Attaccateve ar cazzo!!!

[aaronwinter]

ricordo che comunque si dovette inabissare, o sbaglio?

Non sbagli, lo scontro avvenne una decina di metri dopo il tuffo (zavorrato - allora i record erano tutti in "assetto variabile")

[en_rui]

Nella tribuna stampa del vecchio Olimpico entravano soltanto quelli che dovevano lavorare. Non si sentiva un fiato, tutti erano intenti a guardare la partita e a scrivere e quando c'era un gol nessuno esultava, neppure al derby. Ad accogliere i giornalisti c'erano gli uscieri in livrea con lo stemma del Coni sul bavero della giacca. Quelli che facevano la radiocronaca e la telecronaca stavano chiusi in cabina accessibile soltanto agli addetti al lavoro. I giornalisti non davano confidenza ai tifosi e facevano di tutto per mostrarsi imparziali. Il Messaggero aveva addirittura come regola quella di far seguire la Lazio ai giornalisti romanisti e viceversa.
Nostalgia per i tempi andati? In questo caso sì.
Io non vado in tribuna stampa per lavorare ma soltanto per guardare la partita e devo dire che un po' mi vergogno. Mi vergogno soprattutto quando segna la Lazio e non riesco a fare a meno di esultare. Se un giorno De Martino mi dicesse che in tribuna stampa possono entrare soltanto quelli che stanno lì per lavorare e che è proibito fare il tifo, anche in maniera discreta come faccio io, allora andrei a vedere la partita nella tribuna d'onore con la tessera della Figc che mi è stata rilasciata in qualità di "componente della commissione scientifica del Museo del Calcio di Coverciano".

non e' che una volta c'era l'Olimpico e' che una volta cerano i Giornalisti.

[LaLazioMia]

Erano altri tempi caro Giancarlo e non c'è da vergognarsi a rimpiangerli.

Comunque mi sembra che per il tuo doveroso trattamento non puoi lamentarti ne' con la Lazio di Lotito nè con il Coni di Petrucci

[giangoverni]

Scusa Giango, non conosco la montemario, mai stato in vita mia.

Immagino che la tribuna stampa sia un rettangolo a sua volta circondato da altri posti che sono disponibili a tutti, visto che non c'è stata nessuna aggressione e strappo di microfono, è possibile che qualsiasi persona al bordo del rettangolo stampa possa urlare in modo da farsi sentire?

No, non è così. La tribuna stampa è ben recintata e per fare quello che ha fatto come minimo bisogna andare a pochi centimetri dal microfono.

[giangoverni]

non e' che una volta c'era l'Olimpico e' che una volta cerano i Giornalisti.

Sui giornalisti è vero. Anche sui tifosi... l'Olimpico di oggi sarebbe meglio strutturato e organizzato.

[POMATA]

No, non è così. La tribuna stampa è ben recintata e per fare quello che ha fatto come minimo bisogna andare a pochi centimetri dal microfono.

Grazie.

Credo che scatti il daspo allora, comunque fossi fantauzzi a Delfino je sputerei in faccia alla prima occasione.

[giangoverni]

Grazie.

Credo che scatti il daspo allora, comunque fossi fantauzzi a Delfino je sputerei in faccia alla prima occasione.

Se lo fa in privato, affari suoi!

[franz_kappa]

Sì, aquila, ma quando Fantauzzi entra in azione delfino non c'entra più: è l'azione di Fantauzzi che giudichi. E F. ha strillato in un microfono aperto in diretta attacchete ar cazzo. Non-si-può-fare. Se lo fai ne paghi le conseguenze, che non saranno certo penali, ma non si può. Hai presente il cretino che si mette alle spalle di quelli che stanno in diretta televisiva? Come si chiama, che non mi ricordo. E' la stessa cosa.

Scrive TD ma è come se scrivesse Franz.

Questo solo volevo sostenere. Il solito utente provocatore ha preferito capire ciò che meglio si attagliava ai suoi pregiudizi. Sia chiaro: mi riferisco a uno e a uno solo. Agli altri che sono intervenuti nella discussione e che dissentono rispetto al mio punto di vista va il mio immutato rispetto. 

[robylele]

Scrive TD ma è come se scrivesse Franz.

Questo solo volevo sostenere.

ma non è affatto vero. Rileggi i tuoi post e vedrai che sono infarciti di epiteti ''intollerabili'' cit.

mentre TD fa una disamina molto più serena, provocatore che non sei altro.

[borges]

Ma il daspo per Delfino non lo chiede nessuno... Daspo non dagli eventi esporti, ma da Madre Natura...
Ma..
ancora una volta è l'abito a fare il monaco.
Non è sufficiente che questo sia un emerito testa di...., che abbia trovato unposto in RAI grazie ai buoni ufficio del padre, che abbia dimostrato in più occasione di non essere all'altezza del suo compito (il suo compito è essenzialmente descrivere un evento sportivo in modo da rendere comprensibile al fruitore del servizio), tutto questo non è sufficiente, indossa l'abito, o il tesserino, del giornalista e diventa la voce di Dio in terra, intoccabile...

Boh!!!

[fish_mark]

Scusa Giango, non conosco la montemario, mai stato in vita mia.

Immagino che la tribuna stampa sia un rettangolo a sua volta circondato da altri posti che sono disponibili a tutti, visto che non c'è stata nessuna aggressione e strappo di microfono, è possibile che qualsiasi persona al bordo del rettangolo stampa possa urlare in modo da farsi sentire?

Ci sono stato per la prima volta in Lazio-Bologna.
la tribuna stampa è a portata di mano dei tifosi: puoi dirgli e tirargli qualunque cosa.
Bello il racconto di Giango. Bella la sottolineatura del Messaggero che faceva fare l'ATAC ai giornalisti filo Stefer e ai quelli filo ATAC le partite della Stefer. Oggi invece è ritenuto impossibile oltre che antidiluviano: essere imparziali, professionali deve essere un lusso inaccettabile.
Ne conosco soltanto uno che si lamenta di questo andazzo: si chiama Plastino Michele.

[robylele]

Ci sono stato per la prima volta in Lazio-Bologna.
la tribuna stampa è a portata di mano dei tifosi: puoi dirgli e tirargli qualunque cosa.
Bello il racconto di Giango. Bella la sottolineatura del Messaggero che faceva fare l'ATAC ai giornalisti filo Stefer e ai quelli filo ATAC le partite della Stefer. Oggi invece è ritenuto impossibile oltre che antidiluviano: essere imparziali, professionali deve essere un lusso inaccettabile.
Ne conosco soltanto uno che si lamenta di questo andazzo: si chiama Plastino Michele.

Plastino dovebbe ritirarsi, preferisco 100 volte Delfino. La sua parzialità fa male alla Lazio e alla città di Roma, mentre Dauphine é innocuo.

Ricordo una sua telecronaca: Lazio-Olympiacos. Un pianto, un uomo cupo, innamorato delle sue idee. Da allora ospitate a Greco, Brindisi e signora, Toffolo.
Sempre a proporre la sua visione Parziale non solo per quanto riguarda la tattica, ma anche della vita.

[CeiZanettiGarbuglia]

Plastino dovebbe ritirarsi, preferisco 100 volte Delfino. La sua parzialità fa male alla Lazio e alla città di Roma, mentre Dauphine é innocuo.

Ricordo una sua telecronaca: Lazio-Olympiacos. Un pianto, un uomo cupo, innamorato delle sue idee. Da allora ospitate a Greco, Brindisi e signora, Toffolo.
Sempre a proporre la sua visione Parziale non solo per quanto riguarda la tattica, ma anche della vita.

Da Delfino ci si può difendere, come dagli altri romanisti dichiarati.
Certe gramigne sono difficili da estirpare.

[Teo]

Ricordo una sua telecronaca: Lazio-Olympiacos. Un pianto, un uomo cupo, innamorato delle sue idee.

Se ti riesce, ripesca i dieci minuti di cronaca che vanno dal gol di Albertini a quello di Gottardi, durante la finale di Coppa Italia 1998: il Plastino sfoga tutta la sua rabbia contro l'inetto Eriksson e i suoi "pallini". La giaculatoria si interrompe, appunto, viene letteralmente troncata mentre Canforato è in pieno delirio oratorio, dal gol di Gottardi.

Da quel momento in poi la Lazio di Eriksson vincerà praticamente tutti i tornei e le competizioni disputate, sette su undici, perdendo uno scudetto nel '99 come tutti sappiamo e la coppa Uefa in finale.

Mediamente, lo dico sempre, nessuno di noi capisce una fava di calcio, ma esistono degli autentici fuoriclasse in questa specialità.

[fish_mark]

Nel mio post mi rifacevo al racconto di Giango per cui “nella tribuna stampa del vecchio Olimpico entravano soltanto quelli che dovevano lavorare. Non si sentiva un fiato, tutti erano intenti a guardare la partita e a scrivere e quando c'era un gol nessuno esultava, neppure al derby. Ad accogliere i giornalisti c'erano gli uscieri in livrea con lo stemma del Coni sul bavero della giacca. Quelli che facevano la radiocronaca e la telecronaca stavano chiusi in cabina accessibile soltanto agli addetti al lavoro” soprattutto quando dice che “I giornalisti non davano confidenza ai tifosi e facevano di tutto per mostrarsi imparziali. Il Messaggero aveva addirittura come regola quella di far seguire la Lazio ai giornalisti romanisti e viceversa.”

Ho citato il Plastino Michele perché è uno dei pochissimi personaggi ancora attaccati a questi crismi di professionalità in un’epoca nel quale le curve hanno tracimato in tribuna stampa perché, anche da parte degli stessi editori, si sente come insopprimibile l’esigenza della tele-radiocronaca tifosa o almeno faziosa.
Gli esempi sono innumerevoli e tanto per ricordarne un altro porto un certo Alescio Fabio – che ho un po’ perso nei meandri del catetere – che a un derby in tele radiocronaca in diretta raccontò il gol del vantaggio dell’azienda tramviaria con trasporto tale che la giugulare usciva in 3D fuori dallo schermo, mentre al pareggio laziale si lasciò

[robylele]

Se ti riesce, ripesca i dieci minuti di cronaca che vanno dal gol di Albertini a quello di Gottardi, durante la finale di Coppa Italia 1998: il Plastino sfoga tutta la sua rabbia contro l'inetto Eriksson e i suoi "pallini". La giaculatoria si interrompe, appunto, viene letteralmente troncata mentre Canforato è in pieno delirio oratorio, dal gol di Gottardi.

insomma neanche quel trofeo si è goduto..   

[fish_mark]

insomma neanche quel trofeo si è goduto..   

In verità vi dico che il Plastino è molto laziale, ma molto assai.

[jegue98]

Plastino for president! 

[robylele]

ognuno é fatto a modo suo e tifa come gli pare, tra l'esaltazione e la critica feroce.

ma chi non sostiene la Lazio non ne é però oggettivamente tifoso, questo mi pare incontrovertibile.


poi si possono fare mille discorsi, anche i più arzigogolati.

[MagoMerlino]

Per l'ufficio concessione patenti?