Oltre il tempo... Giorgio Chinaglia

[Holly]

ieri in DE ha fatto la sua comparsa questa bandiera, che mi ha fatto tanto emozionare.... quel dito è sempre una canna di pistola puntata verso la sud!

[chinaglia]

Giorgio con la figlia Stephanie

[chinaglia]

Ciao Giorgio. Pensaci da lassù anche nel 2014

[WombyZoof]

"il grido di battaglia"  eterno

[chinaglia]

Pronto per Lazio vs Inter

[chinaglia]

Giorgio Chinaglia. Tutti in piedi.

[chinaglia]

Giorgio Chinaglia: the look

[salasso]

oggi sarebbe stato il Tuo compleanno.

auguri Giorgione nostro

 

[chinaglia]

Auguri Giorgio, guardaci sempre da lassù

[Panzabianca]

tutti i tifosi di ogni parte del mondo vorrebbero nella storia del loro club un Giorgio Chinaglia.
MITOOOO VERO!! ...e non come certi coattelli caricati a corda...(c'hanno perso 15 derby).

[chinaglia]

"Il padrone della Lazio però non è Chinaglia, i padroni sono i tifosi, sono loro la vera società. I dirigenti passano, loro, anzi noi, rimarremo sempre!"
Giorgio Chinaglia, 13 luglio 1983




_{PS: questo è un topic di ricordo, evitiamo polemiche in un senso o nell'altro}

[Zapruder]

"Il padrone della Lazio però non è Chinaglia, i padroni sono i tifosi, sono loro la vera società. I dirigenti passano, loro, anzi noi, rimarremo sempre!"
Giorgio Chinaglia, 13 luglio 1983

La riprova che alla gente piace essere presa per il qulo.

[borges]

La riprova che alla gente piace essere presa per il qulo.

tanto poi dopo un piantarello al funerale basta scaricaglie addosso tutte le colpe.....

[chinaglia]

Oggi come allora, era il 19 maggio, 1974


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[chinaglia]

Oggi come allora, era il 19 maggio, 1974, e la Lazio affrontava il Bologna (al Dall'Ara però).




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[ML]

Minuto 6.11

[chinaglia]

Mi è appena arrivato per posta: France Football del 30 settembre 1980, Giorgio Chinaglia e Franz Beckenbauer








Giorgio Chinaglia è il grido di battaglia di Tapatalk

[DinoRaggio]

http://www.nycosmos.com/article/uuid/ovvxc3u8y4ag1rcebibb4owdv/giorgio-chinaglia-a-no-9-dream

I Cosmos ritireranno la maglia numero 9 indossata da Long John.

[johanncruyff]

Oggi sono tre anni: ci manchi sempre Giorgio

"Look At Me! I Am Giorgio Chinaglia! I Beat You!"

Sembrava un pesce d’Aprile ma non lo era, e quella morte improvvisa l’1 aprile 2012 ha lasciato un buco nel cuore dei tifosi biancocelesti. Chinaglia è la storia della Lazio. Forse mai un giocatore è stato allo stesso tempo più amato e allo stesso odiato in Italia. Ma se c’è stato uno capace di incarnare ciò che rappresenta il “numero 9” nel calcio, quello è Chinaglia. Inizia a giocare a pallone da emigrante, col Swansea City, e questo lo costringe a passare per la C in Italia, dove nell’Internapoli lo pesca la Lazio di Lenzini nel 1969. Sgraziato nel tocco, assente nel gioco aereo nonostante i 186 cm, all’inizio i tifosi lo contestano, ma Lorenzo è convinto di avere tra le mani qualcosa di grande, e all’esordio da titolare Giorgione lo ringrazia infilando il Milan neo Campione d’Europa. È però con Maestrelli, per lui un secondo padre, che Chinaglia trova la via della grandezza, migliorandosi giorno dopo giorno. Capocannoniere in B con 21 reti, si accorge di lui il CT Valcareggi, che lo chiama in Nazionale il 21 giugno 1972 contro la Bulgaria, e dopo 5 minuti va già in gol. L’anno dopo arrivano Frustalupi, Re Cecconi, Pulici, Garlaschelli, Nanni e Martini: l’ossatura della Lazio dello Scudetto, divisa negli spogliatoi e granitica in campo, guidata da un Chinaglia inarrestabile. Devastante in progressione, sempre in movimento per aprire spazi ai compagni, Long John gioca con gli antidolorifici, corre, marca e segna, e ogni volta vola ad abbracciare Maestrelli, quando non si pianta col dito alzato verso la Curva Sud in un derby. Molti lo odiano, ma tutti lo vorrebbero. Lui però ama solo la Lazio. L’apoteosi arriva il 12 maggio 1974 quando davanti a 85.000 spettatori segna su rigore contro il Foggia il gol che consegna alla Lazio il primo Scudetto della sua storia. Con 24 reti vince la classifica dei cannonieri e vola in Germania per i Mondiali, dove però nella prima partita contro Haiti il celebre “vaffa” a Valcareggi in pratica chiude il suo rapporto con la Nazionale, che fallisce quei Mondiali anche per l’incapacità di saper sfruttare lui e gli altri freschi campioni d’Italia. L’anno dopo Maestrelli si ammala e per la grande Lazio è l’inizio della fine. E nel 1976, dopo 209 match e 98 reti in biancoceleste, vola in America per raggiungere la famiglia e giocare con i Cosmos di New York a fianco di Pelé, Beckenbauer e Carlos Alberto, e vince 4 volte il NASL Soccer Bowl. Roma o New York, la storia è sempre la stessa: il gol. Dopo, tutto il resto è noia.

Articolo pubblicato sul Guerin Sportivo dell'aprile 2013

[nestorburma]

Oggi sono tre anni: ci manchi sempre Giorgio

"Look At Me! I Am Giorgio Chinaglia! I Beat You!"

[...]

Ho aperto questo topic e mi sono incantato per cinque minuti davanti a questa foto con un groppo in gola, le lacrime agli occhi nell'assurda pretesa di riconoscere in quelle figure esultanti un piccolo nestorburma accompagnato dal suo papà che urlavano quel giorno insieme a Giorgione.
E' inutile, nel bene e nel male Giorgione è nel nostro cuore e nelle nostre viscere, perderne la memoria sarebbe perdere un pezzo di noi.