Autore Topic: Zarate: "Voglio restare in biancoceleste"  (Letto 1124 volte)

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Offline Daniela

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Zarate: "Voglio restare in biancoceleste"
« : Domenica 16 Maggio 2010, 22:16:00 »
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Prima di partire per Buenos Aires per le vacanze, l'attaccante argentino assicura che il suo è soltanto un arrivederci: "Non voglio il posto garantito, sono pronto a mettermi in discussione". Rivoluzione per il prossimo anno: Reja non vuole rinunciare a Ledesma e Floccari
di ALBERTO ABBATE

ROMA - E' solo un arrivederci. "Voglio restare alla Lazio". Si congeda con poche parole, significative, Mauro Zarate. I tifosi sono tutti dalla sua parte, lo hanno dimostrato ieri sera nonostante il numero dieci biancoceleste abbia abbandonato il campo senza salutare nessuno. Reja, forse, lo sarà. "Ma un campione si vede anche dagli atteggiamenti e chi gli sta accanto dovrebbe educarlo a non averne alcuni sbagliati", assicura il mister.

Zarate è un caso. Eppure il diretto interessato vuole allontanare ogni diatriba: "Con Ballardini o con Reja, per me non è cambiato nulla". I numeri dicono altro: titolare praticamente inamovibile con il primo, riserva neanche troppo di lusso con il secondo. E c'è anche un perché poco velato. "Da lui mi aspetto molto di più. Ha mezzi e qualità importanti, ma non deve giocare per se stesso, bensì per la squadra", spiega Reja. "Non voglio il posto garantito. Sono pronto a mettermi in discussione. Ma quello è il mio modo di giocare, non posso cambiare",  ribatte oggi a Sky Zarate, prima di partire per Buenos Aires. Per ora il botta e risposta si chiude qui. Ma da oggi ai primi di luglio, quando la squadra si ritroverà per iniziare la preparazione, è certo che le polemiche a distanza non finiranno. Tutti hanno ormai imparato a conoscere il "Raton", il fratello-manager Sergio, colui che non c'aveva pensato neppure un secondo a scaricare ogni responsabilità del cattivo rendimento di Maurito sul nuovo tecnico: "La sua crisi è colpa di Reja". Da tempo sta cercando una squadra disponibile a portare il fratellino via da Roma. In assenza di un'offerta di almeno 30 milioni, Lotito non lo lascerà partire.


Il patròn è sempre più nell'occhio del ciclone. "Vattene", gli hanno ribadito a più riprese i tifosi ieri sera. Sono esausti, stremati: "Società non all'altezza, c'hai costretto a lottare per la salvezza. Lotito Vergogna!". Tutto l'Olimpico si è alzato in piedi e urlato: "Evviva la sparuta minoranza". Lotito ha ribattuto: "Non è un caso che abbiamo ottenuto i risultati in trasferta. Coloro che mi contestano, in questi sei anni non mi hanno mai ringraziato per aver salvato la Lazio dal fallimento. Le società fanno delle scelte. Noi le abbiamo fatte e quest'anno siamo stati penalizzati. Ma ora dobbiamo ripartire uniti e creare un clima diverso per il bene della Lazio".

Il popolo biancoceleste non sembra essere molto d'accordo. Lo scontro è ormai aperto, è ad alta tensione. Tutti vogliono vedere l'aquila tornare a volare. E servono investimenti seri: "Lotito, caccia li sordi". Nessuna ironia. Servirà rimpinguare le casse per poter costruire una rosa all'altezza. Intanto si ripartirà da Muslera. Siamo ai dettagli, ma ancora nessuna fumata bianca. Quattro ore venerdì notte a Villa S. Sebastiano, altre cinque ieri pomeriggio a Formello, le parti si rivedranno ancora domani sera. Per chiudere un nuovo contratto: 1,4 milioni a stagione a salire sino al 2015. Reja ha indicato le altre priorità: "Bisogna ripartire da Ledesma e Floccari. Sono importanti". Kolarov e Lichtsteiner restano in bilico. Il serbo è destinato a partire, ma da domani la Lazio dovrà stare in ansia sino al 31 maggio. "Non vorrei, ma posso anche usufruire dell'art 17", ha detto di recente. Allo svizzero si rinuncerebbe solo per una proposta indecente: 13 milioni di euro. Stesso discorso per Radu. Le sirene del City si fanno sentire, ma l'agente Becali assicura: "Stefan sta bene a Roma, ma se arrivasse un'offerta interessante la prenderemmo in considerazione. Vuole restare in Italia". Segnali al Milan: servono 12 milioni.

Ci sono addii certi. Commovente il congedo di Dabo - tornerà in Francia - in lacrime davanti al proprio pubblico. "Grazie", urla l'altoparlante dell'Olimpico insieme alla Curva Nord. E lui: "Ho pianto come un bambino. Ringrazio tutti. Non ho mai vissuto un'emozione così forte. Hitzlsperger, al primo gol in Italia, potrebbe approdare in Inghilterra, ma non si sbilancia: "Deciderò dopo le vacanze". A Siviglia e Baronio non verrà rinnovato il contratto in scadenza. Cruz vicino al ritiro. Anche Berni e Scaloni sussurrano: "Non sappiamo quale sarà il nostro futuro. Vedremo se faremo ancora parte del progetto". Chissà.

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