Autore Topic: E' morto Giorgio Chinaglia!!!!  (Letto 34111 volte)

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Offline René Ferretti

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #220 : Martedì 3 Aprile 2012, 18:35:56 »


Offline Baruch

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #221 : Martedì 3 Aprile 2012, 18:47:57 »
Stamattina in radio (ho sentito di sfuggita però) hanno letto una testimonianza molto bella di una persona di 53 anni, che appresa la notizia di Chinaglia ha mandato questo sms ad un amico scrivendo: "Oggi è davvero finita la mia giovinezza"

Offline Whistle

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #222 : Martedì 3 Aprile 2012, 19:38:16 »
Ma perchè i nazi-conducenti del pomeriggio continuano a dire che la Società Lazio non fa niente per ricordare Chinaglia?
Perchè i loro ascoltatori telefonano criticando (come per qualsiasi altra cosa) Lotito e la Lazio?
Ma basta, cribbio!
Siamo tutti tristi per la morte di Giorgione (che comunque è meglio ricordare più come giocatore che per il resto).

E poi chi ha pubblicato questo video sul canale YouTube ufficiale della S.S. Lazio?
Mio nonno?

[/youtube]

Teo

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #223 : Martedì 3 Aprile 2012, 20:33:01 »
Ma perchè i nazi-conducenti del pomeriggio continuano a dire che la Società Lazio non fa niente per ricordare Chinaglia?

Fanno i loro interessi. E' ricomparso un certo personaggio, quello da cui costoro ora prendono ordini. Quello che ha ripristinato gli ululati allo stadio e, in accordo con De Martino, i banchetti col merchandising. Ma non basta ancora... So' gli stessi, gli unici, che alla morte di Chinaglia hanno detto "sì, ma...". Loro, capito. Sciacalli che cavalcano pure il cadavere di Chinaglia.

So' laziali come è vero che io so' il presidente della Tanzania.

Offline benvolio

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #224 : Martedì 3 Aprile 2012, 20:42:43 »
Qua sopra Teo, qua sopra, ho letto in questi due giorni la rabbia di Boks, la rievocazione epica di Pank, i ricordi profondi di coloro che videro e vissero la Lazio di Chinaglia. Ma soprattutto ho letto la bellezza del sentimento laziale, misto al pudore, di chi solo per eta' non avendola vista e vissuta testimoniava quasi il senso di una mancanza. Ecco questi ultimi sono la bellezza e lo specifico dell'essere laziali: capire nella prpria storia, dai racconti, dalle idee, capire e partecipare come si si fosse stati li'. Perché come ha scritto Pancrazio, la gente laziale sa quello che si deve ricordare e quello che si puo' dimenticare. Qua tutti Laziali, davvero, proprio nel non avere il minimo dubbio nella memoria di Giorgio Chinaglia.
E' bello stare qui e non altrove.

geddy

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #225 : Martedì 3 Aprile 2012, 20:46:11 »

Offline SAV

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #226 : Martedì 3 Aprile 2012, 20:53:46 »
Qua sopra Teo, qua sopra, ho letto in questi due giorni la rabbia di Boks, la rievocazione epica di Pank, i ricordi profondi di coloro che videro e vissero la Lazio di Chinaglia. Ma soprattutto ho letto la bellezza del sentimento laziale, misto al pudore, di chi solo per eta' non avendola vista e vissuta testimoniava quasi il senso di una mancanza. Ecco questi ultimi sono la bellezza e lo specifico dell'essere laziali: capire nella prpria storia, dai racconti, dalle idee, capire e partecipare come si si fosse stati li'. Perché come ha scritto Pancrazio, la gente laziale sa quello che si deve ricordare e quello che si puo' dimenticare. Qua tutti Laziali, davvero, proprio nel non avere il minimo dubbio nella memoria di Giorgio Chinaglia.
E' bello stare qui e non altrove.

Mi sono perso qualcosa?  Dove ha scritto il nostro mitico TD/Camouflage?

Teo

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #227 : Martedì 3 Aprile 2012, 20:56:55 »
Qua sopra Teo, qua sopra, ho letto in questi due giorni la rabbia di Boks, la rievocazione epica di Pank, i ricordi profondi di coloro che videro e vissero la Lazio di Chinaglia. Ma soprattutto ho letto la bellezza del sentimento laziale, misto al pudore, di chi solo per eta' non avendola vista e vissuta testimoniava quasi il senso di una mancanza. Ecco questi ultimi sono la bellezza e lo specifico dell'essere laziali: capire nella prpria storia, dai racconti, dalle idee, capire e partecipare come si si fosse stati li'. Perché come ha scritto Pancrazio, la gente laziale sa quello che si deve ricordare e quello che si puo' dimenticare. Qua tutti Laziali, davvero, proprio nel non avere il minimo dubbio nella memoria di Giorgio Chinaglia.
E' bello stare qui e non altrove.

Non è giusto dare patenti, naturalmente, ma ci sono Laziali di cui sento le vibrazioni, quando parlano o tifano o scrivono, e quelli con cui sento di avere poco o nulla da condividere. E questi due giorni sono stati emozionanti qui sopra, come non mai.

Offline aquilafelyx

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #228 : Martedì 3 Aprile 2012, 21:03:32 »
Mi sono perso qualcosa?  Dove ha scritto il nostro mitico TD/Camouflage?

C'era una volta una Lazio che usciva da un decennio terribile, cominciato con la prima retrocessione della sua storia e trascorso, tra mille travagli, tra serie A e serie B. Le nobili origini non hanno mai vinto le partite, né pagato i conti. Ma l'arrivo dell'eroe cambiò il corso della storia. Chinaglia è stato l'Orlando laziale, il paladino invincibile che roteando la durlindana regalava vittorie epiche e riscriveva la storia. A dieci anni lo vidi segnare per la prima volta, in una curva sud dove prima della partita si attaccavano striscioni che inneggiavano a lui. Non speravo in tanta grazia, ero convinto di tifare per una squadra che non poteva vincere lo scudetto. Invece il nostro eroe ci ha condotto all'impresa, segnando gol a grappoli, spingendo i compagni anche a calci nel sedere, trascinando il pubblico, costringendo i laziali dagli occhi bassi e dalle poche pretese a gonfiare il petto, orgogliosi. Rispondendo con lo sguardo di sfida di un gigante che aveva attraversato il mare, inseguendo una famiglia in fuga dalla fame. Il paladino Giorgio trionfò su tutti in quell'anno magico 1974. Poi imboccò l'uscita per riattraversare un mare più grande, seguendo la famiglia e il sogno di un nuovo calcio miliardario tutto da fondare. La sua Roncisvalle è in riva all'oceano. Florida. Il riposo dalle battaglie vinte, con la Lazio e con i Cosmos, il silenzio per le disavventure della vita fuori dal campo. Quella spada che roteava nelle aree di rigore avversarie è custodita nel cuore di ogni laziale che ne ricorda i gesti biancocelesti: la potenza devastante, la tenacia, la fame di vittorie, la capacità di trascinare gli altri. Indimenticate, per quanto il racconto di retroscena insignificanti continui a modificarne la memoria, a riscriverle in un registro un po' cialtrone, un po' malandrino. Che tace la gloria sportiva che ha meritato chi ha saputo annichilire le grandi, ricalcando le orme del Mito del calcio italiano del dopoguerra: Giggirriva, altro eroe epico di un calcio che non c'è più. Chinaglia era il nostro eroe. Giace, spezzato dal suo destino, che si è compiuto lontano dall'Italia e dall'affetto infinito della gente laziale che sa cosa può e deve dimenticare e che non dimentica quello che si deve ricordare. Le sue gesta da paladino dei laziali hanno scritto la storia del calcio e della Lazio. La morte lo consegna alla leggenda, redento, senza macchia, sfavillante di celeste e bianco. Sul petto, uno scudetto. Il primo. Il suo.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #229 : Martedì 3 Aprile 2012, 21:06:49 »
Non è giusto dare patenti, naturalmente, ma ci sono Laziali di cui sento le vibrazioni, quando parlano o tifano o scrivono, e quelli con cui sento di avere poco o nulla da condividere. E questi due giorni sono stati emozionanti qui sopra, come non mai.
Teo, non ce l'ho fatta, vigliaccamente, ho letto solo gli ultimi  post, ma mi fido di te.
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

Offline andersen

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #230 : Martedì 3 Aprile 2012, 21:47:34 »
Bellissimo video, bellissima anche la musica.

A 2'32'' è da brividi la similitudine con i fotogrammi di quel Lazio Vicenza in cui uno stremato Fiorini esce dal campo, anche lui grande numero 9 prematuramente scomparso.

Sono del '69 e Chinaglia giocatore non l'ho "vissuto", ma ero in Curva Nord in quel Lazio Inter dello striscione SIETE IMPAGABILI e ricordo bene il fermento che aveva suscitato la notizia del suo ritorno.
 
Peccato davvero, RIP.

Offline Indaco

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #231 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 00:39:26 »
Ma perchè i nazi-conducenti del pomeriggio continuano a dire che la Società Lazio non fa niente per ricordare Chinaglia?
[...]

[/youtube]

Mai ascoltati, soprattutto in questi bruttissimi ultimi 2, 3 giorni. Ma se è vero quel che dici, la cosa si chiama strumentalizzazione. La fanno su tutto e tutti e da anni. L'importante è attaccare Lotito.

zorba

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #232 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 07:44:07 »
(Gazzetta dello Sport 04.04.2012)

«Si pulì con la cravatta. Così Giorgio mi conquistò»

(di Massimo Lopes Pegna)

Un posto al sole, tanto verde e molte palme. La sbarra della security che impedisce il passaggio agli estranei nel quartiere elegante di Naples per garantire la privacy. Decine di campi da golf e profumo di mare. E’ la casa su Firefox Lane dove domenica mattina Giorgio Chinaglia ha fatto l’ultima fermata della sua vita da girovago. Il figlio Anthony non piange più: «Mi aveva lasciato un biglietto: svegliami alle 9. Ma alle sei l’ho sentito armeggiare in cucina. Poi più nulla. L’ho trovato in camera da letto, non respirava più». Uno sguardo dolce a mamma Angela, arrivata da Palm Spring, paradiso per miliardari, e un altro ricordo: «Eravamo molto uniti io e papà, spesso vivevamo assieme. Gli avevo lasciato una foto da autografare per un tifoso: l’aveva firmata. E’ stata l’ultima cosa che ha fatto». Dice l’amico Frankie Campagna: «La Florida gli stava stretta, si sentiva un po’ isolato». Spiega Anthony: «Finalmente aveva accettato di non fare più la spola con New York per condurre il programma alla radio con Charlie Stillitano: interveniva al telefono. Poi aveva gli amici italiani: pranzo da Dolce e Salato, cena da Bice e tante partite in tv». Un abitudinario. Si commuove Angela: «Poco prima di sentirsi male, era venuto a Palm Spring. Solito rito: drink al Tabù e poi cena al Palm Spring Grill. Ma l’avevo visto stanco e mi aveva spaventato: "Non sto benissimo". Un’ammissione simile non era da lui».

Cosmos e cravatta - Com’erano lontani gli anni in cui faceva il capobanda anche nello spogliatoio dei Cosmos. Fu allora che con il magnate della Time Warner, Steve Ross, si presentava al matrimonio di Frank Sinatra e poi tirava mattina al Bicycle Club di Englewood nel New Jersey. Racconta Angela: «La serata che non scorderò mai è quella in cui lo conobbi nel 1985. Ero con un’amica al suo ristorante, Il Calcio, a Tappan nel New Jersey. Lui stava mangiando, mi fissò e non si accorse di aver dimenticato il tovagliolo: così si pulì la bocca con la cravatta. Scoppiammo a ridere. Il giorno dopo si presentò a casa mia: sgommò, vide mio padre e gli disse: "I am Giorgio Chinaglia e mi piace sua figlia". E’ stato uno splendido viaggio assieme durato 27 anni». Poi sono venuti gli anni all’Olgiata con Angela, appunto, e i figli di lei, Donald e Anthony, che lui ha sempre adorato. «In America ci tornammo nel 2002, dopo 15 anni, perché volevo che i ragazzi studiassero qui», spiega Angela. E’ quando Stillitano lo aiuta e lo assume alla Champions World, la società con cui organizzava le amichevoli degli squadroni europei negli Usa: «Spesso si confidava. Ma c’era un argomento tabù: sua mamma Giovanna e sua sorella Rita». E’ uno dei segreti che si è portato con sé. Dice Angela: «Parlava spesso di suo padre, poco di mamma e di Rita, sua sorella che vive in Maryland e gli somiglia come una goccia d’acqua. Anche se al telefono gli avevo sentito dire che gli voleva bene».

Cruccio e processo - Dice Stillitano: «L’altro grande cruccio era il fatto di non avere relazioni da anni con i quattro figli del primo matrimonio. Ricordo che c’era il Barça a Philadelphia ed era triste. Allora gli dissi: "Giorgio, alza il telefono e chiamali". Lo fece e da quel momento recuperò quel rapporto. Ne era molto felice. L’altra cosa che lo rendeva fiero è aver dato il suo nome, Chinaglia, agli altri due figli, Donald e Anthony». Ma l’ultima vicenda giudiziaria lo aveva annientato. Chiarisce Stillitano: «Penso che i problemi di salute siano iniziati per questo. Detestava che la gente lo ritenesse un bugiardo. E’ stato messo in mezzo, ho visto i fogli delle banche, sembravano autentici, ma i soldi non arrivavano mai. Gli dissi: "Giorgio, questa gente ti sta raggirando". Non credo che abbia mai capito che cosa gli stesse capitando». Ora riposerà in un cimitero di Naples, almeno nel nome c’è un pizzico di quell’Italia che gli mancava da impazzire.

zorba

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #233 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 07:50:59 »
(Dal blog del Guerin Sportivo)




Franco Spicciariello, massimo esperto di soccer USA, propone un ricordo tutto “americano” di Chinaglia, decisamente diverso da quanto letto e udito in questi giorni sui media. Lo proponiamo nella sua interezza.

Se n’è andato così, senza preavviso, lasciando in lacrime almeno tre generazioni di tifosi tra Italia e Stati Uniti. Lo ha ucciso un attacco di cuore a soli 66 anni in quel di Neaples (Florida), dove viveva da alcuni anni insieme al figlio Anthony.

Se n’è andato l’uomo, ma se n’è andata anche una leggenda dei due mondi. Giorgio Chinaglia infatti è stato a detto di tutti gli osservatori il più grande calciatore ad aver varcato gli stadi d’America, in un periodo in cui con lui nella NASL c’erano i vari Pelé, Johan Cruyff, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto, George Best, Johann Neeskens e Gerd Muller. Ma nessuno di loro fu capace di dominare in campo e sulle pagine dei giornali come Chinaglia.

Nato a Massa in Toscana, cresciuto da emigrante con la famiglia in Galles, sposatosi con un americana – Connie Eruzione, cugina di quel Mike eroe della Nazionale USA di hockey alle Olimpiadi invernali del 198’0 – Chinaglia si trasferì ai New York Cosmos nel 1976, e da allora il soccer USA non fu più lo stesso.

L’arrivo di Pelé e Beckenbauer aveva sicuramente alzato il livello calcistico della North American Soccer League, ma Chinaglia era quello che faceva i gol, a centinaia, trascinando i Cosmos alla vittoria di quattro campionati. E se all’epoca ci fosse stato il Supporter’s Shield (titolo che va alla squadra con più punti nella regular season MLS), allora sarebbero stati sei di seguito.

Al suo arrivo in America, il top scorer di sempre della North American Soccer League era il serbo Ilija Mitic (ex Partizan Bbelgrado e Olympique Marsilglia), con 79 reti in oltre 120 partite tra il 1967 e il 1976, che poi lasciò gli USA nel 1978 con 101 gol. A Chinaglia bastarono quattro stagioni per superarlo, raggiungendo quota 102 nel 1980. Ma non si fermò lì. Al suo ritiro dal calcio giocato nel 1983 infatti i gol segnati in regular season, più altri 49 nei playoff: un totale di 242 gol in 254 partite, per una media mostruosa di 0,95 reti a partita. A inseguirlo con la maglia dei Cosmos il solo Roberto Cabanas, giovane asso della nazionale paraguaiana, a quota 73. Tanto per usare una pietra di paragone il capocannoniere della MLS, Jeff Cunningham, ha messo insieme 134 gol in 365 apparizioni. “I am a finisher,” diceva ai tempi. “Che significa che quando ho finito con la palla vuol dire che è in fondo alla rete“.

Ma Chinaglia era molto più che solo i suoi gol. Anche perché la sua stella brillava a New York in anni incredibili, quelli dello Studio 54 e della “Febbre del Sabato sera”, in cui per gli spogliatoi del Giants Staium si aggiravano tipi quali Mick Jagger e Robert Redford, che facevano la fila per farsi fotografare con le nuove stelle d’America, a cominciare proprio da Chinaglia.

Ciò era possibile anche perché alle spalle dei Cosmos c’era quel gigante della comunicazione che già allora era la Warner guidata da Steve Ross, di cui Chinaglia era diventato un grande amico e su cui aveva un’influenza ben al di la del normale rapporto tra presidente e calciatore. Non per niente “Long John” aveva il suo ufficio nel grattacielo della Warner, ed aveva il potere di vita e di morte sugli allenatori. Come quando si stufò del coach inglese Gordon Bradley e volle l’ex doriano Eddie Firmani in panchina. E il fatto che Firmani fosse sotto contratto con i Tampa Bay Rowdies non era assolutamente un problema. Specie perché la squadra vinse il Soccer Bowl, riempiendo regolarmente il Giants Stadium con punte di oltre 70mila spettatori.  Ma anche Firmani durò poco. Infatti, dopo averlo sostituito una volta, finì in disgrazia, sostituito dal preparatore di Pelé, il professor Julio Mazzei. Per volontà di Chinaglia. Una volontà capace di contrapporsi persino all’immenso Pelé, con cui Chinaglia non era certo tenero e che più volte definì un ex giocatore.

Duro, diretto, incapace di tenesi quella parola in più – esattamente com’era quando giocava in Italia – nonostante i gol Chinaglia non era certo un idolo dei tifosi, che anzi spesso lo fischiavano al momento dell’ingresso in campo. Ma ad uno fischiato su tutti i campi d’Italia dopo il “vaffa” a Ferruccio Valcareggi ai Mondiali del 1974 poco interessava. E quando arrivavano i gol, tanti, i suoi festeggiamenti erano incredibili per quanto erano capaci di trasmettere una gioia incontenibile, frutto di una fame e di una voglia di riscatto profondi e comuni a quelle di tanti emigranti italiani.

A cavallo del 1980 però alla Warner Communications arrivarono i tempi brutti a causa dei problemi della società di videogames Atari, che costrinse la società a liberarsi di tutte le attività non strategiche. E così nel 1983 Chinaglia divenne proprietario dei Cosmos, quasi in contemporanea all’acquisto della Lazio, accolto d migliaia di tifosi adoranti all’aeroporto di Fiumicino. E da allora iniziò la parabola discendente, inizialmente conclusasi con il fallimento dei Cosmos (che si “dimenticarono” di chiamarlo alla reunion del 1992) e dell’intera NASL, e poi con la retrocessione della Lazio nel 1985, con l’ex centravanti biancoceleste finito a dilapidare quasi tutto il suo patrimonio nel tentativo di rilanciare la squadra.

E ora sono in molti a piangerlo, a cominciare dai suoi ex compagni.

“Giorgione mi è rimasto vicino anche dopo che abbiamo smesso di giocare, lo sentivo spesso: per me era un amico vero”. Fabio Capello è rimasto di stucco nel ricevere la notizia della morte dell’ex centravanti della Lazio e dellaNazionale. “Il gol di Wembley che ci diede la prima vittoria inInghilterra? E’ vero, nacque da una sua fuga sulla destra, io misi la palla dentro ma a pensarci adesso non me ne frega niente. Il mio ricordo va alle telefonate che mi faceva negli ultimi tempi”.

“E’ stato tristissimo sentire della sua morte”, ha dichiarato Erhardt Kapp. “Giorgio era un grandissimo cannoniere, ma ciò che era incredibile era la sua voglia di vincere. Era durissimo con sé stesso, come con la squadra e lo staff, ma lo era perché odiava perdere. Era unico, e mancherà molto a tutti“.

“Che storia triste. E’ una grandissima perdita per il calcio“, ha detto un altro ex compagno, Fred Grgurev, che aveva parlato con Chinaglia ancora giovedì scorso. “Possiamo dire di tutto di lui. Ma qui ha fatto la storia. Ma lui voleva sempre di più. Se aveva due voleva tre. Se aveva cinque voleva ancora di più. Era affamato. Sempre”.

“Avevamo grandi personalità in squadra, ma Giorgio era il numero uno“, racconta l’ex Cosmo Boris Bandov. “Era il leader della squadra. Era uno che chiedeva molto. Inevitabile che fosse un po’ egoista essendo un centravanti, ma era il miglior capitano che si potesse avere. Era uno che voleva sempre il massimo. Se eravamo in un hotel voleva sempre il vino migliore, il cibo migliore“.

Domenica, col Tottenham impegnato in casa dello Swansea City – dove Chinaglia iniziò la sua carriera nel 1964 con l’allora Swansea Town, anche il manager degli Spurs Harry Redknapp ha voluto ricordarlo, avendolo conosciuto negli anni passati nella NASL con la maglia dei Seattle Sounders. “Era un personaggio incredibile. Ricordo di una sotria di quando era con i Cosmos. Dovevano giocare in Florida, e l’allenatore Eddie Firmani disse prime del match: Stasera non esce nessuno, siamo qui per una partita importante, e chiunque proverà ad uscire avrà una multa da mille dollari”. E Giorgio allora disse: ”OK, chi esce stasera?’ Cinque mani si alzarono, e tirò fuori dalla tasca $5.000” – ha raccontato Redknapp al Guardian mimando l’atto di tirar fuori dalla tasca una mazzetta di banconote – “e le diede a Firmani“.

Grande rispetto. Quello che gli tributavano anche gli avversari per il suo comportamento leale in campo. In un match contro i Rochester Lancers, nel 1979, con i Cosmos in ampio vantaggio il difensore peruviano Santiago Formoso si sedette irrispettosamente su pallone, causando la reazione dei tifosi sugli spalti, inferociti. E Bandov ricorda di come Chinaglia si fece tutto il campo di corsa “per dargli un calcio nel sedere per la mancanza di rispetto verso i tifosi avversari“.

All’avvento della Major League Soccer Chinaglia era alquanto scettico, anche perché impegnato ad organizzare amichevoli internazionali su suolo americano insieme al suo partner Charlie Stillitano, uno dei fondatori dei NY MetroStars. Nel 2006 aveva però cambiato idea, e chiese al suo amico Franz Beckenbauer di aiutarlo per andare a collaborare con il proprietario della Red Bull’austriaco Dietrich Mateschitz, che aveva appena comprato il team di NY rinominandolo Red Bulls. Ma non se ne fece nulla. E giù di nuovo addosso alla MLS.

“A guidare la lega ci sono degli incapaci che non hanno la più pallida idea di cosa stiano facendo” disse BigAppleSoccer.com nel 2006. “C’è gente che pensa che il front office sia più importante del prodotto sul campo. ma com’è possibile? Non si è mai sentito. Gli attori sono i giocatori. E non ce n’è uno tra i 50 che lavorano negli uffici della MLS ad essere mai sceso su un campo di calcio. Nemmeno uno! Devono cambiare modello“.

Innamorato com’era di New York poi sul team della Grande Mela era ancora più duro. “La gente di New York City non ha certo voglia di vedere giocare ragazzi da college. ma lo capiscono questo? Questa è New York, non parlo di altre città. A New York devi dare il meglio. Se tu dai il meglio allora la gente viene allo stadio” Poco dopo arrivarono prima Juan Pablo Angel e poi gli ex Barça Thierry Henry e Rafa Marquez, e la gente iniziò a riempire la Red Bull Arena. Forse qualcuno aveva ascoltato Giorgio Chinaglia.

Il dopo preferiamo dimenticarlo, quello che è stato Giorgio Chinaglia lo si è visto sui campi di calcio, dove – come è stato scritto in America – “He was the show and the showman“.

Teo

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #234 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 08:08:10 »
Splendido articolo, e 'sto Spicciariello mi par di conoscerlo...

Offline fish_mark

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Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #235 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 08:11:12 »
Splendido articolo, e 'sto Spicciariello mi par di conoscerlo...

ah si? mumble mumble e chi sarà?

PS molto OT. Ma una maglia Lazio in stile Cosmos?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
STURM UND DRANG
Ganhar ou perder, mas sempre com democracia

Boks XV

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #236 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 10:52:51 »

Teo

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #237 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 10:56:11 »

Teo

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #238 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 11:15:55 »

Ho riletto un po' di cronache di quella giornata. Il derby occupa metà della prima pagina della compassata La Stampa.

"Circa cinquanta feriti tra tifosi e forze dell'ordine, quattro persone colpite da infarto, numerosi contusi...".

"I tifosi vittime di attacchi cardiaci, tutti di fede romanista, sono stati ricoverati all'ospedale di S. Spirito."

Quando si dice che li faceva schiattare, non si esagera per niente.

Credo che in quegli anni i romanisti pensarono di dover essere quelli destinati, nel calcio, a interpretare il riscatto dei poveri, con la rabbia e la protervia che chi è stato troppo tempo povero, non solo nel calcio, può esprimere. Ma gli andò male, e per mano di chi non si sarebbero mai aspettati: la Lazio. Quando sembrava arrivato il loro turno, dopo decenni di anticamera, arrivò quella Lazio, gli diede una spallata e si prese di prepotenza il palcoscenico. Roba da impazzire.

Boks XV

Re:E' morto Giorgio Chinaglia!!!!
« Risposta #239 : Mercoledì 4 Aprile 2012, 11:43:59 »
guarda bene quella foto Teo.
guarda la risata. non è cattiva, è argentina. non è guascona, è divertita.
vedi la bottiglia? lui è davanti, non dietro la portata della gittata.
lui è davanti ai poliziotti che si proteggono quando, invece, dovrebbero proteggere lui.
lui corre e le braccia le usa per assecondare il naturale movimento della corsa, non per proteggersi dai lanci.
la testa è alta, la faccia esposta, gli occhi fissi a cercare i loro.
e quella risata che resterà eterna.
nei nostri ricordi, nei loro incubi.