E' morto Antonio Ghirelli

[rocco tanica]

Se n'è andato un altro pezzo di giornalismo sportivo e, per quello che ricordi, un galantuomo

ROMA - Antonio Ghirelli, giornalista, scrittore e capoufficio stampa del Quirinale ai tempi del Presidente Sandro Pertini è morto questa mattina a Roma. Ghirelli avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 10 maggio. Dal 1966 al 1977 ha diretto il Corriere dello Sport e ha collaborato per il nostro giornale fino a poche settimane fa.

Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della scomparsa di Antonio Ghirelli ha inviato alla famiglia il seguente messaggio: "Con la scomparsa di Antonio Ghirelli perdo uno degli amici più cari dei lontani anni della mia prima formazione. Fummo egualmente legati a Napoli ed egualmente animati da valori di libertà e di progresso mentre il fascismo si avviava alla fine. E non ci siamo mai persi di vista per il resto della vita, fino a tempi recentissimi. È stato un giornalista di razza guidato dalla sua passione di democratico e di socialista che lo aveva condotto anche a svolgere ruoli importanti accanto al Presidente Pertini e nel Psi; un popolarissimo giornalista sportivo e un interprete autentico dell'anima di Napoli. Mi stringo con affetto ai suoi cari". È quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla famiglia una volta appresa la "triste notizia" della scomparsa di Antonio Ghirelli.

[Giglic]

RIP. Uno dei più grandi giornalisti, sportivi e no.

[aquilafelyx]

RIP. Uno dei più grandi giornalisti, sportivi e no.

Riposi in pace ,

se non ricordo male era il direttore del Tg2 quando diedero in anteprima la notizia della retrocessione nel 1986 , così contribuendo a cambiare la storia .

[benvolio]

Un giornalista che rendeva possibile leggere il quotidiano sportivo della Capitale. Una penna ed un intelletto arguto che anche fuori dall'ambito sportivo non scrisse mai in modo scontato.
Anche a lui un pensiero commosso

[Fulcanelli]

Giornalista grande e semplice. Per lui sport e società andavano a braccetto, studiando l'uno si capiva meglio l'altra e viceversa. Negli anni sessantottini inaugurò su Il Corriere una pagina settimanale "Forza ragazzi", che trattava i temi giovanili al di là dello sport. Grande anche nel dare del cazzaro a Brera, che dopo Corea del Nord-Italia, scriveva che eravamo una razza atleticamente inferiore. Ghirelli diceva e scriveva che era un'infamia (letteralmente, sentito con le mie orecchie) parlare ancora di razze, come non ci fossero bastate le infanie teorie razziali del Ventennio.
Per i giovani volgio ricordare che la famosa corridfa di Cile-Italia del 1962 fu una ricaduta del modo in cui Ghirelli fece l'inviato in Cile. Da laggiù descrisse la realtà cilena, con tutte le storture e le ingiustizie esistenti (ben prima di Pinochet). Le autorità cilene se la legarono al dito e successe quel che successe per punire gli italiani.
Un doveroso omaggio alla memoria di Ghirelli la dovremmo fare tutti noi laziali (forse il topic andrebbe spostato su "Solo Lazio"). Senza il suo intervento nel calcio scommesse 2 saremmo finiti in C, Calleri e Bocchi avrebbero mollato, sarebbe stata la fine.
Nella nostra storia il suo intervento vale quello di un grande presidente.

[cuchillo]

Dal 1966 al 1977 ha diretto il Corriere dello Sport

Ma negli anni d'oro di Maestrelli non era Mario Gismondi il direttore del CorSport?
Boh, sto perdendo i riferimenti.

[cartesio]

Mi spiace che se ne sia andato. Era bravo e mi sembrava pure onesto.

Grande anche nel dare del cazzaro a Brera, che dopo Corea del Nord-Italia, scriveva che eravamo una razza atleticamente inferiore.

Ma dai, veramente Brera ha scritto questo?
Faccio fatica a crederlo, anche se certi suoi scritti sui padani puzzavano un po'. Perlomeno non parlava di razza superiore.
Come spiegava la comparsa di Binda, Guerra, Girardengo, Coppi, Bartali, Maspes, Gaiardoni, lui appassionato di ciclismo?

[Teo]

Mi spiace che se ne sia andato. Era bravo e mi sembrava pure onesto.

Ma dai, veramente Brera ha scritto questo?
Faccio fatica a crederlo, anche se certi suoi scritti sui padani puzzavano un po'. Perlomeno non parlava di razza superiore.
Come spiegava la comparsa di Binda, Guerra, Girardengo, Coppi, Bartali, Maspes, Gaiardoni, lui appassionato di ciclismo?

Era fissato con le "razze". Scrisse che i negroni brasiliani se la sarebbero fatta addosso di fronte ai punteros lombardi, in Messico, causa complesso d'inferiorità razziale. Non è tanto la teoria ad essere stucchevole, quanto la pretesa di applicarla al calcio: sport che, unico e per questo ultrapopolare, annulla ogni differenza antropologica, fisica, culturale e sociale. La partita, del resto, andò come andò. Scrittore inarrivabile ma secondo me il calcio lo capiva tutto a modo suo. Ghirelli era di un altro pianeta.