Datemi una buona ragione

[ThomasDoll]

Ho passato la serata di ieri a leggere il testo dell’ordinanza di custodia cautelare di calciatori & accoliti. Una metà. Nausea. Ci sono stati momenti difficili nella storia della Lazio ma tutto aveva altri contorni. C’erano tradimenti, stupidaggini, errori, millanterie, cialtronaggine. Ma non questo. Anni fa si pensava che a prendere le parti del tifoso-tifoso contro il veleno ultras si poteva rischiare di prendere gli schiaffi, a qualcuno è anche successo. Ma non era questo, non questo. Qui si parla d’altro. Di trafficanti internazionali che investono nel calcio italiano trovando sponde a non finire per accomodare le partite. E io vorrei sapere da dove vengono quei soldi di Singapore, delle ex repubbliche sovietiche in Asia, dell’America latina, dell’Africa. Che soldi sono. Traffici d’armi, di droga, d’organi, proventi di ogni malaffare. Con quelli che erano i miei idoli che fanno da collettori del riciclaggio: Beppe Signori è una specie di mostro che compie ogni azione criminosa senza il minimo scrupolo. Basta leggere gli atti. Non è questione di processi, non c’è da attendere niente. Uno dei miei giocatori preferiti, Mauri, l’uomo che ha deciso il derby, intratteneva piacevoli rapporti col suo amico canale di questi personaggi loschi. I miei giocatori scommettevano e avevano rapporti con questi personaggi loschi. D’altra parte i tre parametri fondamentali per entrare nella Lazio vengono sbandierati ma non applicati. Altrimenti il curriculum di Sculli e di Zauri, per dirne un paio, avrebbe dovuto tenerli lontani dal biancoceleste. Così io aggiungo alla mia personale collezione di orrori Mauri e Signori, nello stesso armadio di Giordano, Wilson e Manfredonia. Tolto il periodo manciniano, non ho avuto altri campioni da quando tifo per la Lazio. M’è rimasto quell’ex briacone di Gazza, Chinaglia l’ho appena tolto dal loculo di sospettato di camorra dove l’avevo confinato. Perché è morto. Poi dice che uno s’affeziona a Zarate. Ma c’è di più, quello che per poter respirare hai scacciato dalla testa già trecento volte, la ricerca di una bandiera pulita, il concretizzarsi di quello che si pensa sia l’Idea Lazio, torna sempre. Il sospetto, dico. Ho in squadra diversi giocatori che, pare, scommettono e combinano risultati. Non so chi né quanti sono ma non è solo Mauri. Ho perso una serie di partite in modo sconcertante e con punteggi incredibili, quest’anno, tipo il 4-0 di Siena o lo scivolone di Novara. O la topica interna col Bologna. Mi hanno menato per il naso con la jella, mi sono incazzato, me la sono presa con Reja. Potevano essere tutte combinate, quelle partite: tutte. Una squadra che oggi prende a pallate il Milan e domani si lascia massacrare dal Siena senza metterci mano, alterna, sconcertante, abulica, che compie errori incredibili. Della stessa specie di quelli, oggi sai, che facevano a bella posta i Masiello. Io non sono un uomo sospettoso, non voglio diventare un uomo peggiore per il calcio. Non voglio pagare per assistere a uno spettacolo finanziato dal crimine internazionale, con una federazione che è incapace di intervenire e insieme al CONI sa solo stracciarsi le vesti e chiedere il massimo della pena, quando sa benissimo di aver lasciato il calcio in mano agli ultras e alla criminalità organizzata. Perché non è con questi pannicelli caldi che si ferma il fenomeno. Perché domani uno che si rifiuta di combinare una partita potrebbero trovarlo morto da qualche parte. Uno che denuncia qualcosa su un giornale, su un sito, su un forum potrebbero ammazzarlo e non ci sarebbe nessuno a darsene pena, magari si parlerebbe di “regolamenti di conti”. Perché c’è chi gioca col boss in panchina, perde in modo “strano”, arriva in fondo a una stagione con una classifica che vale molto meno della squadra e non è nel mirino di quelli che cianciano di massimo della pena. Non è mai stata, forse, una cosa seria, ma non è più una cosa tollerabile. Perché in Italia certi milioni non li muovi, facendo affari loschi, senza il beneplacito della criminalità organizzata. E qui i milioni si muovono vorticosamente. E io non mi fido più di nessuno, men che meno della mia Lazio. Negli intenti, questo è un addio, se torno a fare l’abbonamento datemi del coglione col cervello in pappa. Ci hanno distrutto il calcio definitivamente, per me possono anche sparire domani dalla faccia della terra. Quanto alla Lazio, non è questo quello che voleva chi l’ha fondata. E’ passato un secolo e più, cambiano i tempi. Ma spiegatemi perché si deve continuare a esistere in un calcio che si trasforma in rollerball. Io non ci starei. Io non ci sto più. Datemi una buona ragione per starci.

[MCM]

la sentenza quando la fai uscire?

suvvia...capisco tutto, ma fare il processo da soli...

[Giglic]

Perchè il calcio è il tuo essere fanciullo, Pank. SOLO per questo.
Quelle emozioni che ti fa provare non le proveresti più per niente altro.

[ThomasDoll]

la sentenza quando la fai uscire?

suvvia...capisco tutto, ma fare il processo da soli...

il MIO processo l'ho fatto, quello che seguirà non è affar mio.
Sono stanco di queste cose, ma invece di diminuire aumentano di gravità.
Qui dentro ci sono mafie come quella che si pensa agisca in altri contesti. Non "mafie" o consorterie d'interessi, ma vere e proprie organizzazioni criminali che investono nel calcio e che per questo hanno già ucciso.

[AlenBoksic]

Ne parlavo ieri con un netter.
Passando oltre il caso in questione siamo tutti sicuri - credo - che spesso e volentieri assistiamo ad uno spettacolo simil wrestling.
Spettacolo che va avanti grazie soprattutto alla buonafede di milioni di persone che vengono poi turlupinate e senza che esse possano fare niente per evitarlo se non rinunciare del tutto alla propria passione.

[ML]

E che ti posso rispondere, TD? Tu almeno hai fatto la fatica di leggere l'ordinanza...
La tua reazione è più che razionale. Ma non siamo qui per la razionalità. Non conta mai niente, eccetto il calcio, e quando il pallone ricomincerà a rotolare tutto questo sarà dimenticato. Un'altra volta. Perché? Perché il calcio ci distrae dai cazzi veri, quelli con cui dobbiamo fare i conti nelle nostre vite. E' un anestetico di cui non possiamo fare a meno. Io, almeno, non posso. Te lo dico con tutta la sincerità.
Quello che rifiuto, oggi, è l'ennesimo tentativo di utilizzare la Lazio come capro espiatorio. Far credere che noi siamo la parte sporca e altrove è tutto pulito. Quello che pretendo è che si vada a fondo a 360°, che si indaghi su tutti, che non vengano risparmiati - come sempre - quelli che hanno le coperture politiche più efficienti. Ma a negare quella che purtroppo sembra un'evidenza non ce la faccio. Non è così che mi piace vivere la mia irrazionalità di tifoso.

[NoSurrender]

Il calcio distrae, ma non solo.



Per me la passione non è distrazione.
La Lazio per me è storia, la nostra, comune, e quella personale.
E' amore, emozione e condivisione.

Nessuno me la può togliere, nemmeno lo schifoso mondo in cui viviamo.

Però ti capisco, Pank, e ti abbraccio.

[ML]

Il calcio distrae, ma non solo.

Chiaro. Distrae, muovendo passioni.
Cioè insomma, la risposta alla domanda di TD quest'anno è facilissima:
Manchester City-Qpr, o la Champions del Chelsea.
La buona ragione per andare avanti è che prima o poi possano ritoccarci giornate del genere.
Che valgono anni e anni e anni di merda ingoiata, lo sappiamo bene.
E' questa la forza del calcio.
E' come quando da una donna (o da un uomo) accetti tutto, accetti le peggiori porcate, le peggiori umiliazioni, solo perché in qualche momento è stata/o capace di farti sentire come non sei mai stato capace di sentirti senza di lei/lui. E chiedi a tutti: datemi una buona ragione per non lasciarla/o! E nessuno te la dà. E tu però mica la/lo lasci.

[aquilafelyx]

leggi le trascrizioni delle telefonate di merdurati con Ilievsky , se ti lasciano indifferente molla tutto se ti sale il veleno la risposta la conosci   

[Eagles71]

Guai a chi me la tocca la Lazio.

Mauri passerà, così come sò passati gli altri...Lei rimane.

[Flammarion]

TD dice che è la morte del calcio. E in questo gli do ragione.
Del resto, è scomparsa la boxe, la "noble art", il ciclismo è in agonia... e sparirà anche il "gioco più bello del mondo".
Non morirà di un colpo secco, ma, appunto, di trasformazione in qualcosa che è sempre più lontano dagli ideali di partenza.
Il carrozzone si è fatto troppo grande, e come i dinosauri sprofonda sotto il suo stesso peso.
Ma noi che possiamo fare. A quel carrozzone siamo incatenati, e finiremo con il seguirne la sorte.
Impotenti verso le miserie di casa nostra e verso le angherie che subiamo per non essere figli di nessun cardinale.

[ThomasDoll]

leggi le trascrizioni delle telefonate di merdurati con Ilievsky , se ti lasciano indifferente molla tutto se ti sale il veleno la risposta la conosci   

mi sale il veleno, ma non solo contro mensurati.
C'è chi si intrattiene con gli Ilievsky chiamandoli "Fratè". E ha avuto addosso la mia maglia. Sculli.
C'è chi dice che quel risultato non si accomoda perché in molti della Lazio hanno già scommesso diversamente.
Non è questione di merdurati, quelli sono parte del problema. Il problema non è chi ci vuole incastrare, ma quello che siamo.
Noi e gli altri, ma io non voglio una chiamata di correo, voglio tifare per una squadra innocente. La mia non lo è e non lo è mai stata, ma non si tratta più di rubagalline. Questa è brutta gente e noi la chiamiamo fratè.

[en_rui]

TD interpreta appieno quello che e' il mio pensiero al momento.
Come posso dimenticare, come posso ancora credere che i giocatori, non la Lazio, quando perdono una partita non sia truccata?
Sono riusciti ad inculcarci il culto del sospetto, non gli crederemo piu', ed allora quanto e' demenziale e quanto non, seguire ancora questo sport di cui non mi fido piu'?
Faccio fatica a pensare alla Lazio che scende ancora in campo, speriamo che sia solo un altro dei momentacci che quei signori ci hanno fatto gia' passare  altre volte e che quando la nottata e' passata, possa ancora emozionarmi nel vedere 11 ragazzi che indossano la maglia della nostra Lazio, scendere in campo e cercare di vincere senza trucchi e senza inganni.

[Trilux]

Ti capisco, caro amico mio. La tua analisi oscilla tra la ragione (l'ingerenza della mafia nel calcio) ed il sentimento (la Lazio). Una buona ragione non esiste. Il calcio è l'imprevedibilità del pallone che rotola su un prato d'erba, esatta metafora della vita. Ma forse con qualcosa in più: l'emotività, che affonda le radici nel nostro profondo e ci conduce sul terreno dell'irrazionalità. Nel calcio ci sta che Maradona, Messi, Ronaldo sbaglino calci di rigore e segnino gol da marziani. Nel calcio ci sta che un Gottardi ti regali una gioia imprevedibile. Nel calcio ci stanno i Chinaglia, ma anche i Polentes. Nel calcio ci sta che un ciuffo d'erba mal rasato ti faccia sbagliare un gol decisivo, quello ch magari ti avrebbe regalato il sogno di una vita, uan Coppa Campioni (a me piace chiamarla ancora così). Nel calcio ci sta l'irrazionalità e c'è la nostra vita, che ci porta a conoscere gente onesta e gente meno onesta. Il tuo ragionamento me lo fece più o meno mio padre quando, come capo-operaio, costruì i campi di Tor di quinto all'epoca della Lazio di Lenzini. Entrò a contatto con i suoi idoli, che scesero da un piano mitico ad uno (ahinoi) molto più umano. Mio padre mi raccontò di alcuni calciatori (non faccio i nomi per decenza) che per dispetto (eh, si) passavano sui pavimenti freschi e lui e gli altri operai dovevano farsi il mazzo per ricostruirli. Mi raccontò anche, a dire il vero di calciatori umili che mangiavano con gli operai (Chinaglia e Polentes). Comunque si disamorò: il calcio (la Lazio) avevano perso il contorno della magia. Così come sta accadendo a noi per l'ennesima volta. Non andò più allo stadio per scelta, dove, ormai grandicello, o sostituii io. Era sempre molto critico sul calcio, mi diceva (lui era oltretutto comunista), che  i calciatori erano viziati e che guadagnavano troppo, eppure quando la Lazio perdeva o vinceva i suoi occhi trasmettevano l’emozione del risultato. Mio padre ebbe un grave ictus nel 2000. Si riprese lentamente. Era una domenica di gennaio, lui camminava a fatica, mi disse: “portami allo stadio”. Erano 26 anni che non ci andava più. Lazio-Bologna 3a1. Quando lo vidi esultare come un bambino al gol di Nedved capii che cosa era il calcio. Non so spiegarlo e non riesco a spiegarlo a mio figlio di 9 anni, anche lui tifoso della Lazio. Quello che dici è sacrosanto, ma non riesco ad interpretare il calcio con la ragione, perdonami Pancrazio. Adesso sono smarrito, confuso e con una grande voglia di mollare tutto, di non seguire più il calcio e la Lazio. Ma so benissimo che tra qualche mese mi emozionerò ugualmente, magari per un gol di uno stronzo che si venderà le partite. Perché quel pallone che rotola inseguito dalle maglie celesti me lo porto dentro come un archetipo. Me lo porto dentro esattamente come quando, a 4 anni, vidi la prima partita della Lazio sulle gambe di mio padre. 

[NoSurrender]

Chiaro. Distrae, muovendo passioni.
Cioè insomma, la risposta alla domanda di TD quest'anno è facilissima:
Manchester City-Qpr, o la Champions del Chelsea.
La buona ragione per andare avanti è che prima o poi possano ritoccarci giornate del genere.
Che valgono anni e anni e anni di merda ingoiata, lo sappiamo bene.
E' questa la forza del calcio.
E' come quando da una donna (o da un uomo) accetti tutto, accetti le peggiori porcate, le peggiori umiliazioni, solo perché in qualche momento è stata/o capace di farti sentire come non sei mai stato capace di sentirti senza di lei/lui. E chiedi a tutti: datemi una buona ragione per non lasciarla/o! E nessuno te la dà. E tu però mica la/lo lasci.

Esatto.

E' un legame basato su sentimenti ed energie quasi primordiali.
E' dentro di me. 
Volerlo recidere sarebbe come strappare via un pezzo vitale.

Il tuo dolore, TD, fa capire quanto appunto ci sentiamo sporcati perché la Lazio siamo noi.
Per questo non ci separeremo mai. Perché siamo noi.

[Trilux]

Detto questo, farei un bel ragionamento sull'ambiente Lazio, da sempre terreno di conquista di malavitosi di ogni risma e di dirigenze poco attente. La roma, ebbene si, su questo piano è molto più attenta di noi: vigilanza interna, interventi al momento giusto (leggi le cessioni di Conti e Santarini all'epoca del primo calcioscomesse), ed un rapporto con i media che agisce da forte filtro e deterrente.

[Aquila Maremmana]

Tutto giusto. Anche io tentato dal mollare tutto. Però poi ci ragiono, e mi accorgo che è quello che vogliono. Allora sai quando mollerò tutto? Quando sarà fatta pulizia completa, quando cioè non useranno la Mia Squadra e la Mia Passione come specchietto per le allodole. La questione finisce quando oltre a Sansone moriranno anche i Filistei. Tutti.

[Giglic]

Il tuo dolore, TD, fa capire quanto appunto ci sentiamo sporcati perché la Lazio siamo noi.
Per questo non ci separeremo mai. Perché siamo noi.

NoSurr, il mio pensiero è diverso. Noi non siamo la Lazio. Siamo LAZIALI, che è cosa diversa, e molto più bella e profonda. CHe esiste perchè c'è la Lazio, certo, ma che non è la stessa cosa. E' quando si fa confusione tra la passione calcistica e la squadra che le delusioni alla TD emergono.

[aquilafelyx]

mi sale il veleno, ma non solo contro mensurati.
C'è chi si intrattiene con gli Ilievsky chiamandoli "Fratè". E ha avuto addosso la mia maglia. Sculli.
C'è chi dice che quel risultato non si accomoda perché in molti della Lazio hanno già scommesso diversamente.
Non è questione di merdurati, quelli sono parte del problema. Il problema non è chi ci vuole incastrare, ma quello che siamo.
Noi e gli altri, ma io non voglio una chiamata di correo, voglio tifare per una squadra innocente. La mia non lo è e non lo è mai stata, ma non si tratta più di rubagalline. Questa è brutta gente e noi la chiamiamo fratè.

non può bastare Sculli che frequenta gente che non ti piace a farti vacillare , è troppo poco ,

decenni di garantismo e di lotte cancellate da un'ordinanza di un PM , almeno aspetta che Sculli dica qualcosa in merito a quei contatti 

[ThomasDoll]

Noi siamo come tutti gli altri genuini appassionati per una squadra di calcio, nessuno vuole questo scempio.
E' al calcio che non interessiamo, non capisco perché dovrei essere interessato io a loro. Si intrattengano con ultras e gangster e vadano in qulo...