Spiegatemi questa Lazio

[NoSurrender]

Per quanto scarsi fossero alcuni dei nostri, il Novara non aveva di meglio. Era pur sempre la partita della 3a in classifica, con aspirazioni Champions', contro la penultima, virtualmente retrocessa.
Il Lecce con noi ha fatto faville, e tutti a dire che era la squadra più tosta del momento. Oggi col Napoli sto' fenomeno made Cosmi non si è visto. E allora? Non è che noi trasformiamo in draghi sputafuoco anche i muli da soma?
Da settimane la Lazio è a pezzi fisicamente, basta vedere come i nostri arrivano sempre secondi sulla palla. Troppo logorio? Potrebbe essere, non fosse che sono atleticamente inguardabili anche i subentri, quelli che sono entrati al posto degli infortunati e che logori non possono essere.
L'andamento, che Dio mi faccia bugiardo, mi sembra analogo a quello del crollo nelle ultime decisive partite dell'anno scorso, quest'anno anche più evidente.
Finito Klose, che le situazioni se le inventava da fuoriclasse, l'attacco è nullo, se si segna lo fanno i non attaccanti di ruolo (quanti gol Rocchi, Kozak, Alfaro, Rozzi nel dopo Klose?). Tutte pippe assolute perché non fanno i Klose? Se ci sono schemi davanti, può segnare anche il non fuoriclasse, Zeman docet.
Quanto all'Inter che vince se mette Zarate in panchina, mi sembra tesi azzardata. L'Inter ha giocato tante partite con l'argentino in tribuna, perdendo ugualmente, come qualche volta ha vinto con l'argentino in campo. Non è che l'Inter oggi mostra (lievi) segni di ripresa perché in panca c'è un altro allenatore? Ah, già, l'allenatore non conta nulla.
Per tornare a noi, la Lazio: a) soffre infortuni eccellenti; b) non corre, trotterella quando va bene; c) ha rincalzi troppo vecchi, troppo scarsi e comunque insufficienti; d) oggi davanti arranca senza idee, per lo più buttando in mezzo il pallone dalla 3/4 o cercando lo sfondamento centrale, senza risultati (se non ci fossero stati i pochi gol da calci da fermo....).
Più che una causa di pessime prestazioni dovremmo pensare a un insieme di concause.
Ciò che personalmente mi preoccupa, non è l'eventualità di non centrare la Champions', quanto che questa è una squadra da rifondare, togliendo i troppo anziani, i troppo rotti, quelli con perenne crisi di nervi (Matuzalem es.). E chi te li dà i quattrini? Si allungano contratti a bravi pensionandi, si cercano giocatori svincolati ma reduci da enigmatici infortuni (Breno)...
Mi preoccupa il futuro, più del presente, la cui dimensione è ormai evidente.

Esatto.
Una serie di concause.

Trovo davvero inutile l'esercizio che spesso si fa di usare le sconfitte della Lazio per portare acqua al mulino delle proprie idee preconcette (cosa che, per carità, avrò fatto io per prima, non mi chiamo fuori) in un dualismo "è colpa di Tare-Lotito" - "è colpa di Reja".

Mi sembra che errori e altre sfortune-incapacità varie ci portano regolarmente a queste delusioni di fine stagione.
Presidente, Direttore sportivo e allenatore, i preparatori atletici, i giocatori stessi. Nessuno può chiamarsi fuori.
Solo noi tifosi siamo qui a soffrire, ahimè, senza poter fare granché.

[ThomasDoll]

Td, sul siparietto hai ragione.
Ma posso essere arrabbiato perché ero sicuro che mi sarei arrabbiato?

no problem, ma io rivendico le mie ragioni nel discutere Reja anche più forte, per averlo incensato per un anno.
Non ci ho capito niente. Ricredetevi, adoratori del minestra.

[Monteverde74]

TD ci mancano i giocatori, punto.
10 infortunati titolari non si regalano a nessuno
punto
citofonare al gestore e alle sue "brillanti idee"

[ThomasDoll]

Non sono d'accrodo, Angelo.
Abbiamo i giocatori che abbiamo scelto, l'Atalanta con Stendardo s'è salvata con la pipa in bocca, abbiamo puntato su Scaloni e Zauri, abbimo tenuto Kozak e Rocchi allontanando come fossero un problema e senza nemmeno farci una lira Zarate e Floccari, cosa potevano dare i Garrido lo sapevamo, perché li avevamo in rosa. Sono state fatte scelte precise, non è frutto del caso se siamo dove siamo. Incluse le scelte di preparazione. La Lazio andava male col doppio impegno perché non si allenava, finito il doppio impegno però è crollata in una spirale senza fine di guai fisici. Quindi qualcuno deve prendersi le sue responsabilità. Un po' tutti, ma ciascuno deve prendersi le sue. L'unico che non si può cambiare è Lotito, gli altri vanno messi tutti in discussione.

[Russotto]

Ledesma giocava anche con Delio Rossi e non si andava piano per niente.

certo, avevi mudy , behrami e un mauri piu giovane.

[ThomasDoll]

e avevi un maestro in panchina.

[Teo]

 certo, avevi mudy , behrami e un mauri piu giovane.

Mi ricordo gli ultimi due anni di campionato. Un tourbillon di gioco e di punti.

Eppure era lo stesso allenatore che divertì parecchio nelle sue prime due stagioni con noi.

Quali sono le differenze tra le due fasi?

S'era rincollionito? Eppure la proposta di gioco ce l'ha, su questo non ci piove. Come mai nell'ultima stagione, esaurita la fiammata Zarate, marciò alla media di un punto a partita per oltre due terzi di campionato?

[Russotto]

Non sono d'accrodo, Angelo.
Abbiamo i giocatori che abbiamo scelto, l'Atalanta con Stendardo s'è salvata con la pipa in bocca, abbiamo puntato su Scaloni e Zauri, abbimo tenuto Kozak e Rocchi allontanando come fossero un problema e senza nemmeno farci una lira Zarate e Floccari, cosa potevano dare i Garrido lo sapevamo, perché li avevamo in rosa. Sono state fatte scelte precise, non è frutto del caso se siamo dove siamo. Incluse le scelte di preparazione. La Lazio andava male col doppio impegno perché non si allenava, finito il doppio impegno però è crollata in una spirale senza fine di guai fisici. Quindi qualcuno deve prendersi le sue responsabilità. Un po' tutti, ma ciascuno deve prendersi le sue. L'unico che non si può cambiare è Lotito, gli altri vanno messi tutti in discussione.

tutto giusto, ma se non si puo cambiare si puo cmq criticare.

[Russotto]

Mi ricordo gli ultimi due anni di campionato. Un tourbillon di gioco e di punti.

Eppure era lo stesso allenatore che divertì parecchio nelle sue prime due stagioni con noi.

Quali sono le differenze tra le due fasi?

S'era rincollionito? Eppure la proposta di gioco ce l'ha, su questo non ci piove. Come mai nell'ultima stagione, esaurita la fiammata Zarate, marciò alla media di un punto a partita per oltre due terzi di campionato?

TD non dirlo a me. Su lazionet me ne ricordo al massimo due a difendere Delio dopo il mancato prolungamento. Tutti gli altri erano convinti che senza di lui eravamo da champions.

Caro Teo, lui si rese conto che c'era una squadra da rifondare, per caratteristiche tecniche ma soprattutto per motivazioni e carattere. Fu accomodato alla porta.

Oggi abbiamo una difesa nuova, piu forte nei centrali, piu debole nei terzini. Il nostro fulcro del gioco è lo stesso, un giocatore da 6 in pagella con punte di 7 in fase difensiva, e code di 4 in fase propositiva. Poi matuzalem che tutti conosciamo, Brocchi a fine carriera la sorpresa Lulic , le punte di diamante Hernanes e Klose ed intorno tanti mestieranti.

Per il prossimo anno sappiamo bene che i tre campioni non arriveranno, ma mi auguro almeno di vedere un rinnovamento in tutti i settori.

[NoSurrender]

L'unico che non si può cambiare è Lotito, gli altri vanno messi tutti in discussione.

Non si può cambiare, ma lui può cambiare.

[Monteverde74]

L'unico che non si può cambiare è Lotito, gli altri vanno messi tutti in discussione.

è questo il problema, alla fin fine...lui fa le scelte, il mercato e la "fortuna" della Lazio, in primis...poi ci pensano i calciatori...
ma pensare che quelli che hai citato tu ti permettessero di arrivare terzo è da cojoni, da presuntuosi
io spero che prima o poi si possa cambiare anche il presidente

[NoSurrender]

io spero che prima o poi si possa cambiare anche il presidente

Eh, no.
"Lui" resterà sine die. Immutato e immutabile.
Per la gioia di molti, anche qui.

[Er Matador]

Non ho avuto modo di vedere la partita.

1) Vorrei che qualcuno mi spiegasse com'è possibile che una squadra che ha l'occasione di fare tre punti decisivi per il terzo posto la perda contro Fontana, Lisuzzo, Morganella, Paci, Garzia, Porcari, Rigoni, Pesce, Mazzarani, Morimoto e Caracciolo.

2) Vorrei sapere se e quanto sia sostenibile addurre motivazioni legate ai titolari indisponibili quando si ha di fronte un avversario simile, che è quasi matematicamente in serie B, ha vinto solo tre gare in casa ed è di gran lunga la compagine più debole della serie A.

3) Vorrei sapere, inoltre, se è ancora sostenibile, alla luce di quanto successo oggi, una candidatura per l'Europa della Lazio.

4) Sull'allenatore ho da tempo maturato le mie convinzioni e non ho altro da aggiungere, ho già letto in giro per il web le solite assoluzioni che non sono altro che la difesa autoreferenziale delle proprie convinzioni. Davanti a un altro risultato mortificante, mi chiedo cosa ci sia ancora da salvare e a cosa ci si può attaccare per sperare di portare a casa questo terzo posto. Aiutatemi a capire, grazie. SFL

1) Semplice: Lisuzzo e soci hanno un gioco, mentre nella Lazio ciascuno disputa una partita a sé stante

2) Nessuna motivazione legata alle assenze: se si perde contro il Novara, con tutta la simpatia per i piemontesi, bisogna cambiare mestiere

3) Candidature per l'Europa? Sì, quella finanziaria, visto l'ennesimo fallimento

4) L'allenatore non conta nulla se guida il Brasile del '70 o una squadra di scapoli e ammogliati.
Per valori intermedi fa la differenza più dei giocatori, poiché il valore di un singolo dipende in maniera sostanziale dal modo in cui viene gestito.
Una pippa levigata giorno dopo giorno nelle proprie rudezze tecniche e inserita in un contesto tattico coerente diventa un elemento funzionale al progetto; una pippa lasciata a sé stessa rimane una pippa.
Come dire che lo stesso giocatore gestito in due modi diversi dà vita sul campo a due giocatori diversi.
Se si comprano calciatori a cazzo e li si affida a un vecchio scarpone, persino patetico nel calcio professionistico del 2012 con le sue convinzioni da salotto di Nonna Speranza, si merita di essere risospinti verso l'anonimato a colpi di forcone

[Er Matador]

Mi ricordo gli ultimi due anni di campionato. Un tourbillon di gioco e di punti.

Eppure era lo stesso allenatore che divertì parecchio nelle sue prime due stagioni con noi.

Quali sono le differenze tra le due fasi?

S'era rincollionito? Eppure la proposta di gioco ce l'ha, su questo non ci piove. Come mai nell'ultima stagione, esaurita la fiammata Zarate, marciò alla media di un punto a partita per oltre due terzi di campionato?

Perché Delio non ha colto un aspetto fondamentale del calcio moderno: trucchi e tattiche invecchiano in maniera fulminea in quanto vivisezionate dagli strumenti tecnologici.
Conseguenza obbligata: bisogna saper cambiare in corsa e ripartire da zero ogni anno, come accade in F1 con la riprogettazione e il riassetto della monoposto da una stagione all'altra.
Lui ha preteso di riproporre all'infinito le formule vincenti dell'anno prima, col risultato che gli avversari conoscevano i suoi schemi persino meglio dei giocatori incaricati di applicarli.
Non è un caso se l'arrivo di Rolando Bianchi, che rivoluzionava le logiche di un reparto sin lì privo di una torre, risultò a suo tempo tanto efficace.

[Russotto]

1) Semplice: Lisuzzo e soci hanno un gioco, mentre nella Lazio ciascuno disputa una partita a sé stante

2) Nessuna motivazione legata alle assenze: se si perde contro il Novara, con tutta la simpatia per i piemontesi, bisogna cambiare mestiere

3) Candidature per l'Europa? Sì, quella finanziaria, visto l'ennesimo fallimento

4) L'allenatore non conta nulla se guida il Brasile del '70 o una squadra di scapoli e ammogliati.
Per valori intermedi fa la differenza più dei giocatori, poiché il valore di un singolo dipende in maniera sostanziale dal modo in cui viene gestito.
Una pippa levigata giorno dopo giorno nelle proprie rudezze tecniche e inserita in un contesto tattico coerente diventa un elemento funzionale al progetto; una pippa lasciata a sé stessa rimane una pippa.
Come dire che lo stesso giocatore gestito in due modi diversi dà vita sul campo a due giocatori diversi.
Se si comprano calciatori a cazzo e li si affida a un vecchio scarpone, persino patetico nel calcio professionistico del 2012 con le sue convinzioni da salotto di Nonna Speranza, si merita di essere risospinti verso l'anonimato a colpi di forcone

Vecchio scarpone... Questa mancava al repertorio.
Riconoscenza, questa sconosciuta.

[Russotto]

Perché Delio non ha colto un aspetto fondamentale del calcio moderno: trucchi e tattiche invecchiano in maniera fulminea in quanto vivisezionate dagli strumenti tecnologici.
Conseguenza obbligata: bisogna saper cambiare in corsa e ripartire da zero ogni anno, come accade in F1 con la riprogettazione e il riassetto della monoposto da una stagione all'altra.
Lui ha preteso di riproporre all'infinito le formule vincenti dell'anno prima, col risultato che gli avversari conoscevano i suoi schemi persino meglio dei giocatori incaricati di applicarli.
Non è un caso se l'arrivo di Rolando Bianchi, che rivoluzionava le logiche di un reparto sin lì privo di una torre, risultò a suo tempo tanto efficace.

rolando bianchi non spostó di mezzo centimetro le prestazioni di quella squadra. La realtà è che l'allenatore puo darti un gioco e degli schemi, ma per superare un certo livello servono giocatori di talento, fuoriclasse che ti cambiano le partite, non 11 gregari che ti fanno il compitino.
Mourinho non mi sembra che cambi ogni anno il suo modo di giocare, così come non lo fa Guardiola, ma anche Mazzarri o chi ti pare.
Li sono i giocatori a fare la differenza, pochi cazzi.

E Reja come gli altri ci ha fatto risultati finche disponeva di 11 accettabili, e sta facendo schifo con degli scarpari. Addossare a lui delle colpe piu grandi di non saper cacciare ettolitri di sangue dalle rape è da incompetenti e presuntuosi.

Per capire che avevamo una squadra di merda anni fa vi ci è servito Ballardini, e togliere 2 titolari da mettere in tribuna con chiodi e martello. Ora ne mancano 5 ma vedo che la lezione non l'avete imparata.

[Er Matador]

rolando bianchi non spostó di mezzo centimetro le prestazioni di quella squadra

Massimo rispetto per la tua opinione, ma qui ricordi male i fatti.
Bianchi ci regalò incisività e metri di campo, cambiando fisionomia a un attacco che aveva perso capacità di penetrazione.
Se quella stagione non prese una piega pericolosa verso la bassa classifica lo si deve in buona parte al suo arrivo.

Mourinho non mi sembra che cambi ogni anno il suo modo di giocare, così come non lo fa Guardiola

Che infatti, giocando sempre allo stesso modo, quest'anno smuoverà assai poco la bacheca.
A conferma di quanto andavo dicendo sul precoce invecchiamento di trucchi e schemi, per quanto efficaci.

[Il lodolaio]

C'è poco da capire, TD.

I numerosi infortuni hanno svelato il bluff.
Reja non è capace di dare un gioco alla squadra, quindi quando mancano i giocatori puoi perdere pure col Novara.
Non riesce ad essere un valore aggiunto: messa in mano a lui, la Lazio del 1972/73 avrebbe lottato per non retrocedere.

Aggiungi pure la preparazione fisica sbagliata e la frittata è fatta.

[Giglic]

C'è poco da capire, TD.

I numerosi infortuni hanno svelato il bluff.
Reja non è capace di dare un gioco alla squadra, quindi quando mancano i giocatori puoi perdere pure col Novara.
Non riesce ad essere un valore aggiunto: messa in mano a lui, la Lazio del 1972/73 avrebbe lottato per non retrocedere.

Aggiungi pure la preparazione fisica sbagliata e la frittata è fatta.

Non si può dire, altrimenti ti dicono che Reja ti ha messo sotto il gatto con l'auto, o che "non sei sereno", o che osi insultarlo (lui o la moglie)

[Teo]

Trovo davvero inutile l'esercizio che spesso si fa di usare le sconfitte della Lazio per portare acqua al mulino delle proprie idee preconcette (cosa che, per carità, avrò fatto io per prima, non mi chiamo fuori) in un dualismo "è colpa di Tare-Lotito" - "è colpa di Reja".

Cercare di capire quali siano i reali problemi è proprio il contrario del ragionare per preconcetti.

A inizio stagione, la Lazio stentava in casa e andava molto bene in trasferta. Uno dei commenti preconcetti che mi toccò di sopportare a lungo: "E certo, Reja nun c'ha er gioco quindi fuori casa va bene perché gioca de contropiede, in casa invece fatica perché non sappiamo che fare."

A nulla valeva spiegare come la Lazio, lo scorso anno, avesse avuto un rendimento interno elevatissimo, migliore anche di quello del celebrato Napoli. Né veniva voglia di spendere la comoda tesi contraria, quella del gioco migliore di altri, perché Reja è un buon tecnico, a mio avviso, ma non fa certo dell'esasperazione tattica il suo punto di forza. Il miglior rendimento esterno del Napoli in rapporto a quello interno, invece, suggeriva la risposta più vera: la squadra di Mazzarri valeva qualcosa in più della nostra e questo, come avviene da sempre, lo mostrava soprattutto lontano dalle mura amiche. Chi è più forte degli altri lo dimostra soprattutto fuori casa.

Non è un caso quindi, a mio avviso, che il calo del rendimento della Lazio sia eclatante soprattutto in trasferta: in genere, come detto, questo dipende dallo spessore tecnico, che nel girone di ritorno causa infortuni è crollato a livelli insopportabili.

Se poi a qualcuno piace credere che sostituendo Reja con Zola o anche con Montella, a parità di disponibilità di uomini, si veda "il gioco" e una classifica assai migliore di questa, temo che andrà incontro a una grossa delusione. Qualsiasi allenatore arrivi l'anno prossimo (ad eccezione delle mine vaganti come Agostinelli, Giordano e simili), io mi auguro per prima cosa che disponga con accettabile continuità dei calciatori che ha in rosa. Il resto verrà da sé. Nessuno quest'anno ha dovuto subire nemmeno la metà dei guai che ci hanno tormentato. Ieri mancavano OTTO degli undici migliori giocatori di questo campionato della Lazio. Ma pensate sia realistico giocare con UN'ALTRA SQUADRA rispetto a quella che è effettivamente terza e solo perché ha le stesse maglie dell'altra pensare che si debbano ottenere gli stessi risultati? NON E' la Lazio terza quella che ieri ha giocato a Novara, tecnicamente non valeva una Fiorentina o un Genoa, leggetevi le formazione, e quindi a Novara puà benissimo perdere. Volete sapere in quante occasioni abbiamo potuto vedere assieme tre giocatori (non) a caso, Lulic Radu e Konko? In sole dodici partite, nelle quali abbiamo raccolto 29 punti. Capito? Oltre META' della classifica è dovuta a UN TERZO di partite, nelle quali però abbiamo potuto disporre di tre elementi INSOSTITUIBILI (per mancanza di alternative valide). E ancora si attribuisce questo crollo all'allenatore (ma col cavolo che si diceva che era bravo lui, quando le cose andavano bene). E' QUESTIONE DI CHI GIOCA, perdinci.