www.tuttosport.comL'allenatore di Sarajevo è sempre più vicino alla panchina biancoceleste. C'è anche la 'mezza' conferma di Lotito'Mister X' ha ormai da giorni un nome - Vladimir Petkovic - ma di lui non si hanno tracce, anche se nel pomeriggio si era diffusa l'indiscrezione che il 49enne allenatore slavo sarebbe arrivato in serata a Fiumicino pronto a ricevere l'incarico della panchina della Lazio. Fresco di una salvezza conquistata con il Sion, ad attendere Petkovic, oltre ai cronisti, ci sarebbe un contratto biennale da 600 mila euro annui che potrebbe essere messo nero su bianco se non in nottata, domani mattina.
L'AMMISSIONE - A confermarlo indirettamente è stato lo stesso presidente Claudio Lotito che - intercettato nel pomeriggio in clinica Paideia per una visita di controllo in seguito all'infortunio rimediato durante i festeggiamenti per la promozione del Salerno - ha dichiarato: "Se Petkovic firmerà a breve? Non posso dirlo, vedremo", accompagnando le sue parole con una risata. La candidatura del tecnico originario a Sarajevo sarebbe stata caldeggiata principalmente dal ds Igli Tare e da Senad Lulic che fu suo calciatore ai tempi dello Young Boys. Al di là dei suoi trascorsi in Svizzera (con una breve parentesi in Turchia al Samsunspor), da giocatore prima e da tecnico poi, Petkovic, infatti, è una vera e propria scommessa da parte della dirigenza biancoceleste. Scommessa vista con stupore e un po' di pregiudizi da parte della tifoseria laziale che si era forse un po' illusa dopo i nomi altisonanti che sono stati accostati al club capitolino nei giorni scorsi (Zola, Di Matteo, Dunga e Mazzarri, per citarne alcuni). Un valzer di tecnici che non avrebbe coinvolto però i vertici del club, convinti della bontà dell'ingaggio. "Sui giornali ho letto di tanti nomi che vengono accostati alla Lazio e rimango sorpreso, perchè non corrispondono al vero" ha spiegato il numero uno biancoceleste.
IL PARAGONE - A presentare il tecnico c'ha pensato intanto il direttore sportivo del Sion, Marco Degennaro. "Questo è stato un anno particolare con penalizzazione surreale, -36 punti, dal secondo posto all'ultimo e abbiamo dovuto disputare lo spareggio, ce l'abbiamo fatta anche grazie al nostro Petkovic - ha ammesso a RadioSei -. Io dal 2006 al 2009 ho lavorato con lui al Bellinzona e lì giocava con il 3-4-3 molto offensivo, è mister di personalità e carattere, lavora molto sul campo, si basa molto sul lavoro della settimana per scegliere la squadra della domenica, non guarda in faccia a nessuno. Nel carattere potrebbe essere simile a Zeman". La melina e il mistero che avvolge il futuro tecnico serve almeno a distogliere l'attenzione dal calcioscommesse.
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