Tra 5 ore e mezzo scade il termine per la licenza Uefa per lo stadio

[aaronwinter]

Quindi gli anni scorsi i contratti delle due squadre col CONI sono stati uguali?

No lo so, ma se vuoi, giro la domanda a Bocca - che parla di "privilegi" e "corte dei conti" (e le mie faccine erano di dissociazione dal concetto, a scanso di equivoci)

[volaolimpia]

Certo che andava fatta con quelli. Ma magari bisognerebbe avere un piano. magari si poteva evitare di sparare - dando così sponda a Petrucci - su dibenedetto quando questi criticò (a dir poco giustamente) l'Olimpico

La battaglia si poteva fare insieme, ma la differenza è che quelli un piano ce l'hanno. Per 3/5 staranno all'Olimpico e hanno puntato ad un accordo che nel frattempo farà fare soldi a loro e al Coni, cui in pratica hanno spiegato come sfruttare l'intero Foro Italico: aree ristorazione, merchandising, la sede, parco giochi (che l'anno prossimo sarà assai più grande), ristrutturazione delle aree ristorante in seno alla tribuna per mangiare durante la partita, ecc.

Nel frattempo si preparano a fare lo stadio. La differenza su quest'ultimo aspetto però è che loro nono sono sotto ricatto, in quanto non devono farlo "per forza" sulla Tiberina, su terreni di proprietà e con la richiesta di cubature enormi (l'equivalente della città storica di Siena, Assessore all'Urbanistica Corsini dixit) per coprire costi che altrimenti non si sa come recuperare.
Piaccia o no purtroppo, gli americani che stanno lavorando sullo stadio hanno un business plan che consentirà il recupero dell'investimento. Ma non è che son strani loro, perché questo è il modello che si usa in tutto il mondo. Mentre per noi, se si dovesse costruire lo stadio sulla Tiberina sarebbe un disastro, perché chi lo vuol costruire punta al business della costruzione in sé, non a quello di farlo vivere e prosperare. Anche perché altrimenti non gli verrebbe mai in mente di costruirlo laggiù.

Che poi la monopolista Coni Servizi Spa sia uno schifo concordo, ma la battaglia si fa con gli argomenti, e dovrebbe puntare a tirar fuori soldi per la Lazio, non solo ad ottenere biglietti per far lobby per i caxxi propri.

Chapeau

[Matita]

tutto giusto, ci mancherebbe.
ma qual'è il business plan degli americani che gli consentirà di recuperare l'investimento (ingente)?
Senza polemica, solo curiosità.

[Teo]

E' interessante notare un altro atteggiamento molto diffuso: quando l'attacco (?) delle istituzioni nei nostri confronti può danneggiare gravemente la Lazio (Calciopoli, scommesse, Udine) si grida al complotto e alla persecuzione; quando, invece, il danno è marginale o remoto (chi crede veramente che la Lazio non giocherà all'Olimpico, il prossimo anno?), allora si tende a sposare le ragioni di Figc, Coni, Lega, purch antitetiche a quelle der gestore che fa la lotta contro i mulini a vento.

Su ogni avvenimento, la reazione di alcuni è prevedibile, scontata e schematica, senza alcuna relazione con l'oggetto del contendere e le motivazioni (tanto nessuno si cura mai di approfondire, tutte le "opinioni" sono basate sulla mera lettura di quotidiani e agenzie, del bilancio si sa quello che ci raccontano, nessuno s'è mai premurato di andarlo a leggere veramente).

Quindi, Petrucci diventa nel caso dello stadio una persona che gestisce un bene e la Lazio deve adeguarsi al prezzo imposto, e senza poter disporre di alternative. "Ragionamenti" da URSS degli anni '50, ma va bene tutto, no?

Fa piacere riscontrare tanta fiducia nelle istituzioni sportive, immagino che d'ora in poi si prenderà, da parte dei soliti noti, quello che dice Palazzi come oro colato, né mi aspetto una lamentela che sia una sulle eventuali sanzioni per le faccende di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio.

Ringrazio chinaglia invece che sembra essere sempre molto documentato su quello che dice, dote molto rara tra tutti quelli che parlano di calcio a vario titolo.

[geddy]

Tanto rumore per nulla. Abbiamo tempo per trattare fino al 30 giugno. E' chiaro che questo era l'obbiettivo che la Lazio si era prefissa.
Non so cosa dire sul metodo sinceramente. Che gli americani abbiano un bussines plan ci credo fino a un certo punto, onestamente. A me sembrano solo più introdotti rispetto a Lotito.

[chinaglia]

tutto giusto, ci mancherebbe.
ma qual'è il business plan degli americani che gli consentirà di recuperare l'investimento (ingente)?
Senza polemica, solo curiosità.

Beh, il loro nello specifico non l'ho certo letto! Posso dare però alcuni spunti.

Innanzitutto una struttura per essere redditizia deve ospitare almeno 60 eventi all'anno, fra partite, concerti, manifestazioni.

Da questo si può far derivare:
- un'adeguata individuazione del numero necessario di posti (Lazio 40mila, perché il punto della redditività è la "scarsità", in senso economico, di posti);
- lo stadio deve avere un'acustica adeguata, un campo removibile (tipo Gelesnkirchen se non sbaglio) e un'impostazione adeguata ad ospitare concerti (strutture che permettano di montare un palco facilmente). Aggiungi quindi un accordo (già prima della costruzione) con un soggetto tipo LiveNation, per assicurare che il tuo stadio diventi un punto fisso.

- Aree interne allo stadio utilizzabili tutta la settimane, magari con ingressi separati. E vai con la concessione ad un soggetto che si occupa di evzxzenti business, fiere, ecc., con accordo di revenue sharing o fisso.

- Aree ristorazione di livello adeguato a seconda dell'area di stadio in cui si trovano (dal luxury al fast food), con aree dove magari puoi mangiare e bere in piedi gurdando il match (lo so che è un "americanizzazione" e fa poco ultras, ma tant'è).

- Spazi family con tanto di mini asili dove lasciare i bambini durante la partita (modello Ikea)

- Luxury boxes da strutturare sulla base delle esigenze dei possibili acquirenti per far loro ospitare clienti e altro, con inclusa persino la cucina.

- Palchetti corporate che vengono venduti da strutture apposite (ad es. la IMG, che così ha salvato la FA dal fallimento su Wembley)

- Aree istituzionali per eventi anche di lusso

- Il tutto con abbonamenti che coprano il 90% dello stadio (da vendere a partire da un anno prima dell'apertura dello stadio) e biglietti a costi altissimi

- Aree commerciali dentro e fuori lo stadio, museo con spazi educativi e accordi con scuole e tour operator (da fare e vendere sempre prima)

- Utilizzo di sistemi di CRM (e sappiamo che i dati delle persone valgono soldi) a seguito di cablatura/wifi dello stadio con app a pagamento e servizi per i tifosi allo stadio, ecc.

E così via...

E comunque il salto lo si fa quando lo stadio lo riempi anche con cattivi risultati in campionato. Immagino quando si inizeranno avendere abbonamenti con un anno di anticipo o si erediteranno. Ci vorranno 10 anni magari, ma o andiamo verso questo tipo di impostazione del calcio business o l'Italia è destinata a diventare definitivamente la numero 4 del calcio europeo (col rischio che ci superi anche la Francia da qui a 30 anni).

[aquilafelyx]

la Coni servizi spa è partecipata al 100% dal Ministero dell'economia , lo Stato deve trattare secondo le Leggi vigenti soprattutto in materia di monopolio , se la trattativa salta ci sarebbe un danno erariale con conseguente intervento della Corte dei Conti a carico dei responsabili del Coni senza dubbio , l'articolo del repubblichino quanto meno è inesatto e fuorviante oltre che dettato ,

dopo la querelle dello scorso anno , con strascichi forse ancora nei tribunali , si è fatto tutti i passi per tempo per addivenire ad una soluzione equa per la Lazio , equa perchè come affittuario si cerca di migliorare le condizioni attuali ,

il giochetto del tacito rinnovo questa volta non ha funzionato , e l'indicazione di Palermo ben prima della risposta era un atto dovuto , qualcuno ricorda cosa c'era scritto nel fax che negava l'uso dell'Olimpico lo scorso anno ?

La questione quindi diventa ora politica ed economica , per il lato politico visti i magnaccia che gravitano in certi ambienti ho poche speranze , qualcuna in più per il lato economico vista la situazione generale , 3 milioni di perdite non sono uno scherzo al momento e ancora peggio se creassero danno ad un debitore puntuale     

[disabitato]

Beh, il loro nello specifico non l'ho certo letto! Posso dare però alcuni spunti.

Innanzitutto una struttura per essere redditizia deve ospitare almeno 60 eventi all'anno, fra partite, concerti, manifestazioni.

Da questo si può far derivare:
- un'adeguata individuazione del numero necessario di posti (Lazio 40mila, perché il punto della redditività è la "scarsità", in senso economico, di posti);
- lo stadio deve avere un'acustica adeguata, un campo removibile (tipo Gelesnkirchen se non sbaglio) e un'impostazione adeguata ad ospitare concerti (strutture che permettano di montare un palco facilmente). Aggiungi quindi un accordo (già prima della costruzione) con un soggetto tipo LiveNation, per assicurare che il tuo stadio diventi un punto fisso.

- Aree interne allo stadio utilizzabili tutta la settimane, magari con ingressi separati. E vai con la concessione ad un soggetto che si occupa di evzxzenti business, fiere, ecc., con accordo di revenue sharing o fisso.

- Aree ristorazione di livello adeguato a seconda dell'area di stadio in cui si trovano (dal luxury al fast food), con aree dove magari puoi mangiare e bere in piedi gurdando il match (lo so che è un "americanizzazione" e fa poco ultras, ma tant'è).

- Spazi family con tanto di mini asili dove lasciare i bambini durante la partita (modello Ikea)

- Luxury boxes da strutturare sulla base delle esigenze dei possibili acquirenti per far loro ospitare clienti e altro, con inclusa persino la cucina.

- Palchetti corporate che vengono venduti da strutture apposite (ad es. la IMG, che così ha salvato la FA dal fallimento su Wembley)

- Aree istituzionali per eventi anche di lusso

- Il tutto con abbonamenti che coprano il 90% dello stadio (da vendere a partire da un anno prima dell'apertura dello stadio) e biglietti a costi altissimi

- Aree commerciali dentro e fuori lo stadio, museo con spazi educativi e accordi con scuole e tour operator (da fare e vendere sempre prima)

- Utilizzo di sistemi di CRM (e sappiamo che i dati delle persone valgono soldi) a seguito di cablatura/wifi dello stadio con app a pagamento e servizi per i tifosi allo stadio, ecc.

E così via...

E comunque il salto lo si fa quando lo stadio lo riempi anche con cattivi risultati in campionato. Immagino quando si inizeranno avendere abbonamenti con un anno di anticipo o si erediteranno. Ci vorranno 10 anni magari, ma o andiamo verso questo tipo di impostazione del calcio business o l'Italia è destinata a diventare definitivamente la numero 4 del calcio europeo (col rischio che ci superi anche la Francia da qui a 30 anni).

Ottimo.
e l'olimpico dispone di queste attrazioni?

Sono d'accordo con te. Quando si tratta di attività "commerciali" (stadi, ristoranti, cinema, negozi ecc ecc) devi lavorare sul "venduto" altrimenti ci vai sotto di brutto.
Però i ricavi da attività collaterali sono direttamente proporzionali al numero degli spettatori, ergo con un aumento dei prezzi non si rischierebbe di far rimanere a casa molta ma molta più gente?
Con la media presenze della Lazio attuale (Lazio da vertice) che conta (vado a memoria) circa 25mila abbonati, la dimensione dello stadio ideale sarebbe di 30mila posti scarsi.

[geddy]

Credo che Chinaglia parli dell bussiness plan per la costruzione di un nuovo stadio.
Bisogna fartlo così in modo da ricuperare velocemente i soldi dell'investimento.

[POMATA]

Chinà, ma lo stadio della Juve è fatto con tutte le cose che proponi? Io credo che in italua si faranno gli stadi nuovi ma no con tutte quelle cose.

Poi a roma...

Una cosa così si potrebbe e dovrebbe fare assieme alla roma. Due stadi a roma scordateveli proprio.

Uno come dice chinaglia e a mezzi.

[disabitato]

Chinà, ma lo stadio della Juve è fatto con tutte le cose che proponi? Io credo che in italua si faranno gli stadi nuovi ma no con tutte quelle cose.

Poi a roma...

Una cosa così si potrebbe e dovrebbe fare assieme alla roma. Due stadi a roma scordateveli proprio.

Uno come dice chinaglia e a mezzi.

scusa ma loro nel museo nella sezione trofei che ce mettono? I secondi posti morali?

[POMATA]

scusa ma loro nel museo nella sezione trofei che ce mettono? I secondi posti morali?

Ognuno mette quello che ha

A livello turistico sarebbe un boom di visite, punto fisso di tutti gli sportivi del mondo, come il bernabeu o il nou camp.

[disabitato]

Ognuno mette quello che ha

A livello turistico sarebbe un boom di visite, punto fisso di tutti gli sportivi del mondo, come il bernabeu o il nou camp.

il museo nostro immagino.. a meno che non siano tutti entomologi appassionati di aracnidi negli angoli.

[BobLovati]

Attenzione, a 400 mila euro se la compra Pomata   

visto i tifosi che ha la Lazio ( ameno una certa parte ), io non la vorrei manco arigalata   

[chinaglia]

Chinà, ma lo stadio della Juve è fatto con tutte le cose che proponi? Io credo che in italua si faranno gli stadi nuovi ma no con tutte quelle cose.

In buona parte sì. Ma considera che lo Juventus Stadium (ma cambierà nome a breve...) uno stadio cd. low cost, assolutamente non di alto livello europeo.
Pensa che i primi 17 metri sono quelli del vecchio stadio, aree lusso limitate. E non è molto grande. C'è però il centro commerciale Conad e altre cose.
E' solo che essendo il primo del genere è una luce nel buio pesto.

Con la media presenze della Lazio attuale (Lazio da vertice) che conta (vado a memoria) circa 25mila abbonati, la dimensione dello stadio ideale sarebbe di 30mila posti scarsi.

Non funziona così. Pensa che Highbury nell'ultima stagione aveva 38.419 posti, l'Emirates invece 60.361. La gente viene allo stadio sulla base del prodotto che le si offre, in campo e ormai anche intorno al campo.

Però i ricavi da attività collaterali sono direttamente proporzionali al numero degli spettatori, ergo con un aumento dei prezzi non si rischierebbe di far rimanere a casa molta ma molta più gente?

Devi pensare che il posto allo stadio ha bisogno di diventare una "risorsa scarsa". 40mila posti con 90% di abbonamenti (che specie all'inizio andrebbero a ruba per l'effetto novità, vedi la Juve che ha raddoppiato gli abbonati), vuol dire che mentre oggi te ne freghi perché tanto sai che il biglietto lo trovi sempre, un domani ti abboni o compri i biglietti mesi prima, e magari un Lazio-Juve lo puoi prendere solo se ti compri anche un Lazio-Chievo.
 
Aggiungo che le società punteranno sempre più sugli abbonati, ma non tanto per l'incasso in sé, ma perché sono quelli che poi allo stadio quando vanno spendono di più. Infatti, se spendi 150 euro per andare tue e due bambini, certo poi quel giorno non tiri fuori i soldi per mangiare e merchandising. Se invece hai speso a maggio/luglio (prima delle vacanze quindi, e anche le campagne acquisti andrebbero fatte prima poissibile proprio per aumentare gli abbonati, e non all'ultimo) poi durante l'anno qualche spesa puoi permettertela.

Chiudo permettendomi un battuta, che purtroppo tanto non è. Per fare cose del genere ci vuole una società strutturata e capace di decidere. Nella Lazio attuale di manager se va bene ce n'è giusto uno che abbia una professionalità adeguata a questi livelli (poi invece se si tratta di vivacchiare allora va bene tutto), ed è il povero Canigiani (dico povero perché poi è a lui che tocca smazzarsi le trattative commerciali e impattare sul muro lotitiano).

[disabitato]

In buona parte sì. Ma considera che lo Juventus Stadium (ma cambierà nome a breve...) uno stadio cd. low cost, assolutamente non di alto livello europeo.
Pensa che i primi 17 metri sono quelli del vecchio stadio, aree lusso limitate. E non è molto grande. C'è però il centro commerciale Conad e altre cose.
E' solo che essendo il primo del genere è una luce nel buio pesto.

Non funziona così. Pensa che Highbury nell'ultima stagione aveva 38.419 posti, l'Emirates invece 60.361. La gente viene allo stadio sulla base del prodotto che le si offre, in campo e ormai anche intorno al campo.

Devi pensare che il posto allo stadio ha bisogno di diventare una "risorsa scarsa". 40mila posti con 90% di abbonamenti (che specie all'inizio andrebbero a ruba per l'effetto novità, vedi la Juve che ha raddoppiato gli abbonati), vuol dire che mentre oggi te ne freghi perché tanto sai che il biglietto lo trovi sempre, un domani ti abboni o compri i biglietti mesi prima, e magari un Lazio-Juve lo puoi prendere solo se ti compri anche un Lazio-Chievo.
 
Aggiungo che le società punteranno sempre più sugli abbonati, ma non tanto per l'incasso in sé, ma perché sono quelli che poi allo stadio quando vanno spendono di più. Infatti, se spendi 150 euro per andare tue e due bambini, certo poi quel giorno non tiri fuori i soldi per mangiare e merchandising. Se invece hai speso a maggio/luglio (prima delle vacanze quindi, e anche le campagne acquisti andrebbero fatte prima poissibile proprio per aumentare gli abbonati, e non all'ultimo) poi durante l'anno qualche spesa puoi permettertela.

Chiudo permettendomi un battuta, che purtroppo tanto non è. Per fare cose del genere ci vuole una società strutturata e capace di decidere. Nella Lazio attuale di manager se va bene ce n'è giusto uno che abbia una professionalità adeguata a questi livelli (poi invece se si tratta di vivacchiare allora va bene tutto), ed è il povero Canigiani (dico povero perché poi è a lui che tocca smazzarsi le trattative commerciali e impattare sul muro lotitiano).

Grazie della spiegazione.
Quindi servirebbe un "assessore" specifico solo per lo stadio.

[POMATA]

Troppa gente

[Fabio70rm]

Interessante quello che dice Chinaglia.

Ho però alcune perplessità:

1) Il business plan che tu citi è adatto per realtà italiane? Mi spiego meglio: in Italia, e lo vediamo ovunque, quello che fa massa e attira gente non sono tanto gli stand, gli eventi o altro; in Italia se vuoi vendere e fare successo devi prendere una cubatura medio grande, ci schiaffi dentro una GDO alimentare (Panorama, Auchan, Conad etc.), un superstore elettronico (Mediaworld, Saturn, Trony, Euronics etc.), almeno tre/quattro catene di abbigliamento in franchising (Intimissimi/Calzedonia, Piazza Italia, H&M, OVS etc.), un set di ristoranti/pizzerie/kebab/rosticcerie/fastfood/etnocucine, una multisala grossa tipo 14/18 sale e sparpagli il resto a chi viene prima. Strutture del genere attirano eoni di persone, addirittura vedo gente che ci passa la giornata intera nei sabati e nelle domeniche. Alla gente frecacavoli se ci fai convegni o mostre o concerti, piazza una struttura del genere in una zona strategica con niente intorni e fai pienoni a palate. Non so com'è lo juvestadium, ma quant'è grossa la sua area commerciale? Sarebbe fattibile una struttura del genere da me descritta dentro lo stadio o forse è meglio di lato?

2) Come la mettiamo con la potente lobby palazzinara di Roma e i suoi ammanicamenti politici?

3) Il tifoso Laziale è strano; vuole i negozi su tutta Roma ma non comprerebbe merchandising perchè non è come i coatti asfallitici che vanno in giro a mo' di pagliacci brucoidi, si lamenta dello stadio vuoto ma se non gli regali il biglietto allo stadio non ci va nemmeno dipinto....bisognerebbe studiare una forma ad hoc per recuperare la massa dei tifosi sani, estirpando però i deficientoidi che lo hanno infestato gli anni scorsi....bella lotta...

4) Io punterei anche sul tifoso occasionale che viene allo stadio con la famiglia; a quel punto chi non è interessato alla partita se ne va nella struttura commerciale, mentre il resto entra allo stadio. E problemi economici non ce ne sarebbero se si facesse una politica ad "ingresso day", tipo vieni una volta ogni tanto, mi paghi un forfait e puoi avere diritto ad un certo numero di consumazioni gratuite, il biglietto assegnato e a dei servizi aggiuntivi tipo area internet, un biglietto cinema gratis etc.

[fish_mark]

Certo che andava fatta con quelli. Ma magari bisognerebbe avere un piano. magari si poteva evitare di sparare - dando così sponda a Petrucci - su dibenedetto quando questi criticò (a dir poco giustamente) l'Olimpico

La battaglia si poteva fare insieme, ma la differenza è che quelli un piano ce l'hanno. Per 3/5 staranno all'Olimpico e hanno puntato ad un accordo che nel frattempo farà fare soldi a loro e al Coni, cui in pratica hanno spiegato come sfruttare l'intero Foro Italico: aree ristorazione, merchandising, la sede, parco giochi (che l'anno prossimo sarà assai più grande), ristrutturazione delle aree ristorante in seno alla tribuna per mangiare durante la partita, ecc.

Nel frattempo si preparano a fare lo stadio. La differenza su quest'ultimo aspetto però è che loro nono sono sotto ricatto, in quanto non devono farlo "per forza" sulla Tiberina, su terreni di proprietà e con la richiesta di cubature enormi (l'equivalente della città storica di Siena, Assessore all'Urbanistica Corsini dixit) per coprire costi che altrimenti non si sa come recuperare.
Piaccia o no purtroppo, gli americani che stanno lavorando sullo stadio hanno un business plan che consentirà il recupero dell'investimento. Ma non è che son strani loro, perché questo è il modello che si usa in tutto il mondo. Mentre per noi, se si dovesse costruire lo stadio sulla Tiberina sarebbe un disastro, perché chi lo vuol costruire punta al business della costruzione in sé, non a quello di farlo vivere e prosperare. Anche perché altrimenti non gli verrebbe mai in mente di costruirlo laggiù.

Che poi la monopolista Coni Servizi Spa sia uno schifo concordo, ma la battaglia si fa con gli argomenti, e dovrebbe puntare a tirar fuori soldi per la Lazio, non solo ad ottenere biglietti per far lobby per i caxxi propri.

Un post che inquadra perfettametne la natura del vicolo cieco nel quale si è cacciata questa società da 8 anni a questa parte.

[POMATA]

Ah, si c'era tulli.