www.ilmessaggero.itdi Daniele Magliocchetti
ROMA - Si sostiene che la Lazio sia Klose dipendente. Così è, ma non esattamente. Sono i numeri a dimostrarlo. È innegabile che l’apporto del tedesco in questa stagione è stato fondamentale e decisivo grazie alle sue 13 reti, ma è altrettanto vero che quelle poche volte che il panzer non c’era la squadra di Reja è riuscita a cavarsela egregiamente. Ha sofferto perché senza un punto di riferimento di quel calibro in avanti non è facile per nessuno, ma alla fine chi ha preso il posto di Miro non lo ha fatto rimpiangere.
Nelle tre sfide di campionato dove il bomber della squadra non era a disposizione, i biancocelesti sono addirittura imbattuti, avendo ottenuto due vittorie rispettivamente con Milan e Cagliari e un pareggio a reti inviolate al San Paolo contro il Napoli. Anche in Europa il ruolino di marcia della Lazio senza Klose non è male: nelle quattro sfide in cui Miro non era presente la formazione laziale ha ottenuto una vittoria, due pareggi e una sconfitta, tra l’altro quest’ultima con l’Atletico Madrid in trasferta e in una situazione ambientale pesante, considerato che era il periodo in cui Reja era dimissionario. Sette punti in totale, tre gol fatti, zero subiti.
Tutto ciò per dimostrare che l’assenza di Klose ora come ora fa meno paura, almeno rispetto a qualche giorno fa quando si è saputo l’entità dell’infortunio. Un incidente che terrà lontano il giocatore per almeno altre tre-quattro partite, ovvero con Parma, Napoli, Juve e probabilmente anche Novara. Per i compagni l’attaccante tedesco resta un esempio da seguire e un giocatore importante su cui appoggiarsi, soprattutto in questo finale di campionato con in ballo il terzo posto. La sofferta vittoria di due giorni fa sul Cagliari ha consentito alla Lazio di allungare sulle dirette rivali per la corsa Champions in più ha restituito fiducia in più a un gruppo di giocatori che sembrava disorientato. La Lazio ha scoperto che può vincere anche senza il bomber tedesco. E non è un dato da trascurare, soprattutto per un gruppo che in questi primi tre mesi del nuovo anno ha mostrato risultati troppo altalenanti, visto che su 17 partite fin qui giocate ne ha perse ben 9, quasi la metà esatta. E se da una grande assenza come quella di Klose dovessero arrivare risultati positivi, questo non farebbe che crescere autostima e consapevolezza nei propri mezzi. Doti essenziali per affrontare un ciclo terribile di tre partite come Parma, Napoli e Juve. Senza Miro, ma con un attacco che avrebbe bisogno di più attaccanti.
Ma Klose come sta? Da oggi comincerà a fare avanti e indietro con la Germania per seguire il protocollo terapeutico. Il suo rientro è previsto per la sfida del 22 aprile con il Lecce all’Olimpico. Ma se il trend della Lazio dovesse essere questo, non c’è alcuna fretta.
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