Autore Topic: Lo stadio della Roma  (Letto 19530 volte)

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Offline DinoRaggio

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #100 : Sabato 5 Gennaio 2013, 14:34:08 »
Da www.ilfattoquotidiano.it

Poi c’è il problema del vicino depuratore dell’Acea, che emana un fetore nauseabondo
Macche' problema...  ;D
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

zorba

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #101 : Sabato 5 Gennaio 2013, 15:45:15 »
Ce so' le mignotte a tor di valle?

Ce le mettemo.

 ;D

Non sarebbero più costretti ad intonare questi cori, i poveri tifosi giallozozzi.....


Offline disabitato

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #102 : Sabato 5 Gennaio 2013, 15:45:54 »
Ce le mettemo.

Dal 2017 ce ne saranno a migliaia.
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sfumatura

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #103 : Sabato 5 Gennaio 2013, 19:16:54 »

Offline Il frigorifero

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #104 : Domenica 6 Gennaio 2013, 17:57:19 »
Vi prego leggetelo perchè io ho le lacrime agli occhi!! ;D :D

http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/roma/opinioni/2013/01/03-291868/Tor+di+Valle%2C+Roma%3A+27+settembre+2016


 :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Mi sono quasi pisciato addosso. Forse una delle perle migliori degli ultimi 20 anni.
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

zorba

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #105 : Domenica 6 Gennaio 2013, 18:44:56 »
Ma se anche dovessero riuscire a costruirlo, questo stadio, non si potrà mai stare tranquilli (ed è un discorso che vale per tutte le squadre, ovviamente).

La storia di Is Arenas, a Quartu, insegna...

(Da La Nuova Sardegna di oggi, 06.01.2012)

http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2013/01/06/news/il-perito-abusivo-lo-stadio-di-is-arenas-1.6303399



Il perito: abusivo lo stadio di Is Arenas

Per l’architetto Roggio nessuna compatibilità con i vincoli che tutelano la vicina area dello stagno di Molentargius

 CAGLIARI. Il nuovo stadio di Is Arenas è abusivo: a confermarlo è la relazione tecnica di Sandro Roggio, l’architetto sassarese incaricato dal pm Enrico Lussu di stabilire se le nuove strutture realizzate per adeguare l’impianto quartese alle esigenze del campionato di serie A siano compatibili coi vincoli ambientali e paesaggistici che tutelano l’area vicino allo stagno di Molentargius. La Procura riceverà nei prossimi giorni la relazione finale e l’esame delle conclusioni cui è giunto il consulente potrebbe segnare un punto di svolta dell’inchiesta giudiziaria che ha condotto finora all’arresto di due dirigenti del comune di Quartu e di un imprenditore. L’ipotesi sulla quale il nucleo investigativo del Corpo forestale ha lavorato fin dall’avvio dell’indagine è che qualcuno abbia fatto carte false anche per offrire alle imprese impegnate nei lavori - la Andreoni e la Ris - la possibilità di andare avanti con gli interventi malgrado l’esistenza di vincoli inderogabili: quella di Molentargius è un’area a protezione speciale, è difesa dalla convenzione di Ramsar e nulla di inamovibile può essere costruito a meno di trecento metri dalla linea di battigia, con livelli di tutela ancora più estesi in alcune zone attorno allo stagno. Come se non bastasse la superficie in cui si trova lo stadio di Is Arenas fa parte del parco regionale Saline-Molentargius-Poetto e qualsiasi intervento dev’essere comunque sottoposto a valutazione d’impatto ambientale. La relazione di Roggio, stando a indiscrezioni che la Procura non conferma, ha documentato in modo dettagliato e analitico quanto la Forestale aveva già segnalato in uno dei primi rapporti su Is Arenas: abusi e violazioni chiarissime delle norme. Questo significa che nel giro di pochi giorni il pm Lussu potrebbe disporre l’iscrizione al registro degli indagati di altre persone che hanno agevolato la realizzazione del progetto, questo al di là degli aspetti legati all’accusa di tentato peculato e di falso ideologico contestate ai tre attuali personaggi sotto inchiesta. Quello che sembra profilarsi all’orizzonte dell’inchiesta giudiziaria è l’atteggiamento anomalo dell’amministrazione comunale di Quartu, disattenta - secondo quanto sostiene l’accusa - nell’uso dei fondi del Pia Serpeddì-Is Arenas e disposta a chiudere un occhio anche su violazioni ambientali e paesaggistiche apparse manifeste fin dall’apertura del cantiere.

Il prossimo passo dell’inchiesta potrebbe essere la contestazione del reato di falso ad alcuni personaggi del Comune quartese, ma si fa strada anche l’ipotesi di abuso d’ufficio riferita alla scelta di mandare avanti lavori edili in aperto contrasto con le norme del Ppr pur di favorire gli interessi del Cagliari calcio. Ancora qualche giorno e gli sviluppi del procedimento penale saranno più chiari.

L’altro ieri intanto il pm Enrico Lussu ha sentito ancora una volta il dirigente del comune Pierpaolo Gessa, arrestato il 29 settembre scorso e finito alla custodia domiciliare dopo due interrogatori dagli esiti ancora segreti. Lussu ha riscontrato l’urgenza di precisare alcuni passaggi dell’ultimo esame di Gessa, esame considerato fruttuoso perché sarebbero emerse complicità piuttosto imbarazzanti nell’operazione Is Arenas. Gessa ha continuato a collaborare con la Procura per arrivare a una ricostruzione precisa dei fatti, in gran parte documentati dagli atti amministrativi e dal contenuto delle conversazioni intercettate. L’impressione diffusa è che presto possa scattare la richiesta di nuove misure e questa volta l’attenzione della Procura potrebbe passare a livelli più alti. Resta in carcere il dirigente Andrea Masala, cui il tribunale del riesame ha negato la revoca della misura cautelare. Mentre è ai domiciliari, ma con l’autorizzazione a lavorare, l’amministratore della ditta Andreoni, Antonio Grussu.

feiez

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #106 : Sabato 12 Gennaio 2013, 11:07:39 »
Tor di Valle, addio alle «mandrakate» Chiude l'ippodromo
Dal 30 gennaio in 50 senza lavoro. Proietti: «Notizia che mi rattrista».

ROMA - «Se io quando perdo mi sento un po' in colpa per cui mi scatta questo complesso di colpa e.... che colpa ne ho?». Così parlava Mandrake - quello del «whisky maschio senza raschio» - dopo aver puntato sull'ennesimo brocco. Lui era Gigi Proietti e il film Febbre da Cavallo di Steno, un cult che dal 1976 arriva fino ad oggi passando anche per un remake. Peccato, però, che il successo di quella pellicola non basti ora a salvare dalla chiusura l'ippodromo di Tor di Valle, uno degli impianti di trotto più grandi d'Europa. Il 30 gennaio, infatti, sarà l'ultimo giorno di corse. E poi stop. Tutti a casa. Cavalli e lavoratori (in tutto ne saranno licenziati 50).
«Questa notizia mi rattrista - dice al telefono Proietti -. Sono legato sentimentalmente a quell'ippodromo che mi ha regalato due bei film e uno dei miei personaggi preferiti. Mandrake era un appassionato di scommesse, io no. Lui viveva di espedienti, era un esperto di truffette. Oggi, invece, si fanno le cose in grande...». E i simboli della città chiudono battenti. «Qui piano piano salutiamo tutto - aggiunge amaramente il mattatore di cinema e tv -. Sapevo che l'ippica fosse in crisi, non solo in Italia ma a livello europeo. Anche perché la gestione di questi cavalli è molto costosa». Eppure, nei conti, c'è qualcosa che non torna: «Quello che mi appare assurdo è che la soluzione sia sempre e solo chiudere. E che a pagare siano sempre i lavoratori. È proprio impossibile rilanciare una struttura come questa?».
Se lo chiedono anche i dipendenti. Ieri durante un incontro con i sindacati, la società che gestisce l'impianto ha fissato la chiusura dell'ippodromo al 30 gennaio. «Un tradimento per i circa 50 lavoratori che in questi anni hanno garantito regolarmente l'attività pur ricevendo lo stipendio continuamente in ritardo», spiegano Fabrizio Micarelli, segretario regionale Slc-Cgil di Roma e del Lazio, e Massimiliano Montesi, responsabile territoriale Roma Ovest dello stesso sindacato

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_gennaio_12/tor-di-valle-chiude-ippodromo-2113517049855.shtml

POMATA

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #107 : Sabato 12 Gennaio 2013, 15:01:04 »
E pure a me dispiace, in quell'ippodromo conobbi "POMATA" :(

Offline disabitato

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #108 : Sabato 12 Gennaio 2013, 18:17:48 »
Devono fa' spazio alla tozzy arena.
Che vuoi che siano 50 cavallari?

Comprensibile comunque che l'ippica sia in crisi, visto che ormai si scommette su tutto.
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Offline NebbiaBiancoceleste

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R: Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #109 : Sabato 12 Gennaio 2013, 19:18:56 »
E pure a me dispiace, in quell'ippodromo conobbi "POMATA" :(
pellicci Armando???

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POMATA

Re:R: Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #110 : Domenica 13 Gennaio 2013, 14:07:42 »
pellicci Armando???

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 ;) Idolo

Offline Matita

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #111 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 15:04:52 »
L'ESPRESSO (G. TURANO) - Romanista per caso, Luca Parnasi. L'imprenditore che costruirà lo stadio della Roma all'americana abitava vicino a Roberto Pruzzo, "o Rei" di Crocefieschi, bomber dello scudetto del 1983 di casa al quartiere Fleming. Altra influenza nell'età evolutiva è quella del nonno adottivo Teseo, mitico fin dal nome, pescatore di Fiumicino e trasmettitore del contagio giallorosso. Da bambino era Parnasi junior, oggi, 35 anni, a trascinare allo stadio il padre Sandro, palazzinaro indifferente al pallone. "I miei zii sono tutti laziali", confessa sapendo che sulle radio calciopatiche della capitale si finisce in croce per molto meno.

La fine del 2012 è stata eccezionale per Luca Parnasi. Negli ultimi giorni di dicembre ha venduto il grattacielo dell'Eur che sarà la nuova sede della Provincia di Roma. L'incasso è di 263 milioni di euro alla faccia delle polemiche scatenate dai giornali di Francesco Gaetano Caltagirone. Una somma che è ossigeno puro per le casse di Parsitalia, la holding dei Parnasi, e per i suoi principali creditori BNL e Unicredit, azionista di minoranza della Roma. Dopo l'accordo con la giunta guidata da Nicola Zingaretti, il 30 dicembre Parnasi è partito per gli Stati Uniti per firmare il memorandum of understanding per il nuovo stadio con James Pallotta e gli altri soci della As Roma. Uno stadio che abbinerà tifo bollente e bambini in gita al Disney Village nei giorni senza partita. Ed è lo stadio il tema principale della sua intervista in esclusiva a l'Espresso.

Luca Parnasi, qual è il ruolo di Parsitalia nella costruzione dell'impianto di Tor di Valle?
Saremo i project manager e consiglieremo la Roma nell'affindamento della costruzione a varie imprese, le migliori.

Visti i disastri degli stadi di Italia '90 viene da chiedere se saranno imprese italiane
si, le capacità ci sono. La chiave sarà il progetto dell'architetto americano Dan Meis, anche se è presto per parlarne. Allo stato non si sa neanche se sarà in cemento armato o una struttura metallica. L'impiantistica, l'illuminazione saranno fondamentali. Ma fondamentale è anche la nostra area, che ha battuto la concorrenza di altre 80 proposte. Tor di Valle, l'ex ippodromo, è già di fatto uno stadio, è sulla ferrovia Roma-Lido, è vicina all'aeroporto di Fiumicino e all'Eur, uno dei quartieri più riconoscibili di Roma. C'è anche il Tevere. Non dico che si arriverà allo stadio in barca, ma potrebbe essere un'idea. Di certo, gli americani vogliono fare dello stadio un nuovo Colosseo, un simbolo a livello mondiale.

I tempi?
La progettazione è partita con l'inizio dell'anno. Calcoliamo sei mesi. Poi c'è l'accordo di programma da fissare attraverso la conferenza dei servizi con il Comune, la Regione, la sovrintendenza, il ministero dei Beni Culturali. Calcoliamo un anno. L'ideale sarebbe aprire il cantiere nell'estate del 2014 e i lavori li stimo in due anni. Pallotta vuole il nuovo impianto nel 2016. Forse arriveremo al 2017. Nessuno vuole un progetto forzato. Nessuno, soprattutto, vuole una speculazione immobiliare. Qui non si deve valorizzare un immobile ma l'asset As Roma.

 Quanto costerà e chi lo pagherà?

Le stime, al momento, variano molto, da 200 a 300 milioni di euro per 55-60 mila posti a sedere. Credo che la spesa finale sarà in un punto medio

 
Circa II doppio dello Juventus Stadium, quindi
Sulla base delle nuove esperienze internazionali, la progettazione degli stadi collega il maggior investimento con il miglior ricavo.
 
Detto In parole povere, chi più spende meno spende?
«Esatto. Presumo che la Roma non aspiri ad un impianto in economia perché il concetto è una struttura che funzioni sempre e che abbia gli spazi per accogliere le attività di entertainmentconcordate con i grandi sponsor del progetto..
 
Saranno i grandi sponsor o le banche a mettere I soldi? Possiamo definirlo un project financing?
Non conosco le scelte dei soci americani della Roma ma potrebbe essere un project financing. L'impianto genererà gli introiti sufficienti a pagare l'investimento. Gli sponsor saranno del la partita ma credo ci sarà un pool di finanziatoti guidato dalle banche.

 
Che Impatto ci sarà sull'area di Tor di Valle? Che cosa potrebbe ritardare l'esecuzione dei lavori?
Studieremo le migliori condizioni per non pesare sui residenti della zona. Ma, archeologia a parte, non dovrebbero esserci imprevisti importanti. Naturalmente bisognerà trovare un accordo per rafforzare i collegamenti garantiti oggi dalla ferrovia regionale. Poi rivedremo l'assetto del depuratore Roma Sud in sinergia con I'Acea
 
Augurandovi che non le prenda Caltagirone. La battaglia mediatica sul palazzo venduto alla Provincia è stata dura.
Ma no. Con Caltagirone abbiamo ottimi rapporti. Lo stimo moltissimo, mio padre lo conosce da una vita, è il numero uno degli imprenditori romani. Non ho mai creduto che ci fossero motivi di opposizione tra imprenditori dietro gli articoli del "Messaggero", Voglio ribadire chela Provincia di Roma avrà un grande beneficio economico dall'operazione come è capitato nel 2007 quando il ministero della Salute ha accentrato tutti i suoi uffici all'Eur-Castellaccio
 
Il quadro normativo politico a Roma, nel Lazio e in Italia è In via di rinnovamento. Quello che resta dl legislatura in legislatura è il disegno dl legge sugli stadi, mai approvato. Che cosa cambierà per II vostro progetto con le elezioni locali e nazionali?
Si ripartirà da zero nei rapporti politici ma l'unica bandiera che ci sarà sullo stadio è quella giallorossa. Rispetto alla legge sugli stadi, per noi cambia zero. Ripeto che agli americani non interessa costruire case grazie ai permessi di una nuova legge ma soltanto aumentare il valore patrimoniale del club
 
Ma II calcio non le sembra In recessione?
La Juventus non ha ancora trovato uno sponsor che compri i naming rights (diritti di denominazione di un immobile, ndr.) del suo nuovo impianto come hanno fatto a Monaco o a Londra. Per la Juve, che ha un impianto di concetto diverso da quello indicato dai soci della Roma, non so dire. Forse aspettano il momento più opportuno. Ma credo che il calcio in Europa crescerà e che sarà così anche in Italia, come continua ad accadere sui nuovi mercati di Asia e Usa
 
Eppure non è stato un bei periodo per II football nazionale, tra scommesse ideatine, squalifiche, penelizzazionl e arresti. La Lega Calcio non desco ad eleggere un presidente e Giancarlo Abete, non proprio il nuovo che avanza, è stato appena confermato alla guida della Federcalcio. Le pare che il calcio, come sport e come affare economico, sia gestito bene?
Penso di sì. La reazione alle scommesse clandestine è stata giusta. con condanne pesanti. Il calcio italiano non è gestito male. ma il gioco una malattia e lo Stato ci incassa miliardi ogni anno.
 
Teme che i problemi di ordine pubblico possano incidere sulla progettazione?
No. Sono convinto che a Roma daremo lezione di civiltà
 
Non ha l'Impressione che i soci statunitensi siano stati accolti con scetticismo dalla città?
La città è giustamente scettica di fronte agli annunci sulla carta, ma quando ci sarà il progetto con le carte a corredo, l'emozione aumenterà. Per me costruire lo stadio della Roma è un sogno da imprenditore. Da tifoso sogno che Francesco Totti batta il record di gol di Silvio Piola nella nuova arena
 
A proposito di tifo, come la prende se le Lazio quest'anno vince lo scudetto?
Tanto di cappello a Claudio Lotito e alla sua gestione oculata del club
 
Si, ma come la prende?
Mi devono dare i sali.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

feiez

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #112 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 17:55:50 »
Si, ma come la prende?

Ma che è, uno scherzo  ;D :lol: :aleoo: :laughing6: :)) :banana:

Frusta

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #113 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 18:16:55 »

Il campo di giuuoco del nuovo progggietto illustrato da Bbardini

POMATA

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #114 : Venerdì 18 Gennaio 2013, 20:30:41 »
Parole, parole, parole...

Offline fish_mark

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #115 : Sabato 19 Gennaio 2013, 23:55:21 »
Segnalo la lettura del seguente articolo “Abbiamo uno stadio” apparso oggi nell’inserto del Foglio. Il sottotitolo è decisamente forte: “I tifosi della (…) vedono il sogno avverarsi. Il terreno e le idee li mette Parnasi, lo stile risale a Nathan. Ma ora bisogna vincere.”

Un paginone (il n. XII) fitto di riferimenti storici e culturali anche molto alti – si va da Nathan all’Eneide, passando per il pupone - tutto per sfidare le leggi della logica e della fisica di una notizia: vale a dire, dare per certo e avvenuto un fatto che è ancora incerto e (molto) di là da venire.
Il pezzo inizia raccontando della “estrema sofferenza pallonara di questi giorni – la Lazio, soprattutto c’è la Lazio lì spora a uno sputo dalla Juventus, con una squadra da far paura agli Ustascia croati da quanto è spietata e pugnace ( visto eh? ) – i tifosi giallorossi s’inebriano con la concretissima (???) prospettiva di avere entro il 2016 lo stadio dei desideri, quello sognato da lunghe generazioni di ultras che non ne potevano più di lasciare la curva sud ai laziali una domenica sì e una no ( infatti, di recente opportunamente e saggiamente chiusa ). Infatti, ci racconta della spesa dei pennarelli per cancellare ogni quindici giorni le scritte offensive vergate su muri e vetri dai grafomani biancocelesti (loro, peraltro, come ultras vantano di essere nati proprio nella sud, il che contribuisce a spiegare l’accanimento).
Poi si lamenta del fatto che una vaga idea di questi disagi può avercela chi nel 1988-89 ( il progetto dopo soltanto un quarto di secolo si propone di dare una soluzione a tutto questo ) era abbonato in sud ma doveva vedersi la partita in Nord, perché la sud era stata tirata giù in vista dei mondiali ( poi purtroppo ricostruita dalla stolta frenesia cementizia della nostra classe dirigente, ubriacata dei soldi delle “notti magiche” ). Ma continuiamo a leggere che “è la stagione del derby maledetto (perché? ), quello del dito alzato da Paolo di Canio contro i giallorossi formalmente in trasferta (ah, ora ricordiamo …), incresciosamente depositati in uno spicchio di tribuna (no, precisamente era uno spicchio di curva sud, perché l’altra metà era in costruzione: fu un godimento in più vincere con quel manipolo di tifosi rattrappiti in quel pezzettuccio di curva). E poi ci racconta che l’anno successivo la Roma hanno dovuta seguirla al Flaminio (mmm che luogo pittoresco) e anche in quella circostanza il derby fuori casa furono costretti a vederlo da un lembo di Tribuna Tevere, malgrado al Flaminio la sud esistesse ma alcuni sciagurati della lega calcio, se non gli sbirri direttamente l’avevano consegnata ai laziali (qualcuno ricorda? ).

Insomma, si presenta un costruttore mosso da spirito mecenatizio visto che secondo le sue intenzioni “noi non facciamo beni di consumo immediato, verremo giudicati per quel che lasceremo di duraturo. E io voglio essere il pontiere di un modello non “parnasicentrico”, ma condiviso con altri imprenditori, con la cittadinanza, le istituzioni, il mondo della cultura”, che peraltro devono ancora essere avvertiti delle intenzioni del progetto, visto che ad ora siamo ancora alla firma di un memorandum di intesa tra una società privata e un costruttore. Ma “abbiamo uno stadio”.

L’estensore del pezzo ci assicura delle intenzioni del progetto del nuovo stadio in cui si punta anche ad altri obiettivi, come quello di riportare in vita un antico ponte romano a tre archi nei pressi di Tordivalle che sovrasta il fosso di Valleranello, visto che l’obiettivo del costruttore è anche quello che intorno allo stadio sarà necessario ripulire, riparare, riqualificare. Penso all’antico ponte romano così come al depuratore di Tor di valle.
Commovente il finale, preparate i fazzoletti (so bene per cosa, ma preparateli). “le ultime parole spettano ai colori giallorossi, all’auspicio che l’inaugurazione dello stadio avvenga con Totti in campo e, perché no, sulla sua maglia cucito uno scudetto tricolore se non di più. Al resto penserà il genio dell’Urbe”.

Buona notte e buona fortuna.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #116 : Domenica 20 Gennaio 2013, 00:29:38 »
se è un sogno, perchè porre limiti.
intitolarlo ai ragazzi del '13.
Post of the year 2012. ;D
trigoria delenda est

Offline DinoRaggio

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Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #117 : Domenica 20 Gennaio 2013, 18:00:47 »
 Quanto costerà e chi lo pagherà?

Le stime, al momento, variano molto, da 200 a 300 milioni di euro per 55-60 mila posti a sedere. Credo che la spesa finale sarà in un punto medio
?
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Mazzola

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #118 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 01:38:34 »
CDS di domenica 20 gennaio.
Articolo a firma rob. mai.

...i problemi legati al Tevere e al famigerato depuratore che andrà eliminato.

Ora...perché famigerato ?
Significato di famigerato:
malfamato, tristemente famoso, che gode di una pessima reputazione, di cattiva fama.
E' un depuratore, cioè un "apparecchio" che elimina sostanze nocive, impurità, spec. da fluidi, rende pure sostanze tossiche.
Famigerato ? perché emana cattivo odore ? ma mica è lui anzi.
E poi...andrà eliminato ?
Ma non si era detto che veniva"tumulato" ?
 

CiPpiripi

Re:Lo stadio della Roma
« Risposta #119 : Lunedì 21 Gennaio 2013, 13:21:01 »
faranno una eliminazione creativa con una tumulazione meritata.

PS: voi mette carica' il bobolo con l'idea che il depuratore va tolto, da chi se non dal comune che dovra' trovargli un'altra collozaione, piuttosto che pensa' a risolvere la questione in proprio, inclusi i costi, con la tumulazione?