Attaccateve ar cazzo!!!

[aquilafelyx]

Si che si può. Nella Casa delle Libertà! (Scherzo, ma solo in parte)

dai non scherziamo , di invasioni in diretta ce ne sono state e ce ne saranno , mica solo in Italia .

[giangoverni]

un professionista non dovrebbe perculare nessuno , specialmente prima di una partita , se lo fa accetta il rischio di subire una ritorsione , per quello dico che si voleva far scudo del microfono , intanto dico quello che mi pare poi visto che sto in diretta nessuno mi può rompere le scatole ,

i tempi della reazione non li decide più il tifoso delfino , quando ha cominciato a fare il tifoso ha smesso di essere solo il radiocronista .

Ecco! Finalmente sei arrivato a una conclusione seria, che condivido....

[giangoverni]

dai non scherziamo , di invasioni in diretta ce ne sono state e ce ne saranno , mica solo in Italia .

Ecco qua non ti seguo più, ti sei rimangiato la dote  Comunque le invasioni in diretta all'estero finiscono al commissariato. Un mio conoscente è stato portato davanti al giudice in uno stadio inglese per molto molto meno.

[giangoverni]

Sì, aquila, ma quando Fantauzzi entra in azione delfino non c'entra più: è l'azione di Fantauzzi che giudichi. E F. ha strillato in un microfono aperto in diretta attacchete ar cazzo. Non-si-può-fare. Se lo fai ne paghi le conseguenze, che non saranno certo penali, ma non si può. Hai presente il cretino che si mette alle spalle di quelli che stanno in diretta televisiva? Come si chiama, che non mi ricordo. E' la stessa cosa.

Si chiama Paolini ed è stato denunciato e condannato un sacco di volte, però non si riesce a fermarlo. Ora fa addirittura le corna. L'unico che lo trattò come merita fu il povero Paolo Frajese il quale lo prese a calci nel sedere e poi dopo aver detto "scusate l'interruzione" riprese a parlare. Fu molto bravo anche Magalli il quale, a lui che mostrava un preservativo, disse "se lo avesse usato tuo padre ora non saresti qui a romperci le scatole".

[aquilafelyx]

Sì, aquila, ma quando Fantauzzi entra in azione delfino non c'entra più: è l'azione di Fantauzzi che giudichi. E F. ha strillato in un microfono aperto in diretta attacchete ar cazzo. Non-si-può-fare. Se lo fai ne paghi le conseguenze, che non saranno certo penali, ma non si può. Hai presente il cretino che si mette alle spalle di quelli che stanno in diretta televisiva? Come si chiama, che non mi ricordo. E' la stessa cosa.

Gabriele Paolini , che imperterrito continua nelle sue apparizioni ,

vabbè , tu ritieni il gesto inopportuno io pur ritenendolo inopportuno lo giustifico e vi trovo qualcosa di estemporaneo e tremendamente efficace per mettere a nudo la faziosità di certi radio/telecronisti , se servirà a qualcuno per essere più professionale non sarà stato un gesto fatto invano

[jegue98]

(da calcioblog.it)

Noi siamo andati a intervistare l’autore della frase della discordia, l’altra campana, Marco Fantauzzi.
 
Ciao Marco, descriviti brevemente, di cosa ti occupi nella vita e cosa è per te il calcio.
 

Ho 52 anni, sono sposato, ho una figlia. Sono laureato in economia e commercio e sono un piccolo imprenditore che oltre ad avere la passione per il calcio è impegnato nel sociale. Il calcio per me è un passatempo, è goliardia, è stare insieme agli amici
 
Raccontaci la tua versione dei fatti. Come mai ti trovavi lì, perché hai urlato nel microfono dei due radiocronisti?
 

Conosco da tanto tempo Delfino, abbiamo molti amici in comune e per me si è trattato di un semplice sfotto’ tra amici che si prendono in giro sulla Lazio e sulla Roma. Ci sono centinaia di sms tra me e lui… Sono rimasto basito quando, tornando a casa, ho visto il mio nome sui siti internet.

Quindi vi conoscete tu e Delfino? Vi “sfottete” spesso su questioni calcistiche in privato?
 

In quel sabato tutto nasce da quando lui mi comunica in privato che avrebbe fatto la radiocronaca di Lazio-Napoli e che “avrebbe voluto vedere la mia faccia da rosicone al termine della partita”. “Ti faccio una pernacchia a fine partita, in tribuna” mi disse. In cuor suo sperava anche in un risultato migliore della Roma a Lecce. A quel punto mi sono sentito leggermente provocato, poi era il giorno dell’ultimo saluto a Giorgio Chinaglia, c’era un pathos straordinario all’Olimpico e la mia frase è stata una esternazione innocua all’ “amico” Giulio Delfino. Io non gli ho strappato nessun microfono dalla mano, ho semplicemente urlato quella frase senza vessilli, né sciarpe, né segni di riconoscimento del mio tifo calcistico, ma il signor Delfino mi riconosce pubblicamente come “tifoso laziale” e rilascia subito interviste facendo il mio nome e cognome. Si lamenta degli steward che non fanno per fermare “l’ aggressione premeditata”, ma evidentemente proprio perché non è successo nulla.

Ti ha proprio scosso il tuo nome e cognome messo in prima pagina subito dopo l’accaduto.
 

E’ una cosa che non mia aspettavo da una persona con cui andavo a cena insieme. Mi faccio una domanda: se un altro avesse urlato quella cosa al microfono l’ “integerrimo professionista” Delfino sarebbe passato anche in quel caso alle vie legali? Lui parla di aggressione premeditata? E la provocazione premeditata? A questo punto io mi devo tutelare legalmente e dovrò sottrarre del tempo al mio lavoro. E ‘ il lato negativo del calcio, succede anche questo.

In poche ore la tua incursione ha fatto il giro del web ed è stata ripresa anche da Striscia la Notizia. Ti infastidisce tutto questo clamore?
 

Ne avrei fatto volentieri a meno, sono rimasto esterrefatto. E’ stata un doccia fredda.

Vuoi mandare un messaggio al tuo amico (o ex amico)?
 

Ti avrei voluto incontrare in un ristorante, magari al “Caminetto” per prenderci in giro, oppure da “Giannino” a Milano, quando sei entrato per sfottermi perché la Lazio aveva appena perso contro l’Inter. Ciao Giulio, ci vediamo in tribunale, forse lì mi “riconoscerai” meglio.

Insomma la conferma (sempre che siano vere queste dichiarazioni) di quanto sia una merda il tal Delfino.

Non c'è dubbio che Fantauzzi abbia sbagliato (forse li per li non si è reso conto di aver esagerato) ma era stato provocato in precedenza. La questione è molto più chiara ora.

[aquilafelyx]

Ecco qua non ti seguo più, ti sei rimangiato la dote  Comunque le invasioni in diretta all'estero finiscono al commissariato. Un mio conoscente è stato portato davanti al giudice in uno stadio inglese per molto molto meno.

giango , parlo di invasioni a microfono aperto come quelle di Paolini , non di invasioni di campo , tu che hai anni di esperienza sai che la diretta radio o tv poteva e può sempre riservare qualche sorpresa , a volte piacevoli a volte meno

me ne ricordo una con Maiorca che rimase epica

[ML]

Ma certo che Fantauzzi ha sbagliato, non vedo come si possa continuare a discutere di questo.

Piuttosto spero che non dia fastidio a nessuno se copionicollo un bellissimo post letto su LN, a firma del grande Guy Montag:

Il "povero" Giulio Delfino ci è finito in mezzo senza volerlo. Ci ha messo molto del suo, si è dimostrato perlomeno ingenuo. Si è tradito in modo banale ed infantile. Non è immaginabile che altri eroi come lui si esibiscano in "burini", "cazzi piccoli" e via dicendo. Non so come andrà a finire, se ce lo siamo tolti dalle palle all'Olimpico o ce lo ritroveremo a fare come l'orsetto delle fiere, simpatico bersaglio tra un "attaccatearcazzo" e un "pijatelanderculo" (la cui assenza nella querelle mi ha indignato. Nella definizione dell'atroce dilemma bisogna essere democratici, e proporre all'iinteressato entrambe le opzioni).

Però è interessante come si stia creando un movimento. Un movimento di gente cazzuta, che non te ne fa passare una liscia, un movimento che sa come usare i media. Loro hanno il potere. Mandare email, per dire, a Repubblica lascia il tempo che trova. Non ti si filano, e finisce là. Le proteste durano l'éspace d'un matin, anche perché loro stanno là a fare (inquinare) il loro mestiere di giornalisti, e noi abbiamo anche da fare altro, per campare. Però Dauphin ci ha indicato la via. Una democrazia orizzontale, virale, che spezza le loro sicurezze. Inondiamo facebook, twittiamo ovunque, creiamo siti, blog, tagghiamo video youtube ovunque, postiamo le loro nefandezze, denudiamo il re.

Ci vuole costanza, è faticoso, però su questo piano non hanno più la superiorità di un microfono o di un giornale. Qui c'è gente che sa come fare, e che ha voglia di farlo, per difenderci dai soprusi di quelli che si credono inviolabili. Loro hanno da perdere una sola cosa. La faccia.

Occupy Republic, Occupy Sky, Occupy Mediaset Premium.
Facciamo saper loro che ogni puttanata finirà in rete, amplificata al cubo.
Poi vediamo se non se danno na regolata, se non contano fino a dieci prima di postare cazzate su di noi...

[fish_mark]

me ne ricordo una con Maiorca che rimase epica

petta petta che un pochino me la ricordo anche io ... puoi raccontarla?

[ThomasDoll]

bravo ML, grande post di Guy Montag, da condividere in pieno.

[giangoverni]

giango , parlo di invasioni a microfono aperto come quelle di Paolini , non di invasioni di campo , tu che hai anni di esperienza sai che la diretta radio o tv poteva e può sempre riservare qualche sorpresa , a volte piacevoli a volte meno

me ne ricordo una con Maiorca che rimase epica

Ma tu parli di diretta "in campo aperto" e non in un luogo chiuso ai non addetti ai lavori, come è e DEVE ESSERE la tribuna stampa di uno stadio che dovrebbe essere riservata soltanto a chi lavora. A rigore non ci dovrei andare neppure io che non vado a lavorare.

[Giglic]

petta petta che un pochino me la ricordo anche io ... puoi raccontarla?

Prese un cameraman in fase di risalita, dovette scendere e risalire di nuovo. Una volta salvo disse cazzo almeno un milione di volte in tutte le declinazioni (compreso il complemento di specificazione di testa) e fece anche alcune variazioni sul tema di stronZo.

[ML]

Prese un cameraman in fase di risalita, dovette scendere e risalire di nuovo. Una volta salvo disse cazzo almeno un milione di volte in tutte le declinazioni (compreso il complemento di specificazione di testa) e fece anche alcune variazioni sul tema di stronZo.

Disse anche molto altro 

[BobLovati]

come non essere d´accordo con Guy ??

[disabitato]

leggendo la versione del fantauzzi viene fuori che il suo non è stato un grido di emancipazione della gente Laziale tutta, bensì un bieco regolamento di conti fra lui ed il delfino. Fantauzzi perde molti punti davanti i miei occhi.

In tal caso:

- fantauzzi ha sbagliato ed il suo gesto è molto meno giustificato.
- delfino s'è dimostrato quello che è: un rosicone. Bene averlo smascherato.
- la tribuna stampa dell'olimpico non solo è un porto di mare, ma anche un luogo dove la professionalità (da un lato) ed il rispetto del lavoro altrui (dall'altro) vengono meno. Praticamente un bar rionale.

[aquilafelyx]

Ma tu parli di diretta "in campo aperto" e non in un luogo chiuso ai non addetti ai lavori, come è e DEVE ESSERE la tribuna stampa di uno stadio che dovrebbe essere riservata soltanto a chi lavora. A rigore non ci dovrei andare neppure io che non vado a lavorare.

allo stato attuale la tribuna stampa non è inviolabile , se noti il comunicato dell'Odg ( qualche pagina fa ) chiede appunto alla Lega di regolamentare meglio la situazione , forse l'episodio servirà anche a questo , però chiedere chissà quale punizione per MF visto l'antefatto mi pare esagerato

[aaronwinter]

Prese un cameraman in fase di risalita, dovette scendere e risalire di nuovo. Una volta salvo disse cazzo almeno un milione di volte in tutte le declinazioni (compreso il complemento di specificazione di testa) e fece anche alcune variazioni sul tema di stronZo.

I pochi anni in più  mi consentono di serbare un ricordo sufficientemente nitido della cosa e di correggere/integrare parzialmente.

Non era un "cameraman qualunque", si trattava di Renzo Bottesini, finalista (con la passione del sub) al leggendario Rischiatutto, assieme a Marilena Buttafarro (scrittrice di favole per bambini) e Massimo Inardi, l'esperto in telepatia che, peraltro, si dichiarò Tifoso della Lazio (un'altra cosa che mi accese la curiosità verso questa singolare presenza biancoceleste nel panorama calcistico nazionale - io che "ancora non mi ero accorto di essere Laziale"^TM)

Giuro, ho scritto tutto a memoria, nella mia emotività di bambino di 7-8 anni questi, incluso il mio omonimo Majorca, eterno contendente del mangiarane Mayol, erano tutti personaggi a cavallo tra cronaca e leggenda

(peraltro, da quello che ricordo, l'incidente avvenne subito dopo il tuffo, non in risalita, e lo costrinse a rinviare il tentativo di record)

[aaronwinter]

(peraltro, da quello che ricordo, l'incidente avvenne subito dopo il tuffo, non in risalita, e lo costrinse a rinviare il tentativo di record)

(Visto adesso il video, anche questo lo ricordavo bene!)

[POMATA]

Nella tribuna stampa del vecchio Olimpico entravano soltanto quelli che dovevano lavorare. Non si sentiva un fiato, tutti erano intenti a guardare la partita e a scrivere e quando c'era un gol nessuno esultava, neppure al derby. Ad accogliere i giornalisti c'erano gli uscieri in livrea con lo stemma del Coni sul bavero della giacca. Quelli che facevano la radiocronaca e la telecronaca stavano chiusi in cabina accessibile soltanto agli addetti al lavoro. I giornalisti non davano confidenza ai tifosi e facevano di tutto per mostrarsi imparziali. Il Messaggero aveva addirittura come regola quella di far seguire la Lazio ai giornalisti romanisti e viceversa.
Nostalgia per i tempi andati? In questo caso sì.
Io non vado in tribuna stampa per lavorare ma soltanto per guardare la partita e devo dire che un po' mi vergogno. Mi vergogno soprattutto quando segna la Lazio e non riesco a fare a meno di esultare. Se un giorno De Martino mi dicesse che in tribuna stampa possono entrare soltanto quelli che stanno lì per lavorare e che è proibito fare il tifo, anche in maniera discreta come faccio io, allora andrei a vedere la partita nella tribuna d'onore con la tessera della Figc che mi è stata rilasciata in qualità di "componente della commissione scientifica del Museo del Calcio di Coverciano".

Scusa Giango, non conosco la montemario, mai stato in vita mia.

Immagino che la tribuna stampa sia un rettangolo a sua volta circondato da altri posti che sono disponibili a tutti, visto che non c'è stata nessuna aggressione e strappo di microfono, è possibile che qualsiasi persona al bordo del rettangolo stampa possa urlare in modo da farsi sentire?

[Giglic]

I pochi anni in più  mi consentono di serbare un ricordo sufficientemente nitido della cosa e di correggere/integrare parzialmente.

Non era un "cameraman qualunque", si trattava di Renzo Bottesini, finalista (con la passione del sub) al leggendario Rischiatutto, assieme a Marilena Buttafarro (scrittrice di favole per bambini) e Massimo Inardi, l'esperto in telepatia che, peraltro, si dichiarò Tifoso della Lazio (un'altra cosa che mi accese la curiosità verso questa singolare presenza biancoceleste nel panorama calcistico nazionale - io che "ancora non mi ero accorto di essere Laziale"^TM)

Giuro, ho scritto tutto a memoria, nella mia emotività di bambino di 7-8 anni questi, incluso il mio omonimo Majorca, eterno contendente del mangiarane Mayol, erano tutti personaggi a cavallo tra cronaca e leggenda

(peraltro, da quello che ricordo, l'incidente avvenne subito dopo il tuffo, non in risalita, e lo costrinse a rinviare il tentativo di record)

Grazie aw: ero più piccolo di te, anche se non troppo  . Andavo a memoria (ricordo che comunque si dovette inabissare, o sbaglio?) e ricordo anche un articolo di Luca Goldoni a riguardo.