Autore Topic: Con il Patron si vola  (Letto 32505 volte)

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Panzabianca

Re:Con il Patron si vola
« Risposta #40 : Giovedì 13 Giugno 2019, 09:23:02 »
NON c'entra nulla con quello che ho scritto.
Berlusconi era il padrone di Mediaset prima di diventarlo del Milan e fondare un partito.
Cragnotti era Cragnotti, braccio destro e sinistro di Gardini prima di acquistare la Lazio. Non ha acquistato la Cirio o la Brombil perchè prima era diventato famoso per essere il padrone della Lazio.
Viola è sempre stato un palazzinaro e ha fatto la carriera tipica del palazzinaro passando per l'acquisto di una squadra di calcio e da bravo palazzinaro proponendo la costruzione dello stadio alla magliana.
Lotito è differente. Non era nessuno, prima.

stai mentendo sapendo di mentina.

Cragnotti era poco più che un uomo-ombra di Gardini.

Berlusconi fonda un partito e raccoglie voti perché presso il popolo bue passa per il vincente che risolve i problemi comprando non già la Carrà ma Van Basten.

Viola viene eletto perchè lo vota a curva...

Ora, se vuoi alimentare l'ennesimo segmento di una polemica che sa di rancido, fai pure.




Il tuo gioco è sempre a togliere, come uno scultore bravo.  Vedrai che partendo dal blocco di piperino, prima o poi esce il discobolo di Mirone.
Leva e Leiva... la tua pervicacia sarà premiata

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #41 : Giovedì 13 Giugno 2019, 09:35:05 »
stai mentendo sapendo di mentina.


Stai mistificando come al tuo solito. Come fai a negare che quelli citati fossero già arrivati a punti della loro carriera personale, senza il traino dell'essere presidente di una squadra di calcio.
Non penso tu abbia uno scopo preciso per farlo, escluso il fatto di rompere gli zebedei al sottoscritto, lo fai per mero divertimento, per sport.
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Panzabianca

Re:Con il Patron si vola
« Risposta #42 : Giovedì 13 Giugno 2019, 09:41:48 »
Stai mistificando come al tuo solito. Come fai a negare che quelli citati fossero già arrivati a punti della loro carriera personale, senza il traino dell'essere presidente di una squadra di calcio.
Non penso tu abbia uno scopo preciso per farlo, escluso il fatto di rompere gli zebedei al sottoscritto, lo fai per mero divertimento, per sport.

io mi diverto sempre ma, devo dire, in questa circostanza, so già che dove io parlo di popolo bue (e di notorietà nazional-popolare che solo il calcio può darti perché finisci sulla bocca del benzinaio e del fornaio sotto casa) tu andrai a parare dove più conta, cercando di brancolare nella ristretta cerchia di mediobanca o simili. Sei un osso duro, la tua polemica è sinuosa e dai mille rivoli.
La popolarità di cui parli tu te la dà solo lo sport nazionale. Grazie a quella, Berlusca e Viola si sono fatti conoscere, rispettivamente, dalla casalinga di Trapani e dalla lupacchiotta de Tor Pagnotta e, tra le altre cose, sono diventati eleggibili.
Su.

P.s. Veni i ns scambi dialettici di un drammaticità, anche drammaturgia, che io non mi spiego. Ho solo rimarcato che la tua polemica è stantia, pure deboluccia.

Offline MCM

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #43 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:13:55 »
Intanto come sempre in italia, non appena qualcuno si espone, finisce nel tritacarne.
È una vergogna giornalistica senza fine.

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #44 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:21:30 »
L'articolo è pieno di inesattezze.

Ancora gira la cazzata del decreto salva Lazio.

Troppi culi ancora bruciano dal 15 maggio mi sa...
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Panzabianca

Re:Con il Patron si vola
« Risposta #45 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:25:51 »
Intanto come sempre in italia, non appena qualcuno si espone, finisce nel tritacarne.
È una vergogna giornalistica senza fine.

vero. Siamo un paese de gente senza coraggio, pronta a tirar bordate e a nascondersi immediatamente dopo.


L'articolo è pieno di inesattezze.

Ancora gira la cazzata del decreto salva Lazio.

Troppi culi ancora bruciano dal 15 maggio mi sa...

me sa...

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #46 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:40:48 »

La popolarità di cui parli tu te la dà solo lo sport nazionale. Grazie a quella, Berlusca e Viola si sono fatti conoscere, rispettivamente, dalla casalinga di Trapani e dalla lupacchiotta de Tor Pagnotta e, tra le altre cose, sono diventati eleggibili.
Su.

Quindi secondo la tua visione delle cose, la casalinga di Trapani ha conosciuto e poi votato berlusconi perchè presidente del Milan e non perchè aveva già portato sulle televisioni italiche i Puffi, i pranzi serviti, i Maurizio Costanzo show e i Drive IN.... no, in Italia hanno conosciuto berlusconi solo dopo e perchè proprietario del Milan.
Convinto tu.



"Simò te stai sempre a lamentà, c'hai in mano un Boeing 747 10 volte più forte di un Airbus e sembra un Piper...."
 
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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #47 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:53:11 »
Articoletto di asrepubblica...

Gaffe, errori e sogni del presidente che vuole fare tutto
12 GIUGNO 2019
Il patron della Lazio mette nel mirino Alitalia: "La mia offerta doveva rimanere riservata, ma si sa come finisce quando arriva nelle mani del governo"
DI GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA-  Dice vengo alle otto e si presenta a mezzanotte. «Dov’eri finito, presidente?». «Stavo con un monsignore all’Harrys Bar di Via Veneto». Scena felliniana. Prende quattro appuntamenti a sera e non arriva mai in orario.

Una volta sveglia nel cuore della notte il segretario generale della Consob per spiegargli un ricorso. «Allora ci vediamo domani», fa il dirigente. «Se lei può, anche in pigiama, tra qualche minuto sono da lei», replica lui. E lo tiene due ore nella macchina blindata riempiendolo di chiacchiere.

Claudio Lotito è dappertutto. Di persona e con i suoi quattro telefoni non smart, anti-intercettazione. Un Rugantino che batte la Capitale notte e giorno per aizzare, litigare, discutere, raccontare migliaia di pettegolezzi, di aneddoti, di segreti perché come ripete sempre «io sono fedele solo ai carabinieri e alla polizia». E lascia cadere il discorso come quando Totò pronuncia il suo «ho detto tutto».

Ha l’ossessione di farsi vedere, di esserci. Ci ha provato con la Federazione italiana gioco calcio, lo sport degli italiani, ma gli è andata male. Pensa anche di poter diventare un nuovo Berlusconi, l’uomo che disegna trame e potere. E fa soldi, tanti soldi. Viene da zero ma ha sposato una Mezzaroma, costruttori. Il vero punto di arrivo è diventare più ricco della moglie.

Adesso è inciampato nel mercato delle toghe ma si immischia a tutto campo. Calcio (Lazio e Salernitana), affari, gerarchie vaticane, giustizia, politica, istituzioni, specie quelle in divisa. È il tipico prodotto della Roma dei potenti dove tutti parlano con tutti, amici e nemici seduti allo stesso tavolo in nome dell’inciucio.

Piaceri e contro-piaceri, dev’esserci anche questo nella manifestazione d’interesse per Alitalia. Un regalo al governo gialloverde e poi a buon rendere. La sua filosofia di vita si riassume nell’aforisma: «Apro porta a chi porta, chiudo porta a chi non porta». Ecco.

Il presidente della Lazio si sente sempre dalla parte della ragione, non sbaglia mai. Però si era candidato il 4 marzo con Forza Italia e ha perso, niente posto al Senato. Ha fatto ricorso ma l’ha presa bene ed è tornato a fare la posta ai parlamentari in Piazza del Parlamento. Con il sole o con la pioggia, il presidente della Lazio aspetta sempre qualcuno.

L’offerta Alitalia è il salto di qualità. La prova del nove. Il tentativo di entrare nel salotto buono dall’ingresso principale. Diventare grande, non più solo un personaggio delle cronache sportive. Per entrare in partita servono almeno 200 milioni. Un passo lunghissimo visto che il cuore del suo business sono le aziende di pulizie.

Così Lotito indossa la veste di capitano coraggioso che salva la compagnia di bandiera dalle mani dello straniero. Un terreno nuovo attraverso il quale Lotito spera di uscire dall’immagine folkloristica che tutti hanno di lui. Il romanesco, le citazioni in latinorum, le rodomontate. In privato Lotito è capace di parlare persino con passione di Dante e Pascoli e di tacere invece delle opere buone che compie.

Ha pagato di tasca sua il tendone sotto il quale si sono svolti i funerali delle vittime di Amatrice. Ma preferisce glissare non senza una punta di polemica: «Gli altri hanno solo tagliato il nastro». Se parla della cittadina colpito dal terremoto, la sua terra di origine, si illumina e si commuove. Il resto è combattimento, competizione. «La mia villa a Cortina è più bella di quelle di Montezemolo e Della Valle». Oppure: «Gli ho soffiato 20 milioni», racconta quando gli riferiscono che Al Mansour, proprietario della Manchester City, ne fa un’imitazione macchiettistica.

È straripante, inarrestabile, sempre lancia in resta. Qualche volta scivola. Dopo l’incidente dei volantini insultanti con Anna Frank distribuiti dai tifosi della Lazio accetta un gesto di riparazione alla Sinagoga.

Ma un audio lo inchioda: «Famo sta sceneggiata». Seguono polemiche e scuse ufficiali. Lotito però se la lega al dito, non accetta di essere stato messo alla berlina dalla comunità ebraica. «Dall’ambasciata d’Israele chiedevano un sacco di biglietti per le partite. Adesso si attaccano al tram».

Medita sempre vendette, rimonte, ripicche. Poi si dimentica. Dopo una giornata che ne vale due capita che si addormenti mentre parla al telefono. L’interlocutore sente che comincia a russare. La sua Lazio ha i conti in ordine, mai una mossa azzardata.

Si vanta di pagare i debiti con il fisco ogni anno in anticipo. Adesso fa il salto mortale: l’offerta per Alitalia. «Doveva rimanere riservata, ma si sa come finisce quando arriva nelle mani del governo». Di riservato però quando si parla di Lotito c’è ben poco. Gli piace esserci sempre, come il prezzemolo.

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #48 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:56:03 »
Articolo completamente inutile... ma che ti puoi aspettare da quel giornalaccio...

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #49 : Giovedì 13 Giugno 2019, 10:59:23 »
Articoletto di asrepubblica...


Capirai repubblica.... il problema è che sappiamo come il personaggio, più o meno, anzi più che meno, è questo.
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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #50 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:06:06 »
L'articolo è pieno di inesattezze.

Ancora gira la cazzata del decreto salva Lazio.

Troppi culi ancora bruciano dal 15 maggio mi sa...
Affermazione avventata. Mi sento di azzardare che l'articolo (letto velocemente) sia nella sostanza inappuntabile. Chiaramente vi è una non irrilevante inesattezza: nel 2005 non vi fu nessun "decreto salva-Lazio".

Evocare un cosiddetto decreto salva-Lazio equivale, a mio avviso, a scrivere qualcosa di sostanzialmente inesatto. E' pur vero che la vulgata popolare ha da sempre vissuto e raccontato quell'operazione come una decisione politica e non tecnica, sostanzialmente un favore fatto alla Lazio. Chi tra noi ha buona memoria e rammenta la circolare interpretativa dell'Agenzia delle Entrate, atto prodromico alla positiva conclusione della transazione conclusa nella primavera 2005, potrà ricordare che quel complesso documento sembrò a più d'uno, all'epoca, 'cucito' a misura sulle caratteristiche dell'indebitata SS Lazio Spa.

Quindi, in sostanza, Dragoni non scrive correttamente, a mio modesto avviso, quando parla di decreto salva-Lazio ma al contempo ribadisce e traduce una percezione diffusa (= la transazione del 2005 fu un favore alla Lazio) che ormai si è sovrapposta alla realtà del piano tecnico-giuridico, con una commistione che rende complesso, per l'uomo della strada, separare il grano dal loglio. Per buona parte dell'opinione pubblica nazionale la rateizzazione del debito Irpef accumulato negli anni 2002-2005 fu un regalo alla Lazio, insomma.

Ciò detto, mi premeva dire altro. Al di là di questo aspetto, pur significativo, è la 'confezione' del pezzo che non convince affatto: per come la vedo io l'articolo è stato concepito e realizzato con l'intento di mettere in cattiva luce Claudio Lotito, di screditarlo, di mettere in dubbio le sue capacità di gestione della complessissima situazione di Alitalia, enfatizzando ogni aspetto controverso (e ambivalente, peraltro. Ambivalente nel senso che alcuni numeri del bilancio della Lazio, citati nell'articolo, possono essere letti sia in positivo che in negativo).

Dragoni ha selezionato solo i fatti per lui rilevanti, li ha ordinati secondo la sua tesi, li ha collegati e ciò si è tradotto nell'articolo che tutti noi possiano leggere, formandoci ognuno la propria opinione.
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #51 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:16:16 »
Lotito è già personaggio pubblico da un pezzo.
il fatto che ambisce a un'azienda di rilievo strategico per il paese lo espone ancora di più all'attenzione pubblica.
Siamo grandi, adulti, molti di noi hanno fatto anche il militare a Cuneo.
Non stracciamoci le vesti come le comari scandalizzate per articoli, ricostruzioni, retroscena. La battaglia è appena iniziata.

Vuole l'Alitalia? Dovrà sudarsela. E anche una volta raggiunto l'obiettivo non sarà una passeggiata. Figurarsi.
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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #52 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:29:05 »
stai mentendo sapendo di mentina.

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Ne sai pochino di Sergio.
Uomo ombra un par de palle, aveva un compito ben preciso quello che oggi si chiama Business Development.
Sergio non lo si conosceva perche operava nel mercato del Sud America ma lui aveva il compito di individuare aziende in perdita, acquistarle a poche lire, riassettarle, renderle appetibili e poi rivenderle.
Magari nell'economia reale capiva poco ma di quella finanziaria era al livello di Warren Buffet!
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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #53 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:35:27 »
Le storie dei personaggi citati sono alquanto diverse.

Non ho ricordi personali di Viola (ero un ragazzino), anche se lo ricordo senatore della DC.

di Berlusconi, invece, li ho abbastanza chiari. Il Silvio nazionale prima di prendere il Milan non è proprio uno sconosciuto, anzi, è piuttosto conosciuto, meglio dire famosissimo.

Ha in mano 3 reti nazionali TV e passa per essere un imprenditore emergente, molto emergente, molto vicino al PSI che lo aiuta in certe vicende molto complicate per lui. Qualcuno ricorda il Decreto di San Valentino? Non era un decreto per gli innamorati, ma un decreto-legge per ripristinare la possiblità di trasmettere a livello nazionale per le tv private adottate il ... 14 febbraio 1984, il giorno di sann valentino.
Con il Milan innesta la quinta, anzi la sesta, e diventa un imprenditore di richiamo internazionale. Sono anchegli anni - infausti per lui - de la Cinq e di molto altro. Insomma, il Milan non gli era indispensabile per acquisire notorietà, ma con il Milan fa il vero botto.
Cragnotti era altresì un personaggio piuttosto noto, sopratutto a chi seguiva le vicende ella finanza nazionale e internazionale. E' uno dei protagonisti della vicenda Enimont, anch'essa sfortunata, e di molto altro. Quando arriva alla Lazio è già molto conosciuto e se ne serve per diventare un finanziere di fama internazioanle sulla scia e sull'esempio del Berlusca.

Lotito è ormai molto conosciuto, soprattutto a partire dal 19 luglio 2004. Prima di quella data, di lui i radar non registravano traccia.
La polemica è ormai sorpassata dagli eventi - e la mia passione sulla questione è molto relativa -, ma sul piano storico questa è la sintesi.
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« Risposta #54 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:37:04 »
Affermazione avventata. Mi sento di azzardare che l'articolo (letto velocemente) sia nella sostanza inappuntabile. Chiaramente vi è una non irrilevante inesattezza: nel 2005 non vi fu nessun "decreto salva-Lazio".

Evocare un cosiddetto decreto salva-Lazio equivale, a mio avviso, a scrivere qualcosa di sostanzialmente inesatto. E' pur vero che la vulgata popolare ha da sempre vissuto e raccontato quell'operazione come una decisione politica e non tecnica, sostanzialmente un favore fatto alla Lazio. Chi tra noi ha buona memoria e rammenta la circolare interpretativa dell'Agenzia delle Entrate, atto prodromico alla positiva conclusione della transazione conclusa nella primavera 2005, potrà ricordare che quel complesso documento sembrò a più d'uno, all'epoca, 'cucito' a misura sulle caratteristiche dell'indebitata SS Lazio Spa.

Quindi, in sostanza, Dragoni non scrive correttamente, a mio modesto avviso, quando parla di decreto salva-Lazio ma al contempo ribadisce e traduce una percezione diffusa (= la transazione del 2005 fu un favore alla Lazio) che ormai si è sovrapposta alla realtà del piano tecnico-giuridico, con una commistione che rende complesso, per l'uomo della strada, separare il grano dal loglio. Per buona parte dell'opinione pubblica nazionale la rateizzazione del debito Irpef accumulato negli anni 2002-2005 fu un regalo alla Lazio, insomma.

Ciò detto, mi premeva dire altro. Al di là di questo aspetto, pur significativo, è la 'confezione' del pezzo che non convince affatto: per come la vedo io l'articolo è stato concepito e realizzato con l'intento di mettere in cattiva luce Claudio Lotito, di screditarlo, di mettere in dubbio le sue capacità di gestione della complessissima situazione di Alitalia, enfatizzando ogni aspetto controverso (e ambivalente, peraltro. Ambivalente nel senso che alcuni numeri del bilancio della Lazio, citati nell'articolo, possono essere letti sia in positivo che in negativo).

Dragoni ha selezionato solo i fatti per lui rilevanti, li ha ordinati secondo la sua tesi, li ha collegati e ciò si è tradotto nell'articolo che tutti noi possiano leggere, formandoci ognuno la propria opinione.
Lo so che sei timido, lo dico io quello che pensi.
E' un articolo di merda, scritto da un frustrato che scrive per un giornale di frustrati e smerdurati!
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« Risposta #55 : Giovedì 13 Giugno 2019, 11:46:30 »
Articolo completamente inutile... ma che ti puoi aspettare da quel giornalaccio...

E' un pezzo di colore sul personaggio.
Intanto indica una cifra: 200 milioni.
Ecco, così, forse, da solo ce la può fare. Forse. Magari potrebbe essere costretto a rinunciare a suoi asset strategici o a farsi finanziare da qualcuno.
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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #56 : Giovedì 13 Giugno 2019, 12:00:03 »
Il Sole gli fa i conti in tasca:

Tre veicoli per 1,3 milioni di utili (Il Sole 24 Ore 13 giugno 2019)
È la somma dei profitti di Bona Dea, Snam e Linda che controllano Lazio Events
L’intero patrimonio di Claudio Lotito, per quanto è stato possibile ricostruire da documenti ufficiali, ruota tutto attorno alla SS Lazio, squadra che quest’anno si è imposta in Coppa Italia in finale contro l’Atalanta per due a zero. E società che, almeno nel bilancio più recente, quello chiuso al 30 giugno 2018, ha generato un risultato netto positivo di 29,47 milioni. Risultato non certo scontato per un’azienda che milita esclusivamente nel mondo del calcio. C’è da chiedersi, tuttavia, se sia sufficiente per giocare da protagonisti nella partita Alitalia. Gli effetti dei conti in nero della squadra allenata da Simone Inzaghi si sono fatti sentire anche sulla controllante Lazio Events che detiene circa il 67% dei biancocelesti. Guardando al consolidato il gruppo ha registrato 35,3 milioni di utile. Leggendo però il verbale dell’assemblea che ha messo il sigillo al bilancio di esercizio emerge che i profitti della Lazio Events si sono attestati a 503 mila euro, tutti destinati peraltro a riserva legale. Quel che più preme guardare per capire però quanto denaro circola nelle casse vicine al patron della Lazio sono i tre veicoli attraverso cui tiene le fila della Lazio Events. Si tratta, in particolare, di Bona Dea srl, di Snam Srl e Linda srl. La prima ha una quota del 20% nella controllante dei biancocelesti, mentre le altre due hanno un 40% ciascuna. Tutte e tre, peraltro, sono a loro volta partecipate direttamente con il 50% da Claudio Lotito e per il restante 50% da Immobiliare 03, veicolo sempre riconducibile in toto all’imprenditore. Tornando ai numeri, per le tre aziende sono al momento disponibili, purtroppo, solo i bilanci del 2017. In proposito, risulta che Bona Dea ha chiuso l’anno con ricavi per 888 mila euro circa e un utile di 64 mila euro, Snam con un giro d’affari di 30 milioni e 800 mila euro di risultato positivo e infine Linda con un fatturato di 6 milioni circa e profitti per 413 mila euro. Complessivamente, anche se la somma algebrica dei tre dati non ha significato, almeno dal punto di vista tecnico-finanziario, le società più vicine a Lotito hanno prodotto in tutto più o meno 1,3 milioni di euro. Certo, come già segnalato, si fa riferimento a conti di due anni fa. Tuttavia, le cifre sono comunque utili per definire il quadro entro cui si muove Lotito e la “potenza di fuoco” che può mettere in campo. Tanto più alla luce di quelle che sono le esigenze stimate di Alitalia: tra gli 850 e i 900 milioni.
Laura Galvagni

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Re:Con il Patron si vola
« Risposta #57 : Giovedì 13 Giugno 2019, 12:01:28 »
Lo so che sei timido, lo dico io quello che pensi.
E' un articolo di merda, scritto da un frustrato che scrive per un giornale di frustrati e smerdurati!
Mi spiace ma ti sbagli. Non penso quel che tu hai sintetizzato (da me evidenziato in grassetto).
Quello che penso l'ho scritto, confidando di essere stato sufficientemente chiaro e trasparente.

Alla lettura dell'articolo si può reagire razionalmente o emotivamente. Io scelgo la via razionale, altri quella emotiva. Rispettabili, visto che riflettono un soggettivo 'sentire', entrambe le opzioni.
Buon viaggio, caro Piero.

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« Risposta #58 : Giovedì 13 Giugno 2019, 12:02:45 »
Articolo più serio de La Repubblica, che dà una spiegazione più sensata all'offerta di Lotito: escamotage del Governo per allungare i tempi...

Alitalia, Lotito in pista assist per rinviare la gara (La Repubblica 13 giugno 2019)
Il presidente della Lazio ha formalizzato un’offerta riservata senza fare cenni a cifre Il governo potrà ora posticipare di un mese la scadenza per le proposte vincolanti
di Lucio Cillis
ROMA — Claudio Lotito dà un aiutino a governo, Fs e commissari Alitalia. Il rinvio del termine della presentazione delle offerte vincolanti per far ripartire la ex compagnia di bandiera — in scadenza tra 72 ore — è più vicino, grazie all’improvvisa accelerazione impressa dalla provvidenziale "manifestazione di interesse" (senza cenni alla parte economica) inviata dal patron della Lazio.
Una proposta caduta dal cielo proprio al momento giusto: Atlantia, nonostante le indiscrezioni seminate ad arte da chi vorrebbe la holding guidata da Giovanni Castellucci dentro la newco, non ci pensa ad un ingresso senza condizioni nella nuova Alitalia. Il motivo è semplice: prima di riallacciare i rapporti, deve ripartire la macchina della diplomazia. Servono gesti inequivocabili del governo e della componente grillina in particolare, che dopo il crollo di Ponte Morandi ha messo nel mirino i Benetton. Ieri, invece, il colpo di teatro: pochi minuti dopo le dichiarazioni di Giovanni Tria alla Camera («Il Mef entrerà in Alitalia solo in presenza di un’offerta vincolante»), è piombata la proposta del presidente biancoceleste che già 11 anni fa aveva mostrato una timida attenzione al dossier della Alitalia di Stato, ai tempi fresca di fallimento.
Al momento non ci sono dettagli in più se non che la lettera inviata agli amministratori straordinari non farebbe cenno a cifre ma renderebbe noto solamente l’interessamento al dossier da parte dell’imprenditore. Tutto questo, però, non basta a colmare quel 40% di capitale — oltre 300 milioni — che manca all’appello per rilanciare Alitalia. Ad oggi, in "campo" oltre al sussurro di Lotito, ci sono le Ferrovie dello Stato, gli americani della Delta e il Mef di Tria, che ieri alla Camera ha confermato l’ingresso dello Stato nella linea aerea, convertendo gli interessi sul prestito ponte da un miliardo, in azioni.
Intanto la compagnia Usa non rilascia commenti a proposito di Claudio Lotito. Ma è facile immaginare la diffidenza del secondo gruppo aereo al mondo, che aveva già bocciato il possibile ingresso di Toto nella Nuova Alitalia. Per Delta, infatti, c’è una soluzione e si chiama Atlantia, gruppo che controlla Aeroporti di Roma.
Nelle prossime ore toccherà ai commissari Alitalia procedere sulla strada del quarto rinvio che sarà portato all’attenzione del ministero dello Sviluppo guidato da Luigi Di Maio. Il quale, scommettono in molti, dopo aver preso atto delle novità dell’ultim’ora, accetterà di rinviare di 30 giorni i termini. Peccato che nel frattempo Alitalia perda oltre un milione di euro al giorno.

Panzabianca

Re:Con il Patron si vola
« Risposta #59 : Giovedì 13 Giugno 2019, 12:08:31 »
Ne sai pochino di Sergio.
Uomo ombra un par de palle, aveva un compito ben preciso quello che oggi si chiama Business Development.
Sergio non lo si conosceva perche operava nel mercato del Sud America ma lui aveva il compito di individuare aziende in perdita, acquistarle a poche lire, riassettarle, renderle appetibili e poi rivenderle.
Magari nell'economia reale capiva poco ma di quella finanziaria era al livello di Warren Buffet!


ragà, però cercamo de nun  fasse la supercazzola eh. Cragnotti sarà stato conosciutissimo ma, negli ambienti finanziari. SI sapeva che era stato il regista di tante operazioni di alta finanza ma qui credo si parli di "popolarità" di notorietà tra gli umani.  Il popolino lo ha conosciuto con la Lazio.