www.gazzetta.itBiancocelesti bene bel primo tempo ma in gol solo a 8 minuti dalla fine con Matuzalem, giallorossi a segno con merito in pieno recupero e ora in piena corsa per la salvezzaCorsa Champions? Ancora aperta per la Lazio. Speranze salvezza? Rimpolpate per i Lecce. Un'incredibile finale di partita mette il sigillo a un 1-1 che non serve alla Lazio e a un Lecce che pareggia al 91' con Bojinov al termine di un match che la Lazio ha dominato per 45 minuti senza segnare e poi ha buttato via nel momento peggiore, quando con Matuzalem era passata senza merito in vantaggio. Tutto rinviato dunque: per la Lazio era l'ennesima partita affrontata in piena emergenza. Reja, alla panchina numero 200 in serie A: senza Konko, Radu e Mauri, squalificato. Torna Hernanes, chiamato a ritrovare la verve smarrita per dare una mano a Rocchi, che da oltre un mese è l'unica punta su cui si affidano i biancocelesti. Il Lecce di Cosmi cambia poco: Miglionico k.o. è sostituito da Esposito, Blasi squalificato da Bertolacci. Il 3-5-2 dei salentini in grandissmo momento e in piena corsa per la salvezza si affida ai terminali offensivi Di Michele-Muriel, con la freccia Cuadrado a destra pronto a far danni su un Garrido insicuro.
VANO DOMINIO — Un tempo intero di Lazio. Il Lecce, nonostante la presenza di Bertolacci che dovrebbe garantire una maggiore offensività al centrocampo, ha il baricentro basso e soffre terribilmente il pressing dei padroni di casa, che mantengono un possesso palla prolungato e feroce, con Candreva sulla fascia e Matuzalem in cabina di regia in giornata di grazia, ma con Hernanes fuori completamente dal gioco, incapace di indovinare i passaggi. Spingi e spingi, però, per la Lazio alla fine dei primi 45 minuti si contano solo tre grandi occasioni: una traversa colpita da Candreva, un doppio salvataggio miracoloso di Benassi prima in tuffo su Rocchi e poi sui piedi di Candreva sulla ribattuta. E poi un colpo di petto in area di Biava, su corner di Matuzalem, che Benassi blocca.
POCHE IDEE — Inevitabile l'ennesima sostituzione di Hernanes (siamo a 21) ufficialmente per un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Reja passa dal 4-2-3-1 al 4-3-2-1 con in campo Alfaro e Candreva più vicini a Rocchi per scardinare la difesa leccese con la velocità sulle fasce. Ma il Lecce è un'altra cosa rispetto al primo tempo: col Genoa che sta perdendo clamorosamente col Siena. E così i giallorossi partono fortissimo: pressing e squadra indemoniata. In pochi minuti arrivano una grande parata di Marchetti su botta di Bertolacci e poi una clamorosa traversa di Cuadrado che gira al volo su calcio d'angolo. Le squadre si allungano e inizia una serie di azioni pericolose da una parte e dall'altra. La Lazio alza la testa, ma in tre minuti Alfaro spreca due occasioni d'oro mancando il controllo in area con la difesa leccese in difficoltà.
CHE FINALE — Il tempo di riordinare le idee e la Lazio riparte, difettando però di lucidità al momento di chiudere l'azione. Il Lecce fa quadrato nella sua metà campo, schiera tutti gli uomini dietro la linea del pallone con le frecce pronte a far male. Un canovaccio che non aiuta i biancocelesti a sfondare la linea, vicini al gol solo con un colpo di testa di Biava che sfiora l'incrocio dei pali. In tutto questo Alfaro incassa una botta e viene sostituito da Cana. Si va avanti così, col Lecce che sfiora al 33' il gol: Corvia a porta vuota manca l'impatto col pallone. Poche idee in campo e squadre alla disperata ricerca di un'occasione da gol, ma sempre più stanche. Lo 0-0, alla fine, non serve a nessuno, ma la Lazio non molla. E così, al 37', una discesa a destra di Scaloni diventa oro prezioso: il cross dell'argentino in area viene sfruttato da Matuzalem che di testa insacca per un 1-0 fondamentale. Cosmi inserisce Bojinov per un assalto finale. E proprio il bulgaro mette dentro il pallone dopo un'incredibile serie di rimpalli in area e una parata vana di Marchetti: siamo al 46'. Troppo tardi per un altro gol. Sia per la corsa Champions sia per la salvezza.