www.ilmessaggero.itdi Stefano Carina
ROMA – AAA cercasi il vero Hernanes. Quello del brasiliano, sostituito ieri da Reja per la ventunesima volta durante la stagione (nelle 27 gare in cui è partito titolare), non è più nemmeno un caso. Ed è proprio questo a preoccupare maggiormente il mondo laziale: l’involuzione del Profeta sembra non avere termine, diventando quasi una routine alla quale ci si sta abituando troppo facilmente.
Contro il Lecce, non c’è nemmeno la giustificazione di una leggera contrattura alla coscia destra «che gli farà saltare la trasferta di Novara» (Reja dixit). Nei 45 minuti in cui è stato in campo, infatti, Hernanes è sembrato la controfigura del campione ammirato più volte lo scorso anno. Timido, impreciso anche nei passaggi più elementari, spaesato, mai al centro del gioco.
E pensare che quella contro i salentini doveva essere la gara della riscossa. Dopo il derby – dove era stato decisivo – c’erano state infatti sei gare da dimenticare, con quattro prestazioni insufficienti e due panchine. Quello che sorprende non è tanto la scadente condizione fisica nella quale versa - che comunque lo penalizza - quanto l’aver perso l’intraprendenza che ha da sempre caratterizzato ogni sua giocata. Che fine ha fatto quel calciatore che in ogni parte del campo chiedeva il pallone tra i piedi, convinto di poter saltare l’avversario o di suggerire il passaggio giusto per il compagno di squadra?
Ieri Reja ha provato a difenderlo: «Non potevo chiedergli di più visto che già dopo 15 minuti si toccava la coscia». In una domenica in cui la Lazio ha dovuto fare a meno di giocatori di qualità (Mauri e Lulic) o terminali offensivi (Kozak e Klose), era lecito attendersi molto di più. Il Profeta è oramai bloccato a quota 8 reti (in 31 presenze) e anche il leit-motiv che «quando sta bene, fa la differenza», rischia di diventare una pericolosa litania. Pericolosa perché il mondo Lazio si sta (quasi) abituando ad un Hernanes che non incide.
I prossimi saranno giorni importanti per il futuro del brasiliano: a breve uno dei procuratori incontrerà il presidente Lotito proprio per capire le intenzioni della società. La scorsa estate la Lazio rifiutò un’offerta milionaria da parte dei russi dell'Anzhi. Il Profeta, però, piace molto anche in Italia (la Juventus propone come parziale contropartita Krasic) e in Inghilterra: Arsenal e Tottenham sono da tempo interessate al trequartista.
Lotito al momento ha detto no ad ogni avance ma potrebbe vacillare qualora in cambio venissero offerti 25-30 milioni. La speranza è che non servano e che Hernanes possa ritrovare di colpo brillantezza e genialità da mostrare ancora nella Lazio.
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