Oggi si vota

[Panzabianca]

Sono partiti di estrema destra con i quali nessuno si allea.

ed è un errore. L'arco costituzionale credo che oggi non conosca esclusi (come invece succedeva al tempo della costituente). L'inclusione è il primo passo verso la comprensione.

I fascisti di faccetta nera non esistono più e i partigiani so tutti morti o quasi.
Cerchiamo di uscire dagli schematismi. Invece de fa i post come se fossero pezzi da pubblicare su Limes, ragioniamo sul disagio che si vive nelle ns borgate. Sulla vita reale e non sulle cazzate da pensatore della Mitteleuropa che vede il mondo da un caffè praghese.


Più leggo e più ho la sensazione che ci si intruppi tutti selvaggiamente sul traguardo del pensiero intelligente e mai sul sentierino della vita vissuta, che fa schifo ai grandi sistemi.

[borgorosso]

ed è un errore.

secondo il famoso assunto di Popper non puoi tollerare gli intolleranti.
partiti come forza nuova e casa pound sono dichiaratamente fascisti, ipso facto fuori dall'arco costituzionale.
già vederli sulla scheda elettorale è un errore, un reato addirittura.

un problema è il cosiddetto double standard. la sinistra si alleerebbe senza alcun problema con un ipotetico "partito islamico", un partito dei "fratelli musulmani" (come prefigurato da Houellebecq), perché lo standard 1 è "fuori i fascisti" e lo standard 2 è la deificazione di ogni minoranza.

altro problema è l'infamante infaticabile etichettatrice "fascista fascista fascista". quindi salvini è fascista, berlusconi è fascista, meloni è fascista... ma lo è anche calenda, e pure renzi.

[Jim Bowie]

A me sorprende che un parlamentare accusi un governo in carica da un anno di non aver fatto quello che non hanno fatto i tre governi precedenti guidati dal suo partito. Comunque l' equazione ignoranza=voto all'avversario, anche se qui mascherata " da problema" e quindi insinuata in maniera subliminale, è un reiterato cavallo di battaglia dell' intellettualismo farlocco radical. Ricorderai come veniva giustificata la vittoria di Trump, spero, o quella della brexit: tutto merito dei cafoni ignoranti vecchi e analfabeti. Poi magari, andando a finire che Trump azzera la disoccupazione e Farage stravince le elezioni, si scopre che i veri ignoranti erano quelli che davano dell' ignorante agli altri.
È che, in genere, chi se crede stocazzo non sa perdere.
E invece di fare mea culpa sui propri errori attacca l' avversario. Li vedi qui? Onde nere, nazisti, fascisti, oddio oddio oddio mo' arriva il nuovo Hitler...
Ma per favore..!

Questo non è quello che hai detto, solo sul "tuo" leggere il commento di Cuperlo che ti contesto.
La forma di distorcere il pensiero per avvalorare le tue ragioni, questo è quello che rende vana ogni discussione che non può avere seguito civile, anche se serrato, se la promessa e una bugia.
Dato che in politica nessuno convince nessuno, non mi interessa discuterne e tenetevi il vostro felpato abile nell'identificare la punta degli  icebergs ma non a risolvere i veri problemi del paese.


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[borgorosso]

Jim, io vengo da quella parrocchia lì. In modo felpato Cuperlo ha detto esattamente quello che ha capito Frusta. Altrimenti non avrebbe parlato di istruzione ma di lavoro, che non mi risulta sull’isola abbondi


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[numero13]

La lega sfonda tra operai e nei quartieri popolari.
Il pd stravince tra i ricchi e nei quartieri alti.
È tornata la lotta di classe e non ve ne siete accorti.

Lo ribadisco. Pur con tutte le storture, denunciate da me che sono solito chiamare Salvini "il somaro", la lega è di sinistra.

Sicuramente 100 volte più di sinistra del PD, che è il partito dei ricchi e dei radical chic, spesso ricchi per rendite. Nel veneto, nella bergamasca, in brianza e nella bresciana produttiva, dove la ricchezza viene dal sudore e dove i ricchi di oggi sanno cos'è stata la povertà, trionfa la lega.

Sono un ex PD e ti do ragione sull'analisi di cosa e' diventato; il pieno di voti che raccoglie nei centri storici delle grandi citta' ti conferma il livello economico medio dei suoi votanti.
Sulla Lega ti do torto; la Lega dopo un anno di governo ha dimostrato di essere il partito della conservazione, i suoi elettori non vogliono altro che la conservazione dello status economico attuale ovvero evasione fiscale, rendite protette, niente rompimenti di palle da parte dei giudici.
La dimostrazione e' che i 5 Stelle che in questi 10 mesi di governo hanno davvero imposto provvedimenti innovativi se non senza precedenti (vera anti-corruzione, vero sostegno poveri, riduzione della schiavitu' sui luoghi di lavoro) hanno spaventato meta' del suo elettorato il quale si e' rifugiato nella piu' rassicurante Lega alias Nuova DC.
Io vedo Lega, Forza Italia, PD e compagnia cantante molto piu' simili di come li si voglia far apparire (sotto il profilo della politica economica) e pertanto la questione immigrati e' diventata la discriminante che aiuta tali differenze "virtuali".
Il Movimento 5 Stelle sembra sceso dalla luna, un'entita' cosi' completamente fuori dal coro che perfino i suoi elettori ne avevano sottostimato il vero potenziale rivoluzionario, quasi che-guevariano direi.

[borgorosso]

gli elettori della Lega sono davvero dei poveracci: se gli dice male sono delle merde nazifasciste, se gli dice bene non capiscono le straordinarie politiche del M5S.
ci tengo a precisare che 'sti fenomeni non hanno attuato politiche di "vero sostegno poveri", hanno proprio abolito la povertà.

[Jim Bowie]

Jim, io vengo da quella parrocchia lì. In modo felpato Cuperlo ha detto esattamente quello che ha capito Frusta. Altrimenti non avrebbe parlato di istruzione ma di lavoro, che non mi risulta sull’isola abbondi


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No Borgo.
Cuperlo identifica come inspiegabili i voti di due regioni l'Emilia su cui non si sofferma per mancanza di tempo e la Sardegna.
IL fatto di dire che il 33% dei ragazzi sardi non finiscono le scuole secondarie non vuole significare che sono analfabeti, altrimenti avebbe detto primarie, ma come e' incongruente, secondo lui, che una regione in cui il governo attuale non ha fatto niente per far si che questo 33% scenda al 15% fino ad azzerarsi, abbia votato per la Lega.
Lui denunciava questo a torto a ragione o differentemente.
Il lavoro e' certamente un tema scottante specialmente in Sardegna con gli ultimi avvenimenti, ma il lavoro non si crea di punto in bianco ammenoche non si adotti il sistema democristano/keinessiano di costruire opere pubbliche anche senza una reale esigenza, ma per creare posti di lavoro che nell'ottica keinessiano e' superare le crisi dell'economia reale in quella demoscristiana era quello di appaltare a mafiosi e/o trovare collocazioni ai loro raccomandati.
Quando c'erano altri governi si discuteva del loro modo di governare ora che ci sono i giallo-verdi si discute di questo governo non si puo vivere solo di ricordi ne dare sempre la colpa agli assenti.

[Frusta]

Jim, ok, non lo penso, ma voglio credere che Cuperlo sia stato frainteso, è dato che lo ritiene in buonafede anche un suo avversario come Facci, ti copioeincollo qui quello che scrive in proposito.

TUTTI COGLIONI TRANNE ME

Succede anche alle brave persone come il piddino Giovanni Cuperlo, detto Gianni: sottovalutare il patibolo mediatico e finire impiccati a una frase.
Cuperlo, che oggi è membro della direzione del Partito democratico, la frase però l’ha detta, non è inventata, non è storpiata, non è più di tanto «estrapolata dal contesto», ed è questa: «A me colpisce che oggi la Lega sia il primo partito in Sardegna dove il 33 per cento dei ragazzi tra i 14 ed i 18 anni, che frequentano la secondaria, non finirà gli studi».

Siccome non è scemo, Cuperlo, doveva sapere che sarebbe suonata così: «Chi ha votato Lega non ha finito la scuola media». Quindi è ignorante. Quindi gli ignoranti votano Lega. Ed è beffardo che nel corso della stessa trasmissione in cui si esprimeva così infelicemente (L’Aria che tira su La7, programma per chi non ha finito le elementari) Cuperlo è riuscito a dire che i democratici devono «ritrovare il modo di parlare ai cittadini».

Poi Cuperlo ha fatto un mea culpa, perché appunto non è scemo ed è una brava persona: ma la sua spiegazione, inviata ai giornali, occupava 3000 battute. Come per le barzellette, se devi spiegarle hai già fallito. Troppo tardi: i pregiudizi di chi accusa la sinistra di sentirsi superiore (da vari punti di vista, oggi sintetizzati nella cretinissima espressione «antropologicamente») ne escono rafforzati anche se Cuperlo spiega, ora, che «ritengo una forma acuta di stupidità collegare il titolo di studio all’espressione del voto», «ho sempre trovato insopportabile l’atteggiamento di superiorità morale di certa sinistra convinta di poter giudicare il mondo».

Troppo tardi anche per la più onesta delle ammissioni: «Chi parla ha il dovere di farsi capire… se il mio pensiero è stato completamente travisato la sola responsabilità è mia». Già.

Lungi da noi il giudicare Cuperlo, politico peraltro laureato in «Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo» che c’azzecca poco con la politica: il punto è che l’uomo ha libertà di opinione, il politico no. Magari sono centinaia, e non solo a sinistra, i politici che rimpiangono il suffragio per censo: ma se non riesci a tenertelo dentro, se lo schifo per il volgo ti trasuda dalla pelle, allora è meglio che politica non la fai.

Diciamo, ecco, che sinistra fanno più fatica a resistere. In parte perché gli ignoranti sono loro: «Mi è capitato di sentirmi dire da alcuni politici di sinistra», raccontava il sondaggista Nando Pagnoncelli qualche giorno fa, «che i laureati sarebbero il 30 il per cento degli elettori». Invece siamo maglia nera in Europa con il 4 per cento.

Ma a sinistra sarebbe più efficace citare un tipico «cult» da librerie Feltrinelli: «Le leggi fondamentali della stupidità umana» di Carlo Maria Cipolla. La seconda legge infatti spiega che «La frazione di gente stupida è una costante non è influenzata da tempo, spazio, razza, classe o qualsiasi altra variabile storica o socio-culturale». Insomma, l’ignoranza non c’entra, anche perché l’elettore storico della sinistra è (era) chi non ha potuto studiare, non l’universitario.   

Poi, vabbeh, ci sono i Gad Lerner.
 Il suo tweet del 27 maggio è un manifesto: «L'Italia leghista è un rivolgimento profondo… Già in passato le classi subalterne si illusero di trovar tutela nella trincea della nazionalità. Non finì bene». E c’è poco da tradurre o da fraintendere. Nel gergo comune, le classi subalterne sono quelle povere. Sul vocabolario, subalterno è chi «si trova in una posizione inferiore ad altri all'interno di un'organizzazione gerarchica». Nella prosa di Lerner, significa che già in passato il popolino appoggiò il fascismo. Lettura finale: la Lega è fascista ed è votata dagli zotici. D’accordo, Lerner non era candidato: ma è archetipico, tanto per usare una parola per gente studiata.

E poi Berlusconi, nel 2007, riferito a chi potesse votare a sinistra, disse solennemente: «Ho troppa stima per gli italiani  per pensare che possano esserci in giro così tanti coglioni». Che votano a sinistra, cioè. Insomma, siamo circondati da ignoranti, zotici, subalterni e coglioni. E in questo articolo non abbiamo ancora menzionato i grillini.
F. F.
Ti

[borgorosso]

non scherziamo, basta farsi un giro su twitter
dal giorno dopo le elezioni c'è tutto un dare dell'imbecille a chi abbia votato a destra di Civati (Calenda passa per gerarca o poco meno).
per chi vuole controllare sarà sufficiente seguire l'hashtag #facciamorete

[numero13]

gli elettori della Lega sono davvero dei poveracci: se gli dice male sono delle merde nazifasciste, se gli dice bene non capiscono le straordinarie politiche del M5S.
ci tengo a precisare che 'sti fenomeni non hanno attuato politiche di "vero sostegno poveri", hanno proprio abolito la povertà.

Non e' che non le hanno capite, le hanno capite benissimo e pertanto le temono come la peste.
Ed e' comprensibile; perche' un "padroncino con fabbrichetta" dovrebbe appoggiare minore flessibilita' sul lavoro, reddito di cittadinanza e severita' su corruzione e reati connessi quando ha costruito la sua fortuna su semi-schiavitu', fame di lavoro ed etica discutibile.

[borgorosso]

Non e' che non le hanno capite, le hanno capite benissimo e pertanto le temono come la peste.
Ed e' comprensibile; perche' un "padroncino con fabbrichetta" dovrebbe appoggiare minore flessibilita' sul lavoro, reddito di cittadinanza e severita' su corruzione e reati connessi quando ha costruito la sua fortuna su semi-schiavitu', fame di lavoro ed etica discutibile.

Giusto, le ha capite, e proprio per questo le osteggia, perché è un furfante evasore, e probabilmente è affetto da meteorismo ed eiaculazione precoce.

La borghesia produttiva così magistralmente ridotta a macchietta nel tuo post io la adoro, la venero, la considero il nerbo del miracolo economico italiano. Quella borghesia descritta da Edoardo Nesi, gli industriali del tessile pratese che vengono dal basso, che prendono l’ascensore sociale, ne conquistano ogni piano con il lavoro.

Dei fancazzisti sempre pronti a lamentarsi, a richiedere diritti prima ancora di ottemperare ad un dovere che sia uno, anelanti un reddito per il solo fatto che i genitori abbiano copulato non me ne faccio nulla.

L’etica discutibile di chi il lavoro lo crea, roba da matti.




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[Zapruder]

Giusto, le ha capite, e proprio per questo le osteggia, perché è un furfante evasore, e probabilmente è affetto da meteorismo ed eiaculazione precoce.

La borghesia produttiva così magistralmente ridotta a macchietta nel tuo post io la adoro, la venero, la considero il nerbo del miracolo economico italiano. Quella borghesia descritta da Edoardo Nesi, gli industriali del tessile pratese che vengono dal basso, che prendono l’ascensore sociale, ne conquistano ogni piano con il lavoro.

Dei fancazzisti sempre pronti a lamentarsi, a richiedere diritti prima ancora di ottemperare ad un dovere che sia uno, anelanti un reddito per il solo fatto che i genitori abbiano copulato non me ne faccio nulla.

L’etica discutibile di chi il lavoro lo crea, roba da matti.




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Un salariato vuole portare a casa più soldi.

Un imprenditore, lo stesso.

Ognuno dovrebbe giocare la sua partita. E basta.

[geddy]

Il miracolo economico italiano l'hanno realizzato con i ministeri e gli impieghi statali borgorosso. Senno' sai a chi li vendevano i maglioncini gli imprenditori del tessile.

[Frusta]

E fu così che borgorosso comprese quant'è duro calle porre l' un l' altro a fronte la realtà col pregiudizio.
Benvenuto nel club, borgoro'. 

[borgorosso]

E fu così che borgorosso comprese quant'è duro calle porre l' un l' altro a fronte la realtà col pregiudizio.
Benvenuto nel club, borgoro'. 

Posso permettermi di consigliarti una lettura? Il complesso dell’occidente (https://www.ibs.it/complesso-occidentale-piccolo-trattato-di-libro-alexandre-del-valle/e/9788885939158), tra l’altro tradotto da un utente di questo forum che purtroppo scrive poco.
Ha incoraggiato il cambiamento della mia “weltanschauung”


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[Frusta]

Lo leggerò volentieri. Un po' per bearmi della resa in italiano del nostro collega di forum (ho il vago sospetto sapere chi sia), e molto perché godo assai quando vedo messi alla berlina i complessi di colpa farlocchi degli autoflagellanti nostrani.

[Il lodolaio]

non scherziamo, basta farsi un giro su twitter
dal giorno dopo le elezioni c'è tutto un dare dell'imbecille a chi abbia votato a destra di Civati (Calenda passa per gerarca o poco meno).
per chi vuole controllare sarà sufficiente seguire l'hashtag #facciamorete

Hashtag creato e usato dai renziani.

[numero13]

Giusto, le ha capite, e proprio per questo le osteggia, perché è un furfante evasore, e probabilmente è affetto da meteorismo ed eiaculazione precoce.

La borghesia produttiva così magistralmente ridotta a macchietta nel tuo post io la adoro, la venero, la considero il nerbo del miracolo economico italiano. Quella borghesia descritta da Edoardo Nesi, gli industriali del tessile pratese che vengono dal basso, che prendono l’ascensore sociale, ne conquistano ogni piano con il lavoro.

Dei fancazzisti sempre pronti a lamentarsi, a richiedere diritti prima ancora di ottemperare ad un dovere che sia uno, anelanti un reddito per il solo fatto che i genitori abbiano copulato non me ne faccio nulla.

L’etica discutibile di chi il lavoro lo crea, roba da matti.




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La creazione di lavoro conseguita con qualsiasi mezzo per  aggirare la  legislazione, in assenza di ogni minima garanzia per l'incolumita' e la dignita' dei lavoratori (che ogni vero Imprenditore considera la vera ricchezza della sua Azienda) e con ogni comportamento contrario alla deontologia professionale e' di etica MOLTO discutibile.
E sinceramente e' un argomento che nei paesi civili e' stato superato da decenni, la contrapposizione tra il padrone buono che crea lavoro ed il lavoratore parassita che sfrutta il lavoro da esso trovato.
In alcuni Paesi europei vengono oggi messi in discussione perfino gli imprenditori che osano ancora utilizzare fonti energetiche di origine fossile piuttosto che rinnovabili, pensa te, ed in Italia basta il semplice "creare lavoro" per trasformare un aderente alla malavita organizzata in Imprenditore con la i maiuscola.
Ti posso assicurare che al di la delle Alpi, il 90% di coloro che creano lavoro in Italia ciondolerebbero tra Tribunali Fallimentari e Procure.

[borgorosso]

Ma dove, ma cosa, ma al di là di cosa?
Ma per piacere. Ma chi crea lavoro in spregio delle leggi? Parliamo dei casi limite o della norma?


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[Il lodolaio]

Seeee ...imparare
Tra il Cuperlo che dichiara che la Lega ha vinto in Sardegna perché la maggior parte dei ragazzi non termina la scuola d' obbligo

https://www.facebook.com/ariannaciccone?__tn__=%2CdC-R-R&eid=ARBkKRmYcOoUUvqk-0OXfmvuMmnVVVDxX5rDrPkwT-5H0TpL2_7nMOG2VotsBMi-eGVTJrnZbNnTFi9-&hc_ref=ARTvwbl08uEP5UuyY279NqW25E0UkOvEiimnv7_bdnZsfvWW_L7ZG8QQGhY5chnudac&fref=nf

Quello che è successo a Cuperlo è emblematico di una dinamica mostruosa che si mette in moto tra media e social quando chi fa giornalismo manipola, distorce, disinforma.

A scatenare l'ondata di merda e insulti contro Cuperlo anche testate, come Open, che sono nate in nome del fact checking e della lotta alle "fake news".

Parole, pronunciate durante il programma di La7 "L'Aria che tira", completamente travisate a cui si è aggiunta anche la lezione politica:

“A me colpisce che oggi la Lega sia il primo partito in Sardegna. In Sardegna, il 33% dei ragazzi tra 14 e 18 anni che frequenta la secondaria, non completerà il corso di studi. E questo governo, cui la Lega è azionista di riferimento, non ha fatto alcunché sulle politiche del diritto allo studio. O noi (PD) riusciamo a ricollegare la nostra offerta, la nostra iniziativa politica, la nostra proposta alle condizioni materiali di vita di quelle persone oppure continueremo a fare dei ragionamenti molto vaghi”

diventa (lancio sui social e titolo):

"Prendersela con gli elettori non è mai una buona idea. La sinistra non l'ha ancora capito > "Gli elettori della Lega non hanno finito la scuola media".

Vero è che anche come La7 ha diffuso la clip nel titolo è fuorviante e ingannevole: Cuperlo (PD): 'Lega primo partito in Sardegna dove il 33% non termina la scuola secondaria'.

Inutile dire quale linciaggio questa incredibile distorsione ha scatenato. Cuperlo che è un signore ha scritto una lettera ad Open per chiarire la sua dichiarazione, prendendosi la responsabilità di essere stato mal interpretato.

E inutile dire che rimuovere tweet, pubblicare la lettera, modificare poi l'articolo servirà ormai a poco perché il danno è stato ampiamente fatto e non potrà mai porre rimedio all'indicibile canea che si è ritrovato addosso lo sfortunato protagonista di questa storia.

La notizia intanto continua a girare nella sua versione distorta e falsa su Libero e Giornale: Gianni Cuperlo disprezza il popolino: "Lega primo partito di chi non termina la scuola secondaria"; "Per Cuperlo chi ha votato Lega non ha finito la scuola media".

C'è però una lezione enorme per noi lettori / consumatori: dobbiamo imparare a verificare, le nostre antenne devono diventare sempre più sensibili. Nessuno è immune da errori in buona o cattiva fede (certo il modo in cui poi si affrontano gli errori fa la differenza), un sano scetticismo - che non deve diventare cinismo - rispetto all'informazione che riceviamo può aiutarci a contribuire in modo positivo e consapevole all'ecosistema informativo che è il nostro vivere digitale quotidiano.

Arianna Ciccone