www.repubblica.itLa società biancoceleste ha inviato una lettera per rinegoziare il contratto d'affitto dello Stadio (licenza Uefa da ottenere entro il 30 aprile), ma il Comitato olimpico non ha intenzione di accettare le condizioni. Tra Petrucci e il presidente è sempre gelodi ALBERTO ABBATE
ROMA - La lettera della nuova discordia. Sabato notte è arrivata all'Olimpico, oggi sul tavolo del presidente del Coni Petrucci. L'ha letta, è furioso: "La Lazio sta iniziando un nuovo diritto/codice: ora le condizioni d'affitto dello stadio non le detta il proprietario, ma il locatario. Eppure il diritto amministrativo è semplice". Tuttavia, nel pomeriggio la risposta "morbida" dell'ente sportivo con una missiva: "Non accettiamo le condizioni, ma non c'è nessuna preclusione a sedersi a tavolino per parlare, anche il 25 aprile".
Che il nuovo scontro fra Lotito e il Coni abbia inizio. E' chiaro, le "condizioni biancocelesti" per rinnovare il contratto dell'Olimpico, Petrucci non le accetterà: "Si pensa di poter fare delle minacce a un colosso della storia dello sport italiano nel mondo. Se diminuisse la presunzione, sarebbe gradito. Non capisco perché non si stia con i piedi per terra. E' questo che manca al mondo del calcio: l'umiltà. Si pensa di poter imporre delle regole a chi ha il dovere/diritto di farle applicare". E' il via alla nuova telenovela biancoceleste per ottenere la licenza Uefa entro il 30 aprile. L'anno scorso ci fu l'escamotage del Franchi di Firenze, impossibile per Lotito - mancano i requisiti Uefa dello stadio - emigrare stavolta nella "sua" Salerno. Si continuerà a trattare col Coni per trovare un accordo, anche se Petrucci sembra piuttosto irritato: "La Lazio ci ha mandato una lettera nella quale si dice: 'Noi vorremmo giocare all'Olimpico, ma a queste condizioni che potrebbero anche essere modificate'. Ci mancherebbe, ma mica lo decidono loro".
E' stato fondamentalmente questo il contenuto della risposta "epistolare" del Coni all'ultima missiva biancoceleste in cui Lotito chiedeva la modifica del numero di posti (150) da riconoscere gratuitamente al Coni, la gestione delle attività commerciali, dei parcheggi, del merchandising e delle aree esterne all'impianto (per esempio, la villetta Ruggeri). Con un'apertura, il no dell'ente sportivo: "Non accettiamo condizioni, anche perché molte di queste peculiarità potrebbero non essere le stesse. Non c'è però nessuna
'preclusionè a parlare con la Lazio, anche il 25 aprile". Il nuovo contratto d'affitto prevederebbe le stesse condizioni presentate alla Roma. Intanto, dopo l'assenza "giustificata" della scorsa settimana, la
commissione disciplinare dovrebbe emettere direttamente a giorni - senza alcun rinvio - la sentenza nei confronti del presidente biancoceleste (rischia una squalifica di sei mesi) e della Lazio (rischia un'ammenda) per la storia degli ingaggi di Zarate e Cruz: "Se così dovesse essere e se dovessero darci torto, a maggior ragione la impugneremmo", assicura l'avvocato Gentile
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