Autore Topic: le prove a carico e le risposte della difesa  (Letto 16068 volte)

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rocco tanica

Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #60 : Lunedì 28 Maggio 2012, 20:35:18 »
Stanotte, capita l'antifona, ha cercato il contropiede piu' importante imboccando la strada per il Nord per farsi interrogare ed evitare l'arresto. L'azione in zona Cesarini non ha funzionato: i poliziotti, piu' attenti dei difensori di Napoli e Roma, lo hanno preso molto prima di Cremona. (ANSA). PT 28-MAG-12 18:31 NNN

ci sono riscontri a questa affermazione o è l'ennesima cariolata di stronzate ?

Offline SAV

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #61 : Lunedì 28 Maggio 2012, 20:36:44 »
Certo che puzza. Ma per mandarlo in galera è ancora pochino.

Come notato da alcuni, Mauri chiamava Zamperini anche con il suo telefono normale.  Questo rende più complicato capire perché sostituisse la SIM...  Se parli di scommesse usi una SIM, se parli di donne un'altra?  :o

Altro aspetto strano del caso: Ma come mai il solerte Di Martino non ha messo sotto controllo il telefono di Mauri negli ultimi mesi (dopo la deposizione di Gervasoni)?  Oppure lo ha fatto, ma Mauri è stato così bravo da non tradirsi mai al telefono?

Aquilotta del Nord

Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #62 : Lunedì 28 Maggio 2012, 20:36:58 »
Infatti tocca aspettare. Inoltre non ho mai scritto né detto che quello che fanno le Procure sia il Verbo. Ma tant'è.


Stefano, resisti!  Non confessare nulla!

Io voglio sperare che tu abbia perso il senno. Lo dico con affetto e lo attribuisco al momentaneo smarrimento che ogni tifoso prova oggi.
Questo con la sua eventuale confessione ha l'opportunità di scagionare la società, che magari non c'entra una mazza, e se ha fatto qualcosa (uso il se, notare bene) non dovrebbe confessarlo? Ma siamo matti. Ma dica le cose come stanno, cazzo. Confessi quello che ha fatto, se lo ha fatto. Se può, salvi la società. Dimostri che nulla sapeva e che non deve essere penalizzata.

Offline SAV

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #63 : Lunedì 28 Maggio 2012, 20:40:53 »
Io voglio sperare che tu abbia perso il senno. E lo dico con affetto... Questo con la sua eventuale confessione ha l'opportunità di scagionare la società, che magari non c'entra una mazza, e se ha fatto qualcosa (uso il se, notare bene) non dovrebbe confessarlo? Ma siamo matti. Ma dica le cose come stanno, cazzo. Confessi quello che ha fatto, se lo ha fatto. Se può, salvi la società. Dimostri che nulla sapeva e che non deve essere penalizzata.

Perché io spero ancora nel bersaglio grosso: l'assoluzione di Mauri e Lazio nel processo sportivo.
Se Mauri confessa, lui viene squalificato e la Lazio penalizzata.
Se invece si facesse 10 giorni di galera e il Tribunale della Libertà annullasse l'ordinanza, sarebbe più difficile condannarlo sulla base dei pochi elementi emersi, gran parte dei quali hanno delle spiegazioni alternative.

CiPpi

Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #64 : Lunedì 28 Maggio 2012, 20:43:34 »
In realta il discorso sulle prove serve a noi. Per capire se e' un bufale oppure c'e la reale possibilita che mauri si sia venduto.
Riguardo il processo le prove indicate nell'ordinanza possono essere rdicole o incongruenti ma ormai sono servite al loro scopo: la custodia cautelare.
Al dibattimento gli inquirenti contano di andare con ben altro in mano

Indubbiamente Skorpius, l'intento non può essere quello di 'difendere' la Lazio, e quindi Mauri, in sede di giustizia

Si può però controbattere l'attacco mediatico legato al calcioscommesse di un giornalismo, che come per calciopoli invece di svolgere un ruolo di contorno informativo ha svolto, e continuerà a svolgere un ruolo portante affinché l'opinione pubblica accetti come giusta qualsiasi decisione presa nel pieno della querelle.

E questo può essere fatto anche e soprattuto dalla comunicazione laziale la quale non può non trarre vantaggio da ogni possibile analisi.

Offline aquilafelyx

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #65 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:04:07 »


"La cosa preoccupante si legge al termine dell'ordinanza quando si argomenta sulle esigenze cautelari. Infatti il documento recita:

- quelle di cui alla lett.c), richiamandosi anche alla gravità dei fatti esposta nella premessa, per
tutti gli indagati sussiste l’esigenza di cui all’art.274 lett.c) c.p.p., in quanto l’attività delittuosa se
non è con certezza in atto può essere ripresa in qualsiasi momento. Si tratta, infatti, di calciatori e
soggetti gravitanti intorno alle squadre che hanno manifestato un’ampia disponibilità ad
interferire sul regolare andamento delle partite alle quali hanno partecipato. Per alcuni di loro le
somme ricevute a seguito della corruzione sono considerate una specie di integrazione del loro
normale stipendio. Altri, pur guadagnando somme notevoli, nonostante ciò si sono lasciati
trascinare dalla tentazione del facile guadagno o dall’idea che, per favorire la propria squadra,
tutto sia ammissibile e niente sia illegale. Per molti calciatori, incidere sulle partite finali del
campionato, quando la situazione della propria squadra è ormai chiara, è un fatto quasi scontato,
un fatto “veniale”.
I capi dell’organizzazione di Singapore sono inoltre tutti in libertà e non vi sono ragioni perché
essi abbiano inteso interrompere la loro attività origine per loro di cospicui guadagni non essendo
peraltro affatto escluso che essi, tramite intermediari italiani o stranieri, tentino di riprendere
l’attività di alterazione e inquinamento delle competizioni calcistiche italiane.
Si aggiunga che non è apprezzabile la difesa di Stefano Mauri quando, nell’audizione nell’ambito
dell’indagine sportiva, afferma di aver incontrato Zamperini prima di Lazio-Genoa solo per
consegnargli dei biglietti
e quando ha negato di conoscere Ilievsky né è apprezzabile la difesa

degli altri giocatori sentiti nel medesimo contesto che si sono limitati a respingere le accuse senza
dare una valida motivazione di plurime dichiarazioni che sarebbero quindi calunniose nei loro
confronti"

dopo le accuse de relato anche gli interrogatori de relato . che l'abbia incontrato proprio per i biglietti non è plausibile ?
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline cuchillo

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #66 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:09:07 »
Ce vorrebbe per la terza volta sulla nostra strada Piero Sandulli...
...sgrano il rosario confidando che possa essere ancora lui a ribaltare il tavolo...

Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Aquiladimare

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #67 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:15:18 »
Perché io spero ancora nel bersaglio grosso: l'assoluzione di Mauri e Lazio nel processo sportivo.
Se Mauri confessa, lui viene squalificato e la Lazio penalizzata.
Se invece si facesse 10 giorni di galera e il Tribunale della Libertà annullasse l'ordinanza, sarebbe più difficile condannarlo sulla base dei pochi elementi emersi, gran parte dei quali hanno delle spiegazioni alternative.


E mauri si fa 10 giorni di carcere?  Vuotasse il sacco e dica ciò che sa

Offline MagoMerlino

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #68 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:45:00 »
Il fatto di aver supposto che oltre ai soldi, Mauri si muoveva per migliorare la classifica, serve proprio per fare leva su Mauri affinchè confessi che lo faceva solo per soldi e non per migliorare la classifica, così per fargli credere che una sua piena confessione salverebbe la Lazio da eventuali responsabilità.
L'hanno studiata bene, gli inquirenti. Hanno pure mandato avanti Palazzi per non scoprire le loro carte. Tant'è che hanno usato le "poco convincenti" risposte offerte da Mauri a Palazzi, per peggiorare la sua situazione.
Spero che in tutto questo tempo Mauri e gli altri coinvolti abbiano studiato bene una strategia comune, per evitare di farsi incastrare in maniera irriparabile.
Ha ragione SAV, si facesse pure un mese di galera, ma nessun cedimento, sperando che anche gli altri non cedano.

Inoltre, perchè gli inquirenti già indagavano il 12 maggio su questi personaggi, quando la partita in questione Lazio Genoa sarà giocata il 14 maggio?
Cosa li ha mossi ad avviare queste indagini?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline MagoMerlino

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #69 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:47:21 »
Ce vorrebbe per la terza volta sulla nostra strada Piero Sandulli...
...sgrano il rosario confidando che possa essere ancora lui a ribaltare il tavolo...
Faceva parte dell'arbitrato del Coni.
Coni. Ti ricorda niente?
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Offline calimero

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #70 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:49:26 »

"La cosa preoccupante si legge al termine dell'ordinanza quando si argomenta sulle esigenze cautelari. Infatti il documento recita:

- quelle di cui alla lett.c), richiamandosi anche alla gravità dei fatti esposta nella premessa, per
tutti gli indagati sussiste l’esigenza di cui all’art.274 lett.c) c.p.p., in quanto l’attività delittuosa se
non è con certezza in atto può essere ripresa in qualsiasi momento. Si tratta, infatti, di calciatori e
soggetti gravitanti intorno alle squadre che hanno manifestato un’ampia disponibilità ad
interferire sul regolare andamento delle partite alle quali hanno partecipato. Per alcuni di loro le
somme ricevute a seguito della corruzione sono considerate una specie di integrazione del loro
normale stipendio. Altri, pur guadagnando somme notevoli, nonostante ciò si sono lasciati
trascinare dalla tentazione del facile guadagno o dall’idea che, per favorire la propria squadra,
tutto sia ammissibile e niente sia illegale. Per molti calciatori, incidere sulle partite finali del
campionato, quando la situazione della propria squadra è ormai chiara, è un fatto quasi scontato,
un fatto “veniale”.
I capi dell’organizzazione di Singapore sono inoltre tutti in libertà e non vi sono ragioni perché
essi abbiano inteso interrompere la loro attività origine per loro di cospicui guadagni non essendo
peraltro affatto escluso che essi, tramite intermediari italiani o stranieri, tentino di riprendere
l’attività di alterazione e inquinamento delle competizioni calcistiche italiane.
Si aggiunga che non è apprezzabile la difesa di Stefano Mauri quando, nell’audizione nell’ambito
dell’indagine sportiva, afferma di aver incontrato Zamperini prima di Lazio-Genoa solo per
consegnargli dei biglietti
e quando ha negato di conoscere Ilievsky né è apprezzabile la difesa

degli altri giocatori sentiti nel medesimo contesto che si sono limitati a respingere le accuse senza
dare una valida motivazione di plurime dichiarazioni che sarebbero quindi calunniose nei loro
confronti"

dopo le accuse de relato anche gli interrogatori de relato . che l'abbia incontrato proprio per i biglietti non è plausibile ?


Dunque: Mauri è sulla graticola da dicembre, da quando cioè gli amici repubblichini dei pm avevano parlato di un suo coinvolgimento insieme a Milanetto. Fino a ieri, nonostante lo stillicidio quotidiano, non si era ritenuto di interrogarlo. Si decide però di inviare qualcosa a Pupazzi che lo chiama, insieme a Brocchi, per alcune domande generiche ("lei ha mai giocato con Gervasoni?"), tanto che Palazzi non lo deferisce, nè lui nè Brocchi. Ieri l'arresto con la richiesta anche per un altro calciatore (allora) della Lazio e cioè Sculli, il cui nome era uscito dalla penna di Bibi e Bibò solo per una perigliosa intervista a quel "grande" di Ilievsky che prima lo cita ma poi smentisce al tg3.

Secondo me l'audizione davanti a Pupazzi è un trappolone ideato da quei fenomeni che hanno centellinato le informazioni all'inquirente sportivo, perdipiù sviandolo servendogli Brocchi anzichè Sculli in modo da far ritenere a Mauri che a Cremona erano fuori strada e sorprenderlo con l'arresto.

Offline calimero

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #71 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:51:40 »
Faceva parte dell'arbitrato del Coni.
Coni. Ti ricorda niente?


Sandulli fu il giudice di 2° grado, presiedendo la Corte Federale.

Offline Fabio70rm

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #72 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:52:02 »
Ci sono due cose che non capisco, e parlo in qualità di addetto ai lavori, avendo lavorato per gestori telefonici diversi anni.

Primo dubbio.

L'IMEI di un telefono non ci dice di chi è, bensì è registrato, all'atto dell'acquisto, alla scheda SIM o alla Carta di Credito, al nominativo associato, solo se fa parte di una offerta in abbonamento o acquisto rateale.

Le volte che voi comprate un telefono saldando l'intero importo senza condizionali (abbonamenti, rateizzazioni etc.) non viene registrato l'IMEI a vostro nome.



Abbiamo quindi due casi.

Il primo è quello di un uso di un generico IMEI su una SIM generica.

Questa associazione non è scolpita nel marmo; l'associazione SIM-IMEI viene inserita dai database dei gestori telefonici quando voi contattate il servizio clienti più volte con lo stesso abbinamento di apparati, oppure, se vi stanno tracciando, vedono l'associazione IMEI/SIM.

Tra l'altro, associare l'uso di un IMEI ad una SIM è quanto di più difficile, se non è frequente.

Il secondo caso è quando voi utilizzate un apparato evoluto come un Blackberry, un Iphone, con attivato un abbonamento o un servizio a canone. In quel caso, ogni volta che accendo il telefono, il sistema rileva l'associazione SIM/IMEI per stabilire la tariffazione corretta, ossia se deve fatturare o meno la chiamata o la connessione dati.

L'accusa dice che questo IMEI conteneva di volta in volta una SIM e poi l'altra.

Ebbene, e ve lo dico con certezza, se questo IMEI non appartiene ad un cellulare legato indissolubilmente ad un servizio in abbonamento o ricaricabile a canone, o non è associato per motivi economici alla SIM del cliente non può essere monitorato.

Io posso monitorare la SIM, mai e poi mai l'IMEI.


Quindi, quando dicono che monitorizzano l'IMEI vorrei capire: questo IMEI ha un servizio tariffato inserito? Perchè sennò come faccio a capire quando ci cambio la SIM dentro?

E qui veniamo al dunque.
Fai un illecito con un abbonamento a tuo nome? Con un IMEI a tuo nome? Direi improbabile.

Se utilizzi una utenza ricaricabile, come fa supporre la cosa, come fai a tracciarla se non sai di chi è? Ti basi sulle telefonate?

Si dice che l'IMEI era di sicura proprietà di Mauri. In base a cosa? E' un terminale evoluto? E' utilizzato per il 99% del tempo da una SIM intestata a Mauri?

Secondo dubbio.

Gli inquirenti "seguivano" queste utenze.

Perchè non ci sono intercettazioni? Perchè si parla dei movimenti solo di alcune di queste?

Scusate se sono stato un po' caotico.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MagoMerlino

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #73 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:58:26 »

Sandulli fu il giudice di 2° grado, presiedendo la Corte Federale.
Quindi ricordo male, ricordavo facesse parte della Camera di Conciliazione ed Arbitrato presso il CONI.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

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Offline Aquiladimare

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #74 : Lunedì 28 Maggio 2012, 21:59:19 »
L'Imei identifica il telefono, la sim il contratto, il numero...


Se hanno le chiamate di mauri sanno anche quale é il cell ovvero l'imei

Se vedono stesso imei e diverse sim signfica che cambia la scheda dentro al cell...

Ora Mauri dovrà spiegare per quale motivo cambiava la sim per fare alcue telefonate.....

Di certo non è una cosa fatta per caso....Sperjamo esista una motivazione convincente


Offline SAV

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #75 : Lunedì 28 Maggio 2012, 22:07:38 »
L'Imei identifica il telefono, la sim il contratto, il numero...


Se hanno le chiamate di mauri sanno anche quale é il cell ovvero l'imei

Se vedono stesso imei e diverse sim signfica che cambia la scheda dentro al cell...

Ora Mauri dovrà spiegare per quale motivo cambiava la sim per fare alcue telefonate.....

Di certo non è una cosa fatta per caso....Sperjamo esista una motivazione convincente

Fabio ci sta spiegando che non puoi conoscere l'IMEI a cui è abbinata la SIM.

Offline Matita

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #76 : Lunedì 28 Maggio 2012, 22:09:51 »
Ci sono due cose che non capisco, e parlo in qualità di addetto ai lavori, avendo lavorato per gestori telefonici diversi anni.

Primo dubbio.

L'IMEI di un telefono non ci dice di chi è, bensì è registrato, all'atto dell'acquisto, alla scheda SIM o alla Carta di Credito, al nominativo associato, solo se fa parte di una offerta in abbonamento o acquisto rateale.

Le volte che voi comprate un telefono saldando l'intero importo senza condizionali (abbonamenti, rateizzazioni etc.) non viene registrato l'IMEI a vostro nome.



Abbiamo quindi due casi.

Il primo è quello di un uso di un generico IMEI su una SIM generica.

Questa associazione non è scolpita nel marmo; l'associazione SIM-IMEI viene inserita dai database dei gestori telefonici quando voi contattate il servizio clienti più volte con lo stesso abbinamento di apparati, oppure, se vi stanno tracciando, vedono l'associazione IMEI/SIM.

Tra l'altro, associare l'uso di un IMEI ad una SIM è quanto di più difficile, se non è frequente.

Il secondo caso è quando voi utilizzate un apparato evoluto come un Blackberry, un Iphone, con attivato un abbonamento o un servizio a canone. In quel caso, ogni volta che accendo il telefono, il sistema rileva l'associazione SIM/IMEI per stabilire la tariffazione corretta, ossia se deve fatturare o meno la chiamata o la connessione dati.

L'accusa dice che questo IMEI conteneva di volta in volta una SIM e poi l'altra.

Ebbene, e ve lo dico con certezza, se questo IMEI non appartiene ad un cellulare legato indissolubilmente ad un servizio in abbonamento o ricaricabile a canone, o non è associato per motivi economici alla SIM del cliente non può essere monitorato.

Io posso monitorare la SIM, mai e poi mai l'IMEI.


Quindi, quando dicono che monitorizzano l'IMEI vorrei capire: questo IMEI ha un servizio tariffato inserito? Perchè sennò come faccio a capire quando ci cambio la SIM dentro?

E qui veniamo al dunque.
Fai un illecito con un abbonamento a tuo nome? Con un IMEI a tuo nome? Direi improbabile.

Se utilizzi una utenza ricaricabile, come fa supporre la cosa, come fai a tracciarla se non sai di chi è? Ti basi sulle telefonate?

Si dice che l'IMEI era di sicura proprietà di Mauri. In base a cosa? E' un terminale evoluto? E' utilizzato per il 99% del tempo da una SIM intestata a Mauri?

Secondo dubbio.

Gli inquirenti "seguivano" queste utenze.

Perchè non ci sono intercettazioni? Perchè si parla dei movimenti solo di alcune di queste?

Scusate se sono stato un po' caotico.

Basta localizzarlo e seguirlo.

Vadi dove va a dormire il telefono e trovi il padrone.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #77 : Lunedì 28 Maggio 2012, 22:11:24 »
Secondo me, Mauri è andato. Speriamo che non trovino l'escamotage per coinvolgere la Lazio società, ma si fermino solo alla responsabilità oggettiva.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline SAV

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #78 : Lunedì 28 Maggio 2012, 22:16:15 »
Basta localizzarlo e seguirlo.

Vedi dove va a dormire il telefono e trovi il padrone.

Non lo puoi fare a distanza di mesi...

Offline Fabio70rm

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Re:le prove a carico e le risposte della difesa
« Risposta #79 : Lunedì 28 Maggio 2012, 22:17:40 »
Mi sono riletto un attimo questa cosa.

Allora.

Da una preliminare analisi dei tabulati di traffico telefonico dell’utenza di telefonia mobile n.
327.0066xxx intestata ed in uso a ZAMPERINI Alessandro, emergeva una utenza di telefonia
mobile, mai apparsa prima, contraddistinta dal n. 342.0279xxx, scheda attivata il 12/04/2011ed
intestata a tale ROMANO SAMANTA, nata a Roma il 26/04/1983 ed ivi residente in Via Casal
xxx xx. (Vedasi annotazione del 3 gennaio 2012)

Questa scheda attivata...cos'è? Abbonamento o Ricaricabile?

Dice, che ti frega? Frega, frega, e poi vi spiego perchè.

La circostanza destava particolare curiosità, poiché la stessa agganciava, in quel frangente, celle
telefoniche della zona di FORMELLO Roma.
Infatti, nel corso dell’analisi del traffico telefonico rilevato il 14 maggio 2011 - poco prima della
partita di calcio LAZIO – GENOA –, l’utenza 327.0066xxx, intestata ed in uso a ZAMPERINI
Alessandro agganciava ponti-radio ubicati nelle medesime zone della città di Roma in cui veniva
registrata anche la presenza delle utenze7 in uso ad ILIEVSKI Hristyan.

La stessa...chi? La romano, il Zamperini o cosa? Ce lo dice poi, l'utenza Zamperini.

Il fatto che due utenze stiano nella stessa cella telefonica non vuol dire che si stiano telefonando tra l'altro eh!


Sul punto, era, altresì, emerso che, in un coincidente arco temporale (tra le ore 12.42 e le ore
12.45circa), tutte le utenze citate (Zamperini, Ilievski e Romano Samanta) venivano localizzate
nell’area del ponte radio di via delle Macere nr. 10 – Formello (RM), zona adiacente al
Centro Sportivo della S.S. LAZIO. (Vedasi annotazione del 10 febbraio 2012)


E quindi? Si parlavano al telefono quando erano lì vicini? Mah...

Tale dato non poteva dirsi occasionale, dal momento che erano già state registrate pregresse
comunicazioni tra l’utenza di ZAMPERINI e quella di ROMANO Samanta la quale, in momenti
diversi, agganciava lo stesso ponte radio di Formello (RM), via della Macere nr.10.
Altra circostanza di estremo interesse era rappresentata dal fatto che ZAMPERINI Alessandro,
nei suoi spostamenti del giorno 14 maggio 2011 lungo l’asse Formello - quartiere Parioli (come
già indicato), continuava a mantenere un sistematico contatto proprio con l’utenza 342.0279xxx
intestata a ROMANO Samanta, la quale, di converso, permaneva stabilmente all’interno della
cella di Via delle Macere, 10, adiacente al Centro sportivo della LAZIO.
Proprio tale aspetto aveva consentito, già in prima battuta, di ritenere che la SIM CARD in
argomento fosse stata utilizzata, impropriamente, da un soggetto appartenente all’entourage
sportivo della S.S. LAZIO.

E qui veniamo al nocciolo.

La cella E' ADIACENTE, NON DENTRO.

Poi, come fate a dire che questa utenza è utilizzata da un soggetto della S.S. Lazio? Avete fatto un abbinamento IMEI/SIM? E in che modo? Le utenze sono abbonamenti o ricaricabili? Il telefono in questione è un terminale evoluto o cosa?

Qui si gioca tutto.

La scheda 342.0279xxx della ROMANO ha effettuato traffico telefonico dal 12.4.2011 al
16.7.2011 ed in questo periodo è stata allocata in apparati telefonici contraddistinti dai seguenti
IMEI:
• 355944041864500 utilizzato anche dall’utenza telefonica 347.8975xxx intestata ad AURELI
Luca, amico di ZAMPERINI Alessandro, il quale risulterebbe da fonti aperte fidanzato di
ROMANO Samanta.
• 352961040291120, stesso apparato utilizzato anche dall’utenza 393.2162xxx in uso a
MAURI Stefano, calciatore della SS. Lazio, come analiticamente indicato nella tabella di
seguito riportata nonché specificato nella successiva rappresentazione grafica dei contatti.


Per registrare un IMEI associato ad una SIM, o tale IMEI è del tipo legato ad un servizio, oppure sto monitorando la SIM.
Da quello che dice qui abbiamo un telefono...pubblico. Ben quattro SIM per due IMEI. In contemporanea?


Tale ultima circostanza – rappresentata graficamente - consentiva di affermare, con
certezza, che l’utenza in argomento (342.0279xxx) è stata sicuramente utilizzata anche con
un apparato telefonico (IMEI 352961040291120), in cui era stata precedentemente inserita
anche una scheda intestata al calciatore Stefano MAURI.
Successivamente, al fine di meglio approfondire l’analisi, si è provveduto, attraverso la tabella
sintetica dei contatti dell’utenza 342.0279xxx (ALL.1 dell’annotazione del 10 Febbraio 2012), a
verificare tutte le celle impegnate durante le relative conversazioni, risultando che gran parte di
esse sono ubicate nella zona Nord di Roma tra Ponte Milvio, Cassia, e la zona di Formello, ove
abita MAURI e ove si trova il Centro sportivo della Società Lazio.
A ulteriore commento che MAURI utlizza la scheda “coperta “ di ROMANO Samanta nei
contatti illeciti tesi ad alterare le partite di calcio, si rammenta che la stessa scheda verrà utilizzata
anche in occasione della combine LECCE-LAZIO, di cui si dirà oltre.
I successivi accertamenti sui dati di traffico telefonico dell’utenza 393.9393xxx (utenza ufficiale
di Mauri Stefano) hanno evidenziato che anche quest’ultima ha condiviso con la nota scheda n.
342.0279xxx, intestata a Romano Samanta l’impiego del menzionato apparato avente IMEI
352961040291120. (Vedasi annotazione del 20 marzo 2012)
Si veda in proposito il seguente grafico (non allegabile, ndc)

Sul punto, si evidenzia come l’utenza 342.0279xxx intestata a Romano Samanta che, in
prevalenza, è stata utilizzata mediante l’apparato telefonico avente IMEI 35944041864500, in
diverse occasioni è stata, quindi, inserita nell’apparato avente IMEI 352961040291120 risultato
nella sicura disponibilità di MAURI Stefano.
Per sancire definitivamente la diretta riconducibilità dell’utenza 342.0279xxx di ROMANO
Samanta a MAURI Stefano, si riporta la tabella sintetica dei contatti delle utenze 393.2162xxx -
393.9393xxx ufficialmente utilizzate dallo stesso, con particolare riferimento al giorno 28 maggio
2011 (si tratta della data in cui nell’ apparato IMEI 352961040291120 viene inserita la citata
scheda telefonica 393.2162xxx intestata a ROMANO Samanta).
DATAORA SEC CHIAMANTE CHIAMATO IMEI CAT
omissis carpelo

Da quanto emerge dalla tabella sopra riportata si è accertato che le tre utenze in uso a MAURI
Stefano (quelle ufficiali e la cd. Romano Samanta) si trovano nella stessa cella di CERVIA
(Ravenna) nel corso del pomeriggio del 28 maggio 2011. In particolare l’esame grafico consente
di rilevare che, tra le 17.00 e le 17.18, MAURI Stefano utilizza dapprima l’ utenza 393.2162xxx,
che risulta inserita nell’ apparato IMEI 352961040291120, lo stesso al cui interno verrà
inserita, pochi minuti dopo, anche la nota scheda 342.0279xxx intestata a ROMANO Samanta.
L’identità dei ponte radio agganciati dalle due utenze (Cella VIALE 2 GIUGNO civico 37 e
civico 42 a CERVIA - RA) nel corso della descritta operazione non lascia dubbio alcuno sul
fatto che l’utilizzatore di entrambe sia il medesimo soggetto, in particolare MAURI Stefano.
Alla luce di quanto esposto si afferma che la scheda telefonica 342.0279xxx è stata nella
completa disponibilità del giocatore MAURI Stefano, attivata appositamente con il nominativo
di una terza persona per celare i riservati contatti con ZAMPERINI Alessandro.
L’analisi esposta dimostra in maniera inconfutabile che MAURI Stefano ha utilizzato una scheda
riservata e coperta con la finalità di eludere ogni tipo di investigazione per conseguire gli scopi
illeciti che costituiscono il disegno comune del gruppo balcanico, ruotante attorno a ILIEVSKI
Hristyan e ZAMPERINI Alessandro nellì alterazione delle partuite LAZIO-GENOA e LECCELAZIO.
I dati esposti saranno poi ripresi in seguito in occasione degli approfondimenti che riguarderanno,
più nel dettaglio, l’ alterazione delle partite LAZIO-GENOA e LECCE-LAZIO

Questa è un capolavoro.

Il teorema accusatorio dice che ci sono elementi CERTI.

Poi cita una data, il 28/05/11.

Peccato che il campionato è finito il 22/05/11.

Magari i due erano ad una festa assieme e si sono scambiati i cellulari con le sim per cazzarare. Tipo "oh ti faccio vedere il mio nuovo Iphone fighissimo" "Dai fammelo provare".

Abbiamo tabulati delle telefonate effettuate in quella data?

Fabio ci sta spiegando che non puoi conoscere l'IMEI a cui è abbinata la SIM.


Esatto. A meno che quell'IMEI non sia associato ad un servizio a tariffa speciale, o non stai monitorando le SIM che lo utilizzano.

Basta localizzarlo e seguirlo.

Vadi dove va a dormire il telefono e trovi il padrone.

Questo vale se l'IMEI contiene la SIM che stai tracciando o rispecchia l'abbinamento di cui sopra.

PS le mie sono "riflessioni a voce aperta", non sto tracciando nulla.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!