Autore Topic: Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?  (Letto 68704 volte)

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Offline Monteverde74

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #440 : Venerdì 10 Agosto 2012, 13:27:33 »
dopo le sentenze di oggi, mi convinco che a noi la faranno scontare
come al solito la Laizo essendo una grande sacrificabile, pagherà e con lei mauri
ci si affanna ma le procure hanno già deciso che quella di cremona è credibile(con il la sua gola profonda) e quella di bari no(masiello e bari tutta)
che altro aggiungere?
quando finirà sta farsa?

Offline aaronwinter

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #441 : Lunedì 13 Agosto 2012, 18:11:45 »
Voglio un articolo dello smerdu e del suo compagno di merende su Pesoli.

Così va la vita: questo a fare lo sciopero della fame in difesa della propria dignità, quelli a confezionare plot e  libri  ''ad usum palazzorum'' (e per il proprio conto in banca) creando il totem della ''credibilità dei pentiti in assenza di prove''

Ma arriverà il momento di dire ''ti sta bene, smerdu, ti sta bene''.
Arriverà. Oh, se arriverà.

>:(
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Offline aaronwinter

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #442 : Giovedì 23 Agosto 2012, 13:22:22 »
Intanto una prima certezza c'è.
Mauri stasera gioca a Maribor, e smerdu fottia & co. se vedono Don Matteo.

Una prima, bellissima vittoria. Ma con gli zozzi è troppo facile, si vince ancora prima di incontrarli  :D

A tutti i "visitatori" (alla memoria) che hanno dovuto attaccarearcazzo i loro sogni bagnati di ripescaggio (ari-alla memoria), va il mio più sentito e sonoro saluto more maiorum:

:asrm:

Damose da fa (remix di aaronwinter)
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Offline disabitato

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #443 : Giovedì 23 Agosto 2012, 15:41:45 »
prendiamoci la bongiorno come avvocato difensore visto come ha smerdato palazzi.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline DinoRaggio

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #444 : Giovedì 23 Agosto 2012, 17:10:07 »
Da corriere.it:

http://www.corriere.it/sport/12_agosto_23/conte-conferenza-stampa_8bcf6eca-ed22-11e1-89a9-06b6db5cd36c.shtml

Conte: «È vergognoso: sono stato condannato da giudici tifosi che ce l'hanno con me»

L'allenatore della Juve parla dopo la condanna: «Carobbio e la procura federale sono pappa e ciccia»

«Mi sono sempre comportato in maniera corretta, nonostante il dolore e la consapevolezza di essere stato oggetto di palesi ingiustizie e di aver subito accuse infamanti»» dice Antonio Conte, l'allenatore juventino coinvolto nello scandalo del calcioscommesse. In una conferenza stampa accorata a Vinovo, Conte ha voluto raccontare la sua verità all'indomani della sentenza di appello della corte di giustizia Figc che ha confermato i 10 mesi di squalifica per «omessa denuncia». «Questa è un'infamia per un uomo come me - spiega Conte - E solo perchè sono alla Juve, una squadra amata e odiata da tutti, e mi è successo di vincere quando nessuno se lo aspettava». E aggiunge un appello accorato: «Il popolo juventino e tutti i tifosi devono conoscere questa vergogna. Dico agli altri allenatori: aprite gli occhi. Può succedere a tutti» ha detto.

«PIPPO» - «C'è la procura di Cremona che definisce il signor Carobbio un bugiardo. Eppure per la procura federale Filippo Carobbio, anzi 'Pippo' perché è ormai pappa e ciccia con i giudici, è altamente credibile» dice Conte sul suo accusatore principale, il «pentito» che ha portato alla squalifica di 10 mesi comminata al tecnico bianconero. Ma Conte non ci sta:«Io non ho mai scommesso in vita mia. Il signor Carobbio, invece, da tre anni si vende le partite, i compagni e la famiglia. Eppure il signor Conte è poco credibile: e io, a differenza di chi si vende le partite, sono sempre stato onesto».

I GIUDICI TIFOSI - Ma Carobbio non è l'unico bersaglio di Conte. La sua è un'accusa veemente contro i giudici federali: «Questa è una vicenda assurda, e io sono sempre stato corretto in campo e fuori. C'è un giudice - aggiunge Conte - che forse per apparire sulle prime pagine dei giornali, parla di me, dice cose inopportune, forse da tifoso. Ha qualcosa di personale con me».

NOVARA-SIENA- «Per Novara-Siena sono da sette mesi sui giornali e sulle tv, da sette mesi la mia faccia viene accostata al calcioscommesse e io non ho mai scommesso in vita mia» dice Conte che vuole anche precisare cosa sia «questa famosa riunione tecnica: è qualcosa di sacro, prima della partita. Si parla di tecnica, tattica, mostriamo immagini su come fare male e non farci male, poi un discorso motivazionale. E secondo voi, io dopo tutto questo avrei detto ai miei ragazzi, 'tanto questa partita si pareggia'?. Davanti a 25 persone? Sono davvero accuse infamanti» aggiunge.

HO PAURA - «Dopo questa vicenda inizio ad avere timore di andare nello spogliatoio e magari litigare con un calciatore che un domani si alza e mi denuncia» dice Conte. «Voglio avere una telecamerina per controllare i miei spostamenti e i miei colloqui, altrimenti se manderò un calciatore in tribuna chissà cosa potrebbe succedere. E dico ai miei colleghi ed ai calciatori: oggi è successo a me, domani può accadere a voi. Non mettete la testa sotto la sabbia, aprite gli occhi» dice Conte.

PATTEGGIAMENTO E' UN RICATTO - «Il patteggiamento è come un ricatto per gli innocenti. Oggi lo posso dire perchè con loro è finita, per fortuna» spiega Conte. «Ho dovuto subirlo dai miei stessi avvocati - ha aggiunto - visto che questa giustizia non permette di difendersi perche rischiare? È una vergogna». E l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Antonio Conte, ha aggiunto; «Il patteggiamento sta diventando come miele per pentiti falsi. Per ottenere uno sconto. A Conte lo hanno rigettato e per un uomo come lui è meglio così. Meglio un secolo di squalifica». «Non ci è stata data la possibilitá di difenderci appieno. Questa è una violazione a livello costituzionale, che va al di sopra di tutte le questioni» aggiunge Bongiorno.

SOSPENSIONE DELLA SENTENZA - «Per il terzo chiederemo il proscioglimento» annuncia l'avvocato Antonio De Rensis. «Quello che è emerso mercoledì con la sentenza di appello è che il pentito Filippo Carobbio non è totalmente credibile. Guardiamo al bicchiere mezzo pieno. La credibilità dell'uomo è stata messa in discussione e questo vogliamo sottolineare e su questo lavoreremo» anticipa. E l'avvocato Luigi Chiappero aggiunge: «Chiederemo la sospensiva della pena immediata in vista del Tnas e anche procedura d'urgenza».

Carlotta De Leo
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Anselazio

Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #445 : Giovedì 23 Agosto 2012, 17:56:55 »
prendiamoci la bongiorno come avvocato difensore visto come ha smerdato palazzi.

assolutamente d'accordo!!!!
servirebbe per tanti motivi...

Offline Frank 73

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #446 : Giovedì 23 Agosto 2012, 18:41:35 »
La situazione di Mauri, dal punto di vista della giustizia sportiva, è simile a quella di Conte.
Entrambi dal punto di vista penale non rischiano nulla in quanto non ci sono elementi per la frode sportiva, anche la procura di Cremona, che aveva provato a farlo cantare sbattendo dentro il nostro Stefano, si è impantanata sulla questione. L'omessa denuncia non è penalmente rilevante.
 
Entrambi, se non ci fosse (un domani) un processo penale (vi sarebbe se oggi fosse 1980 in assenza di una legge sull'illecito sportivo), sarebbero sanzionati, sulla base dell'ingiustizia sportiva "chefunzionacosìcedevidasta'" con l'illecito sportivo e qualche anno di squalifica ai limiti della radiazione.
 
Entrambi, dato che c'è il processo penale che potrebbe sbugiardare (un domani) quella sportiva (con conseguenti richieste risarcitorie, ecc.) saranno condannati (Conte già fatto, credo che lo stesso tipo di responsabilità sarà addossata a Mauri) per OMESSA DENUNCIA, in modo che la giustizia ordinaria mai potrà sbugiardare quella sportiva. Che avrà raggiunto il suo scopo, quello di attaccare l'interesse di alcuni e fare l'interesse di altri e di esercitare un potere discrezionale così invasivo da tenere saldamente in mano le redini del potere. Niente altro che questo. Un potere che si esercita con processi degni di regimi totalitari del secolo scorso, potendo interrompere o troncare la carriera sportiva di questo o di quello. Che gestisce i controlli antidoping e quindi consentire il "pieno di benzina" a quella o a quell'altra squadra, ma a quella no magari. Che decide quali club possono partecipare e quali no, quali fidejussioni vanno bene e quali no, in un sistema nel quale lo stesso istituto di credito è proprietario di un club e creditore degli altri diciassette. Che designa gli arbitri e viene per questo accusata di parzialità, e se ne compiace, dato che sa benissimo che il condizionamento e il potere lo si esercita in ben altri ambiti, quelli prima citati, e che la parzialità dell'arbitro, il rigore in più o in meno, è solo uno specchietto per le allodole. Solo un modo per distogliere l'attenzione.
 
In bocca al lupo a Stefano Mauri, non so se è innocente, so, sulla base di quanto è finora emerso, che nulla dimostra che sia colpevole. E quindi, per i nostri principi costituzionali, è innocente.
Ma l'interesse generale e diffuso è trovare qualche capro espiatorio per mostrare a tutti che il Calcio sa ripulirsi.
Chi sono i capri espiatori? Più o meno quelli di sempre (dal 1980) più la new entry bianconera, da quando è stata scalzata dal potere e al suo posto se ne è sostituito un'altro, più subdolo, più celato, più protetto, a tutti i livelli, e per questo più sudicio.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline ssl_1900

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #447 : Giovedì 23 Agosto 2012, 18:44:37 »
La situazione di Mauri, dal punto di vista della giustizia sportiva, è simile a quella di Conte.
Entrambi dal punto di vista penale non rischiano nulla in quanto non ci sono elementi per la frode sportiva, anche la procura di Cremona, che aveva provato a farlo cantare sbattendo dentro il nostro Stefano, si è impantanata sulla questione. L'omessa denuncia non è penalmente rilevante.
 
Entrambi, se non ci fosse (un domani) un processo penale (vi sarebbe se oggi fosse 1980 in assenza di una legge sull'illecito sportivo), sarebbero sanzionati, sulla base dell'ingiustizia sportiva "chefunzionacosìcedevidasta'" con l'illecito sportivo e qualche anno di squalifica ai limiti della radiazione.
 
Entrambi, dato che c'è il processo penale che potrebbe sbugiardare (un domani) quella sportiva (con conseguenti richieste risarcitorie, ecc.) saranno condannati (Conte già fatto, credo che lo stesso tipo di responsabilità sarà addossata a Mauri) per OMESSA DENUNCIA, in modo che la giustizia ordinaria mai potrà sbugiardare quella sportiva. Che avrà raggiunto il suo scopo, quello di attaccare l'interesse di alcuni e fare l'interesse di altri e di esercitare un potere discrezionale così invasivo da tenere saldamente in mano le redini del potere. Niente altro che questo. Un potere che si esercita con processi degni di regimi totalitari del secolo scorso, potendo interrompere o troncare la carriera sportiva di questo o di quello. Che gestisce i controlli antidoping e quindi consentire il "pieno di benzina" a quella o a quell'altra squadra, ma a quella no magari. Che decide quali club possono partecipare e quali no, quali fidejussioni vanno bene e quali no, in un sistema nel quale lo stesso istituto di credito è proprietario di un club e creditore degli altri diciassette. Che designa gli arbitri e viene per questo accusata di parzialità, e se ne compiace, dato che sa benissimo che il condizionamento e il potere lo si esercita in ben altri ambiti, quelli prima citati, e che la parzialità dell'arbitro, il rigore in più o in meno, è solo uno specchietto per le allodole. Solo un modo per distogliere l'attenzione.
 
In bocca al lupo a Stefano Mauri, non so se è innocente, so, sulla base di quanto è finora emerso, che nulla dimostra che sia colpevole. E quindi, per i nostri principi costituzionali, è innocente.
Ma l'interesse generale e diffuso è trovare qualche capro espiatorio per mostrare a tutti che il Calcio sa ripulirsi.
Chi sono i capri espiatori? Più o meno quelli di sempre (dal 1980) più la new entry bianconera, da quando è stata scalzata dal potere e al suo posto se ne è sostituito un'altro, più subdolo, più celato, più protetto, a tutti i livelli, e per questo più sudicio.

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Offline DinoRaggio

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #448 : Giovedì 23 Agosto 2012, 20:36:58 »
Sempre da corriere.it

La corte: «Conte non convince affatto
Per lui ipotesi più grave di omessa denuncia»


In 13 pagine le motivazioni della sentenza di appello che ha confermato 10 mesi di squalifica per l'allentatore juventino

«Antonio Conte deve rispondere di omessa denuncia perché era pienamente consapevole dell'illecito tanto da avere posto in essere un comportamento particolarmente significativo in proposito». Lo scrive la Corte di giustizia federale nelle motivazioni della sentenza di appello che conferma i 10 mesi di squalifica inflitti all'allenatore della Juventus. Ma i giudici sono ancora più netti: Conte avrebbe potuto essere accusato di illecito sportivo in relazione alla gara Albinoleffe-Siena. La responsabilità di Conte poteva configurare «una fattispecie diversa e più grave di incolpazione» rispetto all'omessa denuncia.

CAROBBIO NON E' UN BUGIARDO INCALLITO - Le 13 pagine della sentenza sono state pubblicate sul sito della Federcalcio (http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2012/C_2_ContenutoGenerico_33256_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf) proprio nel momento in cui Antonio Conte sparava a zero sui giudici raccontando la sua verità in una conferenza stampa. Nella sentenza, la Corte parla di Filippo Carobbio: «Non merita l'etichetta di 'bugiardo incallito' come anche quella di soggetto di 'assoluta credibilità'». Le sue dichiarazioni «devono essere valutate oggettivamente prescindendo da quello che sembra un vero e proprio preconcetto, nel bene e nel male». Secondo i giudici, «la teoria elaborata dalla difesa di Conte - si legge nelle 13 pagine scritte dai giudici - secondo la quale Carobbio sarebbe un soggetto che avrebbe in modo quasi scientifico, e peraltro a freddo, costruito un vero e proprio castello di menzogne al fine di causare un gravissimo pregiudizio alla società del Siena e al sig. Conte, non convince affatto».

IL PARTO DELLA MOGLIE - Innanzitutto la Corte federale ritiene poco credibile l'episodio su cui la difesa «torna in modo quasi ossessivo», ovvero la mancata concessione da parte di Conte del permesso richiesto da Carobbio per assistere al parto della moglie. «L'episodio del diverbio tra la moglie di Carobbio e la compagna di Conte, che sarebbe avvenuto in occasione della festa di compleanno della figlia del calciatore Brienza, suscita notevoli perplessità - spiegano i giudici - In primo luogo, è poco credibile che la moglie di un calciatore professionista, i cui lauti guadagni sono ben noti, possa lamentarsi di essere stata costretta ad una spesa di 1.500 euro; a ciò si aggiunga, che la predetta spesa sarebbe stata dovuta alla necessità di farsi assistere, da un punto di vista morale, da una ostetrica; orbene, questa Corte non può esimersi dall'evidenziare che appare quantomeno curioso che la sig.Ra Carobbio abbia sentito il bisogno di ricorrere ad una ostetrica per avere, in mancanza del marito (soggetto insostituibile), un supporto morale. Ma, anche a voler ritenere credibile il predetto episodio, si rileva come la mancata concessione del permesso ha, con ogni probabilità, causato il risentimento della moglie di Carobbio, e non di quest'ultimo».

UN ALTRO EPISODIO - Ma i giudici nella sentenza fanno riferimento a una delle dichiarazioni fatte da Filippo Carobbio davanti agli investigatori federali lo scorso 10 luglio: «Ha raccontato di un ulteriore momento in cui, all'interno della società Siena, è stato affrontato il tema dell'accordo finalizzato a far vincere l'Albinoleffe, risalente a circa due settimane prima della data in cui era programmata la gara in questione e, più precisamente, prima che si disputasse Ascoli-Siena del 14 maggio 2011. In occasione di una riunione all'interno dello spogliatoio alla presenza dei calciatori e dell'allenatore Conte, quest'ultimo, nel mostrarsi favorevole ad agevolare la vittoria dell'Albinoleffe, invitò i propri calciatori a confermare l'adesione o a chiamarsi fuori dall'accordo»

MASTRONUNZIO - L'unico a dissociarsi, spiega la Corte, fu «il calciatore del Siena Mastronunzio, il quale in virtù dei suoi recenti trascorsi tra le file dell'Ascoli, avrebbe preteso che un analogo trattamento di favore il Siena lo riservasse anche alla propria ex squadra, che avrebbe incontrato di lì a poco, anch'essa impegnata, al pari dell'Albinoleffe, nella lotta per non retrocedere. L'allenatore Conte, dopo aver preso atto di tale dissociazione non convocò più, da allora e fino al termine del campionato, il Mastronunzio, sia per le rimanenti gare che per i relativi ritiri, consentendo solo che lo stesso partecipasse agli allenamenti». Una decisione per la quale Conte, secondo i giudici, «non ha fornito, in sede di audizione davanti alla procura federale, motivazioni credibili, attribuendola in un primo momento, ad un infortunio del Mastronunzio del tutto inesistente, e, successivamente, al fatto che il predetto calciatore non avesse dimostrato un adeguato spirito di gruppo per avere rifiutato di trasferire il proprio domicilio da Empoli a Siena».

ESCLUSIONE DALLA ROSA - «Sul predetto episodio (ovvero l'esclusione dalla rosa, ndr) la difesa si è limitata a cercare di dimostrare che l'esclusione sarebbe avvenuta per motivi tecnici - aggiungono i giudici - Si tratta della terza spiegazione che, nel corso del presente procedimento, è stata fornita della predetta esclusione». In ordine alla quantificazione della sanzione, conclude la Corte, «si ritiene che il proscioglimento da uno dei due addebiti contestati (omessa denuncia per Novara-Siena, ndr) non consenta, comunque, di ridurre la stessa rispetto alle statuizioni sul punto della C.D.N., attesa la evidenziata particolare gravità del comportamento, nei fatti sicuramente quanto meno omissivo, tenuto dal sig. Conte con riferimento all'incontro di calcio Albinoleffe-Siena»
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Offline Fabio70rm

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #449 : Giovedì 23 Agosto 2012, 20:42:35 »
Che fintoni questi giudici.

Levano una omessa denuncia, da due a una, lasciano la stessa pena giustificando che è acclarato un reato più grave. Le prove? Boh...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline aquilafelyx

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #450 : Giovedì 23 Agosto 2012, 20:48:31 »
se abbandonassero i metodi da inquisizione forse riuscirebbero ad arrivare alla verità : Lo strano caso di Salvatore Mastronunzio - Ju29ro.com
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Eaglebirdiepar

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Offline disabitato

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Offline surg

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #453 : Lunedì 27 Agosto 2012, 07:39:43 »
Ieri Mauro nel postpartita ha detto che è scandaloso cje un calciatore che è stato in prigione sia sceso in campo

Offline surg

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #454 : Lunedì 27 Agosto 2012, 07:59:11 »
Non male anche il titolo della stampa: Dal carcere al campo (per ora)

oizaL

Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #455 : Martedì 4 Settembre 2012, 12:24:56 »
CONI: PETRUCCI "RIFORMA GIUSTIZIA SPORTIVA? VEDREMO DOPO PROCESSI = (AGI/ITALPRESS) - Roma, 4 set. - "Al termine dei processi in atto alcuni aspetti della giustizia sportiva saranno certamente rivalutati, tenendo pero' ben presente alcuni principi inamovibili: la responsabilita' oggettiva non si tocca". Cosi' il presidente del Coni Giovanni Petrucci ha commentato le dure polemiche seguite ai processi estivi sullo scandalo legato al calcioscommesse. "Ne abbiamo parlato con il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete - ha spiegato Petrucci al termine della riunione odierna della Giunta nazionale del Coni di Roma.  "All'inizio - ha detto ancora Petrucci - lo scandalo era grande, poi e' diventato meno grande e ora si ritorce contro la giustizia sportiva, che sta facendo seriamente il proprio lavoro. Al termine dei processi alcune cose saranno rivalutate, ma solo a bocce ferme e comunque in sintonia con quanto previsto dagli organismi internazionali. La Federcalcio non puo' fare sempre da apripista come nel caso dei giudici di porta". (AGI) red/Cav 041222 SET 12 NNNN

Offline pariolo 10

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #456 : Martedì 4 Settembre 2012, 12:39:04 »
"All'inizio - ha detto ancora Petrucci - lo scandalo era grande, poi e' diventato meno grande e ora si ritorce contro la giustizia sportiva, che sta facendo seriamente il proprio lavoro. Al termine dei processi alcune cose saranno rivalutate, ma solo a bocce ferme e comunque in sintonia con quanto previsto dagli organismi internazionali. La Federcalcio non puo' fare sempre da apripista come nel caso dei giudici di porta". (AGI) red/Cav 041222 SET 12 NNNN
[/quote]


Finalmente qualcuno che apre gli occhi!! Ciò che è stato fatto a Mauri è molto grave. Solo un modesto p.m. di provincia, già allontanato dalla procura di Milano, poteva fare qualcosa di simile. Spiace che un gip serio come Salvini, si sia prestato a questo gioco, salvo poi cercare di recuperare la situazione fuori tempo massimo.

Offline Matita

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Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #457 : Sabato 8 Settembre 2012, 08:30:15 »
http://www.vip.it/le-intercettazioni-del-calcio-scommesse-una-fogna-a-cielo-aperto/

Antonio Massari e Malcom Pagani per “il Fatto Quotidiano”

Nella busta indirizzata in estate al procuratore di Cremona brilla, inesplosa, una cartuccia 7,65. “Un regalino dottore, ne faccia buon uso”. L’italiano è claudicante ma il testo della lettera anonima è chiaro: “Egregio Dottor Di Martino, ci meravigliamo di una persona come lei che come alcuni amici ci hanno riferito, è molto intelligente… Ma cosa pensa che continuando a interrogare e a scassare la minchia, trova il tesoro? Ma ci ha parlato con Palazzi? È cosciente di cosa può succedere se vengono disgraziatamente fuori i nomi dei vertici dell’organizzazione? Oppure pensa che alla sua venerabile età gli faranno fare un gran salto di carriera… Infangate come da accordi tutto altrimenti il salto lo farà, ma da dove lo scoprirà dopo. Comunichi a Palazzi lui ci farà sapere con i mezzi che sa”.

Sei mesi fa il clima era questo. Rischia di peggiorare. Il calcio-scommesse che viaggia via Internet, dorme negli stessi alberghi dei calciatori e stende la diossina dei suoi molti comprimari di retroguardia sull’intero territorio nazionale ha inquinato definitivamente il quadro. Si scommetteva. In Serie A e nei campionati minori.

Dai primi interrogatori degli indagati, esce un cattivo odore di deja-vù, con i piani alti del sistema impegnati a minimizzare e la netta sensazione che senza la collaborazione di chi sa più di quel che racconta, per legare squadre, nomi di primo piano e combine, non basterà l’ubicazione di una cella telefonica.





Novita' ? Questo accadde a Dicembre.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

POMATA

Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #458 : Sabato 8 Settembre 2012, 09:14:39 »
Ho sempre pensato che ce stanno in mezzo fino ar collo i 2 gabetani...l'insabbiamento e la paura a procedere è tutta lì...

oizaL

Re:Arresto Mauri: Cosa rischia la Lazio?
« Risposta #459 : Martedì 11 Settembre 2012, 10:13:22 »
CALCIO: SCOMMESSE. LAZIO, LOTITO "MAURI ESTRANEO" (AGI/ITALPRESS) - Roma, 11 set. - "Ognuno deve preoccuparsi di quello che fa, non di quello che non fa. Noi non abbiamo commesso nulla che possa andare nella direzione della violazione delle norme vigenti". Con il suo solito modo di argomentare le sue tesi il presidente della Lazio Claudio Lotito e' intervenuto ai microfoni di Sky Tg24 per parlare della vicenda calcioscommesse che e del rischio che potrebbe correre la Lazio per il coinvolgimento di Mauri. "Abbiamo visto attraverso le carte quello che ha fatto Mauri - ha poi aggiunto Lotito - e non siamo preoccupati perche' nelle carte si evince l'assenza di Mauri da determinati comportamenti. Se poi paga pegno perche' non ha selezionato le sue amicizie questo e' un altro discorso. Ho fiducia nella Giustizia, mi pare che i fatti dimostreranno la sua innocenza". (AGI) red/Cav 111009 SET 12 NNNN