Infortuni

[Dija]

Del caso. Non oso pensare che ha questi livelli si facciano preparazioni inadeguate o staff medico incompetente.

[AlenBoksic]

Manca la risposta vera: dell'età

Le statistiche sul calcio professionistico segnalano che il numero degli infortuni in allenamento è di circa 5 ogni 1˙000 ore, mentre in partita il tasso si quadruplica a 20 infortuni ogni 1˙000 ore. In entrambi gli ambiti, però, la tipologia rimane percentualmente la stessa: gli infortuni dovuti a problemi muscolari sono il 52% mentre quelli dovuti a traumi o colpi sono il 39%.
E in entrambi gli ambiti si registra un aumento progressivo della possibilità di infortunarsi con l’aumento dell’età degli atleti. Il Milan, tra le squadre iscritte alle coppe europee (in questo caso i dati sono della Uefa) è la più anziana come età media – e in Italia è quella che si infortuna di più. La Lazio, nella classifica d’età Uefa, è la 2ª più anziana – e in Italia è la 2ª per numero di infortuni, con 181 giornate di campionato saltate dai suoi. L’Inter, 10ª per età della Uefa, è 3ª in Italia per giornate saltate con 154.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/altro-che-sport/il-segreto-della-juventus-senza-infortunati-giocatori-giovani-poche-partite-al#ixzz1rzQeiwTQ

[lollapalooza]

E' naturalmente un mix di tutti i fattori; i predominanti credo siano l'elevata età media, gli impegni frequenti e i l'aver giocatori piuttosto inclini agli infortuni.

Si aggiunga una buona dose di sfiga e si mescoli sapientemente.

Su preparazione e staff medico, non essendo un tecnico, non mi pronuncio.

[LaLazioMia]

Preparatore atletico   Luigi Febbrari



Indovinate chi lo ha voluto e chi se lo è portato appresso.

L'eta' poi è una stronzata. Ci sono moltissimi ultratrentenni che giocano senza problemi e che non soffrono degli incredibili e continui infortuni muscolari di cui hanno sofferto quest'anno sia i giovani che i vecchi della Lazio.

Lo staff medico non ha nessuna possibilità nè funzione di prevenire certi infortuni
Poi se si considera che responsabile dello staff medico sportivo è un tal Pulcini .....

[zorba]

Manca la risposta vera: dell'età

Le statistiche sul calcio professionistico segnalano che il numero degli infortuni in allenamento è di circa 5 ogni 1˙000 ore, mentre in partita il tasso si quadruplica a 20 infortuni ogni 1˙000 ore. In entrambi gli ambiti, però, la tipologia rimane percentualmente la stessa: gli infortuni dovuti a problemi muscolari sono il 52% mentre quelli dovuti a traumi o colpi sono il 39%.
E in entrambi gli ambiti si registra un aumento progressivo della possibilità di infortunarsi con l’aumento dell’età degli atleti. Il Milan, tra le squadre iscritte alle coppe europee (in questo caso i dati sono della Uefa) è la più anziana come età media – e in Italia è quella che si infortuna di più. La Lazio, nella classifica d’età Uefa, è la 2ª più anziana – e in Italia è la 2ª per numero di infortuni, con 181 giornate di campionato saltate dai suoi. L’Inter, 10ª per età della Uefa, è 3ª in Italia per giornate saltate con 154.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/altro-che-sport/il-segreto-della-juventus-senza-infortunati-giocatori-giovani-poche-partite-al#ixzz1rzQeiwTQ

Proprio nel Milan, tuttavia, milita quella che può considerarsi l'eccezione alla regola, ovvero il 'Papero'......

[lollapalooza]

...
L'eta' poi è una stronzata. Ci sono moltissimi ultratrentenni che giocano senza problemi e che non soffrono degli incredibili e continui infortuni muscolari di cui hanno sofferto quest'anno sia i giovani che i vecchi della Lazio.
...

Di fronte ai dati oggettivi postati da Alen questa è una motivazione che definirei dozzinale.

[Bob]

ho messo preparazione, per due motivi, quelli che l'hanno saltata (per diversi motivi) sono i più in forma, poi, siamo scoppiati quasi subito  (nel momento più importante della stagione) e da lì è cominciata l'ecatombe (poco tempo per recuperi, età, ecc...).
 

[BobLovati]

Sarà un caso che alla prima stagione di Reja e Febbrari ( iniziata a gennaio 2010 ) sia andata per 5 mesi ) tutto molto bene, e che l´anno scorso e quest´anno la Lazio sia durata solo 4-5 mesi.
Se 2 indizi sono importanti e 3 fanno una prova ...

[Il frigorifero]

Comunque si sono infortunati anche tantissimi giocatori che non sono poi così vecchi. Che la preparazione sia stata completamente toppata, non penso si possa mettere in discussione.

[rocco tanica]

di Daniele Magliocchetti
ROMA - Ai minimi termini. Come sempre. A Novara la Lazio senza otto giocatori, sei infortunati (Dias, Lulic, Klose, Stankevicius, Konko e Radu) e due squalificati, Mauri e Kozak. Reja, oltretutto, deve fare i conti anche con qualche giocatore non proprio al top della forma, come Ledesma e Rocchi, con l’italo-argentino che ha sempre giocato e che avrebbe quindi bisogno di tirare il fiato. Ancora una volta, insomma, il tecnico avrà a disposizione una squadra incerottata, ma con il morale comunque alto e tanta voglia di raggiungere quel fondamentale terzo posto.

È una stagione maledetta per il club biancoceleste, che in tema di infortuni è secondo solo al Milan di Allegri. Un record negativo di cui Reja avrebbe sicuramente fatto volentieri a meno. Gli stop per guai fisici sono oltre trenta, una ventina dei quali per problemi muscolari, con diversi giocatori, vedi Konko e Dias, che si sono fermati per ben quattro volte, sedici sono gli infortuni «gravi», tipo Mauri e Brocchi per intenderci, entrambi sono stati out per mesi. Alla base di così tanti incidenti c’è probabilmente un problema dovuto alla preparazione, ai metodi d’allenamento e soprattutto alle tante partite disputate in questa stagione. Per stessa ammissione dell’allenatore la squadra, almeno rispetto all’anno scorso, si è potuta allenare e lavorare molto meno proprio a causa delle tante gare disputate tra campionato e coppe. Basti pensare che nei primi mesi, da settembre e fino a novembre, la Lazio ha giocato ogni tre giorni e con poca possibilità di recuperare forma fisica e mentale. A fine stagione, a prescindere dal piazzamento che occuperà la Lazio in classifica, in società si faranno diverse valutazioni e riflessioni su come poter migliorare questa situazione. Non si può andare avanti, nessuno a Formello crede alle coincidenze, che tutto sia frutto del caso, o solo del caso. Sono stati troppi gli infortuni e sono stati pesanti e fin troppo ripetuti i danni a livello muscolare, soprattutto nella zona dei flessori. Detto questo, è probabile che venga effettuata qualche integrazione nello staff sanitario.

Ogni domenica la formazione schierata è stata diversa, con Reja che ha dovuto fare ogni volta di necessità virtù. Se la Lazio, con tutto quello che le è capitato, è ancora terza in classifica è sicuramente merito della validità della rosa e dell’impegno sul campo. Allo stesso tempo, tuttavia, non può non interrogarsi sulla procedura del lavoro svolto sin dall’inizio della stagione, ritiro incluso. Perciò, in vista della prossima stagione che potrebbe vedere la squadra partecipare ai preliminari della Champions League, bisognerà apportare qualche variazione per evitare di ritrovarsi a vivere la stessa difficile situazione che ha penalizzato i risultati della squadra. I problemi muscolari riguardanti prima Lulic e poi Klose hanno ulteriormente aggravato la difficile situazione, proprio nel periodo cruciale del campionato. Domani a Novara Reja sarà costretto a schierare una formazione ancora una volta inedita e con diverse novità, sempre a causa degli infortuni. Ormai è una costante del campionato ma i punti persi per strada pesano in classifica, così i biancocelesti dovranno lottare fino all’ultimo per difendere un terzo posto che poteva già essere in tasca]
Sabato 14 Aprile

[Dija]

Manca la risposta vera: dell'età

Le statistiche sul calcio professionistico segnalano che il numero degli infortuni in allenamento è di circa 5 ogni 1˙000 ore, mentre in partita il tasso si quadruplica a 20 infortuni ogni 1˙000 ore. In entrambi gli ambiti, però, la tipologia rimane percentualmente la stessa: gli infortuni dovuti a problemi muscolari sono il 52% mentre quelli dovuti a traumi o colpi sono il 39%.
E in entrambi gli ambiti si registra un aumento progressivo della possibilità di infortunarsi con l’aumento dell’età degli atleti. Il Milan, tra le squadre iscritte alle coppe europee (in questo caso i dati sono della Uefa) è la più anziana come età media – e in Italia è quella che si infortuna di più. La Lazio, nella classifica d’età Uefa, è la 2ª più anziana – e in Italia è la 2ª per numero di infortuni, con 181 giornate di campionato saltate dai suoi. L’Inter, 10ª per età della Uefa, è 3ª in Italia per giornate saltate con 154.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/altro-che-sport/il-segreto-della-juventus-senza-infortunati-giocatori-giovani-poche-partite-al#ixzz1rzQeiwTQ

di Daniele Magliocchetti
ROMA - Ai minimi termini. Come sempre. A Novara la Lazio senza otto giocatori, sei infortunati (Dias, Lulic, Klose, Stankevicius, Konko e Radu) e due squalificati, Mauri e Kozak. Reja, oltretutto, deve fare i conti anche con qualche giocatore non proprio al top della forma, come Ledesma e Rocchi, con l’italo-argentino che ha sempre giocato e che avrebbe quindi bisogno di tirare il fiato. Ancora una volta, insomma, il tecnico avrà a disposizione una squadra incerottata, ma con il morale comunque alto e tanta voglia di raggiungere quel fondamentale terzo posto.

È una stagione maledetta per il club biancoceleste, che in tema di infortuni è secondo solo al Milan di Allegri. Un record negativo di cui Reja avrebbe sicuramente fatto volentieri a meno. Gli stop per guai fisici sono oltre trenta, una ventina dei quali per problemi muscolari, con diversi giocatori, vedi Konko e Dias, che si sono fermati per ben quattro volte, sedici sono gli infortuni «gravi», tipo Mauri e Brocchi per intenderci, entrambi sono stati out per mesi. Alla base di così tanti incidenti c’è probabilmente un problema dovuto alla preparazione, ai metodi d’allenamento e soprattutto alle tante partite disputate in questa stagione. Per stessa ammissione dell’allenatore la squadra, almeno rispetto all’anno scorso, si è potuta allenare e lavorare molto meno proprio a causa delle tante gare disputate tra campionato e coppe. Basti pensare che nei primi mesi, da settembre e fino a novembre, la Lazio ha giocato ogni tre giorni e con poca possibilità di recuperare forma fisica e mentale. A fine stagione, a prescindere dal piazzamento che occuperà la Lazio in classifica, in società si faranno diverse valutazioni e riflessioni su come poter migliorare questa situazione. Non si può andare avanti, nessuno a Formello crede alle coincidenze, che tutto sia frutto del caso, o solo del caso. Sono stati troppi gli infortuni e sono stati pesanti e fin troppo ripetuti i danni a livello muscolare, soprattutto nella zona dei flessori. Detto questo, è probabile che venga effettuata qualche integrazione nello staff sanitario.

Ogni domenica la formazione schierata è stata diversa, con Reja che ha dovuto fare ogni volta di necessità virtù. Se la Lazio, con tutto quello che le è capitato, è ancora terza in classifica è sicuramente merito della validità della rosa e dell’impegno sul campo. Allo stesso tempo, tuttavia, non può non interrogarsi sulla procedura del lavoro svolto sin dall’inizio della stagione, ritiro incluso. Perciò, in vista della prossima stagione che potrebbe vedere la squadra partecipare ai preliminari della Champions League, bisognerà apportare qualche variazione per evitare di ritrovarsi a vivere la stessa difficile situazione che ha penalizzato i risultati della squadra. I problemi muscolari riguardanti prima Lulic e poi Klose hanno ulteriormente aggravato la difficile situazione, proprio nel periodo cruciale del campionato. Domani a Novara Reja sarà costretto a schierare una formazione ancora una volta inedita e con diverse novità, sempre a causa degli infortuni. Ormai è una costante del campionato ma i punti persi per strada pesano in classifica, così i biancocelesti dovranno lottare fino all’ultimo per difendere un terzo posto che poteva già essere in tasca]
Sabato 14 Aprile

I due articoli ti danno un idea generale,che credo sia corretta'.

[AlenBoksic]

Di fronte ai dati oggettivi postati da Alen questa è una motivazione che definirei dozzinale.

È gente c'ha la verità in tasca,
tant'è che l'anno scorso disse che se non si cambiava allenatore non s'andava oltre il 10° posto.

Il merdlan,
col merdlanlab e l'allenatore più pagato della serie A,
mercoledì a Verona vantava 14 assenti.
Sarà colpa di Reja

[disabitato]

E' corpa der geftore

[Fabio70rm]

Qualcosa comunque è stato sbagliato nella gestione degli infortuni.

Spero si prenda provvedimenti per evitare iatture del genere.

[cuchillo]

La Juve, lo scorso anno, è stata clamorosamente penalizzata dagli infortuni. E lo stesso le accadde l'anno prima e l'anno ancora prima.
Quest'anno non je s'è fatto male praticamente nessuno.
Sì e no, mediamente, hanno 1 indisponibile a partita.
E' un merito, un grande merito non avere giocatori che s'infortunino.

Non so, nella Lazio, di chi sia la responsabilità per una roba mai vista in 30 anni che seguo coscientemente la Lazio.
Ma è un demerito enorme. E qualcosa bisogna fare.

[Eagles71]

Nessuna di quelle, a parte Lulic, sono sempre gli stessi elementi più o meno e cioè giocatori che hanno storie cliniche con indole all' infortunio muscolare e ogni anno che passa sarà peggio.
Per quanto riguarda Radu e Dias hanno bisogno di intervento chirurgico, al brasiliano manca cartilagine, ad esempio.
Pensare che abbiano sbagliato preparazione mi sorprende, come mai allora Ledesma non ne salta mai una?

[Yotanka]

Qui dalle parti dell'Eur, dopo una mattinata dove si è visto anche un bel sole caldo, ha ricominciato a piovere, credo sia colpa di Reja...

[Reflexblue]

Quante squadre, quanti allenatori, quanti preparatori avranno cambiato nel corso della loro carriera Aquilani, Pato, Chivu, Jankovic, Konko? Possibile che ogni anno sbaglino preparazione?

In primis c'è la genetica: ci sono atleti dalla costituzione sana e robusta e atleti fragili.

Poi c'è la componente età, come giustamente postato da AB.
Brocchi e Rocchi fino a due o tre anni fa erano giocatori affidabili, ma quando sei più vicino ai quaranta che ai trenta il discorso cambia.

Infine gli impegni e la preparazione atletica.