Autore Topic: Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)  (Letto 1908 volte)

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Offline MCM

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:13:25 »
Oggi sono usciti i dati di Bankitalia.
Quanto era ampiamente prevedibile , oggi ha un numero con tanti zeri.
1946miliardi di debito pubblico a marzo, +18 miliardi rispetto a febbraio.
Si tratta esclusivamente di interessi da pagare su un debito ingestibile, fuori controllo generato da un sistema monetario oramai fuori controllo.

I consumi e la produzione stanno crollando in un baratro senza precedenti.



Teo

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #1 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:15:28 »
Le gente sta bene, c'è traffico e i ristoranti sono pieni, gli ipad ipod icazz vanno a ruba.

La crisi è del sistema finanziario, che sta divorando sé stesso.

Offline Skorpius

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #2 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:17:57 »
Le gente sta bene, c'è traffico e i ristoranti sono pieni, gli ipad ipod icazz vanno a ruba.

La crisi è del sistema finanziario, che sta divorando sé stesso.

Fai sarcasmo anche su questo? Ti invidio
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

geddy

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #3 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:22:02 »
Non credo sia sarcasmo quello di Teo.
Il sistema ha bisogno comunque di alimentare se stesso. Crollassero le vendite di Ipad, Iphone e si svuotassero i ristoranti allora vorrebbe dire che veramente siamo alla resa dei conti. Il problema è capire quanto manca, per noi dell'area mediterranea poco, ho paura.

Teo

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #4 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:23:03 »
Non faccio sarcasmo, sono molto serio.

Ho una mia idea sulla "crisi", e grosso modo quello che vedo intorno a me la conforta.

Offline MCM

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #5 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:31:15 »
Ho dimenticato un dato significativo.
Il 53% del debito italiano è detenuto al di fuori dall' Italia, il che rende il modello nipponico, almeno nel medio termine, difficilmente perseguibile.(oltre il 200% di debito sul pil ma interamente detenuto internamente).


Offline Skorpius

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #6 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:37:39 »
Non credo sia sarcasmo quello di Teo.
Il sistema ha bisogno comunque di alimentare se stesso. Crollassero le vendite di Ipad, Iphone e si svuotassero i ristoranti allora vorrebbe dire che veramente siamo alla resa dei conti. Il problema è capire quanto manca, per noi dell'area mediterranea poco, ho paura.

Non costa quasi nulla l'iPhone, o meglio costa molto meno di un cellulare + chiamate cinque anni fa.
I ristoranti sono pieni dite voi? I miei clienti ristoratori hanno diminuzioni di fatturato da apocalisse.

Ma sopratutto il credito. Senza il credito (e non solo quello delle banchea anche dei fornitori) i commercianti stanno a tocchi.
Ma ci salverà la grande distribuzione, quella francese
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Skorpius

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #7 : Lunedì 14 Maggio 2012, 18:39:27 »
Una domanda quando dite la gente chi intendete nella scala economica?
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

geddy

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #8 : Lunedì 14 Maggio 2012, 20:58:46 »
Io per gente intendo il ceto medio basso. Chi guadagna tra i mille e i milleseicento euro al mese. Dovrebbero poter permettersi un iphone, una cena al ristorante, una vacanza d'estate e uno spettacolo teatrale una volta al mese. Oltre a vivere. Hanno anche il mutuo da pagare e la spesa da fare. C'è qualcosa che non va nel sistema che ha creato tutto questo-Con il credito e gli interessi. Le banche non hanno più la possibilità di esporsi, non possono rischiare di finanziare chi non è in grado di poi di far fronte.  I margini di rischio devono essere inesistenti. Gli interessi passivi sui debiti non rimborsati non sono soldi veri. Per tanto tempo hanno fatto finta che fosse così. I fornitori non possono rischiare di fornire a vuoto. 

Non capisco l'allusione alla grande distribuzione francese sinceramente.

ThomasDoll

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #9 : Lunedì 14 Maggio 2012, 21:36:09 »
i clienti pagano a 180 giorni, se pagano
le aziende chiudono
la gente a spasso è tanta.

Offline hidalgo

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #10 : Lunedì 14 Maggio 2012, 23:11:42 »
i clienti pagano a 180 giorni, se pagano

c'e' di che leccarsi i baffi.
L'azienda per cui lavoro "avanza" fatture dalla Pubblica Amministrazione per svariate decine di migliaia di euro, per lavori svolti da piu' di un anno.
Il problema e' che i primi ad essere insolventi sono proprio gli enti pubblici, Stato in testa.
Ecco come siamo messi.

CiPpi

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #11 : Martedì 15 Maggio 2012, 07:26:04 »
Le gente sta bene, c'è traffico e i ristoranti sono pieni, gli ipad ipod icazz vanno a ruba.

La crisi è del sistema finanziario, che sta divorando sé stesso.

Bisogna vedere con che soldi si pagano tutte queste cose. Quelli già guadagnati, o quelli del paga domani?

Il sistema finanziario sta certamente divorando se stesso, anzi ha già cominciato il processo di digestione, cosi come quello democratico, ma entrambi  sono tra i pilastri su cui poggia la società moderna.

Un altro è quello energetico.

Fra un po' sarà ora di andare al bagno.

Offline Skorpius

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #12 : Martedì 15 Maggio 2012, 10:01:06 »
c'e' di che leccarsi i baffi.
L'azienda per cui lavoro "avanza" fatture dalla Pubblica Amministrazione per svariate decine di migliaia di euro, per lavori svolti da piu' di un anno.
Il problema e' che i primi ad essere insolventi sono proprio gli enti pubblici, Stato in testa.
Ecco come siamo messi.

Un dipendente ha due situazioni possibili: lavora allora per lui, a part le nuove tasse e l'imu, non e' cambiato nulla. E' stato licenziato o sta per esserlo allora per lui la crisi e' nera, in quanto non c'e lavoro, non c'e scampo.
Probabilmente al ristorante vanno quelli del primo gruppo.

Discorso diverso per gli imprenditori, sia liberi professionisti sia commercianti sia piccoli industriali, per loro semplicemente non ci son più richieste in quasi tutti i campi e le commesse fatte non vengono pagate, quindi molto dipende dalla ricchezza accumulata in passato.
Questo e' il meccanismo della crisi colpisce a fasce ma alla fine colpirà tutti.
Rigore e ripresa non sono due aspetti della stessa ricetta ma due atti incompatibili sono come l'olio e l'acqua
Il motivo per cui si e' scelto il rigore e' scritto chiaramente nel suo primo post da MCM

Cosa ci aspetta nel migliore dei casi? Distruzione della piccola e media imprenditoria e invasione dell'impresa multinazionale in tutti i campi ovviamente parlo di mega imprese NON italiane (basta vedere l'invasione francese nel campo della distribuzione alimentare)
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Skorpius

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Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #13 : Martedì 15 Maggio 2012, 10:10:59 »
Che il governo stia operando in questo senso e' chiarissimo, e parlo degli atti che loro intendono destinati alla ripresa.

La riforma del mercato del lavoro non e' funzionale alle piccole imprese ma alle multinazionali. Ma anche la liberalizzazione completa mira alla impossibilita dei piccoli italiani a competere.

Ok un litro d'olio da lidl costerà meno di quello dell'alimentari sotto casa pero poi non ci lamentiamo della qualità, delle sofisticazioni alimentari, del lavoro schiavista, del fatto che NON acquistano prodotti italiani.

La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Giglic

Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #14 : Martedì 15 Maggio 2012, 10:16:42 »
Un dipendente ha due situazioni possibili: lavora allora per lui, a part le nuove tasse e l'imu, non e' cambiato nulla. E' stato licenziato o sta per esserlo allora per lui la crisi e' nera, in quanto non c'e lavoro, non c'e scampo.
Probabilmente al ristorante vanno quelli del primo gruppo.

Discorso diverso per gli imprenditori, sia liberi professionisti sia commercianti sia piccoli industriali, per loro semplicemente non ci son più richieste in quasi tutti i campi e le commesse fatte non vengono pagate, quindi molto dipende dalla ricchezza accumulata in passato.
Questo e' il meccanismo della crisi colpisce a fasce ma alla fine colpirà tutti.
Rigore e ripresa non sono due aspetti della stessa ricetta ma due atti incompatibili sono come l'olio e l'acqua
Il motivo per cui si e' scelto il rigore e' scritto chiaramente nel suo primo post da MCM

Cosa ci aspetta nel migliore dei casi? Distruzione della piccola e media imprenditoria e invasione dell'impresa multinazionale in tutti i campi ovviamente parlo di mega imprese NON italiane (basta vedere l'invasione francese nel campo della distribuzione alimentare)

l'"invasione" francese dura da dieci anni almeno. la GDO essendo un segmento di business a cash flow positivo (pago DOPO aver venduto i prodotti) non è confrontabile con la realtà italiana fatta prevalentemente di manifattura (ed infatti l'unico vero supermercato italiano, Esselunga, è guarda caso gestito con criteri simili a quelle delle PMI manifatturiere)
Ovvio che le multinazionali vincono, Sko. In tempi di crisi hanno una cosa che in Italia è perennemente mancata, ANCHE per miopia culturale degli imprenditori: la liquidità. Quello che per il piccolo padroncino era un pregio enorme (la family company che garantiva un servizio eccellente grazie alla flessibilità dell'offerta ed alla vicinanza al cliente, anche "tecnica") diventa se non supportata da un'adeguata cultura manageriale (questo secondo me è un errore storico della politica italiana) un'impresa fine a se stessa, con accumulo di capitali in svizzera, ed ostentazione di inutili status symbols (donne, motiri, vacanze, etc.)
Paghiamo questo, in questo momento, ed ovviamente una cosa che venti anni di seconda repubblica ci hanno a mio modo di vedere azzerato: la fiducia in noi stessi. Tangentopoli portava con se una "rabbia" delle persone volta al cambiamento, adesso c'è il "tutti magnoni quindi magno pure io" che impera. Il concetto che vorrei esprimere è ovviamente più complesso, spero di averlo sintetizzato a sufficienza, purtroppo devo pure lavorare :-)

Offline MCM

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #15 : Martedì 15 Maggio 2012, 10:27:04 »
Il "rigore" attuato dall' ultimo governo e prospettato dalla Merkel in realtà, ad oggi, è del tutto ininfluente Skorpius.
E' accanimento terapeutico nei confronti di un soggetto oramai in agonia.

Il paese paga a livello macro un sistema monetario fallimentare e un sistema di sviluppo economico oramai al capolinea. La crescita esponenziale è un concetto possibile solo a livello matematico. Nella pratica un sistema non può crescere all' infinito. Il presupposto dell' economia capitalista è quindi sbagliato nelle sue fondamenta classiche. La crescita del futuro non può che essere sostenibile.

A livello micro i problemi sono noti da decenni. In questo paese non esiste, a tutti i livelli, a cominciare dall' amministrazione pubblica, il senso della legalità e della responsabilità. Non sono mai esistiti.
Ci sono paesi che non esistono sulle mappe catastali. Paesi interi.
Ci sono uffici di note aziende statali in cui si pianificano le malattie anzichè le ferie. Ci sono uffici in cui si registra un assenteismo medio dell' 80%. Li hanno fatti vedere. Non parlo per sentito dire.
Per non parlare dei costi delle amministrazioni centrali e locali.

Come si può credere che il sistema economico possa sostenere all' infinito centiinaia di migliaia di persone di mezza età che guadagnano ogni mese stipendi invidiabili per non far nulla?...

Se la disoccupazione fosse calcolata non in senso puramente nominale, ma anche pratico (non solo chi non ha un lavoro nominalmente, ma anche chi non fa niente a lavoro) arriveremmo tranquillamente al 20%.

The party is over.

Offline MCM

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #16 : Martedì 15 Maggio 2012, 12:34:13 »
Il "rigore" attuato dall' ultimo governo e prospettato dalla Merkel in realtà, ad oggi, è del tutto ininfluente Skorpius.
E' accanimento terapeutico nei confronti di un soggetto oramai in agonia.

Se il governo italiano fosse composto realmente da tecnici e non da 4 cialtroni  avrebbe preso atto immediatamente di quanto è ovvio: il debito italiano è impagabile.
E quindi, anzichè provare, senza oltretutto riuscirci, una debt deflation tartassando di tasse il popolo e aggravando la recessione, sarebbe immediatamente andato dai creditori a dir loro "Non possiamo pagare e soprattutto, qualsiasi cosa facciamo, il debito non può che aumentare. Dobbiamo accordarci per ristrutturarlo".


Ma parlo appunto di tecnici veri. Questi sono dei fantocci raccomandati senza arte nè parte.

Offline fish_mark

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #17 : Martedì 15 Maggio 2012, 12:38:16 »
Se il governo italiano fosse composto realmente da tecnici e non da 4 cialtroni  avrebbe preso atto immediatamente di quanto è ovvio: il debito italiano è impagabile.
E quindi, anzichè provare, senza oltretutto riuscirci, una debt deflation tartassando di tasse il popolo e aggravando la recessione, sarebbe immediatamente andato dai creditori a dir loro "Non possiamo pagare e soprattutto, qualsiasi cosa facciamo, il debito non può che aumentare. Dobbiamo accordarci per ristrutturarlo".


Ma parlo appunto di tecnici veri. Questi sono dei fantocci raccomandati senza arte nè parte.

Sai come si chiama quello di cui parli?
DEFAULT.
Sai cosa succede in questi casi?
Il caos, il panico, la corsa agli sportelli.



un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Offline MCM

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #18 : Martedì 15 Maggio 2012, 12:58:12 »
Il default è già in atto. E' una certezza.
Il debito non è più gestibile. E' un moltiplicarsi infinito di interessi oramai.

Oggi stesso Monti ha svelato tutta l' inadeguatezza del sistema. Ha chiesto che nel conteggio del deficit non vengano considerate le spese per investimenti. A dimostrazione che se la cantano e se la suonano da soli, svincolati totalmente dalla realtà.

Per evitare poi il panico ci sono vari modi, non ultimo quello di non far trapelare nulla a riguardo di accordi di ristrutturazione.
Aspettare serve solo ad aumentare l' altezza dalla quale cadremo.

Offline dukenduke

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Re:Il Baratro (L' Italia e il default sistemico)
« Risposta #19 : Mercoledì 16 Maggio 2012, 18:38:55 »
Il default è già in atto. E' una certezza.
Il debito non è più gestibile. E' un moltiplicarsi infinito di interessi oramai.

Oggi stesso Monti ha svelato tutta l' inadeguatezza del sistema. Ha chiesto che nel conteggio del deficit non vengano considerate le spese per investimenti. A dimostrazione che se la cantano e se la suonano da soli, svincolati totalmente dalla realtà.

Per evitare poi il panico ci sono vari modi, non ultimo quello di non far trapelare nulla a riguardo di accordi di ristrutturazione.
Aspettare serve solo ad aumentare l' altezza dalla quale cadremo.

Concordo pienamente, MCM è rinsavito.

Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...