Autore Topic: Al Flaminio! Al Flaminio!  (Letto 11202 volte)

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Offline giangoverni

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #40 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:49:11 »
Il Flaminio è intoccabile. Possono soltanto metterlo a norma, neppure la copertura si può fare. Voi dite chissene della copertura però immaginate la squadra che gioca ad alti livelli in Europa, magari con il Barcellona o il Manchester United, piove e tutti aprono l'ombrello. Facciamo ridere tutto il mondo. Non ci dimentichiamo mai che siamo la prima squadra della Capitale d'Italia.
Nell'area non c'è una necropoli e i lavori dell'Auditorium furono rallentati e il progetto modificato perché nello scavo fu trovata una villa romana.
In quell'area abbiamo un meraviglioso Auditorium che funziona molto bene e a pieno regime e quindi non può essere disturbato nella sua vita da altre manifestazioni.
Quindi la Lazio non può fare altro che aspettare la legge sugli stadi (che con i tempi che corrono sarà rinviata alle calende greche), trovarsi un'area idonea e dentro il piano regolatore (quindi rinuncia definitiva alla Tiberina) e nel frattempo fare come ha fatto la Roma, usare al meglio l'Olimpico.
Il resto sono chiacchiere e basta. O tattiche di trattativa che però non possono funzionare per la controparte, cioè il Coni, sa benissimo che l'Olimpico non ha alternative.

Offline Eagles71

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #41 : Giovedì 24 Maggio 2012, 12:54:24 »
Il Flaminio è intoccabile. Possono soltanto metterlo a norma, neppure la copertura si può fare. Voi dite chissene della copertura però immaginate la squadra che gioca ad alti livelli in Europa, magari con il Barcellona o il Manchester United, piove e tutti aprono l'ombrello. Facciamo ridere tutto il mondo. Non ci dimentichiamo mai che siamo la prima squadra della Capitale d'Italia.
Nell'area non c'è una necropoli e i lavori dell'Auditorium furono rallentati e il progetto modificato perché nello scavo fu trovata una villa romana.
In quell'area abbiamo un meraviglioso Auditorium che funziona molto bene e a pieno regime e quindi non può essere disturbato nella sua vita da altre manifestazioni.
Quindi la Lazio non può fare altro che aspettare la legge sugli stadi (che con i tempi che corrono sarà rinviata alle calende greche), trovarsi un'area idonea e dentro il piano regolatore (quindi rinuncia definitiva alla Tiberina) e nel frattempo fare come ha fatto la Roma, usare al meglio l'Olimpico.
Il resto sono chiacchiere e basta. O tattiche di trattativa che però non possono funzionare per la controparte, cioè il Coni, sa benissimo che l'Olimpico non ha alternative.

da questa legge scritta sulla pietra occorre partire, inutile pensare ad altro , ma andare oltre.
Bravo Giango.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

paoletto

Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #42 : Giovedì 24 Maggio 2012, 14:14:33 »
Citazione
Molti la considerano la casa dei tifosi della Lazio, lo stadio che, per zona in cui si trova, meglio di tutti potrebbe rappresentare la società biancoceleste. A pochi metri dal "Flaminio", infatti, sorgeva quello che è stato il primo, vero e proprio, stadio della Lazio: "la Rondinella". Fu inaugurato nel novembre del 1914 e per quarant'anni prima campo da gioco e poi d'allenamento della Lazio. Lì, accanto, a pochi metri c'è il Flaminio e tornare sarebbe soprattutto una questione di cuore, perché l'impinato progettato da Pier Luigi Nervi, purtroppo, non è nelle migliori condizioni. Qualche lavoro di restauro non portato avanti al meglio ha provocato infiltrazioni d'acqua nel cemento armato e gli ambienti interni sono da ristruttuare completamente. Il Comune, per bocca del delegato allo Sport Alessandro Cochi, è tornato a proporre l'ipotesi Flaminio alla Lazio. In passato Lotito rispose picche, difficile -se non impossibie- che oggi accada il contrario. Ristrutturare il Flaminio, ammodernarlo, ampliarlo e renderlo sicuro, costerebbe 20 milioni di euro e anche di più. Roma Capitale (che dal 30 giugno tornerà a gestire da sola l'impianto visto che il Coni non rinnoverà la convenzione), proporrebbe le stesse condizioni che erano state pensate con la Fir (federazione italiana rugby). Ampliamento da 23 mila a 41 mila posti. Allora fu posto il veto dai 14 eredi dell'architetto Nervi -come riporta la Gazzetta dello Sport a firma Davide Stoppini-, veto ora aggirabile visto che sono passati 50 anni dalla costruzione dell'impianto. Non è fattibile, invece, aumentare la capienza con i ponteggi utilizzati per l’ultimo Sei Nazioni: solo per un mese quelle strutture costavano mezzo milione di euro. In anno parliamo di costi incredibili. Altri 3,5-4 milioni di euro, servirebbero per mettera a norma lo stadio secondo la legge Pisanu (tornelli, aree di prefiltraggio) e inoltre andrebbero cambiati anche i fari. Quelli attuali non permetterebbero la trasmissione dell'evento in HD, come invece pretende l'Uefa. Poi, come detto, ci sarebbero i locali interni da ristrutturare completamente. Costi importanti, che andrebbero portati avanti solo se vogliosi di aprire una pagina nuova. In realtà Lotito ha le sue idee in merito. Quella dello stadio resta una questione spinosa. Intanto, a fine giugno la Lazio rinnoverà la convenzione con il Coni per l'Olimpico e il Flaminio resterà...un sogno.
fonte: LLSN

 :o
Non c'è limite alla speculazione

nell'articolo hai fatto un conto che dire salato è un eufemismo.. e poi chiosi con In realtà Lotito ha le sue idee in merito
...vattellappiand.......... per favore

Offline fish_mark

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #43 : Giovedì 24 Maggio 2012, 15:38:56 »
in rete esiste questa ricostruzione sulla storia della mancata gestione dello Stadio Olimpico da parte di Lazio e Roma


Il futuro della società è legato alla possibilità di gestire lo stadio Olimpico insieme con la Roma”. Ugo Longo, 4 marzo del 2004.

1° marzo del 2004 - Roma e Lazio si accordano per gestire lo Stadio Olimpico di Roma, insieme al CONI. Nascita della “Società Stadio Olimpico”,
partecipata con quote del 25% ciascuna dalle due società romane e il restante 50% dal CONI.
obiettivo della società, consentire a Roma e Lazio la gestione dello Stadio Olimpico e dell’intera area del Foro Italico, con la creazione di un vero e proprio “Parco Olimpico”.


Il governo, proprietario dell’intera area attraverso il Ministero del Tesoro, è disponibile a cedere Stadio Olimpico e lo Stadio del Tennis con progetto per il nuovo impianto polifunzionale da oltre 10.000 posti inaugurato nel 2010 e la ristrutturazione di tutta l’area, da trasformare in un villaggio all’aperto da utilizzare 12 mesi all’anno per grandi eventi)
CONI con ruolo centrale di controllo e Lazio e Roma la gestione diretta e redditizia dell’impianto mettendo un importante bene immobile a capitale.
Prezzo fissato per la cessione dell’intera area: 130 milioni di euro.
Condizione per la cessione fissata dal Governo: presenza nella nuova società chiamata a gestire il “Parco del Foro Italico”del CONI, di entrambe le società capitoline, oltre che con compiti di controllo anche di Comune, Provincia e Regione.


nel 2007 tutto si ferma nel momento in cui il CONI deve realizzare il progetto di ristrutturazione dello Stadio Olimpico (investimento di 15 milioni di euro) e ci sono i lavori di ristrutturazione dello Stadio del Tennis,
la Lazio rifiuta di proseguire il progetto “Società Stadio Olimpico” come anche il discorso con il Comune di Roma sullo Stadio Flaminio (progetto di ristrutturazione con capienza portata a quasi 42.000 posti a sedere),
nessuna risposta poi su un’area compatibile con il piano regolatore per costruire il nuovo stadio della Lazio, rifiutando l’offerta del sindaco di Fiumicino
la risposta alle richieste di indicare un’area urbanisticamente compatibile è stata sempre quella della mancanza di “cubatura sufficiente”.

Sulla questione olimpico si segnala che il debito pregresso lo scorso aprile 2011 su cui si impegna a pagare prima del rinnovo è di 1.738.745,98, accumulato fino a quella data con la CONI Servizi per il mancato pagamento del canone di affitto dello Stadio Olimpico nell’arco di tutta la stagione
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Offline Fabio70rm

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #44 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:05:06 »
Il Flaminio è intoccabile. Possono soltanto metterlo a norma, neppure la copertura si può fare. Voi dite chissene della copertura però immaginate la squadra che gioca ad alti livelli in Europa, magari con il Barcellona o il Manchester United, piove e tutti aprono l'ombrello. Facciamo ridere tutto il mondo. Non ci dimentichiamo mai che siamo la prima squadra della Capitale d'Italia.
Nell'area non c'è una necropoli e i lavori dell'Auditorium furono rallentati e il progetto modificato perché nello scavo fu trovata una villa romana.
In quell'area abbiamo un meraviglioso Auditorium che funziona molto bene e a pieno regime e quindi non può essere disturbato nella sua vita da altre manifestazioni.
Quindi la Lazio non può fare altro che aspettare la legge sugli stadi (che con i tempi che corrono sarà rinviata alle calende greche), trovarsi un'area idonea e dentro il piano regolatore (quindi rinuncia definitiva alla Tiberina) e nel frattempo fare come ha fatto la Roma, usare al meglio l'Olimpico.
Il resto sono chiacchiere e basta. O tattiche di trattativa che però non possono funzionare per la controparte, cioè il Coni, sa benissimo che l'Olimpico non ha alternative.

Da quello che sapevo io la necropoli è sita in parallelo o subito sotto la villa romana.

Sulla vicinanza con l'auditorium: non è che le due strutture vanno ad incocciarsi. Le partite si svolgono prevalentemente d'inverno, i concerti all'aperto vanno d'estate. Basta mettersi d'accordo con i calendari e si può convivere perfettamente.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #45 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:07:24 »
il flaminio va fatto saltà in aria, possibilmente con dentro gli eredi del grande architetto.
solo in italia non si capisce l'importanza di fà saltà in aria strutture sportive che non servono più, nel 2012, ad un emerito cazzo.
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Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #46 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:13:29 »
il flaminio va fatto saltà in aria, possibilmente con dentro gli eredi del grande architetto.
solo in italia non si capisce l'importanza di fà saltà in aria strutture sportive che non servono più, nel 2012, ad un emerito cazzo.

Ohhhhh
Sante parole!

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Offline diepa

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #47 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:20:54 »
il flaminio va fatto saltà in aria, possibilmente con dentro gli eredi del grande architetto.
solo in italia non si capisce l'importanza di fà saltà in aria strutture sportive che non servono più, nel 2012, ad un emerito cazzo.

Viva la sincerità!!! :D

Offline cartesio

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #48 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:27:38 »
Intervista a Cragnotti.

http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/201008articoli/28444girata.asp

L'ex presidente della Lazio è stato il simbolo dell'insostenibile età dell'oro: «Eravamo autogestiti,
ma nessuno se ne accorse»
SIMONE DI SEGNI
ROMA
Ha assistito dall’esterno al sipario sull’età dell’oro. Ne era uno dei più alti rappresentanti, Sergio Cragnotti, presidente della Lazio dal 1992 al 2003. Oggi anche lui, forse, si troverebbe con le mani legate: club con sempre minore autonomia, occhi costretti sui bilanci, contratti a prestazione. E un calciomercato mai così noioso. Gli sbadigli delle ultime sessioni sono ancora più lunghi, se paragonati ai fuochi d’artificio di un presidente che ad un certo punto fu etichettato come un collezionista di figurine.

Da Winter a Gascogne, da Vieri a Salas, da Mancini a Crespo. Con l’ex presidente della Roma Franco Sensi, il «il rivale alleato», Cragnotti lanciò la sfida al Nord e al Palazzo. Gli sforzi furono premiati nel 2000, con il 2° scudetto della storia biancazzurra. Poi il crollo finanziario, nel novembre del 2002, quando i bond del gruppo Cirio vennero dichiarati in «default». Non ebbe scelta: fu costretto a lasciare la Lazio nelle mani dell’allora Banca di Roma e ad uscire di scena con l’accusa di bancarotta fraudolenta.

Parametri zero. Contratti su misura. Di colpi neanche a parlarne. Cragnotti, tutto è cambiato rispetto alle sue estati di calciomercato esplosivo.
«La crisi globale ha investito anche il calcio. Che però ha le sue responsabilità: il sistema limita la gestione delle società, mentre i presidenti non riescono ad applicare una politica di coesione. Sono loro che dovrebbero dettare legge in autonoma».

La sua legge, all’epoca, le costò cara.
«La gestione della Lazio fu tutt’altro che scellerata. I movimenti del club non ebbero nulla a che fare con i gravi fatti che coinvolsero il gruppo Cirio. La Lazio era una società all’avanguardia, un astro nascente nella politica sportiva: fui il primo ad applicare la logica delle plusvalenze e degli ammortamenti. Avrò speso più di 200 miliardi di lire per fare grande la squadra, ma riuscii a cedere a cifre esorbitanti giocatori come Vieri, Nesta, Crespo, Veron, Nedved. Eravamo autogestiti, ma nessuno se ne accorse».

Cosa occorre al nostro Paese per uscire dalla crisi?
«Mancano le idee. L’Italia, storicamente, non ha mai difettato nell’ingegno. Eppure oggi non siamo più appetibili. Spesso si dice che il nostro calcio è riluttante ad investitori stranieri: peccato di presunzione, semmai è il contrario. Il punto è questo: nel Belpaese tutti sanno che non si riesce a gestire il pallone come un’azienda. Bisogna capire che il calcio non può stare nelle mani di ex calciatori come Baggio. Per l’aspetto tecnico andranno anche bene...».

Rimettersi in pista?
«Le ciambelle con il buco riescono una volta soltanto».

Rimorsi?
«Rifarei tutto».

Qualcosa le mancherà però di quel suo mondo.
«Lo spirito di sfida, quello sì, un po’ mi manca. Per me il fine non era la buona gestione, semmai il mezzo: l’unico scopo di un presidente deve essere quello di portare in cima al mondo la propria squadra».

Sente di esserci riuscito?
«Per due anni la Lazio fu al vertice del ranking Fifa».

In Franco Sensi, il suo primo rivale sportivo, trovò il più grande alleato.
«Combattemmo Milano con una politica coesa. Dimostrammo che anche nella Capitale si poteva vincere. In un certo senso, sovvertimmo la nostra rivalità. Fu un periodo, forse, irripetibile».

La famiglia Sensi ha deciso di mandare in liquidazione la società «Stadio Olimpico», che lei fondò con l’ex presidente della Roma.
«Evidentemente era venuto a mancare l’oggetto. Quella società fu costituita per gestire un nuovo impianto sportivo. Nella fattispecie stavamo per procedere all’acquisto dell’Olimpico: avevamo ottenuto il consenso del sindaco 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', volevamo ristrutturarlo sul modello di quelli di ultima generazione. Interferenze politiche ci impedirono di realizzare il nostro progetto».
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

CiPpi

Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #49 : Giovedì 24 Maggio 2012, 17:42:12 »
Quella sulla cessione a cifre esorbitanti di Nesta dice tutto su chi sia il Dottore.

Offline Fabio70rm

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #50 : Giovedì 24 Maggio 2012, 19:54:12 »
Tra l'altro Nesta fu semmai svenduto, altro che cifre esorbitanti. Valeva 130 miliardi di lire, fu svenduto a soli 70.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline sassoxsasso

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #51 : Venerdì 25 Maggio 2012, 05:14:05 »
Certo è che quell'auditorium del cavolo si trova proprio in mezzo alle scatole.

disabbita' ma che dici?

quello è un gioiello architettonico e un centro culturale di valore assoluto per la città di Roma e per l'Italia.

ma ti ricordi cosa c'era lì prima della sua costruzione?
mignotte e travestiti.
mia nonna abitava lì vicino al villaggio olimpico ed erano esasperati e spaventati da tanta infamia.
ora è un luogo pieno di vita e pure bello.
è una delle poche cose per cui ringrazio Rutelli.

accennemo er cervello prima de scrive.

Flaminio?
datece tutti gl impianti in loco. si ricostruisce tutto e si fa un bel centro sportivo moderno e all'avanguardia al centro di Roma.
tutto si può fare. basta volerlo.

ma anche in questo caso possiamo magna' tranquilli.

è uno scandalo che ancora non si sia trovata una soluzione per lo stadio (ed il centro sportivo) di proprietà. ne potrebbero godere i tifosi e tutti i cittadini romani.
"La Lazialità non te la può togliere nessuno. O ce l’hai o non ce l’hai. Evidentemente tu non ce l’avevi.

Offline volaolimpia

  • Celestino
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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #52 : Venerdì 25 Maggio 2012, 07:39:55 »
Sarebbe fantastico, ma il palazzinaro alla presidenza non accetterà mai: i suoi interessi ahimè non collimano con quelli della Lazio e del tifoso.
Chi della Lazio borbotta é 'n gran fio de na mignotta

Offline ML

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #53 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:07:51 »
disabbita' ma che dici?

quello è un gioiello architettonico e un centro culturale di valore assoluto per la città di Roma e per l'Italia.

ma ti ricordi cosa c'era lì prima della sua costruzione?
mignotte e travestiti.
mia nonna abitava lì vicino al villaggio olimpico ed erano esasperati e spaventati da tanta infamia.
ora è un luogo pieno di vita e pure bello.
è una delle poche cose per cui ringrazio Rutelli.

accennemo er cervello prima de scrive.

Tutto giusto, ma siccome stavamo parlando del Flaminio è innegabile che l'auditorium abbia ucciso il Flaminio.
Ha tolto gli spazi di manovra, non ci sono più i parcheggi. Lo stadio puoi rimodernarlo e ampliarlo, resta il fatto che rimarrebbe "soffocato"...

Offline fish_mark

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #54 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:38:23 »
Tutto giusto, ma siccome stavamo parlando del Flaminio è innegabile che l'auditorium abbia ucciso il Flaminio.
Ha tolto gli spazi di manovra, non ci sono più i parcheggi. Lo stadio puoi rimodernarlo e ampliarlo, resta il fatto che rimarrebbe "soffocato"...

Caro ML
io ti voglio bene (e tu non sai quanto! ;)) ma prego te, come molti altri
se accantonate la parola "parcheggi" nelle discussioni sullo stadio avrete una visione nuova e moderna del problema. Purtroppo siamo a Roma e siamo troppo romani.
Ma proviamo a fare uno sforzo.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline ML

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #55 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:43:01 »
Caro ML
io ti voglio bene (e tu non sai quanto! ;)) ma prego te, come molti altri
se accantonate la parola "parcheggi" nelle discussioni sullo stadio avrete una visione nuova e moderna del problema. Purtroppo siamo a Roma e siamo troppo romani.
Ma proviamo a fare uno sforzo.

Grazie per l'affetto  :) che ricambio, ma come faccio ad accantonare?
Mica è colpa mia se in questa città i trasporti pubblici sono da terzo mondo...

Giglic

Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #56 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:43:50 »
Grazie per l'affetto  :) che ricambio, ma come faccio ad accantonare?
Mica è colpa mia se in questa città i trasporti pubblici sono da terzo mondo...

Ma come: oggi è pure aumentato il biglietto...

Offline ML

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #57 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:46:55 »
Ma come: oggi è pure aumentato il biglietto...

(sempre meno della benzina, peraltro)

Giglic

Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #58 : Venerdì 25 Maggio 2012, 11:47:49 »
(sempre meno della benzina, peraltro)

(la benzina è aumentata del 50%?)

Offline Russotto

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Re:Al Flaminio! Al Flaminio!
« Risposta #59 : Venerdì 25 Maggio 2012, 12:07:34 »
(la benzina è aumentata del 50%?)

Beh io facevo gasolio ad 1 euro all'inizio della crisi economica... oggi sta a 1,6