Da ticinonline
Rossini: "Vlado? Magari collaborerò con lui quando andrà all'Inter"
Il mancato accordo con la Lazio? Dopo tante ipotesi fantasiose, Arno ci ha finalmente dato la sua versione dei fatti
BELLINZONA – E vissero tutti felici e contenti? Non è stato così. Non c’è stato l’happy ending nella fiaba che voleva un “semplice bidello entrare dalla porta principale nel grande calcio”. La storia di Arno Rossini, custode alla SCC a Bellinzona pronto a sposare il progetto della Lazio, ha fatto il giro dei media, in Svizzera e nella vicina Penisola. Ha fatto scalpore ma poi si è dissolta, lasciando stupore e curiosità. Già, perché alla fine il “nostro” Arno non è più approdato alla corte del presidente Lotito per fare da vice a Petkovic?
“È tutto molto semplice – è intervenuto proprio Rossini – io e il club non ci siamo trovati d’accordo. Ci siamo incontrati, parlati e confrontati ma alla fine abbiamo deciso di continuare entrambi per la propria strada”.
Il mancato matrimonio, saltato proprio sull’altare, ha lasciato tutti di stucco. E ha fatto partire una girandola di ipotesi. La Lazio ha fatto dietrofront perché messa sotto pressione dalla tifoseria, scontenta del curriculum del tecnico, s’è detto. Il club biancoceleste ha fatto un’offerta economica risibile e il mister è stato costretto a rifiutare, s’è scritto. “Niente di tutto ciò. I contratti prevedono molti aspetti e non su tutti eravamo d’accordo. Ecco spiegato il motivo della mancata firma”.
La Serie A italiana può essere considerata un punto d’arrivo. Per Rossini è un treno che passa e che forse non tornerà più… “Ma la mia vita nel pallone non si ferma a quest’offerta della Lazio. Continuerò a essere il responsabile per il nord Italia degli osservatori dello Young Boys. E continuerò anche a organizzare corsi per allenatori in Ticino. Come vedete il calcio rimarrà sempre ben presente nelle mie giornate. E poi con i dirigenti del club biancoceleste, con Tare e il presidente Lotito, mi sono lasciato con una stretta di mano. In futuro chissà cosa potrà accadere. Certo è che, se posso dirlo, sono convinto che la società romana abbia fatto un affare: con Vlado si sono assicurati un tecnico capace e preparato il quale, con il suo modo di intendere calcio, di sicuro farà benissimo”.
Si farà conoscere insomma. E dopo la Lazio potrebbe continuare a fare carriera in Italia. Magari finisce all’Inter. E lì la richiamerebbe per fargli da secondo. “Di certo a Milano risparmierei i soldi dell’appartamento – ha chiuso, scherzando, Rossini – nel calcio non si può mai dire. Tutto può succedere”.