Chiediamo di più

[cuchillo]

Corradi non era molto amato dagli arbitri. Forse perché, come Kozak, lavorava con i gomiti, forse perché s'intruppava la Santarelli.. Ricordo un rigore solare in un sonnolento Modena-Lazio 1-1, fu letteralmente abbattuto mentre s'involava (beh..) verso Ballotta.

Anche quando subiva fallo pareva che lo facesse lui.
Era uno che faceva vedere malissimo i falli che commetteva (vedi il mani nell'ultimo derby di Mancini) e male quelli che subiva...
Anche saper commettere e subire i falli è una dote di un attaccante. 

[Brunogiordano]

Vabbé dai, Messi non devi saperlo utilizzare. Quello si sa utilizzare da solo.

[Skorpius]

Vabbé dai, Messi non devi saperlo utilizzare. Quello si sa utilizzare da solo.

Sei pronto ad allenare l'argentina allora

[Brunogiordano]

Piacere, Diego. 

[Frank 73]

Se Reja allenasse il Barcellona, sarebbe in finale di Champions e avrebbe vinto la Liga.

(è un'opinione come un'altra, che non posso dimostrare. Ma neanche si può dimostrare il contrario)

Io, dovessi scegliere tra le due, terrei Reja e prenderei due riserve del Barcellona.

Se non debbo scegliere, acquisto giocatori bravi e di sana e robusta costituzione e cambio pure Reja, con tanti ringraziamenti ma per voltare anche pagina. Con la prima operazione (acquisto giocatori) come priorità.

[Reflexblue]

Anche quando subiva fallo pareva che lo facesse lui.
Era uno che faceva vedere malissimo i falli che commetteva (vedi il mani nell'ultimo derby di Mancini) e male quelli che subiva...
Anche saper commettere e subire i falli è una dote di un attaccante.

E' interessante notare come il topic sia scisso in due correnti di interesse: gli aneddotisti pipparoli (come noi) e i pratici.
Propongo una reunion all'insegna del confronto tecnico tra Banda Mancini 2002/2003 e Infortunati&Psicopatici 2011/2012. 
Chi aderisce? A qualcuno interessa l'argomento?

[jumpingjackflash]

E' interessante notare come il topic sia scisso in due correnti di interesse: gli aneddotisti pipparoli (come noi) e i pratici.
Propongo una reunion all'insegna del confronto tecnico tra Banda Mancini 2002/2003 e Infortunati&Psicopatici 2011/2012. 
Chi aderisce? A qualcuno interessa l'argomento?

è che mi sembra leggermente O.T.

[Reflexblue]

è che mi sembra leggermente O.T.

Dici? Mi pare che il senso del topic fosse, anche, questo. Mancini con una buona squadra giocava divinamente, Reja con una buona squadra ci fa due palle così.

[geddy]

Era più forte la squadra di Mancini rispetto a questa, non scherziamo. Mihailovic, Il Fiore di quei due anni, Stam, Favalli, Peruzzi no perchè romanista, ma obbiettivamente si, Liverani, Couto etc etc Mi sa che ve lo siete dimenticati che razza di giocatori erano.
Che poi giocasse un gran calcio è una verità sacrosanta. Mancio è un grande allenatore.

[Frank 73]

E' interessante notare come il topic sia scisso in due correnti di interesse: gli aneddotisti pipparoli (come noi) e i pratici.
Propongo una reunion all'insegna del confronto tecnico tra Banda Mancini 2002/2003 e Infortunati&Psicopatici 2011/2012. 
Chi aderisce? A qualcuno interessa l'argomento?

Mi iscrivo alla categoria dei "pratici", ma tra Reja e Mancini scelgo Mancini.
Perché ritengo sia più bravo e quindi anche più utile "praticamente" (risultati e classifica).

Ma se devo scegliere tra Mancini e due giocatori del City per migliorare (praticamente) la Lazio, scelgo i due che vanno in campo e tengo Reja.

Credo che i "pratici" non è che adorino Reja alla follia, penso che non ritengano la sua sostituzione la "priorità" per migliorare la Lazio.

E dato che:
- un allenatore più bravo di Reja costa;
- le risorse del club sono limitate;

credo (mia opinione) sia più utile investirle su un parco giocatori che, oltre ai tre parametri lotitiani, ne aggiunga almeno un quarto. La sana e robusta costituzione fisica.

[jumpingjackflash]

Dici? Mi pare che il senso del topic fosse, anche, questo. Mancini con una buona squadra giocava divinamente, Reja con una buona squadra ci fa due palle così.

la squadra di Mancini era più forte della Lazio attuale se escludiamo Klose. Con Klose in quella squadra vincevamo lo scudetto

[cuchillo]

Beh, con Klose che ti fa 25 partite no, non l'avresti vinto.
Con il Klose del 2004, può essere. 

[est1900]

Quella squadra con Crespo e Nesta l'avrebbe vinto a spasso.

[Reflexblue]

Klose e Corradi è come paragonare Gian Maria Volonté e Francesco Pannofino (che io adoro, altrimenti avrei scelto un paragone più liscio tipo Raul Bova, Nikolas Vaporidis o quella gente lì).
Corradi, all'interno di quel congegno matematico, aveva la funzione di attivare e potenziare la creatività e le doti tecniche di Fiore, Lopez, Stankovic, Cesar.. Come René Ferretti in Boris. 
I devoti del Mancio potranno ribattere: dajelo Klose a Mancini e poi vediamo. E sicuramente è giusto, altrimenti non avrebbe smadonnato dopo la cessione di Crespo, che lui -il Mancio- reputava ancora più determinante di Nesta.
Comunque, a parte rare eccezioni, l'Inter di Mancini era un bel pianto. L'ho rivisto fare vero calcio solo quest'anno al City.

[est1900]

Il primo anno del' Mancio l'Inter giocò molto bene. Solo che raccoglieva poco (era affetto da pareggite).
Certo è che mai più toccò vette di continuità di bel gioco come con la nostra prima stagione.
Né qui, né a Milano, né a Manchester.

[aquilafelyx]

quella di Mancini era una Lazio votata alla ricerca del risultato mediante il gioco offensivo , c'era in squadra un solo mediano con compiti prettamente difensivi , o forse erano 2 Gianni e Chedda ,

ebbe poi delle felici intuizioni come l'impiego di Fiore sul centrodestra e si avvalse di un Lopez ad un buon livello supportato dal sacrificio di Corradi che riusciva con costanza a far salire la squadra quando era sotto pressione ,

complessivamente era più forte di quella attuale ma la differenza principale è proprio la filosofia tattica dietro le scelte tecniche ,

anche la Lazio di Reja ha avuto sprazzi di un gioco spettacolare , ma questo lo abbiamo visto generalmente quando le condizioni della partita ci hanno consentito di giocare di rimessa   

[Baruch]

Questa discussione non è il massimo, e lo dico senza far torto a nessuno dei partecipanti. A furia di ragionare per assiomi, paradossi e provocazioni si finisce per scivolare talmente fuori strada che si perdono di vista tanti altri fattori. Una squadra ha un'anima, che non corrisponde né al valore assoluto dei giocatori (sennò l'Inter non sta dietro la Juventus) né al valore di un allenatore (sennò Luis Enrique non sta davanti a Montella). La stagione scorsa ad esempio, in cui nessuno si aspettava 66 punti, io invece me li aspettavo, perché quando vieni da un anno in cui hai sfiorato la B, scatta una molla, cambia tutto. L'Atalanta di Colantuono, come la Reggina di Mazzarri, sono squadre che hanno la penalizzazione nell'anima, e fanno un grande campionato partendo da quel tipo di motore. La Lazio di Mancini non era solo begli schemi, era un gruppo di giocatori che andava sul campo e giocava contro 11 avversari e contro gli stipendi in azioni, con cui "non si compra al supermercato". L'Inter di Mourinho, per dirne un'altra recente: energia pura, non certo la squadra più forte d'Europa per valore complessivo. O ancora, l'Italia campione del Mondo 2006. Una volta fatto questo discorso, solo allora si potrà discutere di cosa muove l'anima di una squadra, e di conseguenza la sua stagione. Se le cose vanno bene, è utile e sorridente anche il 26esimo elemento della rosa. Noi tutti ci terremo le nostre opinioni sulle percentuali di importanza della rosa, dell'allenatore, dell'incidenza degli infortuni. Ma i risultati arrivano col lavoro di tutti, con le teste di tutti. E perché arrivino, questi risultati, "tutti" devono essere uniti da un'anima, non disgregati in tanti 1+1. Più disgregazioni chimiche si creano, meno massiccio è il tutti che cerca di conquistare il risultato. Gli errori di un presidente, di un allenatore, di un giocatore, minano la stagione se ne mettono a rischio il senso. Sono errori che vengono molto prima dell'acquisto sbagliato, della formazione sbagliata e dello stop sbagliato. Per cui il valore di una rosa, quello di un allenatore e quello del caso (infortuni, arbitri), esprimono numeri, punti in classifica, a cui vanno tolti o aggiunti i punti che provengono dalla capacità o meno di andarseli a prendere, capacità atletica e psicologica. Per me è esclusivamente questo il valore aggiunto, il salto di qualità di cui tanto si parla da sempre (noi per la Lazio, chiunque per le loro squadre). Per chiudere in topic, il mio "chiediamo di più" è questo: un'iniezione di valore aggiunto, la propensione a dare di più, la convinzione che tutto è possibile, l'odio per il compitino, l'assenza assoluta di alibi. Perché anche il 26esimo della rosa compete a pieno titolo per un sogno sportivo, se si mette e se viene messo nelle condizioni per farlo

[cuchillo]

Però - e so di dire qualcosa che il tuo discorso non contraddice - alla Lazio di quest'anno non posso rimproverare l'assenza di un'anima.
Anzi, paradossalmente, è stato un suo limite. Si è abusato di quella e si è tralasciato molto altro. 
So che molti diranno che ho visto un altro film, ma io un'anima l'ho vista di più quest'anno che non lo scorso anno.
Potrei citare 7/8 partite di questa stagione in cui il dato tecnico è stato completamente ininfluente e dove alla vittoria ha concorso solo un animus pugnandi che io non vedevo da molto tempo. Certo, con la classe di Klose, ma che da sola non sarebbe bastata.
Non so se poco credibilmente sto cercando (ancora) qualcosa da salvare in questa stagione infame (per come è finita e per le tribolazioni extra-campo), ma io in tante occasioni (sì, tante) mi sono commosso nel vedere la determinazione e la voglia dei miei giocatori.
Che ve devo dì? A loro non c'ho da imputare niente. Non ne trovo uno cui posso dire di non aver dato tutto quanto poteva.
In anni passati di mangiapane a tradimento te ne trovavo a mazzi. 

[paoletto]

Vero Cuchi; però è stata un'anima a metà, insomma

secondo me da quando il bosniaco non c'è stato più tra gli undici, l'anima s'è persa

altri potrebbero dire che Lulic aveva il cambio passo e torniamo ad un fattore tecnico piuttosto che "psicologico" alla Baruch o "spirituale" alla Cuchi, anche se sostanzialmente è il medesimo elemento

tornando sul lato tecnico quindi secondo me è il fattore crescita che la dirigenza ha fallito a gennaio e ci è mancato assati questa stagione

aivoglia a dire Macio o dei derbies

se c'avevamo oggi i nostri attaccanti in giro in prestito a disposizione al posto delle nostre riserve di attaccanti ora in campo o in panca a quest'ora avevamo ancora 4 punti sul naples

e sarei pure contento per il GIUOCO

[cuchillo]

Per me Lulic è l'elemento che ci ha consentito l'ascesa...Mi ha devastato l'anima la sua assenza...

Però senza Lulic abbiamo vinto un derby con Scaloni e Garrido, abbiamo fatto quel secondo tempo contro il Napoli, abbiamo resistito 83minuti a Torino coi resti dei resti...
Siamo mancati sul più bello per una palmare pochezza tecnica che l'abnegazione e il cuore, alla lunga, non sono più riusciti a surrogare...

Come me rode er culo (detta alla Califano in "Cesira")