Autore Topic: Attaccateve ar cazzo!!!  (Letto 47373 volte)

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Aquilotta del Nord

Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #80 : Martedì 10 Aprile 2012, 16:41:53 »
Il problema è un altro, nel caso di specie: a quanto pare una persona che, forse, non aveva titolo alcuno per stare in tribuna stampa si è avvicinata alla postazione di lavoro di un radiocronista della Rai e ha urlato nel microfono quell'insulto. E' questa la violenza, è questa l'aggressione: l'azione non controllata di un soggetto che ha impedito al giornalista di svolgere al meglio il suo lavoro e ha costretto gli sportivi ascoltatori di Radio 1 a beccarsi la parolaccia in diretta.
A Fantauzzi (e come lui tutti quegli individui che affollano le tribune stampa, ad esempio quando gioca la xxxx, per dire, senza averne alcun titolo oppure dimostrandosi palesemente inadeguati) andrebbe impedito di avere nuovamente accesso alla tribuna stampa dell'Olimpico.

Ma in questo sono senza dubbio d'accordo con te. Non dovrebbero accadere simili episodi, e spero non accadano più. Andavo solo un pochino "oltre": ad una riflessione che l'episodio dovrebbe indurre, in chi di dovere. Cari giornalisti, siate più professionali, meno tifosi, meno ultras quando si tratta di fare il proprio lavoro.

Offline Matita

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #81 : Martedì 10 Aprile 2012, 16:42:49 »
mortacci vostri.

so tutti loro .

GUIDO D'UBALDO !

s'è svejatooooooo
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
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Vulgus veritatis pessimus interpres.
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Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #82 : Martedì 10 Aprile 2012, 16:48:31 »
mortacci vostri.

so tutti loro .

GUIDO D'UBALDO !

s'è svejatooooooo
Poi qualcuno che non è dei loro, tipo Zazzeroni, si sente circondato, e siccome vuole seguitare a lavorare, si allinea alle loro idee.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline fish_mark

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #83 : Martedì 10 Aprile 2012, 16:54:45 »
Alcuni riflessi filmati del passato (recente).
[/youtube]

Per la parte scritta, rinvio ai mirabili post di Franz_Kappa.
Per la parte intestinale, possono essere utili tutti gli altri epiteti, ivi compreso quello dell'insigne autore del mirabile gesto.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
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Offline franz_kappa

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #84 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:32:33 »
GIORNALISTI: LAZIO-NAPOLI; ORDINE, GRAVE AGGRESSIONE DELFINO SOLIDARIETA' A RADIOCRONISTA RAI: 'REGOLAMENTARE TRIBUNE STAMPA' (ANSA) - ROMA, 10 APR - Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti denuncia la ''grave aggressione'' subita dal collega della Rai Giulio Delfino durante la radiocronaca di Lazio-Napoli di sabato scorso. Una persona senza titolo ha avuto accesso in tribuna stampa allo stadio Olimpico e ha afferrato il microfono di Delfino urlando in diretta insulti ingiustificabili.
Una considerazione. Quale poteva essere la reagione dell'ordine professionale di una categoria nota per la sua proverbiale autoreferenzialità come quella giornalistica?
Se peraltro il racconto del fatto è quello riferito in questo lancio di agenzia (una persona che stazionava senza alcun titolo in tribuna stampa ha aggressivamente afferrato il microfono di un radiocronista Rai urlandoci dentro gli insulti che abbiamo commentato, impedendo di fatto a Giulio Delfino di svolgere serenamente il suo lavoro) come avrebbe potuto l'ordine dei giornalisti non denunciare l'episodio?

Il d'ubaldo (che è incidentalmente tifoso della xxxx ma nel caso di specie è titolato a parlare in ragione del suo ruolo all'interno dell'ordine [ovvero "coordinatore del Gruppo di Giornalismo sportivo", come riferisce l'Ansa]) è stato per certi versi forzato a prendere posizione. Non senza - osservo io con malizia - una punta di intima soddisfazione per l'ennesima stigmatizzazione di un comportamento censurabile (intendo tale agli occhi del mondo, per il quale è censurabile urlare in un microfono "attaccateve ar cazzo", e non al ristretto e limitato punto di vista di alcune decine o centinaia di migliaia di laziali) della tifoseria laziale.

Procede tutto in maniera 'coerente', insomma: a un attacco irrituale nei confronti di un giornalista (che ha peraltro generato una risposta altrettanto irrituale, ovvero gli inaccettabili tweet di Delfino, purtroppo nota solo a una ristrettissima porzione dell'opinione pubblica) si procede con la censura formale degli organismi di autogoverno della categoria giornalistica.

Mi sorprende che tali meccanismi non siano compresi, francamente.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Il lodolaio

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #85 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:35:23 »
Oh vivacchiare...

zorba

Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #86 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:36:54 »
Mi sorprende che tali meccanismi non siano compresi, francamente.

Da mò che li abbiamo compresi i (loro) meccanismi........

 ;)

Offline franz_kappa

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #87 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:38:08 »
Andavo solo un pochino "oltre": ad una riflessione che l'episodio dovrebbe indurre, in chi di dovere. Cari giornalisti, siate più professionali, meno tifosi, meno ultras quando si tratta di fare il proprio lavoro.

Beh, ma questa tua giusta e doverosa osservazione (che condivido) ha l'amaro sapore del paradosso: equilibrio e metodo dovrebbero essere la norma irrinunciabile per ogni giornalista. Ogni giorno e in ogni occasione.

Un giornalista che ha METODO adotta sempre le stesse procedure per valutare un fatto, analizzarlo, 'tradurlo' in linguaggio giornalistico e, finalmente, riportarlo su un mezzo di comunicazione ai fini della diffusione della notizia, opportunamente prodotta. Un metodo simile deve essere - nelle sue caratteristiche esterne, intendo - sempre ripetibile e dunque comparabile e verificabile.

E' il metodo adottato che fa il buon giornalista. Pochi lo adottano, ahinoi, e infatti la comunicazione contemporanea è quella che è.  :(
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #88 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:41:23 »
Da mò che li abbiamo compresi i (loro) meccanismi........
Al contrario, zorba. Ho la netta sensazione (perdona la presunzione) che il meccanismo che porta d'ubaldo e l'ordine a prendere posizione contro quanto avvenuto all'Olimpico non sia stato affatto compreso.

E la ragione (principale, perlomeno) è una sola: autoreferenzialità e sindrome da accerchiamento della tifoseria laziale. Sentimenti entrambi legittimi per una tifoseria con grandissima passione e che subisce ormai periodiche vessazioni da parte di media e non solo. Ma alla fine così si perde la lucidità, secondo me.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aquilafelyx

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #89 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:45:04 »
che volete che sia disturbare Radio Rai di fronte al Re dei rompiglioni TV 8)

M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline franz_kappa

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #90 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:54:07 »
che volete che sia disturbare Radio Rai di fronte al Re dei rompiglioni TV 8)
C'è una sostanziale differenza, che molti sembrano trascurare.
Paolini - da libero cittadino - si posiziona dietro le telecamere che riprendono i telegiornalisti o le telegiornaliste, animando con la sua figura (spesso molesta. Rammento un'occasione in cui proferiva anche insulti rivolto alla telecamera mentre il collegamento era in essere) lo sfondo della ripresa. E' illegittimo quello che fa? Per certi versi sì, ma fino a quando si posiziona dietro al giornalista stazionando sul pubblico suolo è difficile impedire una pratica odiosa e demenziale.

Ben altro contesto è quello della tribuna stampa, dove dovrebbero essere ammessi i soli giornalisti e non i Fantauzzi di turno, liberi di brandire il primo microfono che gli capita a tiro e urlarci dentro i propri insulti.

E' tutta una questione di contesto, insomma. La tribuna stampa dovrebbe essere un'enclave protetta: per questo il Delfino si lamenta con la Lazio, chiedendo ragione di come sia potuto accedervi un individuo che ha fatto quello che abbiamo tutti ascoltato.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline aaronwinter

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #91 : Martedì 10 Aprile 2012, 17:56:17 »
http://www.linkiesta.it/giulio-delfino-lazio

Ecco, ce ne fossero di più di Ciavatta.
E con questo, intendo che avremmo bisogno di meno gente che urla nei microfoni, cosa che dopo la malpancista soddisfazione iniziale ci lascia nuovamente esposti agli strali della corporazione (perché ripeto: il concetto è giusto, l'ambientazione sbagliata);
ed invece, c'è bisogno di più gente che sbugiarda i cetacei nei loro stessi ecosistemi: i blog e le altre arene mediatiche.

Bravo, Ciavatta.
E so che ci leggi.
Bravo.

:band1:
Damose da fa (remix di aaronwinter)
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Offline aquilafelyx

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #92 : Martedì 10 Aprile 2012, 20:10:50 »
C'è una sostanziale differenza, che molti sembrano trascurare.
Paolini - da libero cittadino - si posiziona dietro le telecamere che riprendono i telegiornalisti o le telegiornaliste, animando con la sua figura (spesso molesta. Rammento un'occasione in cui proferiva anche insulti rivolto alla telecamera mentre il collegamento era in essere) lo sfondo della ripresa. E' illegittimo quello che fa? Per certi versi sì, ma fino a quando si posiziona dietro al giornalista stazionando sul pubblico suolo è difficile impedire una pratica odiosa e demenziale.

Ben altro contesto è quello della tribuna stampa, dove dovrebbero essere ammessi i soli giornalisti e non i Fantauzzi di turno, liberi di brandire il primo microfono che gli capita a tiro e urlarci dentro i propri insulti.

E' tutta una questione di contesto, insomma. La tribuna stampa dovrebbe essere un'enclave protetta: per questo il Delfino si lamenta con la Lazio, chiedendo ragione di come sia potuto accedervi un individuo che ha fatto quello che abbiamo tutti ascoltato.

se leggi bene il comunicato noterai che c'è un invito alla Lega a regolamentare gli accessi in tribuna stampa ,

che il disturbatore non avesse titolo per stare lì è solo una loro supposizione , per adesso stigmatizzano l'episodio criticando gli steward e l'ufficio stampa della Lazio  senza aspettare  spiegazione alcuna , semmai l'avranno mandandogli "a meil" ,

la difesa corporativa in questo caso è prevalente su ogni altra considerazione in merito all'episodio ( anche se il dubbio che sia una difesa voluta dalla comunanza di tifo è forte ) , forse per il clamore dell'episodio ,

vista l'eco che lo stesso ha avuto tra la tifoseria Laziale , ed oltre , però tutta questa storia potrà servire a svelare l'abitudinaria pratica di ritenere la professione di giornalista al servizio non della collettività ma come strumento per screditare questa o quella società al di fuori dalle proprie simpatie calcistiche , cosa non proibita da nessun di codice ma altamente detestabile quando viene a colpire la nostra passione , e qui viene ad inserirsi il gesto in esame ,

evidentemente per chi l'ha fatto la misura era colma e ne ha approfittato alla prima occasione con un grido liberatorio , se l'Odg non richiama alla deontologia i suoi iscritti non mi stupirei affatto che altri usino metodi più drastici per sottolineare il disprezzo verso qualcuno .

La solidarietà a sciarpette comuni scredita le istituzioni quando si ignorano episodi analoghi o ben più gravi , è notizia del derby di andata che un giornalista non è potuto andare allo stadio per timore di incontrare qualche idiota che non apprezzava quanto scritto a proposito di qualcuno che milita nell'altra squadra di questa città e non ricordo prese di posizione in merito , 20 secondi di disturbo sono niente in confronto .   
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rocco tanica

Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #93 : Martedì 10 Aprile 2012, 20:47:08 »
Ma la foto di mangia ante che fà il gesto dell'ombrello alla nord due anni fà non si trova?

Offline andersen

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #94 : Martedì 10 Aprile 2012, 21:26:09 »
Ma chi era che commentava sabato alla radio?
Riferendosi ai cori e fischi durante il minuto di raccoglimento ha detto sono stati fatti da "una mezza dozzina" di tifosi napoletani.
 ::)

Il problema è un altro, nel caso di specie: a quanto pare una persona che, forse, non aveva titolo alcuno per stare in tribuna stampa si è avvicinata alla postazione di lavoro di un radiocronista della Rai e ha urlato nel microfono quell'insulto. E' questa la violenza, è questa l'aggressione: l'azione non controllata di un soggetto che ha impedito al giornalista di svolgere al meglio il suo lavoro e ha costretto gli sportivi ascoltatori di Radio 1 a beccarsi la parolaccia in diretta.

Ma Franz... è anche una questione di sensibilità. Io ero allo stadio ma se fossi stato all'ascolto della radio e avessi sentito l'indegna profanazione del minuto di silenzio, avrei trovato molto più violento e aggressivo il commento che 6 napoletani avevano fischiato piuttosto che l'attaccate ar cazzo del benemerito Fantauzzi.

Quindi, tornando al contesto: la tribuna stampa dovrebbe essere un'enclave protetta... d'accordo, protetta dai Fantauzzi ma anche dai Delfino.

Offline Matita

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #95 : Martedì 10 Aprile 2012, 21:28:14 »
La felicità di una vittoria, uno stadio trabordante gioia commossa, figlia del ricordo di uno pezzo, fondamentale, di storia della Lazio come Giorgio Chinaglia.  Un 3-1 dal sapore di Champions, un successo netto e per certi versi inaspettato, anche per questo foriero di piacere per i tifosi della più antica squadra della Capitale. Una felicità che, in parte minima, c'è da dirlo, è stata intaccata dalle solite (e quanto duole dirlo), inutili polemiche. Difficile credere ad un caso, ma ogni volta che la Lazio riesce a strappare un risultato roboante e prestigioso spuntano puntuali casi di cui, sinceramente, si farebbe a meno. Pensate alla vittoria nel derby e al clamore suscitato dall'episodio dei "buuu" rivolti, da alcuni, a Juan. In quelle ore, tutta la tifoseria laziale venne tacciata di simpatie nazifasciste, di essere razzista e intollerante. Tutto questo per dei cori, seppur evitabili e assolutamente censurabili, fatti da una parte minima di personei. Lazio sempre nel mirino di certa stampa: viene in mente come si sta trattando la vicenda calcioscommesse su alcuni organi d'informazione, dove la società biancoceleste è già data per spacciata. I Laziali ci hanno fatto il callo e allora l'ennesima polemiche del post Lazio-Napoli hanno toccato ma non sorpreso.
 

IL SALUTO DI RADU - Non erano passate neanche due ore dal fischio finale di Mazzoleni che sui siti di agenzie e quotidiani sono apparse delle foto che ritraevano il romeno intento a mostrare il braccio teso alla Curva Nord. Scontato il titolo: "Radu, fa il saluto fascista ai tifosi della Lazio". Peccato, però, che essendo quella una foto ha immortalato (volontariamente?) il povero Stefan proprio nel momento in cui il suo braccio era in quella posizione. Sì perchè Radu, in realtà, stava partecipando ai cori dei tifosi nel dopo-gara e l'arto lo stava usando per tenere il tempo. Stava festeggiando, insomma, nulla di più. Parlare di saluto romano, di apologia di fascismo, è un insulto all'intelligenza del lettore. Parliamo di un ragazzo romeno di 26 anni, non di un militante di estrema destra, di un calciatore dell'est europeo che, con Mussolini e similari, non ha nulla a che fare. Ci sono dei video, poi, che testimoniano che Radu stava facendo tutto tranne che rimembrare il ventennio e i suoi usi e costumi. Basta farsi un giro nella rete per trovare foto dei più disparati personaggi pubblici intenti ad alzare il braccio destro in movimenti naturali: magari per salutare qualcuno lontano, per attrirare l'attenzione di qualcun altro ecc. Politici, anche di sinistra, calciatori, presentatori televisivi, chissà se a questi sarà stato riservato lo stesso trattamento concesso, invece, a Radu. Facile immaginare di no. E allora perchè la polemica viene infuocata solo quando si parla di Lazio? Non lo sapremo mai. O forse lo sappiamo tutti.
 

GIULIO DELFINO -  Un giornalista ha il dovere di essere obiettivo e pacato. Sempre. Sia sul suo posto di lavoro, sia se interpellato come opinionista, sia sui social network. Sicuramente, durante la radiocronanca di Lazio-Napoli effettuata su RaiRadio1  per "Tutto il calcio minuto per minuto", Giulio Delfino avrà svolto al meglio il suo lavoro e l'obiettività non gli avrà certo fatto difetto ma sul dopo ci sono delle riflessioni da fare. L'episodio che scatena tutto è quella parolaccia urlata in diretta da un tifoso laziale. Supporter che, impossesatosi del microfono di Delfino, ha scandito parole irripetibili in diretta nazionale. Non un aggressione fisica quindi. Un gesto censurabile, condannabile, certo. Ma comunque un'innocuo cialtroneria. Un gesto che, però, ha ferito nel profondo il giornalista della Rai che, subito dopo la partita, è andato a lamentarsi in modo deciso con i membri dell'ufficio stampa della Lazio. Delfino non pago, ha voluto confrontarsi con il Responsabile della comunicazione biancoceleste. Stefano De Martino, dopo aver ascoltato le rimostranza del cronista, lo ha invitato a spedirgli una e-mail in cui venissero raccontati nel dettaglio per poi muovere i passi adeguati. Solo dopo, De Martino, si è fermato a fare delle foto su richiesta di alcuni colleghi che volevano immortalare la mitica maglia numero 9 di Chinaglia che, il Direttore, teneva in mano. La risposta di De Martino, evidentemente, non ha soddisfatto Delfino che, una volta rientrato a casa, ha deciso di sfogarsi su Twitter e da lì via al putiferio. "“Complimenti vivissimi al servizio d'ordine della tribuna stampa dell'Olimpico che ha lasciato libertà assoluta all'aggressore. Complimenti vivissimi al capoufficio stampa della Lazio che mi ha liquidato con un laconico ’mandame na meil’ e poi si è fermato a farsi le foto. L'aggressione che ho subito era premeditata,il tifoso laziale e' amico intimo di un noto radiocronista locale, il tifoso della Lazio che ha preso il mio microfono e in diretta radio ha urlato ‘attaccate ar c…’ si chiama Marco Fantauzzi. #daspoplease".Che esagerazione. Addirittura il Daspo? Per una frase, per quanto sciocca e volgare, si vuole limitare la libertà di un individuo? Perchè il Daspo questo è: un limite alla libertà individuale. Ma tant'è. Delfino era stato colpito nel profondo, nella sua professionalità e quindi ci sta lo sfogo. Girando in internet non è difficile scoprire la fede del cronista Rai (romanista) e da lì ecco che sono partiti, su Twitter, gli sfottò di alcuni tifosi della Lazio. Sfottò sulla sconfitta dei giallorossi a Lecce, prese in giro su quanto accaduto in diretta e simili. Delfino, però, non la prende bene e risponde a tono additando alcuni come "burini" o "provenienti dalle cambagne" sfoggiando tutto il repertorio di luoghi comuni tipico del tifoso della Roma. A chi gli fa notare come additare i tifosi della Lazio come burini sia fuori luogo, Delfino risponde con un laconico commento sull'avatar dell'untente: "Ammazza quanto sei brutto oh, cambia foto che me so spaventato". L'utente non si demoralizza e continua: "Il suo ruolo dovrebbe consigliarle ben altra educazione e terzietà, ma lo viva pure da romanista maleducato se crede". Delfino affonda: "Twitter è comunicazione... e per farmi capire dai burini devo abbassarmi al loro livello". Ma la siutazione più grave si verifica in un "tweet" con un amico romanista che dice: "Saputo solo oggi, ma non seguo l'altra sponda...grande solidarietà! So' poveracci... Ma Palazzi incombe". Bhè qui ci si aspetta che un giornalista, seppur di fede opposta, mantenga una certa imparizalità ed eviti di augurare sciagure sportive ad un'altra squadra e invece Delfino no. Si sbizzarrisce: "Speriamo... Dopo il crollo di Bossi ora bisogna andare avanti!!". Un episodio rilevante in modo negativo, proprio perché arriva da un professionista pagato con il denaro pubblico della Rai. Cioè l'azienda di tutti gli italiani. Delfino si augura che Palazzi colpisca la Lazio, che i biancocelesti vengano penalizzati. Il giornalista, poi, in un duetto con il collega Carina prende anche in giro De Martino. Il giornalista del Messaggero dice: "Hai letto come il capo ufficio stampa della Lazio giustifica il gesto di Radu? Non so se ridere o se piangere". Delfino: "No, che ha detto er tintoretto?" speculando sulla chioma bionda di De Martino. Adesso, ognuno in privato è libero di dire quello che vuole, ma Twitter non è privato. Augurarsi che la Lazio subisca una penalizzazione per la vicenda calcioscommesse non è quanto di più professionale ci sia. Prendere in giro un dirigente della più antica società della Capitale, è di cattivo gusto. Il profilo Twitter del giornalista non c'è più. La brutta figura resta.

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Offline aaronwinter

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #96 : Martedì 10 Aprile 2012, 21:47:17 »
(da dove viene, Zaradò?)
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Offline eaglefly1978

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #97 : Martedì 10 Aprile 2012, 21:52:44 »
(da dove viene, Zaradò?)

Marco Valerio Bava su llsn
Io tifo solo due squadre:
la Lazio e...chiunque giochi contro la roma!

''Ancora co sta rivoluzione culturale? Adesso ve lo dico, prendete appunti: la rivoluzione culturale é una cazzata''. Franco Melli, 14-02-2012

palla a Klose e s'abbracciamo, palla a Candreva e bestemmiamo!

Offline aquilaro

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #98 : Martedì 10 Aprile 2012, 22:11:58 »
se leggi bene il comunicato noterai che c'è un invito alla Lega a regolamentare gli accessi in tribuna stampa ,

che il disturbatore non avesse titolo per stare lì è solo una loro supposizione , per adesso stigmatizzano l'episodio criticando gli steward e l'ufficio stampa della Lazio  senza aspettare  spiegazione alcuna , semmai l'avranno mandandogli "a meil" ,

la difesa corporativa in questo caso è prevalente su ogni altra considerazione in merito all'episodio ( anche se il dubbio che sia una difesa voluta dalla comunanza di tifo è forte ) , forse per il clamore dell'episodio ,

vista l'eco che lo stesso ha avuto tra la tifoseria Laziale , ed oltre , però tutta questa storia potrà servire a svelare l'abitudinaria pratica di ritenere la professione di giornalista al servizio non della collettività ma come strumento per screditare questa o quella società al di fuori dalle proprie simpatie calcistiche , cosa non proibita da nessun di codice ma altamente detestabile quando viene a colpire la nostra passione , e qui viene ad inserirsi il gesto in esame ,

evidentemente per chi l'ha fatto la misura era colma e ne ha approfittato alla prima occasione con un grido liberatorio , se l'Odg non richiama alla deontologia i suoi iscritti non mi stupirei affatto che altri usino metodi più drastici per sottolineare il disprezzo verso qualcuno .

La solidarietà a sciarpette comuni scredita le istituzioni quando si ignorano episodi analoghi o ben più gravi , è notizia del derby di andata che un giornalista non è potuto andare allo stadio per timore di incontrare qualche idiota che non apprezzava quanto scritto a proposito di qualcuno che milita nell'altra squadra di questa città e non ricordo prese di posizione in merito , 20 secondi di disturbo sono niente in confronto .   

applausi.


Offline aquilaro

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Re:Attaccateve ar cazzo!!!
« Risposta #99 : Martedì 10 Aprile 2012, 22:25:54 »
Si stanno nascondendo dietro un dito.
Hanno solo quello, è tutta li la loro ragione. Sono stati “offesi”, “disturbati” addirittura aggrediti”.
Un solo dito non basta però a coprire altre magagne più corpose. Avere un profilo professionale basso, farsi fotografare e ospitare nella home page personale la propria foto con sfondo una sciarpetta che insulta la squadra di calcio di cui stai facendo la cronaca, essere fazioso nel farla, merita da parte di un tifoso un attacchetearcazzo, perché la professionalità è già morta da un pezzo.

Infatti, In diretta nazionale, quel dito diviene atto d’accusa e chiamato con nome e cognome (la deontologia lo consente davvero?) il presunto molestatore.
Già da qui il nostro eroe perde il controllo nervoso, propugna sentenze (daspo) lancia accuse ridicole a destra  e a manca. Sembra una verginella  alla sua prima uscita. Invece sappiamo ha già frequentato, per quanto possa aver cancellato account, lo spessore è evidente.


Normalmente è sbagliato “aggredire” e va sicuramente stigmatizzato, ma è anche arrivato il momento in cui dovrebbero cominciare a domandarsi anche perché.
   
Io sinceramente mi sono rotto di sentire e avere, da un servizio pubblico, un prodotto uguale e peggio di un servizio privato.
Lamentano attacchi? Bene i primi ad attaccare sono stati loro. Con il piede in due staffe, quando devono percepire lo stipendio, sono servizio pubblico, un minuto dopo al servizio del mafioso di turno.
Se cercano pretesti,  per stracciarsi le vesti, ste anime candide, se possono davero attaccàrcazzo, perché la misura è colma e non la passeranno liscia, anche perché ne hanno fatte e ne fanno di cotte e di crude e tutto, ormai, è linkabile.
Sta mafia ha stancato e sti pseudogiornalisti anche.