Autore Topic: Sul gioco della Lazio  (Letto 8514 volte)

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Offline Er Matador

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #60 : Giovedì 12 Aprile 2012, 13:20:14 »
Ricordo una tua precisa critica all'allenatore, in questo senso: so' tutti buoni a fare bene con quelli bravi, il valore aggiunto di un allenatore si vede anche da quanto tira fuori di buono da quelli meno bravi. Parlando di uno come Garrido, per esempio, si potrebbe pensare che il basco debba sottoporsi a una pesante rieducazione su come si sta in campo, soprattutto nel nostro calcio: è il caso di farlo lavorare sulla tattica, insomma, per vedere se stiamo realmente parlando di una sòla o no: in questo caso posso pensare che esistano allenatori migliori di Reja. Ma se parliamo di Scaloni, mi riesce difficile pensare che ci sia qualcosa da insegnare a uno della sua età e della sua esperienza, che infatti dimostra di saper stare in campo benissimo e meglio di tanti altri: i suoi limiti però sono evidenti, soprattutto per motivi di età, e non credo si possa pensare di cavarne di più.
Nello specifico, ragionamento ed esempi allegati sono del tutto convincenti.
C'è un però: quello da te citato, vale a dire il lavoro sulle caratteristiche intrinseche del giocatore, è solo uno degli approcci possibili per valorizzarlo.
Prendiamo proprio il buon Lionel: nessuno, credo anch'io, può aggiungere granché al suo contributo, dignitoso ma nei fatti insufficiente, di terzino ormai sfiatato.
Se si considera però con attenzione lo storico di ciascun elemento a disposizione - e questo da un allenatore lo pretendo -, ci si ricorda di quel Lazio-Dinamo Bucarest, dove due infortuni costrinsero a reinventare la difesa coi ragazzini De Silvestri sulle fasce più l'inedita coppia centrale Scaloni-Zauri.
Ebbene, l'argentino risultò decisivo nel gestire tatticamente e psicologicamente un reparto che era poco definire in emergenza: e non è certo quella la sua unica esperienza nel cuore della difesa.
Ora, il buco più clamoroso nell'organico si è creato per la latitanza del vero Dias, che ha lasciato la terza linea sprovvista di una guida nei movimenti d'insieme.
E abbiamo constatato ieri sera, se mai ce ne fosse bisogno, come due prestazioni individualmente valide (Diakité e Biava) ma non coordinate danneggino sia la fase difensiva sia le distanze tra i reparti.
Scaloni ha carisma, esperienza, intelligenza tattica nonché una certa abilità nel chiamare il fuorigioco: nell'ambito del materiale a disposizione, era l'unico a poter fornire un simile know-how.
Ha i suoi anni e non regge impegni ravvicinati, d'accordo: ma, a parte il fatto che un centrale corre assai meno di un terzino, è qui che un allenatore ha i margini e il dovere per intervenire.
Quando assunse la guida del Milan, Zaccheroni si ritrovò un Maldini che cominciava a perdere qualche colpo nelle volate sulla fascia: lo collocò a sinistra nella difesa a tre, studiando tutti gli accorgimenti tattici per circoscriverne il raggio d'azione e stancarlo il meno possibile.
"Nel ruolo in cui lo schiero, può giocare fino a quarant'anni", fu la sintesi dal salumiere: in quel caso non si sbagliava.
Ora, applicando tutto questo ragionamento a Scaloni ne avremmo ottenuto, almeno in qualche gara, un vice-Dias all'altezza e una difesa meglio guidata.
È troppo chiedere tutto questo al tecnico di una squadra in lotta per la CL? Ed è affrettato concludere che utilizzando Lionel così - anziché come ultima carta nel mazzo dei terzini - il suo contributo, a parità di risorse atletiche e caratteristiche, sarebbe risultato considerevolmente più incisivo?
Ecco, ragionamenti di questo tipo non esistono negli orizzonti di Reja. Nel 2012 mi sembra un problema serio.

Questo semplicemente sfruttando al meglio le caratteristiche di ciascuno, e questo per me è già tanto, da parte del "manico". E' inutile e assurdo che un allenatore chieda corsa furibonda a un centrocampo con pochi corridori: non si può calare un "gioco" sic et simpliciter su una squadra, bisogna anche adattarsi al materiale di cui si dispone. E se alcuni elementi ti costringono a rivedere le tue convinzioni, perché possono darti un grande contributo, l'intelligenza sta nell'adattarsi.
D'accordo anche qui, fermo restando che gli allenatori si possono suddividere da questo punto di vista in due categorie: chi tende a imporre una visione di gioco forte, ed è strutturalmente inadatto a guidare organici non calibrati sulle sue convinzioni (è il motivo per cui, rispondendo a una domanda posta nel frattempo, Conte avrebbe quasi certamente fatto peggio di Reja con questa Lazio pur essendo complessivamente più bravo); chi parte dai giocatori a disposizione.
L'importante è che dall'approccio, quale esso sia, esca un progetto tattico compiuto e funzionale.
Prendiamo la gara di Torino. Il goriziano partiva da una situazione non facile e un avversario non affrontabile ad armi pari sul piano del dinamismo.
Cosa gli rimaneva da fare per tentare di segnare un gol in più? Fondamentalmente le soluzioni si riducevano a due:

1) tentare di rubare la parte al dirimpettaio, gettando nella mischia tutta la qualità disponibile per tenere palla, sfiancare il pressing feroce - ma a tratti un tantino a testa bassa - proposto dal tecnico leccese e rimanere nei pressi della trequarti avversaria in attesa di piazzare il colpo.
In tal caso, Biava andava sulla fascia per garantire un po' più di sprint nei recuperi e Scaloni in mezzo a guidare la difesa alta, indispensabile per quel tipo di partita

2) cedere l'iniziativa in maniera controllata, ma con un piano dettagliatissimo per colpire in contropiede: qualcosa di simile a quanto riuscito contro il Milan, magari a ritmi un po' più rapidi.
A tale scopo è fondamentale un mediano di mischia che faccia uscire rapidamente e con precisione la palla dall'area, avviando una verticalizzazione in grado di tagliare il campo in pochi passaggi: cito, con parecchio masochismo, il gol di Pepe all'andata

immagino che Reja avesse in testa la seconda ipotesi: ma come l'ha implementata? Piazzando davanti alla difesa un duo di mediani massimamente inadatti a ripartire in quel modo, e che garantivano alla manovra un micidiale collo di bottiglia in quel settore.
E non mi diffondo sul resto, a partire dalle tare (con la minuscola) croniche di una manovra offensiva in cui mancano incarichi precisi e movimenti senza palla, anch'essi vitali per le azioni di rimessa.
Se uno dimostra di ignorare simili fondamentali, è un italianista un po' troppo stagionato o semplicemente un inadeguato, come ho ripetuto (stancando qualche lettore, temo) qualche miliardo di volte?

Offline Fulcanelli

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #61 : Giovedì 12 Aprile 2012, 13:24:20 »
Il punto nodale della discussione è, a mio avviso, nel mistero della preparazione atletica.
Un giocatore bravo, ma a corto di fiato e di potenza, rende meno di uno atleticamente in gamba e discretamente dotato. Diceva Maestrelli che 11 Re Cecconi avrebbero sempre vinto contro 11 D'Amico.
I nostri giocatori mediamente sono: a) fracichi irremediabilmente; b) atleticamente non a posto né sul piano della rapidità né sil piano della potenza atletica (ai tackle arrivano in ritardo e li perdono comunque, se non fanno fallo).
Hernanes ha giocato la prima stagione con Reja, perché adesso è un giocatore dimezzato rispetto ad allora?
Appagato (da che?), distratto (da cosa), sfiduciato? O il primo anno veniva da una preparazione fatta in Brasile?
Infortuni a ripetizione e forma scadente dopo Natale forse impediscono di giocare altrimenti che con lancioni dalla difesa e spioventi dalla 3/4 campo.

Offline Setteblu

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #62 : Giovedì 12 Aprile 2012, 13:34:47 »
A me pare evidente che ci sia stata una scelta precisa, la squadra è stata costruita da Reja a sua immagine e somiglianza: anziana, navigata, sorniona, con qualche acciacco ma di ottima qualità, almeno nei 12-13 titolari.
Io mi tolgo il cappello davanti ai risultati, ma allo stesso tempo ribadisco che questo è il motivo per cui non lo confermerei. Perché voglio vedere un tipo di calcio diverso, e so che con Reja non lo vedrò mai.

Non avrei saputo dirlo meglio. La nostra è una squadra più che buona e mantiene il terzo posto perché oggettivamente il campionato di quest'anno - pur molto avvincente - è di basso livello qualitativo.
Se non erro a Natale eravamo quarti, oggi dopo 8 vittorie ed 8 sconfitte siamo addirittura terzi con tre punti di vantaggio sulla quarta. Vi pare normale?
In questi giorni ci siamo divertiti a ricordare il goal più bello di tutti i tempi ed abbiamo quindi rispolverato le vecchie Lazio degli ultimi quarant'anni almeno.
Io ho cominciato a tifare nell'83 e se mi avessero detto allora che avrei storto il naso per una Lazio terza mi sarei messo a ridere.
Invece è così ed anch'io sono d'accordo: vorrei vedere un calcio diverso ed avere la possibilità si "sognare". Non lo scudetto o chissà che: sognare di andare allo stadio e vedere la Lazio giocare da Dio e concorrere là in alto.
Come quest'anno si potrebbe dire ma a questa squadra manca la scintilla.
Poi sia chiaro: ne sono orgoglioso, come sempre, nonostante i limiti.
SFL

Offline disabitato

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #63 : Giovedì 12 Aprile 2012, 13:50:29 »
perchè equilibrio è sinonimo di bassa qualità?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Teo

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #64 : Giovedì 12 Aprile 2012, 13:55:08 »
...

Non so quanto sia proponibile Scaloni centrale, ma il dramma per me è proprio nel dover ricorrere, in modo continuativo, a un giocatore che due anni fa consideravamo accantonato per limiti di età, di cui sentivamo parlare ogni tanto come organizzatore di amene grigliate che avevano, perlomeno, lo scopo di tenere unito lo spogliatoio. Questo non è un limite di Reja, secondo me.

Io continuo a sottolineare il fatto che questa squadra, da due anni, raccoglie in campionato più di quanto semina in termini di spesa per gli emolumenti: qualcuno è più bravo degi altri: chi fa la spesa o chi cucina. Uno, l'altro o tutti e due: c'è poco da fare, tertium non datur direbbe Lotito. Se questa rosa non è abbastanza valorizzata dall'allenatore, a maggior ragione risalta il ruolo di chi la spesa l'ha fatta: se ci si lamenta dell'operato della società, non si può che ammettere che la rosa sia gestita da un vero asso della panchina. Né ha senso dire che sono gli altri che vanno piano: se hanno dirigenti e/o allenatori più scarsi dei nostri, ancora una volta questo vuol dire che i nostri sono stati bravi. Non è il tuo caso, ma sarei un po' di stufo di sentir dire peste e corna di chi i calciatori li compra, di chi li paga, di chi li allena, e se poi chiedi spiegazioni sul perché dell'attuale classifica, si finisce inevitabilmente nel campo dell'esoterismo.

Offline René Ferretti

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #65 : Giovedì 12 Aprile 2012, 14:06:42 »
Non so quanto sia proponibile Scaloni centrale, ma il dramma per me è proprio nel dover ricorrere, in modo continuativo, a un giocatore che due anni fa consideravamo accantonato per limiti di età, di cui sentivamo parlare ogni tanto come organizzatore di amene grigliate che avevano, perlomeno, lo scopo di tenere unito lo spogliatoio. Questo non è un limite di Reja, secondo me.

Io continuo a sottolineare il fatto che questa squadra, da due anni, raccoglie in campionato più di quanto semina in termini di spesa per gli emolumenti: qualcuno è più bravo degi altri: chi fa la spesa o chi cucina. Uno, l'altro o tutti e due: c'è poco da fare, tertium non datur direbbe Lotito. Se questa rosa non è abbastanza valorizzata dall'allenatore, a maggior ragione risalta il ruolo di chi la spesa l'ha fatta: se ci si lamenta dell'operato della società, non si può che ammettere che la rosa sia gestita da un vero asso della panchina. Né ha senso dire che sono gli altri che vanno piano: se hanno dirigenti e/o allenatori più scarsi dei nostri, ancora una volta questo vuol dire che i nostri sono stati bravi. Non è il tuo caso, ma sarei un po' di stufo di sentir dire peste e corna di chi i calciatori li compra, di chi li paga, di chi li allena, e se poi chiedi spiegazioni sul perché dell'attuale classifica, si finisce inevitabilmente nel campo dell'esoterismo.

La "colpa" è del livello medio del campionato italiano, dove LotitoTareReja nun c'entrano una beata mazza.
Facciamo un pò di più di quanto possiamo ma non troppo di più.
L'unica soluzione è acquistare 4-5 giocatori di livello medio-alto. Anche con Reja.

Boks XV

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #66 : Giovedì 12 Aprile 2012, 14:11:59 »
L'unica soluzione è acquistare 4-5 giocatori di livello medio-alto. Anche con Reja.

che poi è un po' anche la spiegazione del "miracolo Conte".
dammeli a me, in un'unica soluzione, Pirlo, Vidal, Vucinic, Lichtsteiner, Barzagli, Borriello...

Offline Matita

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #67 : Giovedì 12 Aprile 2012, 14:42:27 »
Ieri si è vista la differenza "mentale" di Conte(giovane e che gioca per vincere) contro Reja (navigato speculatore).

Guardiamo un esempio sotto gli occhi di tutti, Lichsteiner.
Con noi scendeva si fino anche alla bandierina  ,ma molto meno e con cross meno precisi. In area di rigore , nei pressi anche dell'area piccola lo vedemmo in 2 occasioni con Reja, a Milano e con il Cesena in casa se non erro e fece pure 2 reti. Giocavamo col 352 , con Licht esterno che si doveva coprire e eaiutare i centrali , ma c'era pure Ledesma ad alleggerigli in compito ,e lui doveva soprattutto spingere , che tra l'altro è la qualita' in cui eccelle.


Ora io a Reja non avrei nulla da dire , i risultati sono chiari , pero' guardando piu' attentamente mi verrebbe difficile capire questo ostracismo verso il 352dove a sinistra ad esempio Garrido potrebbe essere piu' libero di spingere(alla Licht, alla non come) visto che è il suo ruolo vero e sfrutteresti il suo bel piede per i cross in area, e a destra anche Konko che sottovalutiamo ma quando c'è gioca tantissimi palloni . Oltre pure a restituire Radu al suo ruolo vero.
3 centrali e 2 mediani per coprire bastano e avanzano, ma ovviamente devi averli a disposizione.

diaki biava radu
konko gonz/hernanes ledesma cana garrido
    mauri
               rocchi

in questo momento non farebbe schifo , anzi.
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POMATA

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #68 : Giovedì 12 Aprile 2012, 14:50:29 »
Io concordo con Teo, Reja ha fatto un grandissimo lavoro, a me non piace come non gioca ma siamo terzi, quindi bravissimo Reja.
Detto questo, credo che ci abbia preso per il culo a tutti visto che ad agosto aveva avallato la campagna acquisti e gli avevano comprato il famoso bomber da 20 gol.

Come ben dice Teo, Rocchi non li fa 20 gol ma può creare spazi per Klose (vedi Pirlo che non corre nel post di Teo) perchè allora si gioca solo a una punta? Direte, perchè il nostro centrocampo non sopporta le 2 punte, ma allora cosa avallò Reja in agosto?

Quindi: Reja  ha avallato la campagna estiva da bravo allenatore aziendalista e ha mentito.

Lotito ha messo in piedi un organico "instant team" per cercare la sculata in coppa italia e calmare l'umore dei tifosi.

Il colpabile è in buona parte Lotito (mo me aumentano i karma positivi ;D ;D ;D fatti da fish, mago e sfumatura :D)

In serio regá, questo è quello che passa il convento e Reja ha fatto le nozze con i fichi fracichi, neanche secchi...se vogliamo un altro allenatore bisogna smontare questo organico e ringiovanirlo de tanto...

Modo Diepa ON:

Se arriviamo terzi, mica ci vogliamo presentare al preliminare con questa squadra no? Quindi meglio non arrivarci...
Modo Diepa OFF

Modo Pomata ON
A Diepa ma vaffa... ;) ;) :D

Se scherza eh ;)

Offline Matita

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #69 : Giovedì 12 Aprile 2012, 14:55:36 »


Poma' , pero' a scagionare Reja ci sarebbero pero' pure i 4 mesi di assenza di Mauri , i 3 di Cana i 2 di Lulic. Infortuni assolutamente imprevedibili a differenza dei malanni di Konko ed altri.
Possiamo parlare anche della preparazione dove qualcosa che ci ha frenato c'è stato.

Ma Reja Mister non aveva mica sbagliato di tanto la sua "idea".
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jumpingjackflash

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #70 : Giovedì 12 Aprile 2012, 15:20:17 »
io tutti 'sti cross di Lichtsteiner non li ho visti. Ho visto qualche bell'inserimento in attacco ma li faceva anche da noi. A formazioni schierate, la loro era notevolmente più forte e più prestante della nostra. La forza della Juve è quella di tenere la squadra compatta, di giocare nello stretto e nel piede incredibile di Pirlo, un mix veramente formidabile. Toglietegli anche  il solo Pirlo e secondo me perde il 50% della capacità offensiva. Inoltre il gran dispendio di energie necessarie per giocare in quel modo rende i giocatori meno lucidi in zona gol quindi la Juve non capitalizza le tante occasioni che crea.
Bella squadra, più forte della nostra ma a me questa Lazio non dispiace per nulla.

Offline chemist

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Re:R: Sul gioco della Lazio
« Risposta #71 : Giovedì 12 Aprile 2012, 15:40:51 »
Mah. Sembra che Conte alleni il Real Madrid.
Io, se guardo la Juve, vedo tantissimi buoni corridori: Licht, Vidal, Pepe, Caceres, De Ceglie, Padoin...
Poi ci sono due o tre ottimi elementi: Vucinic, Marchisio, Barzagli.
Di campioni veri e propri, ne hanno due eh (mica 20):  Buffon e Pirlo. Del Piero non lo conto perchè praticamente ha purgato solo noi quest'anno.

Tutto ciò per dire che, con un mercato volto a portare gente di grande corsa e dinamismo più un paio di campioni nelle zone giuste (difensore centrale e punta), il divario con la Juventus non mi pare così abissale come si dice. Ieri ci mancava pure mezza squadra, se lo ricordano in pochi.

Sono molto daccordo. La ricetta per vincere per me dovrebbe essere: dinamismo, forza fisica ed agonismo caratterizzante tutti i giocatori + 3 campioni (uno per reparto). Date poi questa squadra ad un allenatore qualsiasi (di serie A).

Questo non significa poi avere un bel gioco pero', ma garantirebbe al 90 % dei buoni risultati.

Offline Matita

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #72 : Giovedì 12 Aprile 2012, 15:45:49 »
io tutti 'sti cross di Lichtsteiner non li ho visti. Ho visto qualche bell'inserimento in attacco ma li faceva anche da noi. A formazioni schierate, la loro era notevolmente più forte e più prestante della nostra. La forza della Juve è quella di tenere la squadra compatta, di giocare nello stretto e nel piede incredibile di Pirlo, un mix veramente formidabile. Toglietegli anche  il solo Pirlo e secondo me perde il 50% della capacità offensiva. Inoltre il gran dispendio di energie necessarie per giocare in quel modo rende i giocatori meno lucidi in zona gol quindi la Juve non capitalizza le tante occasioni che crea.
Bella squadra, più forte della nostra ma a me questa Lazio non dispiace per nulla.

Condivido. Quando parlo di cross non mi riferisco solo a ieri , ieri pero' lo hai visto spesso in area , un assist per chiellini alla fine , un tiro parato da marchetti (furoigioco) e un altro paio di palle messe dentro (quella poi ribatuta in scivolata da diaki su tiro di quaglia).

Questa partecipazione alla "rifinitura" , da noi non l'ha fatta quasi mai.


Detto questo , dammi Klose  Radu e Lulic , e vedi la Juve che fine fa'.

 ;)
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jumpingjackflash

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #73 : Giovedì 12 Aprile 2012, 15:55:06 »
Condivido. Quando parlo di cross non mi riferisco solo a ieri , ieri pero' lo hai visto spesso in area , un assist per chiellini alla fine , un tiro parato da marchetti (furoigioco) e un altro paio di palle messe dentro (quella poi ribatuta in scivolata da diaki su tiro di quaglia).

Questa partecipazione alla "rifinitura" , da noi non l'ha fatta quasi mai.


Detto questo , dammi Klose  Radu e Lulic , e vedi la Juve che fine fa'.

 ;)
dissento, gli inserimenti li faceva spesso anche con noi, però era più bloccato indietro rispetto a come gioca nelle Juventus.  :)

POMATA

Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #74 : Giovedì 12 Aprile 2012, 16:03:44 »
dissento, gli inserimenti li faceva spesso anche con noi, però era più bloccato indietro rispetto a come gioca nelle Juventus.  :)

C' aveva er fattore "minestra" da rispettare  ;D

Offline Reflexblue

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #75 : Giovedì 12 Aprile 2012, 16:15:37 »
Non saranno il Real Madrid, ma ieri hanno avvicendato tutto il reparto avanzato e Borriello è rimasto comunque in panchina. Così tanto per dire, eh.

Offline Matita

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R: Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #76 : Giovedì 12 Aprile 2012, 16:15:59 »
dissento, gli inserimenti li faceva spesso anche con noi, però era più bloccato indietro rispetto a come gioca nelle Juventus.  :)

E' quello che ho provato a scrivere qualche messaggio piu sopra. Non mi sono fatto capire.
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Offline Russotto

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #77 : Giovedì 12 Aprile 2012, 19:56:37 »
Io dico una cosa sola senza leggere con attenzione tutti i vostri post che piu' o meno sono tutti simili (pro/contro Reja):

e' vero...questo gioco e' orrendo da vedere, ma avrei voluto vedere questa Lazio giocarsela con tutti i titolari, e senza una Società che DISTRUGGESSE interamente un reparto (quello offensivo) a Gennaio.

Adesso siamo terzi e abbiamo giocatori come Garrido, Scaloni, Zauri che TUTTI NOI consideriamo scarsi o ex giocatori, che hanno un minutaggio superiore di qualsiasi peggior incubo potessimo fare ad inizio stagione.

Ditemi voi quante volte si e' vista questa formazione da Gennaio:
   
                                                                       Marchetti
                                                     Konko    Biava       Dias          Radu

                                                                Ledesma   Brocchi

                                                      Mauri            Hernanes    Lulic
                                                                            Klose


Se la risposta è 0, di cosa stiamo parlando?
Vi rendete conto che gli unici che hanno disputato l'intera stagione sono TRE giocatori su 11?

Offline Fabio70rm

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #78 : Venerdì 13 Aprile 2012, 10:40:48 »
Il gioco conta eccome, specie quando hai palla agli avversari o devi attaccare squadre che si chiudono e ti colpiscono rapide in contropiede.

I giocatori contano, in un calcio sempre più atletico, serve il giusto mix di corsa e piede. E serve racchiudere questo mix in una rosa giovane, sana, poco propensa agli infortuni.

Ecco perchè spero che non vengano più presi giocatori propensi all'infortunio, e si punti ad eliminare il problema degli infortuni di quest'anno.

A quel punto ha senso cambiare allenatore. Fermo restando che Reja ha enormi limiti nelle due situazioni suesposte.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline LaLazioMia

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Re:Sul gioco della Lazio
« Risposta #79 : Venerdì 13 Aprile 2012, 10:55:32 »
Con quello in panchina non cè stato nemai ci casa' un briciolo di gioco, grinta , tattica. Una tristezza infinita.
Arrivare al terzo posto con il calcioscommesse alle porte significa rimanere in A. Senza il terzo posto significa retrocessione in B. >:(  .Non capire che una partita come quella di ieri si puo' anche perdere , ma è vergognoso non giocarsela e farsi prendere a pallate,
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.