La Lazio ingaggia Petkovic?

[robylele]

E quindi cosa? il punto sta proprio lì. O hai giocatori competitivi oppure niente.
Sacchi o Petkovic sono soltanto direttori di orchestra, ma se l'orchestra è composta da zappe avrai una resa da zappe. Lo dice TEo, lo dico io, lo dice anche Plastino (che attribuiva grandi colpe a Reja di non aver saputo sfruttare un materiale all'alteza) anche se lui crede nelle virtù della tattica, che per me non ha quella importanza che lui gli attribuisce.
Per me il calcio non è pura organizzazione, ma è ancora artigianato, dove l'estro del singolo può e deve ancora dire la sua.

bene, allora possiamo archiviare la polemica sul bidello e concentrarci sul calcio mercato.

[robylele]

Se per te è una scelta coraggiosissima, per altri non puo' essere una scommessa rischiosissima?
Ma roba da pazzi...

Certo. Ognuno ha la facoltà di dire quello che vuole.

In base alle scelte fatte negli anni precedenti e alle polemiche che ne sono seguite (allenatore vecchio nell'atteggiamento, ad esempio) é stata fatto una scelta coraggiosa ed é oggettivo.

Tanto scommessa rischiosissima sarebbe stata anche con Zenga o Di Matteo (che, tra l'altro, credo possa spuntare circa 3,5 netti in PL, quindi neanche a parlarne..).

[fish_mark]

bene, allora possiamo archiviare la polemica sul bidello e concentrarci sul calcio mercato.

Beh, insomma, anche quella ... ma lasciamo perdere.
La mia polemica sta a zero. Aspetto settembre con le prime partite.

Dopo tanta minestra ho detto allo chef una semplice cosa: "stupiscimi".

[Mazzola]

Lasciando stare i Gullit Van Basten...ipotizziamo...arriveranno Ederson e Breno (che non ha scelto di certo Petkovic) piu credo comunque 2/3 giocatori che conosce, svizzeri o slavi.
Il "resto" lo dovrà fare lui. Specie se vorrà fare uno schema tipo 3 4 3. L'allenatore conta, hai voglia se conta.

[robylele]

La mia polemica sta a zero. Aspetto settembre con le prime partite.

Ci somigliamo sempre più, sembriamo fratelli ormai.   

[MagoMerlino]

Giordano noo?   

Non hai letto.

Eccerto Mago, meglio chi ha GIA' fallito piuttosto di uno che deve ancora arrivare....

Che non ha fallito mai ve'?

[Russotto]

LAZIO/Calciomercato: Petkovic ha le idee chiare. Emmanuel, Onazi e Keita. Si punta sui giovani.
   

 
Vladimir Petkovic ha già le sue idee. La Lazio sarà fondata anche su giovani provenienti dalla Primavera. Non solo Onazi e Keita, praticamente certi di andare ad Auronzo di Cadore in ritiro, ma anche Sani Emmanuel. Il nigeriano era stato seguito dallo stesso Petkovic ai tempi dello Young Boys. Ora lo ritroverà in quel di Formello e non se lo lascerà scappare. Lo vuole in prima squadra.

M.B. - Cittaceleste.it


Questa cosa di portarsi questi ragazzi ad Auronzo mi piace tantissimo.

[Drenai]

secondo me sani emmanuel ha zero possibilità di emergere nel calcio che conta. onazi credo sia buono, keita non l'ho mai visto.

[Russotto]

secondo me sani emmanuel ha zero possibilità di emergere nel calcio che conta. onazi credo sia buono, keita non l'ho mai visto.

anche secondo me

[geddy]

Io invece credo Sani abbia qualche possibilità. E' imprevedibile e veloce.
Onazi non so, a volte sembra catatonico, si estrania completamente. Però ha buona tecnica e buona visione di gioco. QUando è in palla in primavera sembra di altra categoria.

[cuchillo]

ma che davvero stiamo a fare il paragone con il Milan di Sacchi?

25 anni fa liquidare il Barone per prendere Sacchi fu considerato un gesto da avanguardisti futuristi...
Il paragone è sull'originalità disorientante della scelta, mica sulla qualità delle rose...


(Che poi, toccherà sfatà 'sto mito del Milan-corazzata del primo anno di Sacchi...Van Basten e Riijkaard non c'erano, Maldini aveva 17 anni, giocava titolare Colombo, Virdis era ai titoli di coda, Tassotti e Baresi erano fenomeni assoluti, ma c'erano pure gli anni prima e il Milan disputava stagioni ignobili...
...La corazzata è stata costruita pezzo per pezzo...Al Napoli, quell'anno, Giordano j'avanzava...Col Diego più forte di sempre...Io avrei preferito essere il Napoli, di gran lunga...)

[Giglic]

25 anni fa liquidare il Barone per prendere Sacchi fu considerato un gesto da avanguardisti futuristi...
Il paragone è sull'originalità disorientante della scelta, mica sulla qualità delle rose...


(Che poi, toccherà sfatà 'sto mito del Milan-corazzata del primo anno di Sacchi...Van Basten e Riijkaard non c'erano, Maldini aveva 17 anni, giocava titolare Colombo, Virdis era ai titoli di coda, Tassotti e Baresi erano fenomeni assoluti, ma c'erano pure gli anni prima e il Milan disputava stagioni ignobili...
...La corazzata è stata costruita pezzo per pezzo...Al Napoli, quell'anno, Giordano j'avanzava...Col Diego più forte di sempre...Io avrei preferito essere il Napoli, di gran lunga...)

Avoja! Ricordiamo tutti come quel Milan vinse lo scudetto... non fu certo una cavalcata trionfale, ma piuttosto un "far saltare il banco"...
Non avesse quel Napoli fatto quel gentile omaggio, le cavalcate trionfali in coppa dei campioni non ci sarebbero mai state.

Sacchi, a mio modo di vedere, è estremamente mitizzato. DI partite eccezionali io ne ricordo una sola: un 5-0 al Real a San SIro, con 5 marcatori diversi... Senza contare il mondiale perso per mettere Baggio con una gamba in campo piuttosto che Signori, che doveva secondo lui fare solo il terzino.

[Russotto]

Lazio, ecco lo staff di Petkovic
01.06.2012 14.17 di Alessio Alaimo  articolo letto 1894 volte
© foto di Federico Gaetano

Cominciano ad emergere alcuni dettagli su chi andrà a supportare l'allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic. Arno Rossini sarà il suo vice, Paolo Rongoni il preparatore atletico, mentre per l'elaborazione video e dati multimediali il tecnico serbo ha scelto Jesse Fioranelli. Prende forma la nuova Lazio, a cominciare dagli uomini di fiducia del suo allenatore.



Ho cercato Paolo Rongoni... ha lavorato in Turchia con Petkovic nella sfortunata parentesi della retrocessione.
Prima faceva il preparatore del Le Mans in Francia.

[Matita]

Lazio, ecco lo staff di Petkovic
01.06.2012 14.17 di Alessio Alaimo  articolo letto 1894 volte
© foto di Federico Gaetano

Cominciano ad emergere alcuni dettagli su chi andrà a supportare l'allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic. Arno Rossini sarà il suo vice, Paolo Rongoni il preparatore atletico, mentre per l'elaborazione video e dati multimediali il tecnico serbo ha scelto Jesse Fioranelli. Prende forma la nuova Lazio, a cominciare dagli uomini di fiducia del suo allenatore.



Ho cercato Paolo Rongoni... ha lavorato in Turchia con Petkovic nella sfortunata parentesi della retrocessione.
Prima faceva il preparatore del Le Mans in Francia.

E' l'anello fondamentale della catena. Rongo' falli corre tutta la stagione e stamo apposto.

[cuchillo]

Quindi ricordi una sola grande partita dell'era Sacchi? Opinione che rispetto, ci mancherebbe.
A me quel Milan mi faceva svegliare alle 4 di mattina per vedere le finali intercontinentali.
Il Milan di Sacchi - nessuno lo aveva fatto prima - andava a Madrid ad attaccare, mandando 22 volte in fuorigioco gli attaccanti del Real, abituati a squadre che si difendevano nei loro 16 metri.
Sacchi è stata una rivoluzione culturale, a livello di club.

Sacchi e la nazionale è stata un'esperienza fallimentare. Ma non mi riferisco ai risultati (una finale persa ai rigori col Brasile rimane il terzo miglior risultuato del dopoguerra) ma all'incapacità di dare un'impronta vera, riconoscibile a quella nazionale, tolta mezzora con la Bulgaria.

Poi, ahò, che ve devo dì? Era meglio per il Milan prendere nel 1987 Rino Marchesi o Sandro Bolchi? Può darsi, nessuno può essere smentito...   

[robylele]

Avoja! Ricordiamo tutti come quel Milan vinse lo scudetto... non fu certo una cavalcata trionfale, ma piuttosto un "far saltare il banco"...
Non avesse quel Napoli fatto quel gentile omaggio, le cavalcate trionfali in coppa dei campioni non ci sarebbero mai state.

Sacchi, a mio modo di vedere, è estremamente mitizzato. DI partite eccezionali io ne ricordo una sola: un 5-0 al Real a San SIro, con 5 marcatori diversi... Senza contare il mondiale perso per mettere Baggio con una gamba in campo piuttosto che Signori, che doveva secondo lui fare solo il terzino.

Non sono un adoratore di Sacchi, ma ci aggiungerei un 1-1 magistrale a Madrid, con gol di testa in torsione di un certo Van Basten. Il Milan giocò quasi sempre in attacco e avrebbe meritato la vittoria. Poi fece il 5-0 al ritorno.
Oltre altre partite giocate col pallino in mano di fronte a chiunque, più che altro in Europa.

E su Baggio in Usa ebbe ragione, se poi il divin codino fece quello che fece.. Comunque non poteva mai essere un selezionatore, era un allenatore di club.

Piuttosto é il Sacchi di oggi che rimane poco digeribile: sempre gli stessi concetti ripetuti dal 1993, il gioco all'italiana, l'intensità, la riomma é l'unica che gioca bene (pure se il trainer é Ranieri), il gioco propositivo.
Tutto ripetuto fino allo sfinimento anche se deve commentare una partita di B.

[AlenBoksic]

(Che poi, toccherà sfatà 'sto mito del Milan-corazzata del primo anno di Sacchi...Van Basten e Riijkaard non c'erano, Maldini aveva 17 anni, giocava titolare Colombo, Virdis era ai titoli di coda, Tassotti e Baresi erano fenomeni assoluti, ma c'erano pure gli anni prima e il Milan disputava stagioni ignobili...

C'erano pure Galli G. in porta, Galli F., Ancelotti, Massaro e Donadoni in mezzo,
mica i primi scarpari.
Van Basten c'era e segnò 3 gol nelle pochissime partite che giocò.
Maldini aveva 20 anni ed era titolare in nazionale
Virdis realizzò 11 reti in 25 gare (campionato a 16) di cui 2 a Napoli
Non sarà stata una corazzata ma poco ci mancava

P.S.: l'anno prima disputarono lo spareggio UEFA con la samp e conclusero la stagione con Capello in panca

[Giglic]

Quindi ricordi una sola grande partita dell'era Sacchi? Opinione che rispetto, ci mancherebbe.
A me quel Milan mi faceva svegliare alle 4 di mattina per vedere le finali intercontinentali.
Il Milan di Sacchi - nessuno lo aveva fatto prima - andava a Madrid ad attaccare, mandando 22 volte in fuorigioco gli attaccanti del Real, abituati a squadre che si difendevano nei loro 16 metri.
Sacchi è stata una rivoluzione culturale, a livello di club.

Sacchi e la nazionale è stata un'esperienza fallimentare. Ma non mi riferisco ai risultati (una finale persa ai rigori col Brasile rimane il terzo miglior risultuato del dopoguerra) ma all'incapacità di dare un'impronta vera, riconoscibile a quella nazionale, tolta mezzora con la Bulgaria.

Poi, ahò, che ve devo dì? Era meglio per il Milan prendere nel 1987 Rino Marchesi o Sandro Bolchi? Può darsi, nessuno può essere smentito...   

Si, di partite che rimangono nella leggenda solo quella, lo confermo. Mi dispiace per le tue levatacce 

Il Milan di Sacchi andava ad attaccare a Madrid, ed anche a Belgrado. Poi però rischiava di uscire....
Mia opinione, diffido in genere dei guru che hanno solo un'idea in testa. E questo non solo nel calcio. Sacchi ha avuto a disposizione una delle migliori nazionali italiane del dopoguerra, e, dopo aver passato con il famoso "Cul de Sac" gironi ed ottavi, fece bene due mezze partite con Spagna e Bulgaria. Le scelte scellerate fatte gli hanno fatto perdere (e di poco... il famoso rigore di Baggio che era "dentro nel suo mondo interiore") una finale che "Marchesi o Bolchi" (bella 'sta cosa: se non Sacchi, Marchesi o Bolchi: in mezzo non c'è nulla, vè?) secondo me avrebbero vinto in carrozza.
Ma sic transit gloria mundi. Zoff perse un europeo al 94' per le cappelle di "Dippiero" e venne sbeffeggiato dal "Più grande presidente della storia del calcio mondiale" (cit.) e non difeso dalla federazione. Sacchi è invece un innovatore...

[POMATA]

Quindi ricordi una sola grande partita dell'era Sacchi? Opinione che rispetto, ci mancherebbe.
A me quel Milan mi faceva svegliare alle 4 di mattina per vedere le finali intercontinentali.
Il Milan di Sacchi - nessuno lo aveva fatto prima - andava a Madrid ad attaccare, mandando 22 volte in fuorigioco gli attaccanti del Real, abituati a squadre che si difendevano nei loro 16 metri.
Sacchi è stata una rivoluzione culturale, a livello di club.

Sacchi e la nazionale è stata un'esperienza fallimentare. Ma non mi riferisco ai risultati (una finale persa ai rigori col Brasile rimane il terzo miglior risultuato del dopoguerra) ma all'incapacità di dare un'impronta vera, riconoscibile a quella nazionale, tolta mezzora con la Bulgaria.

Poi, ahò, che ve devo dì? Era meglio per il Milan prendere nel 1987 Rino Marchesi o Sandro Bolchi? Può darsi, nessuno può essere smentito...   

Quoto.

Il milan di sacchi è stata la unica squadra a chiudere il Real Madrid nel suo centrocampo, ultimamente ci è riuscito solo il barcellona.

Era bello veder giocare quel milan, come sarà bello vedere la Lazio all'arrembaggio

[fish_mark]

25 anni fa liquidare il Barone per prendere Sacchi fu considerato un gesto da avanguardisti futuristi...
Il paragone è sull'originalità disorientante della scelta, mica sulla qualità delle rose...


(Che poi, toccherà sfatà 'sto mito del Milan-corazzata del primo anno di Sacchi...Van Basten e Riijkaard non c'erano, Maldini aveva 17 anni, giocava titolare Colombo, Virdis era ai titoli di coda, Tassotti e Baresi erano fenomeni assoluti, ma c'erano pure gli anni prima e il Milan disputava stagioni ignobili...
...La corazzata è stata costruita pezzo per pezzo...Al Napoli, quell'anno, Giordano j'avanzava...Col Diego più forte di sempre...Io avrei preferito essere il Napoli, di gran lunga...)

Maldini non aveva 17 anni, ma 20 (è un 1968).
Colombo era un onestissimo centrocampista, capace anche di belle legne sotto al sette.
Virdis ai titolidi coda, ma come segnava cavolo!
Tassotti e baresi fenomeni assoluti, ma anche in porta un Galli non sempre inappuntabile.

E' vero che quel campionato lo perse in Napoli piuttosto che vincerlo il Milan, ma quel Gullit era una forza della natura e poi non dimentichiamo gente come il grintosissimo ed efficace Massaro, un certo Ancelotti (appena arrivato dall'ATAC, considerato alla fine della carriera, che si concluderà in effetti soltanto 5 anni dopo) Evani e Donadoni.

E poi andiamo a fare il confronto diretto con SAcchi.
Quando arriva a Milanello, l'Arrigo ha 41 anni.
Aveva allenato la primavera del Cesena (1977-82), il Rimini nel 1982-83, quindi le giovanili della Fiorentina (1983-84), ancora il Rimini 1984-85 e il Parma nel biennio 1985-87.
Riprendo da Wikipedia: Successivamente Arrigo Sacchi guidò il Rimini in Serie C1 e le giovanili della Fiorentina. Italo Allodi lo mandò ad allenare il Parma (appena retrocesso in Serie C1), per fare qualche anno di esperienza prima di affidargli la squadra gigliata. Sacchi riportò subito i ducali in Serie B e nella stagione 1986-87 salì alla ribalta delle cronache quando eliminò dalla Coppa Italia il Milan vincendo a San Siro (gol di Mario Bortolazzi). Il suo gioco, basato sulla difesa a zona e sul pressing piacque al presidente dei rossoneri Silvio Berlusconi, che lo volle al Milan.[1]

Insomma, che il Signore ci assista.

Quoto.

Il milan di sacchi è stata la unica squadra a chiudere il Real Madrid nel suo centrocampo, ultimamente ci è riuscito solo il barcellona.

Era bello veder giocare quel milan, come sarà bello vedere la Lazio all'arrembaggio

E allora sfatamo quel cavolo di Real Madrid, che tolto el Buitre e Sanchez era poca roba.