www.corrieredellosport.itDifficilmente il tedesco potrà recuperare per la trasferta di Bergamo dove Reja andrà con gli uomini contati
ROMA - Il sogno Champions scivola via per una Lazio che, falcidiata dagli infortuni e dalle squalifiche, ieri, non è riuscita a trovare la vittoria nonostante abbia provato in tutti i modi a segnare la rete che l'avrebbe permesso di rimanere aggrappata al terzo posto. E, invece, con il Siena di Sannino non è andata oltre l'1-1. La matematica la tiene ancora aggrappata alla Champions, ma per la curva Nord, che ieri ha esposto lo striscione "Staff tecnico: accettiamo le vostre dimissioni" e per il gruppo di tifosi che ieri ha inscenato una sorta di contestazione che ha ritardato l'uscita dei pullman delle due squadre dalla pancia dell'Olimpico, il ciclo 'Rejà è terminato con due giornate d'anticipo. "Mancano ancora sei punti, dobbiamo crederci" ripeteva nel post partita l'allenatore goriziano, ma il castello fragile che era riuscito a tenere in piedi sino a due giornate fa sembra franare in maniera inarrestabile.
L'INFERMERIA - Come le defezioni che hanno seriamente compromesso la seconda parte della stagione. Brocchi, Radu, Stankevicius, Lulic, Klose, Hernanes in infermeria, Dias e Marchetti squalificati sino al termine della stagione per le follie del Friuli. Potenzialmente un undici titolare, se si aggiungono ai forfait elencati anche quelli di Ledesma e Biava, appiedati per un turno dal Giudice Sportivo e quello probabile di Rocchi, uscito ieri anzitempo per "un trauma distorsivo della caviglia sinistra con interessamento del complesso capsulo-legamentoso esterno" e in dubbio per la partita di Bergamo. "Ci gira tutto storto", si lamentava ieri Reja. E contando i numeri degli indisponibili sembra avere ragione. Anche se i tanti stop provocati da infortuni muscolari non possono essere attribuiti soltanto alla sfortuna. A fine campionato si tracceranno i bilanci della gestione di un Reja, costretto e, in parte responsabile, a dover convivere con il fantasma di Zola che aleggia da tempo sulla sua panchina. Prima però c'è da chiudere a testa alta la stagione, a partire dal match con l'Atalanta.
KLOSE A SEGNO - Oggi Klose è tornato al gol nella partitella in famiglia disputata a Formello. È sembrato in forma, domani sarà ancora una volta a Monaco di Baviera per essere sottoposto agli ultimi controlli strumentali e al consulto specialistico del professor Muller-Wohlfahrt. A Bergamo, però, dovrebbe andare al massimo in panchina. Così come Lulic. Le ultime fasi della corsa Champions però non si giocheranno soltanto sul campo: ieri la società ha presentato il ricorso contro l'omologazione del 2-0 di Udine per l'"errore tecnico" dell'arbitro Bergonzi commesso, secondo i biancocelesti, in seguito al misterioso triplice fischio del Friuli (la decisione dovrebbe arrivare non prima di dieci giorni) e contro le squalifiche di Dias e Marchetti.
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