Autore Topic: Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?  (Letto 48548 volte)

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Offline Fabio70rm

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #60 : Venerdì 13 Aprile 2012, 23:47:29 »
Nella parte alta, sulla Togliatti ancora nulla.
Casta o meno, come per altre caserme già riconsegnate al comune, si possono offrire in cambio i campi sulla Tibrina, ci costruirebbero un aereoporto militare di assoluto valore.

No Mago.

So da fonti certe che l'intero terreno è in mano ai militari. Le "costruzioni" sono in mano ad imprese dietro cui ci sono loro.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline MagoMerlino

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #61 : Sabato 14 Aprile 2012, 11:11:51 »
No Mago.

So da fonti certe che l'intero terreno è in mano ai militari. Le "costruzioni" sono in mano ad imprese dietro cui ci sono loro.
Ma pure i militari devono rispettare il piano regolatore.... ergo se il comune vuole, non gli permette costruzioni civili, che tra l'altro non mi sembra compaiano nel piano regolatore.
Ne tantomeno si possono giustificare costruzioni con la "sicurezza nazionale".
Quando caleranno i contributi statali all'esercito e nessuno nel frattempo li avrà autrizzati a costruire su quei terreni, dovranno scendere a compromessi.
Il problema è che bisognerebe iniziare seriamente a lavorare politicamente sulla concessione di quei terreni, perchè poi il primo che arriva, meglio alloggia. Ma sappiamo che questo, per quanto riguarda lo stadio, non è nell'interesse comune della Lazio e dei Laziali
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Offline Bob

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #62 : Sabato 14 Aprile 2012, 11:19:23 »
facciamo la Cska Lazio...
 :D

Offline BobLovati

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #63 : Sabato 14 Aprile 2012, 11:23:56 »
allora, se ho ben capito, er Mago cià 3-4 appartamenti da affittare, oltre al suo attico panoramico-assolatissimo; per questo nun vole speculazioni edilizie che gli lascerebbero sfitti l´appartamenti ??

Beato te, Mago    :P
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Offline Russotto

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #64 : Mercoledì 18 Aprile 2012, 14:20:10 »
“Siamo sempre in attesa che arrivino i progetti della Roma e della Lazio, ci sembra che la legge sugli stadi sia finalmente arrivata in dirittura d’arrivo. Quindi sara’ un ulteriore input“.  Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della presentazione degli Internazionali d’Italia, risponde così a chi gli chiede novità sugli stadi dei due club capitolini. “Da parte mia ho nuovamente sollecitato i presidenti perche’ si decidano e rompano gli indugi, e diano una risposta a questa grande aspettativa dei tifosi. Questo e’ un momento in cui le squadre si devono patrimonializzare e soprattutto dare dei segnali nei confronti dei tifosi. Si supera la crisi di credibilita’ generata da pessimi episodi di corruzione- ha concluso Alemanno- proprio rilanciando quelle che sono le attivita’ sportive e avvicinandosi all’interesse dei tifosi“.

Offline Il frigorifero

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #65 : Mercoledì 18 Aprile 2012, 14:22:38 »
Quindi ora salta fuori che lo stadio non si fa perchè è la Lazio a non voler fare sul serio?
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Offline Fabio70rm

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #66 : Giovedì 19 Aprile 2012, 09:36:45 »
Ma pure i militari devono rispettare il piano regolatore.... ergo se il comune vuole, non gli permette costruzioni civili, che tra l'altro non mi sembra compaiano nel piano regolatore.
Ne tantomeno si possono giustificare costruzioni con la "sicurezza nazionale".
Quando caleranno i contributi statali all'esercito e nessuno nel frattempo li avrà autrizzati a costruire su quei terreni, dovranno scendere a compromessi.
Il problema è che bisognerebe iniziare seriamente a lavorare politicamente sulla concessione di quei terreni, perchè poi il primo che arriva, meglio alloggia. Ma sappiamo che questo, per quanto riguarda lo stadio, non è nell'interesse comune della Lazio e dei Laziali

I militari sono casta a se.

Non sono tenuti a rispettare un bel niente. Le installazioni militari sono fuori dai PRG di qualsiasi comune, provincia o regione.

E l'area di Centocelle è appunto una ex installazione militare.
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Offline fish_mark

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #67 : Giovedì 19 Aprile 2012, 09:55:33 »
I militari sono casta a se.

Non sono tenuti a rispettare un bel niente. Le installazioni militari sono fuori dai PRG di qualsiasi comune, provincia o regione.

E l'area di Centocelle è appunto una ex installazione militare.

Questo è ahimè vero. E sottolineo l'ahimè.


Intanto sul Flaminio segnalo questo passaggio di un articolo pubblicato sulla rete.

L’approvazione della legge (sugli stadi), potrebbe di fatto salvare anche lo Stadio Flaminio, oramai in stato di abbandono. Il 21 gennaio del 2010, il Comune di Roma aveva approvato all’unanimità il progetto di ristrutturazione che avrebbe portato la capienza del nuovo Stadio Flaminio a 41.845 posti dai 24.000 scarsi attuali. In più, nel nuovo stadio era prevista la costruzione di box e palchi da destinare agli sponsor, di negozi, ristoranti, bar e di un’area destinata al museo della Lazio. Il tutto era stato affidato alla Federazione Italiana Rugby. Il problema, è che quei lavori che avrebbero consentito alla FIR di giocare nel nuovo impianto già l’edizione 2013 del “Sei Nazioni”, non sono mai partiti. Il rugby ha traslocato allo stadio Olimpico e dopo il successo di pubblico riscontrato nelle sfide con Inghilterra e Scozia (130.000 spettatori paganti), è difficile pensare ad un passo indietro. Insomma, la Federazione Italiana Rugby ha rinunciato definitivamente all'impianto che ha sempre ospitato il "Sei Nazioni". Il Flamino, al momento, è ancora uno degli impianti del Comune di Roma gestiti dal Coni, come il vicino Palazzetto dello Sport, ma dopo la rinuncia forzata alla candidatura olimpica, difficilmente il Coni rinnoverà il contratto di gestione. Così, il comune di Roma si ritroverà due impianti non più al passo coi i tempi, da ristrutturare completamente (o da ricostruire), ma senza i fondi necessari e soprattutto senza l’interesse per farlo, visto il sogno olimpico andato in frantumi.

Con un progetto serio, in accordo con la famiglia Nervi e ottenendo dal Comune l’area in concessione (o acquistandola direttamente), la Lazio potrebbe mettere le mani sia sullo Stadio Flaminio che sul Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, facendo diventare il quartiere Flaminio il cuore pulsante di tutta l’attività della Polisportiva. Lo stadio per il calcio (maschile e femminile), il Palazzetto dello Sport per tutte le altre attività al chiuso, vista l’innata polifunzionalità dell’impianto. Al momento è solo un sogno, ma potrebbe essere un’ipotesi molto più concreta di uno stadio sulla Tiberina: in un’area soggetta a mille vincoli, lontana dalla città e scomoda da raggiungere. Magari ottenendo dal comune delle "compensazioni edilizie" in altre zone della città, per abbattere i costi di costruzione dello stadio.


Si pubblica per consentire al dibattito di proseguire.
Interessante sarebbe arrivare a pubblicare il progetto approvato dal comune.
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geddy

Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #68 : Giovedì 19 Aprile 2012, 10:37:52 »
Io non credo riusciranno a mantenere quella media di spettatori per il rugby. Poco lungimirante da parte del coni abbandonare il flaminio. Se è vero che poteva essere ristrutturato e portato a quella capienza serviva eccome per il rugby.
Per la Lazio non serve a niente invece. C'è il problema dei parcheggi che è irrisolvibile. Bisognerebbe buttare giu le case per far posto ai 35000 40000 ogni domenica.

Offline MagoMerlino

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #69 : Giovedì 19 Aprile 2012, 10:46:27 »
I militari sono casta a se.

Non sono tenuti a rispettare un bel niente. Le installazioni militari sono fuori dai PRG di qualsiasi comune, provincia o regione.

E l'area di Centocelle è appunto una ex installazione militare.
Solo nel caso dell'interesse per la sicurezza nazionale.
Oggi queste giustificazioni sono difficili da proporre.
L'area può essere conferita al comune, magari dietro al conferimento alll'esercito di altri terreni.
Quello che poi è accaduto con la dismissione delle caserme.
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Offline MagoMerlino

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #70 : Giovedì 19 Aprile 2012, 10:49:16 »
Con un progetto serio, in accordo con la famiglia Nervi e ottenendo dal Comune l’area in concessione (o acquistandola direttamente), la Lazio potrebbe mettere le mani sia sullo Stadio Flaminio che sul Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, facendo diventare il quartiere Flaminio il cuore pulsante di tutta l’attività della Polisportiva. Lo stadio per il calcio (maschile e femminile), il Palazzetto dello Sport per tutte le altre attività al chiuso, vista l’innata polifunzionalità dell’impianto. Al momento è solo un sogno, ma potrebbe essere un’ipotesi molto più concreta di uno stadio sulla Tiberina: in un’area soggetta a mille vincoli, lontana dalla città e scomoda da raggiungere. Magari ottenendo dal comune delle "compensazioni edilizie" in altre zone della città, per abbattere i costi di costruzione dello stadio.[/i]
Ed è esattamente quello che tutti auspicheremmo, la base, però, dev'essere la demolizione dell'attuale Flaminio.
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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #71 : Giovedì 19 Aprile 2012, 11:28:23 »
io non credo che si possa mai fare una discussione seria sul Flaminio, senza prima rispondere in maniera esauriente ed esaustiva alle seguenti due domande:

se era bbono la giunta 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' lo offriva alla Lazio e non all'aesse?

se era bbono per il calcio il rugby si sarebbe trasferito a Firenze, per poi essere dirottato all'Olimpico?

Offline LaLazioMia

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #72 : Giovedì 19 Aprile 2012, 11:48:05 »
Lo stadio si farà nonostante i cosidetti tifosi duri e puri e lazialunti.

Saro' ancora piu' orgoglioso del mio stadio ,anche perchè non dovro' ringraziare nessuno, ne' la politica mafiosa dell'as, nè il pseudo tifo laziale.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #73 : Giovedì 19 Aprile 2012, 11:50:07 »
sono in fase di appalto i lavori per l'ampliamento del flaminio da 26mila posti a 41 mila.
Poi mi dovranno spiegare, ora che il rugby ha visto i soldi veri giocando all'olimpico, come faranno a convincerlo a tornare al flaminio.
Se gli avanza tempo mi potrebbero anche spiegare come fa una struttura ad essere a norma per il rugby e non per il calcio.
Poi se proprio vogliono mi possono anche dire perchè se si parla di calcio la carenza di parcheggi è un motivo ostativo, mentre gli appassionati di rugby immagino siano tutti ciclisti.
Come estrema rischiesta vorrei vedere il progetto, essendo una iniziativa di carattere pubblico deve essere consultabile da qualche parte.
Chissà poi come si mettono con la necropoli romana sotto il terreno di gioco..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

geddy

Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #74 : Giovedì 19 Aprile 2012, 12:00:30 »
Il rugby sono tre partite l'anno e molti vengono da fuori con treni o aerei.
Il calcio invece impegnerebbe l'area ogni quindici giorni o più.

Offline LaLazioMia

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #75 : Giovedì 19 Aprile 2012, 12:04:48 »
sono in fase di appalto i lavori per l'ampliamento del flaminio da 26mila posti a 41 mila.
Poi mi dovranno spiegare, ora che il rugby ha visto i soldi veri giocando all'olimpico, come faranno a convincerlo a tornare al flaminio.
Se gli avanza tempo mi potrebbero anche spiegare come fa una struttura ad essere a norma per il rugby e non per il calcio.
Poi se proprio vogliono mi possono anche dire perchè se si parla di calcio la carenza di parcheggi è un motivo ostativo, mentre gli appassionati di rugby immagino siano tutti ciclisti.
Come estrema rischiesta vorrei vedere il progetto, essendo una iniziativa di carattere pubblico deve essere consultabile da qualche parte.
Chissà poi come si mettono con la necropoli romana sotto il terreno di gioco..

Per risolvere il problema della copertura(condizione essenziale per l'omologazione UEFA) il Flamini va abattuto e ricostruito. Punto
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #76 : Giovedì 19 Aprile 2012, 12:13:17 »
Il rugby sono tre partite l'anno e molti vengono da fuori con treni o aerei.
Il calcio invece impegnerebbe l'area ogni quindici giorni o più.

quindi le normative di sicurezza di una infrastruttura sono direttamente proporzionali alla frequenza di utilizzo?
Si può derogare sulla sicurezza di un impianto perchè viene usato 3 volte l'anno quindi può essere meno sicuro se usato 30?

Mi sa proprio di no..

Inoltre in termini di sicurezza e agibilità vince la normativa più severa, a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. Se fai uno stadio da 40mila spettatori lo devi progettare, collaudare, dimensionare come se 40mila fosse la sua frequentazione quotidiana.
Quando si progetta un ponte, una fognatura, viene progettata a 100 o a 200 (a seconda dei casi). Significa (se parliamo di un ponte sul tevere ad esempio) che deve resistere all maggior evento naturale (una piena) registrata negli ultimi 100 (o 200) anni il cui valore è moltiplicato per un ulteriore coefficiente di sicurezza e si costruisce una struttura capace di resistere a quelle forze.
Vale per tutto: muri, solai, travi, pilastri ecc..

Per risolvere il problema della copertura(condizione essenziale per l'omologazione UEFA) il Flamini va abattuto e ricostruito. Punto

Ni caro LLM.. necessaria la copertura, ci mancherebbe, ma non va necessariamente demolito. Ovvio se uno vuole appoggiare la copertura a cappello sulla struttura esistente, beh è un folle.
Ricordo che il cemento armato ha un ciclo di vita di circa cento anni, poi si sgretola perchè cedono i legami chimici.
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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #77 : Giovedì 19 Aprile 2012, 12:43:09 »

Ricordo che il cemento armato ha un ciclo di vita di circa cento anni, poi si sgretola perchè cedono i legami chimici.

Quindi fra un 30-40 anni l'impianto si dissolverà per implosione e a quel punto noi potremmo intervenire per la riedificazione di un nuovo, più moderno e più capace stadio ...
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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #78 : Giovedì 19 Aprile 2012, 12:44:01 »
Intanto i sorci hanno cominciato a scandagliare aree anche FUORI dal territorio del COMUNE DI ROMA.

Intanto il coni ha ridato il flaminio al comune.

Quindi fra un 30-40 anni l'impianto si dissolverà per implosione e a quel punto noi potremmo intervenire per la riedificazione di un nuovo, più moderno e più capace stadio ...

Rigosoramente rispettando il progetto originale di nervi  ;D
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Offline SunEagle

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Re:Stadio: lo vogliamo fare o non lo vogliamo fare?
« Risposta #79 : Giovedì 19 Aprile 2012, 13:09:35 »
Intanto i sorci hanno cominciato a scandagliare aree anche FUORI dal territorio del COMUNE DI ROMA.

Intanto il coni ha ridato il flaminio al comune.

Rigosoramente rispettando il progetto originale di nervi  ;D

PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE E SELEZIONE DI AREE DOVE LOCALIZZARE IL NUOVO STADIO AS ROMA


Cushman & Wakefield LLP (“C&W”) è stata scelta da  A.S. Roma S.p.A. (“AS Roma”) quale advisor nel processo di individuazione e selezione di  aree ubicate preferibilmente all’interno del territorio del comune di Roma, ma anche di comuni con lo stesso confinanti, di superficie non inferiore a 10 (dieci) Ettari (le “Aree”) dove insediare il nuovo stadio di calcio della AS Roma (l’“Operazione”).
Le Aree selezionate da C&W saranno sottoposte alla valutazione di AS Roma che, a suo insindacabile giudizio, potrà proporre ai relativi proprietari di intraprendere trattative dirette finalizzate allo sviluppo dell’Operazione.
Il  presente invito si rivolge a persone fisiche o giuridiche che siano alla data odierna proprietarie di Aree aventi le caratteristiche di massima sopra riportate (“Proprietari”).
A tal fine, invitiamo i Proprietari interessati a contattare C&W ai riferimenti di seguito riportati per ricevere l’elenco delle informazioni e della documentazione (la “Documentazione”) che dovrà in ogni caso pervenirci entro e non oltre il 7 Maggio 2012.