Ottima giornata, tutto sommato, se penso a come m'ero svegliata stamattina, con tutta la testa indolenzita e piena di fittarelle tipo spillettate varie, e la scoperta di non avere in casa manco un simil aulin. Però la cara e dolce vicina c'aveva una bottiglina di novalgina. Grazie a dio e a lei. Insomma grazie.
All'ora di pranzo arriva a casa di Clazia un noto ed importante, oserei dire esimio, ma soprattutto a noi tutti caro orger, tal Fraplaya, direttamente dal Mexico. Quale onore direte voi. Anfatti, lo dico pure io.
Tra un rigatone al ragù e melanzane e peperoni al forno, per finire con fragole, caffè, ammazzacaffè, i due dissertono amabilmente di cose serie (la Lazio), ancora più serie (come riconquistare la Moldavia dall'usurpatore tal Splash, vecchio Lazionetter ), ma anche di vario genere.
Fraplaya addirittura azzarda a cimentarsi a spiegare a Clazia le regole del baseball, cosa che in realtà va a sapè se è riuscita, ve lo dirò solo dopo il prossimo tentativo di seguire e finalmente capire un film americano sul tema; per ora ho solo capito che c'è Kevin Costner su un montarozzetto che fa il gioco perfetto tirando una palletta in mezzo ad un quadrato immaginario, Klose che cerca di respingere anche se è un attaccante, ed un tizio in fondo al campo a forma di diamante che intanto che fuma una sigaretta cerca di prendere la palla se arriva dalle parti sue, e se la prende Klose muore. Speriamo di no.
Più o meno le regole sono queste, solo che se invece di Klose gioca Alfaro è già morto prima di iniziare e gli altri si finiscono un pacchetto intero di sigarette. Però Fraplaya m'ha fatto uno schemino/disegnino scritto, che mi conservo e se serve ci ristudio sopra.
Com'è, come non è, si fa una certa, e così Fraplaya se ne va, anche perchè deve andare allo stadio, ed io invece comincio a cercare di concentrarmi sulla serata. Che molto mi aiuta l'accendere il tv e vedere i bellissimi colori del City vittoriosi in quel di Inghilterra. Mancio pare un po' invecchiato, ma la gioia per lui e per quei colori è tanta.
Sempre com'è, come non è, comincia il collegamento tv con la nostra partita, Olympia svolazza lieta più bella che mai.
E così mi metto a seguire la partita, ma stasera mi sento dubbiosa, amletica, piena di domande. Ve le giro, ma temo che, ahimè, molte resteranno comunque prive di adeguata e satisfatoria risposta.
1) Biava con il nuovo look, capelli corti, è meno bruttino o è più bellino?
2) le ginocchia di Zanetti, o meglio i muscoli facenti parte delle stesse, sono reali, nel senso di veri, o imballati di silicone?
3) quando Lulic si cucca un giallo per un fallo sul predetto Zanetti avrà cercato di giustificarsi con l'arbitro dicendo "tanto è finto, e/o imbalsamato e/o di gomma? l'ho visto l'altra sera in un telefilm con Chuk Norris e Ballotta, faceva la parte del papà dei due."
4) Guarin, veneto direi, o forse sudamericano, ha una capigliatura particolarmente idiota quale che sia la sua etnia?
5) Nagatomo è il fratellino orientale di Giovinco?
6) Milito è il fratellino meno brutto di Massimo Ceccherini?
7) Stramaccioni ha fatto sega a scuola?
8 ) Quanto è venuto da smadonnare ogni volta che il co-sky dava notizie da Catania?
9) Quanto è stato bello, comunque, alla fine, sentire Candreva dire "io vorrei restare qui"?
10) E quanto è stato bello, sempre alla fine, e sempre comunque, vedere i nostri ragazzi, vittoriosi, contro tutto e tutti, Mauri sottobraccio ad un compagno, Diakitè sorridente, e Scaloni con in braccio il bimbino piccino picciò?
Io, intanto, a quest'ultima domanda rispondo così: tanto, davvero tanto.
Amo vinto.
E questo è quello che conta. Davvero.
Grazie ragazzi.
Forza Lazio mia bella!