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Il patron analizza il pari interno con i salentini e fissa gli obiettivi per presente e futuro: "Il terzo posto è un obbligo, sul mercato cercheremo tre o quattro campioni".Due punti gettati al vento che pesano eccome sull'economia di una classifica che poteva essere ben diversa. Il pari interno contro il Lecce lascia l'amaro in bocca alla Lazio, come traspare dalle parole di Claudio Lotito nel post-partita riportate dal 'Corriere dello Sport'.
Il patron indossa i panni dello psicologo e prova ad analizzare cosa non è andato nella gestione del vantaggio: "A tre minuti dalla fine non abbiamo controllato la partita con astuzia, cinismo ed esperienza. Abbiamo pareggiato un match che abbiamo avuto sempre in pugno, nonostante il Lecce abbia giocato bene. Gestendo la palla non avremmo certo preso goal".
Una corsa al terzo posto che si fa sempre più incerta, ma Lotito avverte: "E' un obbligo per i tifosi e per la società. Purtroppo però i risultati non dipendono solo dalle nostre volontà ma da fattori anche imponderabili".
L'approdo nell'Europa che conta aiuterebbe anche in chiave mercato: "La società sta lavorando per formare una squadra ancora più competitiva di quella di quest’anno. Cerchiamo tre o quattro campioni in tutti i reparti per rinforzarci. E’ logico che l’accesso alla Champions sarebbe importante sul piano economico oltre che per quello sportivo".
E a chi gli chiede se un'infermeria sempre piena abbia pesato sull'andamento della stagione, il presidente non ha dubbi: "La Lazio ce la sta mettendo tutta nonostante le assenze, ma se le alternative disponibili in rosa giocheranno con lo spirito delle ultime partite sarà tutto più facile. I rientri di Klose e Lulic? Non sono né ottimista né pessimista perché è capitato che io fossi ottimista per alcuni recuperi che poi non sono avvenuti".
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