Autore Topic: arrestato Platini  (Letto 1529 volte)

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Offline Frusta

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Panzabianca

Re:arrestato Platini
« Risposta #1 : Martedì 18 Giugno 2019, 11:35:25 »
e bravo...

Offline SAV

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Re:arrestato Platini
« Risposta #2 : Martedì 18 Giugno 2019, 11:42:26 »
E ora vediamo se i mondiali del 2022 si faranno in Qatar...

Anche se credo sia troppo tardi per cambiare.

Online Davide

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Re:arrestato Platini
« Risposta #3 : Martedì 18 Giugno 2019, 15:55:10 »
Maiale.

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POMATA

Re:arrestato Platini
« Risposta #4 : Martedì 18 Giugno 2019, 19:12:07 »
A cada cerdo le llega su San Martín...

Offline Er Matador

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Re:arrestato Platini
« Risposta #5 : Martedì 18 Giugno 2019, 19:46:26 »
Un saluto a tutti, per prima cosa.

Lo sdegno per l'arresto del francese, al di là della valutazione sull'interessato, avrebbe senso se la sua condotta rappresentasse un'eccezione.
La scelta della sede per il Mondiale 2022 rientra, casomai, in una dinamica molto più complessa e di lungo periodo.
Finché al vertice della FIFA regnava il non certo immacolato João Havelange, il criterio di massima era abbastanza chiaro: assegnazione limitata a Paesi con una solida tradizione calcistica.
Frutto, probabilmente, della lezione di Cile '62: dove la deroga a tale principio di buonsenso aveva prodotto un mezzo disastro sul piano organizzativo, minando la credibilità tecnica del torneo, col famigerato arbitro Aston come ciliegina sulla torta.
Questo non significa che la decisione finale avvenisse su basi puramente meritocratiche (e quando mai è accaduto?), ma si rimaneva all'interno di una sorta di perimetro della decenza.
Col passaggio di consegne all'ex delfino Blatter, il criterio ha subito un brutale aggiornamento: il calcio va dove ci sono i soldi, non per coronare l'allargamento del mercato a Paesi calcisticamente emergenti, ma per favorirlo.
Se poi da quelle parti non offrono garanzie, per semplice incompetenza e mancanza di tradizione in materia, nessun problema.
La più classica delle case costruite dal tetto, a partire dal Mundial americano.
In assoluto un giro di boa tra i più nefasti nella degenerazione di questo sport, che portò addirittura a stravolgimenti regolamentari per adattarlo ai gusti di un pubblico dalla cultura sportiva profondamente diversa.
Nonché una rassegna pesantemente inficiata, nella sua credibilità tecnica, da fattori climatici e dal fuso orario con le rispettive influenze sulla condizione fisica delle squadre.
Sono seguiti la farsa coreana, in assoluto l'edizione più falsata di sempre, e la passerella in Sudafrica: dove il governo del Paese più violento del pianeta o giù di lì corrispose alla mafia locale il doppio degli "introiti" previsti, allo scopo di evitare le intuibili conseguenze.
Senza contare che anche su assegnazioni impeccabili sul piano organizzativo, come quella alla Germania nel 2006, pesava il segreto di Pulcinella di "strani" di giri di soldi: qualcuno ricorda il comportamento quantomeno ondivago, e il voltafaccia finale, del delegato neozelandese Dempsey nel voto decisivo per la scelta a favore dei teutonici?
L'assegnazione al Qatar traboccante di petrodollari prosegue su questa falsariga, solo con qualche problema meteo in più.
Né le legittime rimostranze su Stati come le petromonarchie trovano riscontro nel contesto generale: ci si crea forse scrupoli di coscienza nel portare la Supercoppa in Arabia Saudita? O, parlando di cose più serie, nel coprire col silenzio più assordante il genocidio in corso nello Yemen?
Platini si è semplicemente inserito nel sistema come vassallo del tiranno elvetico: nel momento in cui ha tentato di proporsi come successore è calata la mannaia.
Vuoi per qualche passo più lungo della gamba da parte sua; vuoi, più verosimilmente, come rappresaglia verso un rappresentante esposto ma relativamente debole di un clan perdente.
Del resto, anche il primo tintinnar di manette - proprio durante la corsa alla presidenza della FIFA, nella quale lo stroncò con tempismo a orologeria - dipendeva da un'imputazione a dir poco veniale rispetto al resto: un'indicazione chiarissima, sia pure in codice, di come il capo d'accusa fosse un semplice pretesto di copertura per ben altre istanze e dinamiche.
Quanto accaduto in giornata ne rappresenta la semplice continuazione: oltre a confermare il ruolo - ormai stabilmente organico - della Magistratura in trame del genere, dove presta volentieri servizio nel lurido ruolo di sicario.

E sia chiaro che non si sta difendendo Platini in sé, sul quale chi scrive condivide questo sintetico giudizio

Maiale

Solo non raccontiamoci che si sta facendo giustizia, qualunque cosa si intenda con questo termine.
E non illudiamoci che i reali mandanti, nonché beneficiari, dell'arresto siano migliori rispetto al suino franzoso.
Anzi...

ThomasDoll

Re:arrestato Platini
« Risposta #6 : Mercoledì 19 Giugno 2019, 11:46:21 »
Ciao, Matador, grazie per ristabilire il flusso delle cose.

Esprimere un giudizio su Platini fuori dal campo non mi interessa. Rilevo che i giudizi velenosi nel calcio hanno un po' stufato, comunque: ogni tifoso ha una lista di mezzi uomini, ominicchi, vermi, suini, cani, vili, vigliacchi, ommini emme' eccetera eccetera, e mi chiedo, e vi chiedo, a chi giova tutto questo buttare fuori rabbia, veleno e insulti a gratis verso persone che nemmeno si conoscono: serve a liberarsi da una tensione? A darsi sfogo? Lo dico perché interrogarsi sull'odio gratuito, di questo periodo, è utile, anche se l'insulto libero risale a ben prima dell'era dei social. Senza giudicare Platini né nessun amico forumista, è solo un invito a riflettere.

Tornando a Platini, In campo il francese ha caratterizzato un decennio di calcio. Il fatto che sia nei guai (c'è chi dice che è stato fermato come testimone, ma mi pare che regga poco, come foglia di fico, mentre rimane ferma la presunzione d'innocenza) è un danno per questo sport, che qualcuno si ostina a voler trasformare in qualcosa di diverso. E forse la colpa inemendabile di Michel è proprio questa: mettersi a fare il cocchiere della carrozza di Blatter verso la distruzione del gioco più bello del mondo.
Ma è questione di soldi e di interessi miliardari, estranea al campo. Il brutto è che questa storia è uno sfregio a quello che Platini ha fatto in campo, e come tale è uno sfregio al calcio. E per questo si tratta di qualcosa che non doveva succedere mai.
Che poi a distruggere l'immagine di Platini calciatore abbia pensato in buona parte lui stesso, non toglie che si tratta di una delle stelle più fulgide nella storia del calcio moderno. Da tutelare anche da sé stessa.
Mai più un fuoriclasse simile nella stanza dei bottoni.