Autore Topic: Lazio, dalla manica di Lotito ora spunta anche Almeyda  (Letto 873 volte)

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Giglic

Lazio, dalla manica di Lotito ora spunta anche Almeyda
« : Giovedì 24 Maggio 2012, 08:53:42 »
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Petrucci (Coni) «Niente campionato se non verrà rinnovato il contratto d'affitto per lo stadio Olimpico»



ROMA - Un vertice notturno, un'abitudine nella Lazio, ha dato martedì il via ufficiale alla ricerca del nuovo allenatore. Presidente Lotito e d.s. Tare, di ritorno dal tour di mercato, hanno studiato i prossimi movimenti ed è spuntato un nome nuovo per la panchina della Lazio: Matias Almeyda. «Porto il River in A, e vengo in Italia», la promessa dell'ex centrocampista biancoceleste che da giugno dell'anno scorso guida il River Plate, scivolato per la prima volta nella sua storia nella «Primera Nacional», la serie B argentina. Manca poco all'impresa: a 4 giornate dalla fine il River è secondo in classifica dietro al Rosario Central. Poi Almeyda sarà libero, come promesso dal presidente dei «Millionarios», Daniel Passarella. E la Lazio potrebbe essere la destinazione. «Il mio sogno è quello di allenare la Lazio», ha detto la settimana scorsa l'ex mediano biancoceleste.

Di sicuro è quella auspicata da Almeyda. Campione d'Italia nella Lazio stellare di Sergio Cragnotti, con la quale ha conquistato anche Coppa delle Coppe, due coppe Italia, Supercoppa italiana ed europea. A quasi 39 anni il carattere è rimasto intatto, lo stesso che gli imponeva di non tirare mai indietro la gamba e che lo ha aiutato a superare la depressione, «battuta grazie al calcio e alla famiglia», ha confessato Almeyda in patria. Ma, oltre alla tempra, piacciono lo spessore internazionale, la sensibilità su questioni umanitarie e gli ottimi report di Carrizo e Trezeguet. Il personaggio c'è, la Lazio potrebbe affiancargli un «tutor» tecnico per dargli una mano, anche se in Italia Matìas è a casa sua.

Così, dopo aver sondato Mazzarri, salutato Di Matteo e visto quasi sfumare Zola (ora oggetto del desiderio dell'Anderlecht), la Lazio sta valutando tutte le piste possibili: da quelle interne (Simone Inzaghi degli Allievi nazionali), a quelle già praticate. Come Delio Rossi, sebbene i rapporti non siano molto distesi.
Infine, la questione relativa allo stadio Olimpico: entro il 30 giugno serve l'accordo tra Lazio e Coni per l'affitto dell'impianto: «Senza Olimpico la Lazio non potrà giocare il prossimo campionato di serie A - ha detto ieri il presidente del Coni, Gianni Petrucci, attaccando nuovamente il presidente biancoceleste - Non c'è tanta scelta, dall'ultima mia segnalazione nessun passo avanti. Dipende da Lotito, le nostre idee sono chiare».
«Si valuti l'ipotesi temporanea del Flaminio», la proposta di Alessandro Cochi, delegato allo Sport di Roma Capitale. Ma servirebbero troppi milioni di euro.


Andrea Arzilli

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