Con il Patron si vola

[darienzo]

Il Patron sta esaminando il dossier Alitalia per proporsi come partner alle Ferrovie dello Stato. Lo ha scritto ieri il quotidiano Milano Finanza, a cui l’imprenditore romano oggi ha confermato l’interesse:

«C’è interesse da parte nostra», ammette al telefono da Malta, dove si trova da ieri mattina per un convegno su calcio e business assieme, tra gli altri, al presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis. «Stiamo lavorando sul dossier. Siamo abituati, come gruppo, ad analizzare e valutare con attenzione i progetti quando ci vengono sottoposti, come in questo caso».

Chi abbia cercato il Patron  non è dato saperlo. Anche se il Supremo gode di fiducia nel mondo imprenditoriale e vanta solidi rapporti con le istituzioni politiche. «Posso limitarmi a dirle che su Alitalia ci sono lavori in corso. Non mi faccia dire di più. Ora sono all’estero e non posso aggiungere altro. La questione è articolata e merita attenzione». Conoscendo lo spirito e la schiettezza del Nostro è già tanto avergli strappato queste dichiarazioni extra-calcistiche

[Il frigorifero]

Fosse la volta buona che Alitalia la rimettiamo a posto 

[MagoMerlino]

Magari invece di regalare biglietti della Lazio, regalerà biglietti aerei.

[fish_mark]

Con api si vola.
E con "acqua e zucchero" ancora di più.

[Jim Bowie]

Argomento molto doloroso, per me.
Un Lotito serviva 40 anni fa.
Mi fermo qui non mi va di parlarne!

[fish_mark]

Argomento molto doloroso, per me.
Un Lotito serviva 40 anni fa.
Mi fermo qui non mi va di parlarne!

Sicuro? 40 anni fa? Sarebbero cambiate molte cose .

[POMATA]

Argomento molto doloroso, per me.
Un Lotito serviva 40 anni fa.
Mi fermo qui non mi va di parlarne!

Ora avremmo 19 Coppe Italia

[Jim Bowie]

Sicuro? 40 anni fa? Sarebbero cambiate molte cose .

Si!
Il male dell'Alitalia viene da lontano, molto lontano.
crisi acuita dai "ghe pensi mi" quando hanno voluto fare di una cattedrale nel deserto "Malpensa" un Hub, e quelli erano gli anni 90 il primo governo del nano di Arcore.
Un'altro management, un altro sindacato, un altra classe politica avrebbero portato l'Alitalia ad essere un'eccellenza italiana.
Ma in Italia il "management" nell'indutria di Stato non esiste, e' risaputo a livello mondiale.

[Panzabianca]

Lavoravo in Alitalia, impiegato esternalizzato. Non ero sangue puro Alitalia ma mezzo sangue impiegato a tempo determinato in un dei tanti compiti dati in appalto dalla compagnia di bandiera ad aziende esterne.
Noi lavoravamo come turchi e spesso non c'era nemmeno il tempo di andare a prendere il caffè. Quando capitava ci andavamo, in un androne posto nei locali di ingresso  del centro c'era una fila di macchinette da caffè, note e  meno note, anzi, anonime.
Solo noi facevamo la fila (inesistente) alle macchinette anonime. Prendevamo il caffè al volo e ci rinfilavamo in ufficio. Poi c'erano le macchinette di nota marca e per prendere sto caxxo de caffè ci potevi mettere anche 40 min.

Ecco, gli impiegati Alitalia sono ancora tutti lì... col loro badge e con la loro chiavetta ricaricatissima. Il caffè sarà ottimo.

Mi sono sempre domandato se lavorassero o se venissero solo per fare la fila alle macchinette da caffè di nota marca. Mi resterà sempre sto interrogativo.

   

[borgorosso]

Si!
Il male dell'Alitalia viene da lontano, molto lontano.
crisi acuita dai "ghe pensi mi" quando hanno voluto fare di una cattedrale nel deserto "Malpensa" un Hub, e quelli erano gli anni 90 il primo governo del nano di Arcore.
Un'altro management, un altro sindacato, un altra classe politica avrebbero portato l'Alitalia ad essere un'eccellenza italiana.
Ma in Italia il "management" nell'indutria di Stato non esiste, e' risaputo a livello mondiale.

malpensa è stato il colpo di grazia per un'azienda trasformata in un serbatoio di voti

[Jim Bowie]

Lavoravo in Alitalia, impiegato esternalizzato. Non ero sangue puro Alitalia ma mezzo sangue impiegato a tempo determinato in un dei tanti compiti dati in appalto dalla compagnia di bandiera ad aziende esterne.
Noi lavoravamo come turchi e spesso non c'era nemmeno il tempo di andare a prendere il caffè. Quando capitava ci andavamo, in un androne posto nei locali di ingresso  del centro c'era una fila di macchinette da caffè, note e  meno note, anzi, anonime.
Solo noi facevamo la fila (inesistente) alle macchinette anonime. Prendevamo il caffè al volo e ci rinfilavamo in ufficio. Poi c'erano le macchinette di nota marca e per prendere sto caxxo de caffè ci potevi mettere anche 40 min.

Ecco, gli impiegati Alitalia sono ancora tutti lì... col loro badge e con la loro chiavetta ricaricatissima. Il caffè sarà ottimo.

Mi sono sempre domandato se lavorassero o se venissero solo per fare la fila alle macchinette da caffè di nota marca. Mi resterà sempre sto interrogativo.

 

Devi parlare dello scalo, ma ti faccio presente che il lavoro allo scalo non e' un "continuativo" quindi e' facile vedere Divise verdi aggirarsi dando l'impressione di far niente.
Se invece ti riferisci alla zona tecnica, non ti  credo nenache se mi porti i filmati, si lavorava ben al di solpra della media itaiane di produzione giornaliera.
Eravamo un'azienda straniera in territorio italiano, anche perche' circa il 40% delle ore di manodopera era su vettori stranieri.
Tralascio l'eccellenza della Linea, gente di una capacita' invidiataci da Swissair, Lufthansa, non per niente eravamo Central Agency per la maggior parte degli aerei di lungo raggio e base di manutenzione preferita dalla Douglas.
Ti rispondo e ho le lacrime agli occhi e non so se di nostalgia per quello che eravamo o per rabbia di come ci hanno ridotto.
L'altro bgrande problema e' stata la legge Pertini, gli ex carcerati per intenderci che ha influito sugli Aeroporti di Roma, ma nel mondo tutto quello che succede in aria ed a terra relativo all'aviazione italiana ha Alitalia scritta da tutte le parti.

[Jim Bowie]

malpensa è stato il colpo di grazia per un'azienda trasformata in un serbatoio di voti

Sebatoio di voti lo e' sempre stata.
Azienda governata dai Democristiani Andreottiani (Nordio) per di piu statale anche se del gruppo IRI
Diciamo che le varie posizioni politiche hanno sempre considerato Alitalia un osso da spolpare, solo che mi duole dirlo, quelli che sono venuti dopo i Democristiani, hanno fatto peggio.
Bassolino con la lottizzazione a favore dell'ATI e tutti i posti chiave e produttivi ai "napoletani"
Poi la Lega Nord di Bossi come cazzo si chiamava il suo partito allora di Burlusconi
Ma come ho detto c'e' sempre stato un male atavico circa la scelta delle rotte e delle alleanze.

[disabitato]

Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere della Federcalcio, ha formalizzato un'offerta "riservata" di acquisto per Alitalia. Lo ha ufficializzato al telefono con l'ANSA lo stesso Lotito.

[fish_mark]

Si!
Il male dell'Alitalia viene da lontano, molto lontano.
crisi acuita dai "ghe pensi mi" quando hanno voluto fare di una cattedrale nel deserto "Malpensa" un Hub, e quelli erano gli anni 90 il primo governo del nano di Arcore.
Un'altro management, un altro sindacato, un altra classe politica avrebbero portato l'Alitalia ad essere un'eccellenza italiana.
Ma in Italia il "management" nell'indutria di Stato non esiste, e' risaputo a livello mondiale.

Non esiste come non è mai esistito, visto il nostro limite storico per nulla emendato, anzi, visti i tempi che corrono c'è da preoccuparsi se non da disperarsi.
Dalle cronache dei giornali Alitalia è troppo grande per combattere con le low cost europee e troppo piccola per lottare con i cetacei del lungo raggio.
Se è vero che Lotito ha formalizzato questa proposta e che davverò diventerà azionista dovrà affrontare questo atavico problema per restituire un futuro a una compagnia un tempo gloriosa, se non altro perché ci raprpesentava nel mondo.
Ho letto il tuo racconto sulla tua esperienza in alitalia, che incrocio con quello di un amico che fa il meccanico in aeroporto (manutenzione aeromobili, non il cambio dell'olio della Giulietta). E mi parla di eccellenze ammirate da tutte compagnie aeree.
Ci credo a lui, come credo a te. Nel settore abbiamo eccellenze, ricchezze, ma non sappiamo valorizzarli e rilanciarli, mentre la grancassa mediatica ci sotterrà con gli inutili e dannosi birignao su "tutto che va male".

La cosa è molto più grossa e al di sopra di quanto possiamo intendere. Anche perché il concetto di compagnia di bandiera ha fatto il suo tempo. E da mò.

[SAV]

Non so se il Patron disponga già dei 300 milioni necessari per far parte della cordata con FS e Delta o, se così non fosse, non so come intenda trovarli...

[zorba]

Non so se il Patron disponga già dei 300 milioni necessari per far parte della cordata con FS e Delta o, se così non fosse, non so come intenda trovarli...

100 per il Sergente, 100 per Ciro, 50 per il Mago e altri 50 da Strakosha....

 




Possiamo anche modificare il titolo della sezione in "Lotito on board"...

 

[SAV]

100 per il Sergente, 100 per Ciro, 50 per il Mago e altri 50 da Strakosha....

 

Per fortuna il patrimonio della Lazio è distinto da quello di Lotito.
Per trovare i soldi, credo che dovrebbe vendere la Lazio, ma non so se la Lazio valga ben €450 milioni (considerando che Lotito ha solo i due terzi del capitale sociale).

[disabitato]

Potrebbe tranquillamente entrare con un 15% eh.

[Matita]

Lo voglio Premier!

Si stanno spappolando fegati a questa notizia. Come castelli di sabbia in riva al mare.

[SAV]

Potrebbe tranquillamente entrare con un 15% eh.

Gli costa comunque €120 milioni circa...
La ricapitalizzazione necessaria è di €900 milioni.