori. Mitici anni '60? Lo sarebbero se non si ricordasse, ad esempio, lo scandalo doping con cui si tentò di scippare lo scudetto al Bologna a favore dell'Inter, e mai si è saputo chi taroccò le provette. O la scandalo che coinvolse giocatori del Cagliari per una storia con una ragazzina che mi pare fosse tredicenne. Non c'erano le scommesse, ma per il resto...

«Non esiste punteggio, né formazioni, né partite. Gli stadi non sono che cantieri in demolizione. Oggi le cose succedono solo negli studi della televisione e della radio. La falsa eccitazione dei cronisti non le ha mai fatto sospettare che è tutto un imbroglio? L’ultima partita di calcio è stata giocata in questa città il 24 giugno del ’37. Da quel preciso momento il calcio, come tutta la vasta gamma degli sport, è un genere drammatico, interpretato da un solo uomo in una cabina o da attori in maglietta davanti al cameramen». (Borges, 1967)

Di "gente [calciatori] che si vende per un gelato o un frigorifero" si lamentava già Giovanni Arpino. 

[Er Matador]

Ma se mi continua ad albergare nella capoccia che Hernanez, Biava, Diakitè...sono parte dello schifo o sapevano e non hanno fatto nulla per tutelarci da questa vergogna, bè allora stavolta mi verrebbe voglia di mollare emandare affanculo tutto.

Sono l'unico a viversi questo disagio?

Già, avrebbero dovuto dissociarsi, opporsi, fare qualcosa... a che scopo? Per chi? In nome di cosa?
Di "martiri della lealtà" ne ricordo un buon paio in tempi recenti: Bepi Pillon, che ordinò al suo Ascoli di farsi rimontare l'1-0 ottenuto coi giocatori della Reggina fermi per soccorrere un compagno a terra; Simone Farina, che ha prima rifiutato e poi denunciato un abboccamento proprio da parte di Zamperini.
Il primo si prese analisi piuttosto stizzite sulla regolarità della procedura, che lasciavano intendere persino l'ipotesi di una sanzione a suo carico, e tonnellate di divertita sufficienza; il secondo ha avuto il quarto d'ora di gloria per poi rituffarsi in una carriera che, come filtrò quasi subito dall' "ambiente", rischia di risultarne pesantemente compromessa.
Il messaggio è chiaro: ragazzi, occhio perché avete rotto i coglioni.
A monte di tutto non si trova solo un marciume più o meno esteso, ma la cultura strutturale su cui si basa il mondo del calcio e che ha una vera e propria pietra di fondazione nell'omertà.
Ricordate il battibecco Materazzi-Cirillo, col secondo in ospedale per rimettere a posto una mandibola fratturata?
Prima di essere ricoverato, volle a tutti i costi comparire nelle interviste per mostrare le condizioni in cui lo aveva ridotto quel gentiluomo.
Ebbene, le reazioni furono sommesse ma taglienti come lame: il giornalista incaricato di raccoglierne la testimonianza e un altro paio di figuri cercarono fino all'ultimo di dissuaderlo, lasciandogli intendere che si sarebbe pentito di quel colpo di testa.
Zaccheroni, mai banale nelle dichiarazioni, stigmatizzò il gesto di Materazzi ma lasciò intendere, con tono piuttosto severo, che sarebbe stato ovvio risolvere la faccenda inter nos senza lasciar trapelare nulla verso l'esterno.
Per andare fino in fondo: chi tenta di ribellarsi al racket - mettendosi contro gente che non scherza, quindi - può almeno aggrapparsi a "Libera" e a qualche embrione di associazionismo; chi tenta di ribellarsi all'andazzo pallonaro trova semplicemente il vuoto.
Ottenendo come unico risultato quello di scivolare fuori da un giro che, quando vuole mettere qualcuno in un angolo (Di Bartolomei, De Sisti), ci riesce con spietatezza chirurgica.
Neppure raccoglierà l'applauso della pubblica opinione, timorosa - non senza qualche ragione - che si tratti di una commedia nonché della prosecuzione del magna magna con altri mezzi.
Di appoggio da altre autorità, esterne al mondo dello sport, meglio non parlare.
A conti fatti, si può pretendere che Biava, Hernanes o chi per essi si trasformino neppure in eroi per caso, ma proprio in eroi per nulla?

[gentlemen]

Il calcio in Italia, come in ogni parte del mondo, rispecchia la società reale, ed in questo caso la società italiana, nulla di più imperfetto; ma il problema non è l'imperfezione o il perfettibile, ma il fatto che in questo naturale mosaico tutti vengano trattati alla stessa maniera, e non che con taluni si applichi il moralismo e l'inquisizione, e con altri l'idolatrìa ad ogni costo, e la difesa ad oltranza applicando la più squallida prostituzione intellettuale.

[Fabio70rm]

Ricordiamoci che dove c'è un enorme giro di soldi la criminalità e sistemi non proprio puliti vanno spesso a nozze.

E ho visto fare porcate nelle serie inferiori e tra i dilettanti che non avete idea....figuriamoci nella massima serie...

L'unica cosa è sperare che non ci sia così tanto marciume come vogliono far dipingere questi loschi figuri....