Autore Topic: Arrestati Mauri e Milanetto. Indagati Conte e Criscito.  (Letto 780 volte)

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Offline Ataru

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Arrestati Mauri e Milanetto. Indagati Conte e Criscito.
« : Lunedì 28 Maggio 2012, 10:56:49 »
www.corrieredellosport.it



Bufera calcioscommesse: indagati anche Sculli e  Kaladze. 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 arresti  domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di presentazione all'autorità  giudiziaria. Reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e  alla frode sportiva

ROMA - Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato  dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul  calcioscommesse. Tra i destinatari del provvedimento d'arresto anche  l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova Omar Milanetto. A Mauri e a  Milanetto, secondo quanto si apprende, gli inquirenti contesterebbero il  reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode  sportiva. Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia  Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli  incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati  diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione  criminale.
 
INDAGATO CONTE - Perquisizioni sono state compiute dalla polizia  nei confronti dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, nell'ambito  dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Secondo  quanto si apprende, Conte è indagato per associazione a delinquere  finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Il coinvolgimento  dell'allenatore della Juventus Antonio Conte è dovuto al periodo in cui  era allenatore del Siena. È stato in particolare il calciatore Filippo  Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. "Lo stesso allenatore Antonio Conte - aveva raccontato Carobbio - ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".

REAZIONE AVVOCATO CONTE - «La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e  fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti  contestati». È il commento di Antonio De Rencis, avvocato del  tecnico della Juventus indagato per associazione a delinquere  finalizzata alla truffa e alla frode sportiva nell'ambito del  calcioscommesse.

INDAGATO MEZZAROMA - Anche il presidente del Siena Massimo  Mezzaroma sarebbe indagato nell'inchiesta del calcioscommesse di Cremona  che ha portato oggi a diversi arresti. Nei confronti di Mezzaroma,  secondo quanto si apprende, sarebbero scattate delle perquisizioni. A  chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni  che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli  "Zingari" che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra  squadra.

19 PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI - Sono 19 i provvedimenti  restrittivi  emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini  nell'ambito dell'inchiesta 'Last Bet', coordinata dal procuratore  Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha  portato a diversi arresti. L'operazione di oggi è stata condotta dalle  squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate  dagli uomini del Servizio centrale operativo Anche gli indagati di  questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di  associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.  I particolari dell'operazione verranno illustrati in una conferenza  stampa alle 11 alla questura di Cremona, alla quale parteciperanno gli  inquirenti e gli investigatori che hanno condotto questa terza tranche  dell'indagine.

ECCO TUTTI GLI ARRESTATI - Il Gip Guido Salvini ha emesso  complessivamente 19 provvedimenti, uno in meno delle richieste del pm:  la procura infatti aveva chiesto anche l'arresto dell'attaccante del  Genoa Giuseppe Sculli. Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di  custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2  provvedimenti di obbligo di presentazione all'autorità giudiziaria. I  destinatari sono cinque cittadini ungheresi, 11 tra calciatori ed ex  giocatori, e tre soggetti legati a dei calciatori. Ecco nel dettaglio i  provvedimenti.
  STEFANO MAURI (giocatore della Lazio - custodia cautelare in carcere)
  OMAR MILANETTO (ex giocatore Genoa, ora al Padova - custodia cautelare in carcere);
  KEWULLAH CONTEH (ex giocatore del Piacenza - obbligo presentazione);
  JOSE INACIO JOELSON (giocatore del Pergocrema - arresti domiciliari);
  ALESSANDRO PELLICORI (giocatore svincolato del Queen's Park Rangers - custodia cautelare in carcere);
  PAOLO DOMENICO ACERBIS (giocatore del Vicenza - custodia cautelare in carcere)
  IVAN TISCI (ex calciatore - custodia cautelare in carcere);
  FRANCESCO RUOPOLO (calciatore del Padova - obbligo presentazione);
  MARCO TURATI (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere);
  CRISTIAN BERTANI (ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria - custodia cautelare in carcere);
  ZOLTAN KENESEI (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria);
  MATYAS LAZAR (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere);
  LAZLO SCHULTZ (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere);
  LASLO STRASSER (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere);
  ISTVAN BORGULYA (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere)
  VITTORIO GATTI (custodia cautelare in carcere)
  LUCA BURINI (arresti domiciliari);
  DANIELE RAGONE (arresti domiciliari).
  MATTEO GRITTI (giocatore dell'Albinoleffe)
 
CELLULA UNGHERESE - Ci sono anche cinque cittadini ungheresi tra i  destinatari dei provvedimenti emessi dalla procura di Cremona  nell'ambito della nuova tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse.  Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della polizia, i cinque  facevano parte di una 'cellula' che riferiva direttamente al boss  dell'organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, colpito da  un'ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso dicembre. La cellula  degli ungheresi si è di fatto sostituita al gruppo degli 'zingarì -  decimato dagli arresti dei mesi scorsi - per continuare nella  manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani. Gli  investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli  emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare.
 
BLITZ IN RITIRO NAZIONALE, INDAGATO CRISCITO - Blitz della  polizia nel ritiro della Nazionale. Gli agenti sono andati nel centro  sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni nell'ambito  dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di  Cremona. Era Domenico Criscito il destinatario della perquisizione  effettuata dalla polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano.  Secondo quanto si apprende, il difensore azzurro è accusato di  associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva  nell'ambito dell'indagine cremonese che ha portato a diversi  arresti. Gli agenti che hanno effettuato le perquisizioni nel ritiro  della nazionale di calcio e hanno consegnato a Criscito l'avviso di  garanzia sono arrivati a Coverciano alle 6.25. Due auto e cinque agenti  hanno varcato il portone del centro tecnico federale quando la nazionale  di Prandelli ancora dormiva. In mattinata, è attesa la diramazione  della lista dei 23 azzurri per Euro 2012, nella quale era prevista la  presenza di Criscito. È attesa per oggi alle 12 la comunicazione della  lista dei 23 azzurri per Euro 2012. A questo punto, però, sulle scelte  di Cesare Prandelli pesa anche l'avviso di garanzia consegnato questa  mattina a Coverciano al difensore Domenico Criscito. Il ct era già  orientato a comunicare una lista di 23 giocatori con 2-3 riserve.  Tecnicamente la lista deve essere consegnata all'Uefa domani entro le  12, e dunque ulteriori 24 ore saranno utili a Prandelli per valutazioni  sulla situazione di Criscito. Dopo due ore e mezza, le due macchine  delle forze dell'ordine con a bordo cinque tra agenti e funzionari dello  Sco hanno lasciato in questi minuti il centro tecnico di Coverciano.  Gli agenti si erano presentati alle 8,25 al ritiro azzurro, dove la  Nazionale prepara gli Europei 2012, per comunicare l'avviso di garanzia a  Domenico Criscito, uno dei difensori a disposizione del commissario  tecnico Cesare Prandelli. Criscito è indagato per associazione a  delinquere finalizzata alla frode sportiva. È stata perquisita questa  mattina dagli agenti della squadra mobile anche l'abitazione di Genova  di Domenico Criscito, difensore della Nazionale e dello Zenit San  Pietroburgo ed ex giocatore del Genoa. I poliziotti hanno eseguito  controlli nella sua casa di Nervi, nel levante genovese. Criscito, in  ritiro con la Nazionale, è indagato dalla procura di Cremona per  associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Sul fronte  genoano, indagati anche Sculli e l'ex Kaladze, arrestato l'ex Milanetto.
 
SUMMIT CON SCULLI, NO DEL GIP ALL'ARRESTO - Agli atti  dell'indagine di Cremona che ha portato agli arresti di stamani vi è  anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio  2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova a cui parteciparono  Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenica Criscito, un  pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del  Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che  hanno condotto le indagini. Il gip di Cremona Guido Salvini non ha  accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei  confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Il giocatore è  indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla  frode sportiva.
 
SIGNORI, ACCUSA DI RICICLAGGIO - All'ex bomber della Nazionale  Beppe Signori la Procura di Cremona contesta anche il reato di  riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico,  Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone. Questi ultimi due  sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della  movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente  dalle scommesse. Signori e Sartor rimangono a piede libero in quanto  erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
 
PERQUISITA CASA DI PELLISSIER - Su mandato della procura di  Cremona la squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa  mattina, alle 4, l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante  del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga  ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta  essere indagato. All'interno della villa sulla strada statale 26 sono  stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a  disposizione degli inquirenti.
 
GRITTI ERA IN VACANZA - Il calciatore dell'Albinoleffe Matteo  Gritti è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sul  calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona. Gritti è stato  arrestato a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove trascorreva  un periodo di vacanza.
 
PERQUISITA CASA SONCIN - L'abitazione ascolana dell'attaccante  dell'Ascoli Andrea Soncin è stata perquisita dalla polizia nell'ambito  dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. A quanto si  è appreso, Soncin è indagato a piede libero per associazione per  delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti  illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto.  Estranea alla vicenda l'Ascoli calcio.

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